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#931 |
Jason
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Registrato: 14-08-2002
Loc.: Non mi fate domande difficili...
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#932 | |
Guest
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Quando parla di Mediaset Bertinotti parla inevitabilmente di sistema radio-televisivo, ed è un fatto pubblico. In Italia c'è troppa pubblicità e troppo marketing in televisione. Credo anche che si superino regolarmente i limiti stabiliti in sede europea. Quindi non ha detto una vaccata. Per altro proprio perché la televisione è sì fatta in molti casi da aziende private ma consiste comunque di un fatto pubblico rilevante, la maggior parte dei paesi europei ha leggi che proibiscono ad una singola azienda di controllare più di una o al massimo due frequenze televisive nazionali. Non vedo perché l'Italia non dovrebbe, FINALMENTE, adottare una legge di questo genere. Sono 15 anni che ci si prova.... |
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#934 | |
Guest
Messaggi: n/a
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Questo è il panorama televisivo in Francia e viviamo benissimo. Tieni conto che il tipo di trasmissioni che si vedono in Francia, oggi, equivalgono rpessapoco quelle che si vedono in Italia. Con la differenza che non c'è un duopolio (i soggetti privati in campo nelle TV generaliste , oltre allo stato, sono 3) e che la TV pubblica non è diventata commerciale come in Italia. Non ne sono sicuro, tenterò di verificare anche se non è facile, ma è abbastanza facile intuire che i 2 canali privati nazionali francesi più quello a pagamento (Canal+), sommati, creano più impiego di tutta Mediaset in Italia. Ultima modifica di exion : 23-04-2006 alle ore 22.47.37 |
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#935 |
Senior Member
Registrato: 24-01-2001
Loc.: La Città dei Mille
Messaggi: 425
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Se non sbaglio c'è una legge europea che vieta ad un privato di possedere più di due emittenti.
E sempre se non sbaglio la legge Gasparri, detta legge salva-Rete4 serviva appunto ad aggirare la cosa e ad impedire che rete4 fosse spedita sul satellite. E' necessario un intervento legislativo che metta ordine nel caos mediatico italiano. C'è sempre il tizio di Europa7 che aspetta che gli liberino le frequenze per iniziare a trasmettere. Poi c'è anche la questione della TV Svizzera Italiana che sarebbe molto interessante poter vedere, ma che è stata oscurata perchè il segnale disturbava le frequenze Mediaset Qualcosa va fatto. E non sono questioni di secondo piano.
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Conoscere per Deliberare Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo
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#936 |
Gold Member
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Registrato: 18-07-2002
Messaggi: 6.399
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Quoto in pieno, NON sono questioni di secondo piano, per nulla
![]() Anche se esula dal problema specifico (perchè imho è un *problema*), sarebbe anche una bella cosa che il servizio pubblico NON trasmettesse quelle vaccate di reality-show che ormai vanno in onda dalla mattina alla sera, che NON trasmettesse ore e ore di programmi-spazzatura (e parliamo dei soliti noti: al posto tuo, quello della leofreddi, ecc, insomma gli equivalenti di amisci e l'altro con i tipi che corteggiano le tipe e viceversa), e che il detto servizio pubblico facesse veramente un servizio, ma non di rincretinimento dello spettatore, semmai di informazione vera (giornalismo d'inchiesta, che se ne vede veramente poco, e informazione specifica e approfondita, non limitata alla rubrica settimanale di minuti 30), di intrattenimento culturale (e non beota come invece spesso accade ![]() ![]() Si potrebbe obiettare che il popolo questo vuole: che vuole i reality, che vuole vedere il fighetta che porta in esterna la tipa di turno, dell'intervista alla VIP di turno in cui si scoprono gli arredi di casa e il colore delle pantofole del cameriere... ma forse il popolo vuole questo perchè questo gli si dà e gli si propina, forse perchè lo si è imbesuito con qusto tipo di programmi, e ormai è asservito agli stessi (difficile trovare una persona che non conosca almeno un personaggio della fattoria): vogliamo invece sfruttare questo potenziale enorme che ha la televisione, per fare qualcosa di buono, che possa aiutare lo sviluppo, la cultura, l'inventiva, che in qualche modo contribuisca ad alzare il livello culturare di chi la guarda? Oltre alla giusta dose di fancazzismo, che deve pur essere garantita, non è forse più utile che al posto del terzo reality ci sia un programma di approfondimento scientifico, seppur con taglio divulgativo? Non è forse più utile che al posto di venire a conoscenza di chi si :zomp: la velina di turno, ci sia un documentario sulla natura (ma forse di questi ce ne sono già abbastanza) o su fatti storici? ![]() |
