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19-04-2011, 10.53.31 | #1 |
Gold Member
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Loc.: X Regio - Venetia et Histria
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Oracle: addio ad open office
Oracle annuncia che la versione commerciale di Open Office, la suite di produttività della casa, non sarà più in vendita nella sua versione commerciale, e che l'open-source di OpenOffice.org sarà trasferito ad un " progetto puramente basato sulla comunità open-source." "Data la vastità di interessi nel campo delle applicazioni per produttività personale e la rapida evoluzione delle tecnologie di personal computing, riteniamo che il progetto OpenOffice.org sarà gestito al meglio da un'organizzazione focalizzata al servizio su base non-commerciale", ha affermato Edward Screven, Chief Architect di Oracle, in un comunicato. Oracle "ha intenzione di iniziare a lavorare da subito, con alcuni membri della comunità, per promuovere e continuare il successo di Open Office" ed ha in previsione di continuare a sostenere gli standard quali ODF (Open Document Format), come aveva fatto sino ad ora. La vicenda era iniziata con l'acquisizione di Sun Microsystem da parte di Oracle e dall'utilizzo di Java da parte di Oracle, acquisizione che ha portato la fondazione Libre Office a far parte del gruppo. Screven ha affermato che. "Oracle è ora focalizzata su Linux e MySQL poiché entrambi questi prodotti si sono rivelati vincenti in un ampia piattaforma di base tra i clienti sia commerciali che governativi". Anche se Oracle non ha specificato alcunché per il futuro del proprio prodotto, recentemente annunciato dal nome di Cloud Office, sembra che, anche questo sia in forse, poiché il link del sito web di Cloud Office non è più disponibile da Venerdì scorso . |
19-04-2011, 10.58.32 | #2 |
Junior Member
Registrato: 15-04-2005
Messaggi: 165
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Ma che vizio quello giornalistico di usare testate allarmanti per dire l'esatto opposto di quanto non scritto.
Un titolo più corretto sarebbe tipo "Oracle: Open Office resta 'Open'" Quando ho letto il titolo (da poco letto su un'altra testata online l'articolo) ho pensato "cosa? si è già rimangiata tutto e per chiudere del tutto il progetto?" |
19-04-2011, 12.39.25 | #3 |
Hero Member
Registrato: 20-03-2005
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19-04-2011, 12.48.02 | #4 | |
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LibreOffice è stata creata principalmente per problemi di Copyright. I developer esterni del progetto si sono rotti le pelotas di veder il loro lavoro inserito nella suite commerciale: tutto era legale in quanto la licenza obbligava i developers a cedere automaticamente i diritti al proprietario del progetto (gia Sun ora Oracle) per inserire le modifiche in OpenOffice. Di Sun si fidavano sul lato copyright, di Oracle no, vista la politica di far diventare (ove possibile) i software a pagamento e la spada di Damocle della ventilata possibilità di chiusura del progetto con la semplice modifica della licenza da parte di Oracle (vedi OpenSolaris) per l'ovvia concorrenza con Cloud Office. Risultato: tutti gli sviluppatori esterni hanno smesso di "lavorare" per Oracle e hanno creato un fork fondando The Document Foundation, fondazione che avrebbe dovuto confluire in Go-OO assieme agli altri fork come OxigenOffice (supporto VBS) ma invece è avvenuto il contrario e Go-OO è stato abbandonato confluendo nella suddetta fondazione, rilasciando LibreOffice nato con i sorgenti (3.3.0?) di OperOffice, ripuliti da diverse routine obsolete e dalle annotazioni in tedesco della StarDivision a suo tempo acquistata da Sun. The Document Foundation ha chiesto a Oracle di cedere alla fondazione i diritti di OpenOffice: Oracle ha risposto ciccia... ma in pochi mesi si è accorta che con lo sviluppo esterno assente non riusciva-voleva a vendere-sviluppare il pacchetto commerciale-libero in concorrenza col pacchetto cloud non ancora uscito. Risultato: chiude la versione commerciale (comprese le spese di developement di Cloud Office) e chiede a mezze tinte a The Document Foundation di riconfluire in OpenOffice... la risposta dovrebbe essere ovvia, considerando la partnership con Canonical, Google, Novell e Red Hat, diretti concorrenti di Oracle in diversi rami, cloud compreso... Per farla breve: ridicole dichiarazioni di Oracle sui motivi della chiusura che lasciano presupporre perdite sulla fetta di mercato dei prodotti unix-like destinati alla clientela commerciale-governativa, mentre OpenOffice è morto nella sua versione Sun-Oracle ma ancora nessuno ha il coraggio di dirlo sia per i timori di cui sopra sia per le ambiziose (forse troppo) scelte tecniche (pernianti su JavaFX) di questo prodotto cloud in particolare sia dei prodotti cloud in generale, come del resto previsto da Richard Stallman fino a quando non ci sarà una legislazione globale appropriata.
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L'uomo ha attraversato un'evoluzione complessa, dal DOS a Windows 7. Poi ... tutto è vago. Ultima modifica di retalv : 19-04-2011 alle ore 19.16.18 |
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19-04-2011, 17.51.26 | #5 | |
Senior Member
Registrato: 05-09-2008
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