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10-05-2005, 13.59.19 | #1 |
Sarunashi
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Tutelare la nostra salute
Comincio con questa: Salmone d'allevamento:da consumare con moderazione A circa un anno di distanza dall’ultima volta che è stato in prima pagina, il salmone torna alla ribalta. Purtroppo se ne dice un gran male, non per colpa del pesce, ma di chi lo alleva: i salmoni di allevamento hanno una concentrazione di diossina tale che la rivista americana Environmental Health Perspectives suggerisce di non mangiarlo più di una volta a settimana. Un anno fa, dalle pagine della rivista Science, era partito lo stesso allarme; in quell’occasione era la Environment Protection Agency (EPA), l'agenzia americana per la protezione dell'ambiente, a denunciare che la concentrazione di sostanze tossiche trovata nella carne del salmone superava, quando lo si mangia più di una volta al mese, i livelli di tolleranza. La contaminazione potrebbe derivare, secondo gli scienziati, dal cibo usato come foraggio negli allevamenti. Il salmone è infatti un pesce carnivoro, posizionato ad alti livelli della piramide alimentare, il che lo rende un facile bioaccumulatore di sostanze contaminanti. Ma se negli anni ottanta la sua carne rossa colorava solo le tavole di una ristretta élite, oggi il salmone è un piatto accessibile al portafoglio di molti. Tra il 1987 e il 1999 il suo consumo è cresciuto di circa il 14 per cento all’anno in Europa e del 20 per cento negli Stati Uniti e il fatturato della sola industria britannica è stato calcolato aggirarsi intorno i 700 milioni di euro l'anno. Non è la prima volta che organizzazioni internazionali segnalano che i salmoni allevati, come anche altri animali che finiscono sulla tavola dei consumatori, devono essere consumati con moderazione; il consiglio degli esperti è di scegliere il pesce fresco quando possibile. In alternativa bisogna sempre verificare che i prodotti che si acquistano abbiano le certificazioni richieste per legge. Fonte
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10-05-2005, 16.09.15 | #3 |
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C.V.D.
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L'ignorante parla a vanvera, l'intelligente parla al momento opportuno, il saggio parla solo se è interpellato, il fesso parla sempre! |
11-05-2005, 09.09.56 | #4 |
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Olio di semi di colza
Si ricava dai semi di Brassica napus oleifera e di Brassica campestris, della famiglia delle crucifere. L'olio che si ottiene contiene una notevole quantità di acido erucico, una sostanza che viene metabolizzata con difficoltà dal nostro organismo umano e che si accumula nei grassi del muscolo cardiaco, causando alterazioni. La legge impone che nell'olio di semi vari e nelle margarine non sia presente una quantità maggiore al 5% di acido erucico. Dato che l'acido erucico è di fatto un veleno per il nostro organismo, perché consentirne l'uso anche solo di una piccola percentuale? La risposta è di carattere economico: l'olio di colza costa poco e il suo uso è molto diffuso negli oli e grassi utilizzati dalle industrie alimentari. |
11-05-2005, 09.20.31 | #5 |
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Olio di palma
È estratto dal frutto della palma, è caratterizzato da un notevole contenuto di grassi saturi a catena lunga, in particolare palmitico, lo stesso contenuto nel burro. È l'olio vegetale più dannoso per il cuore e le arterie, proprio a causa dei grassi saturi a catena lunga. Non si trova in vendita per uso alimentare, ma è molto utilizzato dall'industria alimentare (sotto la dicitura "oli vegetali") poiché è economico e consente ai prodotti di durare a lungo, proprio grazie alla scarsa presenza di grassi insaturi. E' molto utilizzato dai ristoranti come olio di frittura. |
11-05-2005, 11.15.59 | #6 |
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C'è una leggenda urbana parzialmente vera che riguarda il Sodium Laureth Sulfate ed il Sodium Lauryl Sulfate: tensioattivi contenuti in quasi tutti i prodotti per l'igiene del corpo, saponi, bagnoschiuma, shampoo, ecc... ecc....