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#937 | |
Guest
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Rimane invece il problema, più ponderante secondo me, della spartizione delle quote pubblicitarie e della difesa del cittadino dal bombardamento del marketing eccessivo. La RAI è stata costretta, contro la sua tradizione, prima ad introdurre qualche timida interruzione pubblicitaria durante i telefilm all'inizio delgi anni '90, poi ad inzeppare qualunque trasmissione di interruzioni pubblicitarie alla fine dello stesso decennio, poi infine a cedere alla tentazione dei reality nel decennio corrente. Io non mi sento di condannare la linea editoriale della RAI negli ultimi 15 anni: è stata una necessità di sopravvivenza di fronte a un unico concorrente che dispone di altrettanti reti e che ha potuto permettersi, sin dal 1984, di fare una programmazione concordata tra i canali in modo da coprire il target più ampio possibile. Con tre reti si è a posto "per tutte le stagioni" e non a caso le tre reti Mediaset hanno una linea editoriale molto precisa: giovanilistico/scanzonata Italia1, pensionato/bongiornista Rete4, adulta e "attiva" Canale5. Con tre reti si coprono facilmente tutte le fasce di target pubblicitario dai 3 anni in su, 24 ore su 24. In questo modo Fininvest/Mediaset ha limitato la concorrenza interna per esercitare al contrario una concorrenza spietata alla TV pubblica. Alla TV pubblica non è rimasto altro da fare che, per non soccombere, prestarsi allo stesso gioco perverso. In Francia la TV pubblica si preoccupa poco dell'audience, non interrompe mai le trasmissioni, non esiste l'ombra di una telepromozione, non ha mai trasmesso un reality, eppure vive bene e con trasmissioni di qualità. Come fa? Semplice, perché le TV private, nel numero di 3 e indipendenti l'una dall'altra, si fanno concorrenza tra di loro. Da un lato la TV pubblica è più debole perché dispone, per legge, di minori quote di mercato pubblicitario; però la sua debolezza e riequilibrata dal fatto che la concorrenza delle reti private si fa principalmente tra reti private e reti private, e non come in Italia da reti private contro reti pubbliche. Viceversa, le TV private non sono inquietate dalla TV pubblica perché questa, appunto, ha quote pubblicitarie più ridotte e non rappresenta un serio concorrente commerciale. E' un sistema equilibrato, che lascia spazio ai network comnmerciali e al contempo non snatura il servizio pubblico, un sistema in cui tutti trovano il loro tornaconto. Non vedo perché un sistema simile in Italia non dovrebbe funzionare, tanto più che, come ho già scritto, sospetto fortemente che il sistema con tre reti private nazionali indipendenti crei molta più occupazione che non il network unico di tre reti come in Italia. Ah poi chiaramente, dimenticavo... Esiste solo in Italia che si spendano centinaia di milioni di euro per una sola trasmissione che dura 5 giorni... Anche questo sarebbe ora di finirla ![]() |
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#938 |
Senior Member
Registrato: 03-09-2005
Loc.: Fondi
Messaggi: 312
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perché non funziona? Semplicemente perché i programmi della RAI Fanno cagare
Ovviamente anche molti della Mediaset, per carità signore Dio me ne scampi e liberi dalla DeFilippi e da Buonadomenica, tant'è che a casa mia c'è l'amplificatore d'antenna manomesso per sopperire Canale 5. Ma la TV dello stato, la pubblica, la RAI, tutte ste storie della concorrenza, ma se pensasse a fare qualche programma serio in più, invece di mettermi su RAI 1 prima festa italiana, poi Michele Cucuzza con la Vita in diretta per tutto il santo pomeriggio, e dai su! E su RAI 2 che fanno? io metto li solo quando si fa LOST il lunedì Insomma, mo stiamo sempre a di Mediaset, vuoi perché sia di B, vuoi perché siano tre e in Europa non si fa, ma guardiamoci seriamente in faccia e abbiamo tutti le pal.... di