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Vecchio 19-01-2011, 16.40.55   #1
Redazione
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Redazione ha disabilitato la reuputazione
Pronti a IPv6? La risposta dei provider



Sempre più frequentemente sentiamo parlare del protocollo IPv6 che dovrà essere inevitabilmente adottato nel prossimo futuro dalla rete Internet. Infatti, come è stato ribadito più volte da più parti, sono in esaurimento gli indirizzi IP liberi da assegnare a nuovi host collegati alla Rete. Non per nulla per l'8 giugno prossimo aziende del calibro di Google e Facebook parteciperanno al "World IPv6 Day", un test mondiale del nuovo protocollo. Ma in Italia siamo pronti a migrare a IPv6? Quali sono le principali difficoltà a passare al nuovo protocollo? La nostra redazione ha interrogato sull'argomento due dei più importanti Internet provider nel nostro Paese, Telecom Italia e Fastweb. Ecco cosa ci hanno risposto.

Telecom Italia ha fatto presente anzitutto che esiste un'incompatibilità tra i protocolli IPv4 ed IPv6 per via del diverso formato dei pacchetti. Va detto però, chiarisce Telecom, che terminali e reti sono in grado di gestire contemporaneamente entrambi i protocolli e la maggior parte dei sistemi operativi, software e apparati di rete sono già compatibili con IPv6. Premesso questo, è possibile prevedere una coesistenza dei protocolli per un periodo necessariamente lungo, stimabile in circa 10 anni, durante il quale l'utilizzo di IPv6 sostituirà progressivamente quello di IPv4. Relativamente alle infrastrutture, Telecom Italia fa sapere che sta sperimentando da anni il protocollo IPv6, di aver già interconnesso la propria rete al backbone IPv6 e di aver dato inizio ad un piano di introduzione progressivo di IPv6 nella propria rete. Attualmente Telecom Italia è già pronta a fornire su richiesta, all'utenza business, connettività IPv6, mentre continuerà a gestire l'indirizzamento IPv4 per garantire continuità alla propria clientela.

Fastweb fa invece sapere che si sta preparando al passaggio ad IPv6, sottolineando anch'essa la necessità che la migrazione avvenga in modo graduale, dal momento che lo standard non solo deve essere adottato dagli operatori di rete, ma deve essere supportato anche da chi offre servizi, oltre che dai terminali e dal software utilizzato dagli utenti. Nel corso del 2011 Fastweb offrirà connettività IPv6 solo ai clienti business; successivamente l'azienda procederà gradualmente a fornire collegamento IPv6 agli utenti consumer. La migrazione al nuovo protocollo, afferma Fastweb, verrà gestita mediante l'aggiornamento della rete con l'impatto minore possibile sul cliente finale.

Insomma, possiamo concludere che il passaggio ad IPv6 è ormai prossimo, ma non dietro l'angolo. La migrazione, come comfermano i provider, avverrà in maniera progressiva, in modo da dare a tutti il tempo di aggiornare dispositivi, strutture e software al nuovo protocollo. Chi volesse testare la propria connettività IPv6 può fare un salto sul sito Internet http://test-ipv6.com/.

Ultima modifica di Supertech : 19-01-2011 alle ore 16.52.31
Redazione non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 19-01-2011, 17.56.15   #2
rula
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Sempre più frequentemente sentiamo parlare del protocollo IPv6 che dovrà essere inevitabilmente adottato nel prossimo futuro dalla rete Internet. Infatti, come è stato ribadito più volte da più parti, sono in esaurimento gli indirizzi IP liberi da assegnare a nuovi host collegati alla Rete. Non per nulla per l'8 giugno prossimo aziende del calibro di Google e Facebook parteciperanno al "World IPv6 Day", un test mondiale del nuovo protocollo. Ma in Italia siamo pronti a migrare a IPv6? Quali sono le principali difficoltà a passare al nuovo protocollo? La nostra redazione ha interrogato sull'argomento due dei più importanti Internet provider nel nostro Paese, Telecom Italia e Fastweb. Ecco cosa ci hanno risposto.

Telecom Italia ha fatto presente anzitutto che esiste un'incompatibilità tra i protocolli IPv4 ed IPv6 per via del diverso formato dei pacchetti. Va detto però, chiarisce Telecom, che terminali e reti sono in grado di gestire contemporaneamente entrambi i protocolli e la maggior parte dei sistemi operativi, software e apparati di rete sono già compatibili con IPv6. Premesso questo, è possibile prevedere una coesistenza dei protocolli per un periodo necessariamente lungo, stimabile in circa 10 anni, durante il quale l'utilizzo di IPv6 sostituirà progressivamente quello di IPv4. Relativamente alle infrastrutture, Telecom Italia fa sapere che sta sperimentando da anni il protocollo IPv6, di aver già interconnesso la propria rete al backbone IPv6 e di aver dato inizio ad un piano di introduzione progressivo di IPv6 nella propria rete. Attualmente Telecom Italia è già pronta a fornire su richiesta, all'utenza business, connettività IPv6, mentre continuerà a gestire l'indirizzamento IPv4 per garantire continuità alla propria clientela.

Fastweb fa invece sapere che si sta preparando al passaggio ad IPv6, sottolineando anch'essa la necessità che la migrazione avvenga in modo graduale, dal momento che lo standard non solo deve essere adottato dagli operatori di rete, ma deve essere supportato anche da chi offre servizi, oltre che dai terminali e dal software utilizzato dagli utenti. Nel corso del 2011 Fastweb offrirà connettività IPv6 solo ai clienti business; successivamente l'azienda procederà gradualmente a fornire collegamento IPv6 agli utenti consumer. La migrazione al nuovo protocollo, afferma Fastweb, verrà gestita mediante l'aggiornamento della rete con l'impatto minore possibile sul cliente finale.

Insomma, possiamo concludere che il passaggio ad IPv6 è ormai prossimo, ma non dietro l'angolo. La migrazione, come comfermano i provider, avverrà in maniera progressiva, in modo da dare a tutti il tempo di aggiornare dispositivi, strutture e software al nuovo protocollo. Chi volesse testare la propria connettività IPv6 può fare un salto sul sito Internet http://test-ipv6.com/.



sembra che con Tiscali non ci sia problema. A quanto ho constatato c'è già anche il nuovo indirizzo.
rula non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 19-01-2011, 19.48.06   #3
retalv
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Modem-router permettendo, col tunneling potranno averlo tutti e subito, ma poi che ci fai se dall'altra parte non c'è nessuno che risponde?
Fino a che non ci sarà un massiccio doppio supporto quello del nuovo protocollo è un problema che non si pone.
___________________________________

L'uomo ha attraversato un'evoluzione complessa, dal DOS a Windows 7.
Poi ... tutto è vago.
retalv non è collegato   Rispondi citando
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