Domani a Roma la Festa dei Pirati

[Redazione]

Si svolgerà domani mattina a Roma al Teatro Capranica, a pochi passi da Montecitorio, la seconda edizione della Festa dei Pirati. Durante l'evento si terrà un dibattito in cui verranno discussi numerosi argomenti, tra cui le leggi approvate dal governo sulla regolamentazione della Rete, i social network, l'anonimato su Internet e la libertà di navigazione. Numerosi i partecipanti tra cui parlamentari di entrambi gli schieramenti politici, esponenti internazionali della Rete, blogger e rappresentanti del Partito pirata svedese e di The Pirate Bay.

Non potevano mancare ovviamente le polemiche: Tullio Camilleri, Coordinatore del Centro Studi per la difesa dei diritti degli autori e della libertà di informazione, si è dichiarato stupito che alla Festa dei Pirati abbiano aderito "anche Deputati del nostro Parlamento, sarebbe più utile se questi nostri rappresentanti pensassero a tutelare responsabilmente l'industria culturale italiana saccheggiata quotidianamente dalla pirateria online".




Visita

[Alhazred]

Inviato da Redazione

Non potevano mancare ovviamente le polemiche: Tullio Camilleri, Coordinatore del Centro Studi per la difesa dei diritti degli autori e della libertà di informazione, si è dichiarato stupito dalla partecipazione alla Festa dei Pirati abbiano aderito "anche Deputati del nostro Parlamento, sarebbe più utile se questi nostri rappresentanti pensassero a tutelare responsabilmente l'industria culturale italiana saccheggiata quotidianamente dalla pirateria online".

Il signor Tullio Camilleri dimentica però che per "combattere il nemico" bisogna conoscerlo e studiarlo, certo, ovviamente sperando che i parlamentari che andranno lì capiranno davvero ciò che si dirà.
Tra l'altro non penso che si parlerà di nuovi sistemi per scaricare materiale protetto, si parlerà di cose più che lecite, quindi l'intervento del signor Camilleri penso sia alquanto fuori luogo.

Sinceramente mi auguro davvero che dibattano di argomenti interessanti; ci sono diverse questioni spinose di cui il nostro governo si lava le mani, tipo la regolamentazione della musica digitale (acquistata come spesso faccio io su iTunes); questa può essere utilizzata nell'ambito di una serata (ovviamente con locale che paga regolarmente la SIAE) o no? Il download (ad esempio) dell'ultima puntata del dr. House che non sono riuscito a vedere né ho registrato (dimenticato...) l'altra sera è reato? E via dicendo... Sarebbe bello che al posto di perdere tempo o di far pagare a campione multe di qua e di là prendessero una direzione e delle decisioni, i "grandi capi"... Ma questo mai... Meglio lasciare la gente nel dubbio e mettergliela in quel posto quando possibile, piuttosto che fare chiarezza.

[SMH17]

A mio avviso non potevano scegliere nome più stupido per tale manifestazione, se si vuole difendere il file sharing e battersi contro leggi invasive e scorrette, chiamare una manifestazione con un nome che inneggi alla pirateria(quindi qualcosa di palesemente negativo) mi sembra come buttarsi la zappa sui piedi

[LoryOne]

Credo che tutto sommato questi convegni siano deleteri per la libertà di utilizzo della rete Internet: Se io volessi creare leggi ad hoc per limitare quanto più possibile la libertà di espressione e di contenuti in rete, dovrei prima conoscere approfonditamente il mezzo, poi agire: Più la mia conoscenza è vasta, maggiore è il mio potere di intervento.
Non dimentichiamoci che viviamo in un mondo dove se vuoi qualcosa, qualunque cosa, devi pagare per ottenerla ed il prezzo lo decide chi ha in mano il potere. Il prezzo è sempre deciso, ma nessuno sa perchè quel prezzo è così alto e quali siano le motivazioni che lo giustificano. Questo modus-operandi porta inevitabilmente a porre l'acquirente nella necessità di accettare la condizione "Questo è il prezzo del bene, se lo vuoi devi pagare tanto, altrimenti t' arrangi". L'acquirente cerca di arrangiarsi acquisendo il bene ad un prezzo che reputa più abbordabile, facendo ricorso alla concorrenza: E' chiaro che la concorrenza da fastidio a chi detiene il potere che si prodiga a creare leggi che ne limitino fortemente l' esistenza. Ecco, quindi, che nascono associazioni di categoria di vario genere che impongono prezzi al di sotto dei quali diventa illegale vendere e diventa imperativo accettare le condizioni imposte per poterne fare parte e condurre l'attività.
Ora, più si discute l'argomento pirateria, più si forniscono idee ed informazioni su come combatterla: In pratica si forniscono le conoscenze per limitare la concorrenza.

[SMH17]

Inviato da LoryOne

Credo che tutto sommato questi convegni siano deleteri per la libertà di utilizzo della rete Internet: Se io volessi creare leggi ad hoc per limitare quanto più possibile la libertà di espressione e di contenuti in rete, dovrei prima conoscere approfonditamente il mezzo, poi agire: Più la mia conoscenza è vasta, maggiore è il mio potere di intervento.
Non dimentichiamoci che viviamo in un mondo dove se vuoi qualcosa, qualunque cosa, devi pagare per ottenerla ed il prezzo lo decide chi ha in mano il potere. Il prezzo è sempre deciso, ma nessuno sa perchè quel prezzo è così alto e quali siano le motivazioni che lo giustificano. Questo modus-operandi porta inevitabilmente a porre l'acquirente nella necessità di accettare la condizione "Questo è il prezzo del bene, se lo vuoi devi pagare tanto, altrimenti t' arrangi". L'acquirente cerca di arrangiarsi acquisendo il bene ad un prezzo che reputa più abbordabile, facendo ricorso alla concorrenza: E' chiaro che la concorrenza da fastidio a chi detiene il potere che si prodiga a creare leggi che ne limitino fortemente l' esistenza. Ecco, quindi, che nascono associazioni di categoria di vario genere che impongono prezzi al di sotto dei quali diventa illegale vendere e diventa imperativo accettare le condizioni imposte per poterne fare parte e condurre l'attività.
Ora, più si discute l'argomento pirateria, più si forniscono idee ed informazioni su come combatterla: In pratica si forniscono le conoscenze per limitare la concorrenza.

Il problema è che quando si toccano questi argomenti non si deve tirare fuori esclusivamente "pirateria"
file sharing non vuol dire esclusivamente questo quindi se intitolano questo genere di manifestazioni con nomi simili dicono chiaramente a politici & co. che noi cittadini usiamo la rete esclusivamente per "rubare contenuti multimediali" e i supporti per masterizzare materiale protetto e questo è deleterio ed è proprio l'ultima cosa che si dovrebbe fare in una manifestazione che si prefigge come obbiettivo la difesa della libertà su internet

sarei proprio curioso di sapere chi è stato quel buffone che ha deciso di chiamare la manifestazione "festa dei pirati"
è più o meno come intitolare "festa della calunnia" una manifestazione che si occupa di difendere la libertà di stampa

[booty island]

La mia festa... sono commosso

[RunDLL]

Tra un po' salterà fuori che i poveri autori saccheggiati li troveremo alla stazione a chiedere l'elemosina.

[wizz]

Inviato da SMH17

A mio avviso non potevano scegliere nome più stupido per tale manifestazione, se si vuole difendere il file sharing e battersi contro leggi invasive e scorrette, chiamare una manifestazione con un nome che inneggi alla pirateria(quindi qualcosa di palesemente negativo) mi sembra come buttarsi la zappa sui piedi