dire "Si i programmi RAI fan Cagare" Oh, hanno il potere di far apparire vecchio persino un telefilm Cyberpunck Ambientato nel 2200 e girato con le ultime tecnologie del 2006. Insomma, guardiamo anche la qualità, tra tante ca..a.e io quando torno la sera a casa e voglio vedermi un telefilm o un film metto direttamente alla Mediaset, la RAI la ignoro direttamente tanto so che ci sarà sicuramente qualche palloso programma, con il solito palloso conduttore che sta li da quando aveva 10 anni e oggigiorno ne ha 50 e ancora li sta. Me fan tristezza persino i cartoni animati (che per la cronaca o sono i soliti Worner Bross o non ci stanno proprio). Che c'è di bello? mia madre vede RAI 1 ecco cosa c'è per quasi tutto il giorno: 1 mattina Quello che se lagna di tutti i prezzi e che tratta i commercianti peggio di chissà quale cosca mafiosa La Clerici Festia Italiana La Vita in Diretta TG Ancora la Clerici E poi qualche tristissimo films che neanche il regista si ricorda di aver girato Porta a Porta e poi la RAI diventa di Marzullo Questo RAI1, RAI3 è un TG continuo se non fosse per GEO&GEO e qualche programma triste che andava di moda negli anni '80. RAI2 si salva per qualche telefilms se no è l'angolo della Ventura. Con una TV pubblica così ci vogliamo permettere il lusso di levare Rete 4 o smembrare la Mediaset? mapeppiaceremachestatesming..ando Ultima modifica di Dr_House : 24-04-2006 alle ore 03.58.20 |
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#939 |
WT Italian Team Leader
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Loc.: Everywhere with Monster Fede: Desmocredente
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Ah acco, vero, l'Italia sta andando in malora per colpa dei tre canali di Mediaset... e, ovviamente, è anche colpa di Mediaset se alla rai non sono in grado di fare una pragrommazione e dei programmi decenti se non scimmiottare quelli di Mediaset... ovvio... è anche ovvio che è colpa di Mediaset se la Rai spende i soldi del nostro canone per invitare ospiti insulsi a Domenica In o al Festival di Sanremo al posto di investirli per dare un servizio migliore!
A parte che secondo me i problemi in Italia sono altri ma, comunque, prima di guardare a Mediaset che è un azienda privata e i soldi che spende in programmi ed invitati non sono i miei, bisogerebbe guardare alla Rai che è un vero schifo e che la paga ognuno di noi! Tantopiù che sono certo che, anche una volta costretta a ridurre la pubblicità e a perdere un canale Mediaset riuscirà comunque a fornire un servizio dici volte migliore della Rai. Per inciso, Mat, io non ho mai visto le tv francesi, ma immagino che stiate bene solo con quelle perchè evidentemente danno un buon servizio, per quanto mi riguarda, in Italia, la tv pubblica offre un servizio spesso scandaloso e fortuna che ci sono le tv private! Fortuna che posso guardarmi il motomondiale su Italia 1, quando era sulla rai tagliavano le gare a metà per il tg o per qualche programma idiota! Fortuna che posso guardarmi le superbike su La7, quando le prese la rai qualche hanno fa facevano una sintesi alle 2 di notte di circa 5, e sottolineo CINQUE, minuti per gara! La rai non è stata costretta a pubblicità e reality da Mediaset, ha tentato di scimmiottare Mediaset perchè incapace di fornire un servizio anche solo lontanamente vicino, e la colpa è anche di tutte le persone raccomandate ed incapaci che orbitano attorno alla Rai. Ma la rai deve rimanere pubblica, del potere, ovvio, per poterci sbattere dentro gli amichetti a cui chiedere favori... che tristezza ![]() P.S. Dimenticavo, quel poco di buono che ogni tanto fanno alla Rai è con persone prese da Mediaset ![]()
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#940 | |
Jason
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allora, visto che è al governo (e che probabilmente ricoprirà la terza figura istituzionale), bertinotti dovrebbe imparare a esprimersi senza dar adito a fraintendimenti. ad ogni modo se questo è il problema, la soluzione più naturale sarebbe quella di creare tre società che fanno capo a una holding. mi sembra un pò stupidino... buttiamo a mare la rai piuttosto.... |
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#941 | |
Gold Member
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Loc.: Lodi
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Se Mediaset gestisce 3 reti senza conone, facendo le stesse cose delle 3 reti RAI (e alcune anche meglio), perchè la RAI non può fare altrettanto?
