[Politica & co.] Il miracolo e' gia' finito?

[Gigi75]

Inviato da infinitopiuuno

Ilvio ha fatto un casino della madonna...tutti lo stanno abbandonando....tieni duro!

io sono molto curioso di capire cosa succederà..ma per ora sono scettico sul fatto che AN e UDC non dovranno calarsi le braghe.
Sopratutto AN..se non vuole fare l'outsider relegato a dx..e schiacciato dal partito di Storace..deve fare qualcosa, ma cosa?

Andare al centro significa lasciare un mucchio di voti a Storace, rimanere a dx senza alleanze significa perdere peso politico.
Troverà qualche inciucio tipo, sostenere il centro senza alleanza..ste cose all'italiana? Mmm non so.. non me lo vedo Fini a parlar bene di Pezzotta

Per ora devo dire che la mossa di Berlusconi ha messo in scacco Fini molto più di Casini..che tanto ha come sogno la balena bianca..e si può ritrovare con i suoi degni compari sotto il segno dello scudo crociato, mentre fini ha terra bruciata intorno.

Credo che fino alla fine un accordo Fini Berlusconi si troverà..la Lega sta con chi gli promette riforme..quindi direi che la cdl tutto mi pare tranne che morta..
solo l'udc è una variabile misteriosa..come sempre ormai..

[Gigi75]

Quando si telefonavano loro

di Paolo Guzzanti

Non ricordo più se il film giusto era Delta Force ma la lettura dell’articolo di Ezio Mauro mi ha fatto l’effetto che le madeleinettes facevano al vecchio Proust il quale si commuoveva e senza porre tempo in mezzo meditava sul tempo perduto, ma anche quello ritrovato. L’articolo di Mauro mi ha portato indietro nel tempo e di questo gli sono grato, già a partire dal titolo: «Struttura delta». Il bis della Spectre. Il bis della P2. Si impone un modesto esercizio di ritorno alla decenza.
L’articolo mi ha riportato con la sua velata magia alla stagione in cui spesso mi trovavo la sera nella stanza di Ezio Mauro, allora direttore della Stampa di Torino (di cui ero editorialista) e dove assistevo alla teleconferenza fra Mauro e il direttore dell’Unità di Roma (Uolter Veltroni), uno dei vicedirettori a caso di Repubblica, e il direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli: tutti insieme, in unico afflato e per una sola causa comune (ma quale? Certamente non la libera informazione in concorrenza) facevano tutti insieme «il giornale».
Cioè: non è che ognuno si faceva il suo, di giornale, come in tutti i Paesi in cui le testate sono orgogliosamente concorrenti. Macché. Questa compagnia di cui Ezio Mauro era il capatàz, fabbricava il giornale comune che l’indomani tutti gli italiani si sarebbero sciroppati prima sulla carta e poi in proiezione sui telegiornali sotto le varie testate. Non lo sapevano, ma leggevano tutti lo stesso giornale. Che giornalismo, che concorrenza, che scuola.
Il pretesto diciamo così umanitario dell’operazione, era quello di aiutare il giovane Uolter che non sapeva fare la prima pagina, non sapeva fare i titoli e si scombinava tutto. Ma il gruppo di comando del giornalismo italiano – capitanato da un Ezio Mauro che sembrava guidare un commando Delta Force (ecco il titolo giusto, altro che Struttura delta) - faceva un unico menabò (lo schema della pagina), tutti i titoli e la scelta delle notizie e dei contenuti, uguali per tutti. Il giornale che veniva fuori era omologato, identico, figlio di un unico Minculpop, o cupola, o mini-p2 che dir si voglia e che lasciava alla fantasia del singolo direttore soltanto il cosiddetto «boxino»: un titolotto basso a due colonne in cui ognuno registrava la curiosità innocua del giorno, del genere bambino morde cane: «Walter, nel boxino mettici quella storia del bambino che ha sbranato un pitbull». E Uolter pubblicava.
Continua..

[Gigi75]

La pantomima di Adornato fa davvero ridere.
Un comunista di ferro, giornalista dell'Unità..poi pian piano diventato meno rosso, poi rosa, poi bianchino..poi celestino..e ora? dice che non c'è coerenza in queste novità del cd..

Adornà.. ma vaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...

