smtp e pop - configurazioni

[borgata]

Inviato da snobba

Non so rispondere [...]

Mi hai risposto invece , "smtp.fastweb", usi quindi il server della posta in uscita del provider, fastweb appunto.

Se le ricerche fatte da retalv sono corrette, allora o rinunci alla connessione criptata, o cambi server di invio.

[snobba]

Inviato da borgata

Mi hai risposto invece , "smtp.fastweb", usi quindi il server della posta in uscita del provider, fastweb appunto.

Se le ricerche fatte da retalv sono corrette, allora o rinunci alla connessione criptata, o cambi server di invio.

Stamani ancora la mail fa capricci a partire. Appare questo messaggio d'errore
<<Errore sconosciuto. Account: 'F.Nobile', Server: 'smtp.fastwebnet.it', Protocollo: SMTP, Risposta del server: '503 wrong state for HELO command', Porta: 25, Protezione (SSL): Sì, Errore del server: 503, Numero di errore: 0x800CCC65>>

[borgata]

Se non hai toccato nulla, potrebbe semplicemente essere un problema temporaneo del loro server.

[LoryOne]

Dunque:
Sulla porta 25, per convenzione, non è supportato il protocollo SSL.
L'implementazione del protocollo sul server può non essere conforme alle specifiche RFC.
Solitamente s'imposta il server d'invio per accettare quelle specifiche, affinchè anche l'implementazione della stragrande maggioranza dei client di posta le rispecchino: Può capitare, infatti, che alcuni client di posta non riescano ad inoltrare il messaggio di posta perchè falliscono nella sequenza di comandi che precede la consegna del messaggio *; con sorpresa dell'utente, invece, l'utilizzo del servizio predisposto via web non presenta errori di sorta. Questo perchè la procedura via web s'interfaccia al server di posta in modo invisibile al client che fa accesso.
C'è poi un altro discorso legato al range di IP che vengono assegnati all'utente dal Provider: Nella quasi totalità dei casi (le mosche bianche sono ormai in numero irrisorio), non è possibile utilizzare server di posta d'inoltro appartenenti ad IP di Providers differenti. Fastweb ed Alice, ad esempio, appartengono a Providers differenti.
Questa differenza, invece, non sembra affliggere la posta in ingresso.
Per tale motivo, un utente che abbia un dominio @alice.it può connettersi ad un server di posta in arrivo appartenente a @fastweb.it

* Il server, invece che HELO, potrebbe accettare H E L O, dove al posto degli spazi è presente un carattere con codice ASCII differente da 32. Se il client di posta NON è stato programmato per richiedere al server in che modo predisporre le direttive per l'allaccio, quel client di posta imporrà all'utente di passare necessariamente al web. E' un metodo sottile adottato da alcuni admin per fronteggiare l'abuso dei loro server d'invio.

Sniffate le connessioni, ad esempio, tra Outlook Express e Thunderbird...noterete notevoli differenze d'implementazione (ovviemente indipendenti dall'interfaccia propsta), tanto da ottenere sufficienti informazioni per poter asserire che un client di posta non vale l'altro

[LoryOne]

...anche i server FTP (non solo SMTP e POP) possono subire implementazioni dissimili dalla RFC di riferimento. Questo per completezza