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#1 |
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I soliti siciliani: a noi tagliano le tasse, loro si aumentano gli stipendi
Più eletti nell'isola Sicilia, un supplente per ogni assessore Votata una norma che vale per Regione, Province e Comuni: moltiplicati gli stipendi ROMA - Rassicurati dai tagli varati dal governo di centrodestra per tappare i buchi nelle casse pubbliche, i consiglieri regionali siciliani di centrodestra hanno colto il momento per aprire un buco nuovo. E la notte in cui Berlusconi andava a letto terreo per le nuove tasse imposte dalla manovra, hanno votato l’istituzione di una figura nuova di zecca: il deputato regionale supplente. Che subentrerà a chi sarà fatto assessore prendendo lui pure (come l’assessore, che non ci rimetterà un cent) lo stipendio e la diaria. Di più: la stessa moltiplicazione delle poltrone sarà garantita ai 9 consigli provinciali e perfino a tutti i 396 consigli comunali siciliani. Una cadrega non si nega a nessuno. Se il ministro per l’Economia Domenico Siniscalco vorrà congratularsi per la brillante iniziativa, che certo solleverà il morale agli italiani che in questi giorni si son visti stravolgere le regole con cui andavano in pensione o moltiplicare per otto volte l’imposta sui mutui per la seconda casa, non dovrà andare lontano: l’ideatore è il suo viceministro, Gianfranco Miccichè, coordinatore per la Sicilia di Forza Italia e tenace sostenitore della regalia fin dall’estate di tre anni fa. Quando in un’intervista al Giornale di Sicilia , memore dei moniti del Cavaliere per un’«amministrazione improntata al buon senso del buon padre di famiglia», dichiarò solennemente: «È la prima norma che chiediamo a Cuffaro perché abbiamo bisogno di gratificare anche i primi dei non eletti che si sono battuti per il partito». E questo, infatti, dice l’emendamento approvato l’altra notte in geniale coincidenza col varo della contestata riforma delle pensioni e il Dpef che promette «interventi dolorosi sulle spese»: «I deputati regionali che assumono la carica di assessori regionali sono temporaneamente sospesi dalle funzioni di deputato alla data di nomina (...) L’Assemblea regionale procede quindi, nella prima seduta successiva alla notificazione dell’assunzione della carica di assessore regionale, e comunque non oltre 30 giorni dalla predetta notificazione, alla temporanea sostituzione del deputato temporaneamente sospeso, per tutta la durata dell’incarico di membro della Giunta regionale, affidando la supplenza per l’esercizio delle funzioni di deputato al candidato primo dei non eletti della medesima lista e circoscrizione elettorale, il quale assume le funzioni di deputato supplente. A questi spettano l’indennità e la diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Palermo...». E se l’assessore dovesse essere rimosso o dimettersi, come è successo a Davide Costa, assessore alla presidenza, che se ne andò l’anno scorso dopo esser finito sotto inchiesta per rapporti con la mafia? Allora, risponde la leggina, «torna a esercitare il proprio mandato in seno all’Assemblea regionale siciliana, con contestuale decadenza dalle funzioni del deputato supplente». Per ora, s’intende. Per la Regione Sicilia, infatti, nulla è più definitivo delle prebende provvisorie. Basti ricordare il caso dei 32.000 giovani assunti per lavori socialmente utili nel 1988 col celeberrimo «art.23» (indimenticabile fu l’allevamento del «cirneco dell’Etna»: 16 assistenti per 8 cani, poi morti forse di solitudine) e protagonisti di una ventina di proroghe. O quello dei 1.324 geometri e impiegati e ingegneri momentaneamente arruolati nel 1985 per valutare le domande di condono edilizio e via via confermati fino all’assunzione definitiva, con una spesa stimata in 600 e passa milioni di euro: il doppio dell’incasso nell’isola del condono 1994. Insomma, i novelli deputati precari possono ben sperare: con che cuore, dopo aver lavorato fianco a fianco per mesi o anni, bevendo alla stessa buvette, mangiando allo stesso ristorante coi camerieri in livrea, tagliandosi le basette dallo stesso barbiere a palazzo dei Normanni, potrebbero poi mandarli a casa senza un tozzo di proroga? Con loro, a ulteriore consolazione di chi annaspa tra i debiti a Roma, possono coltivare il loro sicilian dream anche migliaia di aspiranti consiglieri provinciali e comunali. La nuova legge elettorale isolana, che già aveva sollevato la rivolta dei partitini fissando una soglia del 5% che taglierà fuori tutte le forze minori, dice infatti che anche «i consiglieri comunali e i consiglieri provinciali che assumono la carica di assessore sono temporaneamente sospesi dalle funzioni di consigliere alla data di nomina e per tutta la durata dell’incarico di componenti della Giunta». E pure il loro seggio «è temporaneamente attribuito al primo dei non eletti della medesima lista e circoscrizione elettorale il quale assume le funzioni di consigliere supplente». Cosa significhi, in questa Sicilia dove c’è un’impresa manifatturiera ogni 149 abitanti (il Nordest ne ha quasi il quintuplo) e la popolazione attiva è al 46% (8 punti sotto la media europea) lo dice la tabella che pubblichiamo: un consigliere comunale prende a ogni gettone da 20 a 125 euro e un consigliere provinciale da 50 a 125. Nettamente più che nel resto d’Italia. Insomma: occupare un seggio, in certe contrade minate dalla disoccupazione, può voler dire cambiare vita. Per non dire dell’Ars («Guai a chiamarlo consiglio regionale o a chiamare un suo deputato consigliere, come spesso avviene ai giornalisti continentali», ironizza il rifondarolo Francesco Forgione in «Amici come prima», uno spietato reportage sulla politica degli affari in Sicilia: «Si rischiano accuse di ignoranza e l’ignoranza non fa