[Dav82]

Inviato da Gigi75

Quando si telefonavano loro

di Paolo Guzzanti

Non ricordo più se il film giusto era Delta Force ma la lettura dell’articolo di Ezio Mauro mi ha fatto l’effetto che le madeleinettes facevano al vecchio Proust il quale si commuoveva e senza porre tempo in mezzo meditava sul tempo perduto, ma anche quello ritrovato. L’articolo di Mauro mi ha portato indietro nel tempo e di questo gli sono grato, già a partire dal titolo: «Struttura delta». Il bis della Spectre. Il bis della P2. Si impone un modesto esercizio di ritorno alla decenza.
L’articolo mi ha riportato con la sua velata magia alla stagione in cui spesso mi trovavo la sera nella stanza di Ezio Mauro, allora direttore della Stampa di Torino (di cui ero editorialista) e dove assistevo alla teleconferenza fra Mauro e il direttore dell’Unità di Roma (Uolter Veltroni), uno dei vicedirettori a caso di Repubblica, e il direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli: tutti insieme, in unico afflato e per una sola causa comune (ma quale? Certamente non la libera informazione in concorrenza) facevano tutti insieme «il giornale».
Cioè: non è che ognuno si faceva il suo, di giornale, come in tutti i Paesi in cui le testate sono orgogliosamente concorrenti. Macché. Questa compagnia di cui Ezio Mauro era il capatàz, fabbricava il giornale comune che l’indomani tutti gli italiani si sarebbero sciroppati prima sulla carta e poi in proiezione sui telegiornali sotto le varie testate. Non lo sapevano, ma leggevano tutti lo stesso giornale. Che giornalismo, che concorrenza, che scuola.
Il pretesto diciamo così umanitario dell’operazione, era quello di aiutare il giovane Uolter che non sapeva fare la prima pagina, non sapeva fare i titoli e si scombinava tutto. Ma il gruppo di comando del giornalismo italiano – capitanato da un Ezio Mauro che sembrava guidare un commando Delta Force (ecco il titolo giusto, altro che Struttura delta) - faceva un unico menabò (lo schema della pagina), tutti i titoli e la scelta delle notizie e dei contenuti, uguali per tutti. Il giornale che veniva fuori era omologato, identico, figlio di un unico Minculpop, o cupola, o mini-p2 che dir si voglia e che lasciava alla fantasia del singolo direttore soltanto il cosiddetto «boxino»: un titolotto basso a due colonne in cui ognuno registrava la curiosità innocua del giorno, del genere bambino morde cane: «Walter, nel boxino mettici quella storia del bambino che ha sbranato un pitbull». E Uolter pubblicava.
Continua..

Guzzanti come al solito parla della rava e della fava facendo finta di capire il più assoluto nulla.

Se sono direttore di un giornale privato, e al proprietario/azionisti sta bene che io mi comporti in quel modo, sono solamente ca@@i miei di quello che faccio: posso pure accordarmi col direttore dell'altro quotidiano. Scorretto nei confronti dei lettori, ci mancherebbe.


Ma qua si sta parlando di un'azienda pubblica che prendeva accordi con un'azienda privata, guardacaso di proprietà del premier.


Menomale che i suoi figli sono diversi da lui.

Ah... ecco già, che strano Scrive sul giornale

[Dav82]

Correggo: sicuramente capisce di cosa parla, non è per nulla stupido! E coglie la profonda differenza.

Ma ovviamente se ne stra-sbatte le @@ e scrive tanto per fare un po' di casino e parlare di cose che non c'etrano nulla per confondere le idee.

[harman]