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L'ignorante parla a vanvera, l'intelligente parla al momento opportuno, il saggio parla solo se è interpellato, il fesso parla sempre! |
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#942 | |
Guest
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No l'Italia non sta andando in malora per quello, dai ![]() Il mio post era solo per dire che Bertinotti non ha detto poi una gran siocchezza, e che, come anche ha fatto notare Nikzeno, in materia di ordinamento talevisivo l'Italia è fuori da qualsiasi norma europea. Da 15 anni. Dalla legge Mammì. Sarà ora o no di mettere ordine lì dentro? ![]() Tu entri nel merito della programmazione ma questo è un altro problema ancora, che non è problema politico ma giudizio soggettivo sulla qualità della programmazione. Dici che Mediaset anche con una rete in meno riuscirebbe comunque a fare una programmazione migliore della RAI? Può darsi, se così fosse tanto meglio! Dici che la RAI dovrebbe smetterla di sperperare il denaro pubblico per fare l'Isola dei Famosi o il Festival di Sanremo? Sfondi una porta aperta, l'ho anche scritto, sarebbe ora! Per me non c'è meglio rai e peggio mediaset o viceversa, è un giudizio del tutto soggettivo e ti dico che a me non piacciono più né l'una né l'altra e quando sono in Italia guardo, se lo guardo, il satellite e fine della storia. Non è questione di partigianeria. Trasmetta ciascuno quello che vuole e come vuole. Nel rispetto delle leggi e del buon senso però. A me quello che interessa è che 1) le televisioni, tutte, rispettino i limiti imposti per legge all'affollamento pubblicitario 2) che i privati non sottraggano risorse al pubblico 3) che ci sia concorrennza tra privati 4) che le televisioni private non abbiano eccessivo peso sull'opinione pubblica. E queste 4 cose, che sono scontate nel resto d'Europa, che non sono concetti bolscevichi ma al contrario da libero mercato, le ottieni solo scrivendo una bella legge che dice "nessuna azienda privata può trasmettere più di una, al massimo due reti nazionali". Poi cosa trasmettano le reti sono solo fatti loro. Dopo dare anche una bella sfoltita alla RAI, sono d'accordissimo con te, non farebbe altro che bene, però questa è ancora un'altra faccenda che va inserita nel capitolo "Riduzione sprechi pubblici" e non in quello "Libera concorrenza privata". |
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#943 | |
Guest
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![]() Si, i programmi RAI fan cagare! ![]() Contento? ![]() E lo dico sinceramente. Eppure non cambia il nocciolo della questione. Voi in Italia avete diritto ad avere una RAI di servizio pubblico, non sprecona, con programi di qualità E ANCHE un servizio televisivo privato altrettanto di qualità, concorrenziale tra di sé ma non in concorrenza col servizio pubblico. Vorrei insistere molto sul fatto che questo è un concetto liberale....... La concorrenza nel settore privato non è certo un caposaldo marxista.... ![]() |
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#944 |
Jason
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come discorso ci può anche stare (anche se, mi pare, nessuno mi obbliga a tenere accesa la tv...).