onore quando si parla del più antico parlamento d’Europa») e dei suoi deputati. I quali, come ha dimostrato lo stesso Forgione mettendo a disposizione la sua busta paga, guadagnano al mese 7.790 euro netti più altri 4 mila alla voce «portaborse». Stipendi da favola che si impennano se appena appena qualcuno ha un piccolo incarico, cosa assai facile in una congrega di 90 deputati dove esistono 13 membri dell’ufficio di presidenza, 8 presidenti, 17 vice e 8 segretari delle Commissioni ordinarie e speciali, 13 capigruppo e 13 vicecapigruppo. Basti dire che un qualsiasi vice-presidente di una qualsiasi commissione, come ha mostrato Totò Cintola, che sta all’Ars per l’Udc e ha fatto lui pure l’ outing sullo stipendio, prende ogni mese una integrazione di 803,62 euro. Non male, per organismi che lavorano pochissimo: fatti i conti, le principali commissioni siciliane (bilancio, affari istituzionali, ambiente, lavoro e sanità) si son riunite in media 34 volte l’anno. Contro le 146 di ognuna delle 14 commissioni della Camera. Fatto sta che a un certo punto, l’altra notte, davanti alle reazioni del centro-sinistra (che conta pochissimo: 42 deputati contro 58) anche Totò Cuffaro deve esser stato colto dal dubbio che si fosse passato il segno. E la «sua» Udc si è unita alle opposizioni chiedendo almeno di rinviare la moltiplicazione delle poltrone al 2011. Macché: quelli di Forza Italia non erano d’accordo. E pur di non rischiare un rinvio hanno chiesto il numero legale e se ne sono andati dall’aula. Gian Antonio Stella Non me ne vogliano gli amici siciliani (anche quelli del parlamento di Roma non è che siano degli angioletti, anzi) ma all'assemblea regionale siciliana - anzi no, Parlamento, come quel biiip di Totò Cuffaro sottolinea pomposamente ogni volta - queste cose sono all'ordine del giorno. E' una vergogna, una vera vergogna. Alla gente comune vengono imposte tasse alle volte assurde, vengono tolte quelle sicurezze che si erano radicate negli anni, come quella di una pensione giustamente e faticosamente meritata da godere dopo una vita di lavoro, e non per 5 o 6 anni solamente, e questi mangiano e mangiano a più non posso. Vedete, in questi casi vorrei avere un bel fucile a pallettoni o a canne mozze, come preferite ![]() |
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#2 | |
Il re di bastoni
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Re: I soliti siciliani: a noi tagliano le tasse, loro si aumentano gli stipendi
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![]() ![]() E mi girano ancora più i coglioni perché non posso farci nulla!! ![]() |
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#3 |
The Journalist
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Sono i soliti luridi schifosi politicanti, mangia mangia che è buono mangia che è buono.... ed agli altri nemmeno le briciole, anzi si divorano pure quelle!!!
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#4 |
Mini Articolista
Registrato: 03-11-2001
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Italia
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#5 |
Gold Member
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Messaggi: 5.849
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Mi chiedo io ma da chi e' stato eletto cuffaro (inquisito) in suo vice micciche' (inquisito), tutti quelli che conosco votano sinistra...perche' vincono? Mi vergogno della classe politica siciliana di destra non meno di quella nazionale.
Ricordando che il tiro potrebbe essere corretto: "I soliti siciliani:" in "I soliti politici:" o "politicanti"...come dice topov: italia. ![]() ![]() |
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#6 | |
Senior Member
Registrato: 20-07-2002
Loc.: Melfi (PZ)
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Alle volte, anche per indignarsi per cause giuste, bisogna contare sempre fino a 10... si evitano parecchie cantonate, e si dicono meno sciocchezze... ![]()
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Fermiamo la Guerra Globale: PACE |
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#7 | |
Gold Member
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![]() E' che quando ho letto questa ennesima ruberia del parlamento siciliano, mi sono proprio saltati i nervi! Avevo visto il servizio della Gabanelli a Report su raitre, ne ho sentite talmente tante da Totò Cuffaro che non la metà, ma un quarto ne basterebbero, che la reazione è stata veramente violenta! Chiedo ancora scusa ![]() |
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#8 |
Gold Member
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Registrato: 18-07-2002
Messaggi: 6.399
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Ah, per puntualizzare!
Non sono per niente della Lega, per carità!! ![]() E anzi, a pensarci i miei amici e conoscenti più stretti sono tutti siciliani: monreale, ragusa, santo stefano di camastra, palermo, milazzo e gela ![]() |
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#9 |
The Journalist
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Registrato: 09-04-2002
Messaggi: 3.715
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Leghisti? c'è da vergognarsi basta vedere la pietosa e disgustosa scena di oggi in parlamento.... l'ennesimo schifo, davvero un bell'esempio danno tutti questi individui...
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#10 | |
Gold Member
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Registrato: 31-05-2001
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Messaggi: 5.849
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![]() Cuffaro.... Ma perche' se la classe dirigente in italia gia' lascia a desiderare noi siciliani ci elegiamo il peggio??.. ![]() ![]() |
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