Inviato da Gigi75

Quando si telefonavano loro

di Paolo Guzzanti

Non ricordo più se il film giusto era Delta Force ma la lettura dell’articolo di Ezio Mauro mi ha fatto l’effetto che le madeleinettes facevano al vecchio Proust il quale si commuoveva e senza porre tempo in mezzo meditava sul tempo perduto, ma anche quello ritrovato. L’articolo di Mauro mi ha portato indietro nel tempo e di questo gli sono grato, già a partire dal titolo: «Struttura delta». Il bis della Spectre. Il bis della P2. Si impone un modesto esercizio di ritorno alla decenza.
L’articolo mi ha riportato con la sua velata magia alla stagione in cui spesso mi trovavo la sera nella stanza di Ezio Mauro, allora direttore della Stampa di Torino (di cui ero editorialista) e dove assistevo alla teleconferenza fra Mauro e il direttore dell’Unità di Roma (Uolter Veltroni), uno dei vicedirettori a caso di Repubblica, e il direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli: tutti insieme, in unico afflato e per una sola causa comune (ma quale? Certamente non la libera informazione in concorrenza) facevano tutti insieme «il giornale».
Cioè: non è che ognuno si faceva il suo, di giornale, come in tutti i Paesi in cui le testate sono orgogliosamente concorrenti. Macché. Questa compagnia di cui Ezio Mauro era il capatàz, fabbricava il giornale comune che l’indomani tutti gli italiani si sarebbero sciroppati prima sulla carta e poi in proiezione sui telegiornali sotto le varie testate. Non lo sapevano, ma leggevano tutti lo stesso giornale. Che giornalismo, che concorrenza, che scuola.
Il pretesto diciamo così umanitario dell’operazione, era quello di aiutare il giovane Uolter che non sapeva fare la prima pagina, non sapeva fare i titoli e si scombinava tutto. Ma il gruppo di comando del giornalismo italiano – capitanato da un Ezio Mauro che sembrava guidare un commando Delta Force (ecco il titolo giusto, altro che Struttura delta) - faceva un unico menabò (lo schema della pagina), tutti i titoli e la scelta delle notizie e dei contenuti, uguali per tutti. Il giornale che veniva fuori era omologato, identico, figlio di un unico Minculpop, o cupola, o mini-p2 che dir si voglia e che lasciava alla fantasia del singolo direttore soltanto il cosiddetto «boxino»: un titolotto basso a due colonne in cui ognuno registrava la curiosità innocua del giorno, del genere bambino morde cane: «Walter, nel boxino mettici quella storia del bambino che ha sbranato un pitbull». E Uolter pubblicava.
Continua..

Sempre divertente Guzzanti: la vicenda Raiset è nulla al confronto

Sentita solidarietà ai figli

Inviato da Dav82

Guzzanti come al solito parla della rava e della fava facendo finta di capire il più assoluto nulla.

Se sono direttore di un giornale privato, e al proprietario/azionisti sta bene che io mi comporti in quel modo, sono solamente ca@@i miei di quello che faccio: posso pure accordarmi col direttore dell'altro quotidiano. Scorretto nei confronti dei lettori, ci mancherebbe.


Ma qua si sta parlando di un'azienda pubblica che prendeva accordi con un'azienda privata, guardacaso di proprietà del premier.


Menomale che i suoi figli sono diversi da lui.

Ah... ecco già, che strano Scrive sul giornale

Sono 10 anni buoni ormai che purtroppo Guzzanti fa il furbo e scrive in malafede.... Perché invece di dirle oggi queste cose non le diceva 10 anni fa quando era a La Stampa?

Venduto.

[zen67]

famiglia Guzzanti certo che sarei curioso di sentire che si dicono quando sono tutti assieme...

Ma sono veramente alla frutta....

Fini prospetta di "scavalcare" Berlusconi al centro federando UDC e AN....

Berlusconi prospetta la caduta di Prodi e quindi una intesa PD - Forz Italia....

Tutto ciò presuppone un futuro governo di grande coalizione PD-Forza Italia, con Rifondazione, Lega, UDC e AN all'opposizione....

Siete alla fantapolitica ormai

Ma qualcunoc he parli di progetti? Di quello che vuole fare? Niente!

[infinitopiuuno]

IO! più sicurezza e meno tasse!

Diamo il via alle infrastrutture e aiutiamo gli indigenti...e attacchiamo il Vaticano che forse ce la facciamo!!!!!!! daiiiiiiii

Inviato da infinitopiuuno

IO! più sicurezza e meno tasse!

Diamo il via alle infrastrutture e aiutiamo gli indigenti...e attacchiamo il Vaticano che forse ce la facciamo!!!!!!! daiiiiiiii

E che con soldi li paghi i poliziotti per la sicurezza in più???? TESTINAAA!!!

[infinitopiuuno]

Inviato da Gigi75

Quando si telefonavano loro

di Paolo Guzzanti

......E Uolter pubblicava.
Continua..

(Y) Grandissimo! E sputtaniamolo sto uolter che più insipido non si può. Pronto a schierarsi in politica per vendere i suoi libri..puah! skif!

[infinitopiuuno]

Inviato da exion

E che con soldi li paghi i poliziotti per la sicurezza in più???? TESTINAAA!!!

Eccolo lì il solito rompiscatole! :anger: Per i soldi provvederemo...







...aumentiamo il deficit?

[Dav82]

Inviato da infinitopiuuno

(Y) Grandissimo! E sputtaniamolo sto uolter che più insipido non si può. Pronto a schierarsi in politica per vendere i suoi libri..puah! skif!

LOL :lol:

[Dav82]

Inviato da infinitopiuuno

...aumentiamo il deficit?

vendiamo le spiagge?