Si mormora siano cancerogei e si è pesino scomodato Paolo Attivissimo dal suo sito antibufale dichiarandone la non pericolosità. Questa volta, però (mi spiace dirlo e lo scrivo col massimo rispetto per il servizio svolto fino ad ora ), Mr. Paolo Attivissmo ha preso una cantonata storica: sono infatti due tensioattivi molto aggressivi , NON cancerogeni ma, comunque, con un alto fattore di rischio nello sviluppo delle dermatiti da contatto, sia per la pelle che per la cute dei capelli. Il dramma, insipegabilmente e superficialmente ignorato da Attivissimo, è che queste sostanze unite ad altri prodotti di sintesi chimica tipo 2-bromo-2-nitropropane-1,3-diol, cocoyl sarcosina, diethanolamina, imidazolidinyl urea, formaldeide, proteine animali idrolizzate, lauryl sarcosina, monethanolamina, quaternium-7,15,31,60, sodium methyl cocoyl raurate e triethanolamina sono estremamente pericolose! Putroppo le case cosmetologiche continuano ad abusare allegramente di queste sostanze, che alla fine si riducono ad essere sgrassanti che producono schiuma. Non a caso le case farmaceutiche e cosmetologiche un po' più serie hanno iniziato a produrre prodotti per le detersione PRIVI dei suddetti elementi: i cosidetti OLII FISIOLOGICI che detergono per affinità (olio che lava olio, ovvero solubilizzano il sebo in olii idrofili) e non per contrasto (ovvero i tensioattivi di cui sopra).
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L'ignorante parla a vanvera, l'intelligente parla al momento opportuno, il saggio parla solo se è interpellato, il fesso parla sempre! Ultima modifica di Flying Luka : 11-05-2005 alle ore 11.21.03 |
11-05-2005, 11.17.57 | #7 |
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Anche le associazioni dei consumatori all'epoca(un anno fà) da me interpellate, mi hanno detto che non erano pericolosi.
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11-05-2005, 11.19.07 | #8 | |
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11-05-2005, 11.24.38 | #9 |
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Il Sodium Laureth Sulfate lo si trova in quasi tutti i saponi liquidi..ostia!
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11-05-2005, 11.38.00 | #10 |
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Devi tenere conto della % di concetrazione: meno è e meglio è.
Quello che bisogno sfatare è la credenza popolare che un qualsivoglia sapone più schiuma produce meglio deterge. Non è assolutamente vero.
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11-05-2005, 11.41.20 | #11 |
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Io avevo sentito che il sapone migliore per la pelle era quello acido(come la nostra pelle), ma non si riesce a produrlo perchè non "tiene", si sfalda.....
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11-05-2005, 11.43.32 | #12 |
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Infatti lo stanno producendo in forma liquida con dispenser; tra l'altro, va detto, che la classica saponetta conservata al bordo del lavabo è un ricettacolo di germi e batteri.
Il sapone liquido in dispenser garantisce maggiore igiene.
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11-05-2005, 12.19.04 | #13 |
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La classica saponetta non la uso da decenni però capita di incontrarla in alcuni locali o a casa di amici....schifo...
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11-05-2005, 13.41.56 | #14 |
Sarunashi
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Un vaccino contro la “vendetta di Montezuma”
Si chiama “vendetta di Montezuma” e colpisce quei turisti che, in soggiorno in un Paese esotico, incappano in bevande o cibi contaminati rovinandosi così la vacanza. Ma adesso c’è un rimedio. Anche in Italia è arrivato un nuovo vaccino orale contro alcune infezioni intestinali tra cui quella causata dall’Escherichia coli enterotossigenico (ETEC), che rappresenta la patologia più frequente tra coloro che affrontano un viaggio.
Il vaccino, attivo contro le infezioni da vibrione del colera, è anche in grado di prevenire le principali forme di diarrea del viaggiatore. I trial clinici condotti hanno infatti dimostrato una copertura vaccinale contro la diarrea del viaggiatore da ETEC di oltre il 50%, percentuale che sale ad oltre l'80% nelle diarree miste, come quella causata da ETEC e Salmonella enterica (85-90%). Su oltre 5 milioni di dosi somministrate nel mondo, gli effetti collaterali (lievi, come dolori addominali) si sono verificati solo in 100 casi. Anche la somministrazione è semplice: si assume oralmente in un bicchiere d'acqua, una dose la settimana per due settimane e dura due anni. Deve essere prescritto dal medico. http://www.ecm-online.net/notizie/ne...00595827.shtml Finalmente si potrà viaggiare senza la paura della....
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11-05-2005, 13.47.56 | #15 | |
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Re: Un vaccino contro la “vendetta di Montezuma”
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