il discorso della quota di pubblicità IMHO un pò meno; la carta stampata accetta in percentuale molta, ma molta pubblicità e a tutti sta bene. però, se dobbiamo parificare, allora si giochi ad armi pari. il che significa VIA IL CANONE rai e VIA (se presenti; a essere sincero non lo so) I CONTRIBUTI STATALI. poi voglio vedere se reggono la concorrenza... |
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#945 |
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E' l?europa che ce lo chiede... non i comunisti
![]() Risoluzione del Consiglio d’Europa 1387 (2004): Monopolio dei media e possibile abuso di potere in Italia Traduzione dell'originale testo inglese Ne riporto solo qualche paragrafo, qui il testo completo L'Assemblea parlamentare non può accettare che questa anomalia sia minimizzata, sulla base che propone soltanto un problema potenziale. Una democrazia è giudicata non soltanto tramite i relativi funzionamenti giornalieri ma sulla base dei principii il paese garantisce ai propri cittadini e a livello internazionale. L'Assemblea ricorda che, in conformità con l'articolo 10 della convenzione per la protezione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e sulla base della legge quadro della corte europea dei diritti dell'uomo, gli stati hanno l’obbligo di proteggere e, se necessario, appronta le misure positive per salvaguardare e promuovere il pluralismo nei mezzi di informazione. L'Assemblea deplora il fatto che una serie di governi italiani consecutivi sin dal 1994 non siano stati in grado di risolvere il problema del conflitto di interesse, e che una legislazione appropriata non sia stata ancora adottata dal Parlamento attuale. Non è d'accordo che il principio principale del Progetto Frattini attualmente sotto considerazione – quello per cui soltanto i manager, e non i proprietari, dovrebbero essere giudicati responsabili - forniscauna soluzione genuina e completa del conflitto di interesse riguardo al sig. Berlusconi. Attraverso Mediaset, il principale gruppo commerciale, di comunicazioni e di radiodiffusione d’Italia, ed uno dei più gran nel mondo, il sig. Berlusconi possiede circa la metà del broadcasting nazionale nel paese. Il suo ruolo come capo di governo lo posiziona inoltre ad influenzare indirettamente l'organizzazione di radiodiffusione pubblica RAI, che è competitore principale del Mediaset. Poichè Mediaset e RAI controllano insieme circa il 90% del pubblico televisivo ed oltre tre quarti delle risorse nel settore, il sig. Berlusconi quindi ha un controllo senza precedenti sul “media” più potente in Italia. Tale "duopolio" nel mercato della televisione è in sè un'anomalia da una prospettiva antitrust. Lo status quo è stato conservato persino nonostante le disposizioni che interessano il pluralismo di mezzi nella legislazione fossero state due volte dichiarate incostituzionali, e le autorità competenti abbiamo riconosciuto le posizioni dominanti di RAI e delle tre reti commerciali della Mediaset TV. Un'illustrazione di questa situazione è stata un decreto recente del Primo Ministro, approvato dal Parlamento, che ha permesso che il terzo canale, Retequattro, di Mediaset, e quello della RAI continuassero il loro funzionamento in violazione dei limiti antitrust attuali fino all'approvazione di nuova legislazione. La concorrenza nel settore dei media è falsata ulteriormente dal fatto che l'azienda di pubblicità di Mediaset, Publitalia '80, ha una posizione dominante nel advertising della TV. L'Assemblea deplora l'esclusione continuata di un distributore nazionale potenziale, Europa 7, vincitore di un'offerta governativa nel 1999 per trasmettere sulle frequenze occupate da Retequattro del Mediaset. [...] 11. L'Assemblea quindi invita il Parlamento italiano a: approvare urgentemente una legge che risolva il conflitto di interesse fra la proprietà e controllo delle aziende e la carica di ufficio pubblico e che comprenda le pene per i casi dove c’è un conflitto di interesse con la carica di ufficio pubblico a livello elevato; accertarsi che la legislazione ed altre misure regolamentari mettano termine alla pratica di vecchia data di interferenza politica nei media, considerando in particolare la dichiarazione del comitato dei Ministri “sulla libertà del dibattito politico nei media”, adottata il 12 febbraio 2004; emendi la legge di Gasparri in conformità con i principii precisati nella raccomandazione del comitato dei Ministri n. R (99) 1 per le misure atte a promuovere il pluralismo di mezzi di comunicazione, ed in particolare: a. evitare l'emersione delle posizioni dominanti nei mercati relativi all'interno del SIC b. prendere le misure specifiche per porre fine al corrente duopolio RAI-Mediaset; c. prendere specifiche misure per accertarsi che la digitalizzazione garantisca il pluralismo nei contenuti. [...]
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