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#721 | |
Senior Member
Registrato: 24-01-2001
Loc.: La Città dei Mille
Messaggi: 425
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![]() Fattuzzo stava sempre sulle tv private minori, rispondeva alle telefonate... (ma lo fa ancora anche adesso?). C'era sempre la nonnina che non capiva una bega o quello che aveva da protestare perchè non gli pagavano i contributi... Studio tv tristissimo però, troppo simile a quelli che fanno gli oroscopi o ti mettono in contatto coi tuoi cari estinti ![]()
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Conoscere per Deliberare Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo
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#722 |
Forum supporter
Registrato: 06-03-2002
Loc.: out of sight . . Status: renaissance
Messaggi: 1.982
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Mi faceva più che altro ridere, nella mia mente di bimbo
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Non farti più amici di quanti non possa tenerne il cuore. J. De Valckenaere Per raro che sia il vero amore, è meno raro della vera amicizia. F. de La Rochefoucauld Non chiedere a me il perchè, chiedi a te stessa cosa hai fatto e come hai rovinato tutto. |
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#723 | |
The Journalist
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Registrato: 09-04-2002
Messaggi: 3.715
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Re: Il Partito Pensionati abbandona la CDL per l'Unione
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#724 |
The Journalist
Top Poster
Registrato: 09-04-2002
Messaggi: 3.715
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Berlusconi spacca l'Unione e ricompatta la CdL
di Il Legno Storto, inviato il 06/02/2006 di Alessandro Corneli - Berlusconi spacca l’Unione e ricompatta la CdL. Sta fallendo il tentativo della sinistra di ammettere che Berlusconi guadagna qualche consenso per Forza Italia, ma a spese degli alleati, An e Cdu in testa. Ammissione insidiosa e pericolosa che per qualche tempo sembrava fare breccia. Invece sta accadendo il contrario: Fini e Casini si stanno galvanizzando, ciascuno con il proprio stile, in questa rimonta berlusconiana perché – a parte se sia stato già raggiunto il pareggio nelle intenzioni di voto oppure no – vincere, in fondo, è dolce. Anzi, ci stanno mettendo del loro. Fini, ad esempio, lascia cadere la pretesa di sostituirsi a Berlusconi (“è sbagliato pensare che io voglia sfidarlo”). Certo, ammette che “oggi l'Italia non è il Paese di Bengodi, non abbiamo avuto la bacchetta magica, ma abbiamo fatto tanto e nella prossima legislatura continueremo nelle nostre riforme”. Chiara adesione alla richiesta di Berlusconi di un secondo mandato per realizzare tutto il progetto di trasformazione. Sottolinea Fini: “La sinistra dice bugie quando afferma che siamo un Paese allo sbando, perchè sui numeri non si possono dire bugie”. Casini non rivendica più a sé il merito di avere risvegliato la CdL e ammette che “Silvio Berlusconi sta cercando di svegliare i suoi elettori che dormivano, sta rimotivando una parte di elettori che non andavano a votare”. Anzi: il premier “fa una campagna motivazionale, radical-motivazionale che ha prodotto dei risultati: c'è molta meno convinzione di vincere nel centrosinistra, mentre il popolo moderato di centrodestra si è svegliato e pensa di potercela fare”. A Casini fa eco Gianfranco Rotondi, Dc: “Sono d'accordo con Casini: l'Unione non ha più la sicurezza di vincere. Non a caso Berlusconi mette il coltello nella piaga delle divisioni del centro-sinistra: D'Alema al posto di Prodi non è un'ipotesi campata in aria, ma semplicemente una cosa che è già successa e che dunque - essendo i protagonisti gli stessi - si ripeterà. Ma sono tutte ipotesi campate in aria - conclude - la Dc scommette su Berlusconi al posto di Berlusconi e Ciampi al posto di Ciampi”. Sempre Casini segue Berlusconi anche nell’attacco a Prodi che “non ha un partito”, “cerca di mettere insieme i cocci” e questo “è un elemento di debolezza”. Ma Fini usa il passato, dicendo che Ciampi “è stato veramente un grande presidente”. Fedele alla sua linea moderata nei confronti dei magistrati, Fini afferma comunque che è “innegabile che una parte consistente di magistrati è venuta meno al dovere dell'imparzialità”: il significato è chiaro: un invito alla parte moderata ad emergere nel caso di vittoria del centrodestra: “Isolate i faziosi, metteteli nella condizione di non avvelenare il clima. Basta con la guerra guerreggiata tra i poteri dello Stato”. Berlusconi vede e prevede. Berlusconi precisa sempre di più il suo attacco, sfruttando l’ipotesi che Prodi declini – o sia obbligato a declinare – gli scontri diretti in tv: “Prodi è solo un front man, un uomo di facciata che ora è lì, ma che io credo che intendano sostituirlo, magari promuovendolo, perché in caso di vittoria (anche se non succederà) vogliono mettere D'Alema, in poco tempo, a capo del Governo”. Infatti, “per il momento D'Alema non può essere indicato come il loro candidato perché non sarebbe accettato da una parte di questa cosiddetta coalizione per il suo passato comunista”. Poi ha spiegato le ragioni politiche di una sua seconda vittoria: “La Thatcher è stata al governo 11 anni, Blair è lì da nove anni, Kohl è stato 16 anni, Gonzalez 12 anni, Clinton, Reagan eccetera otto anni. Bene, anche noi per modernizzare completamente il Paese abbiamo bisogno di restare al governo per un'altra legislatura. Credo che abbiamo dimostrato di meritarlo e quindi chiediamo agli italiani un secondo mandato perché c'é ancora molto da fare, perché non possiamo tornare indietro, dobbiamo andare avanti, noi siamo il nuovo, dobbiamo andare verso il futuro". Maroni cambia tono. Ieri si è udita una voce dissonante, quella della Lega per bocca di Maroni, che ha rilanciato l’obiettivo dell’indipendenza della Padania: “Non confondiamo il progetto strategico con la tattica per raggiungere l'obiettivo: il nostro progetto strategico è e rimarrà la Padania indipendente e sovrana”. Aspro nei confronti di alcuni alleati: “Quando vedo in televisione la faccia di Casini io penso: che cosa abbiamo a che fare noi con lui? La sfida è stata quella di mettersi nelle braccia del diavolo per vedere se riusciamo ottenere quello che vogliamo noi e non quello che vuole il diavolo”. Poi ha spiegato: “Siamo lì perché Bossi ha scelto la via riformista. Non so se questa stagione riformista sarà quella definitiva. La Lega non è né di destra né di sinistra. La Lega è indipendentista. Ci auguriamo che con il centrodestra si raggiunga il risultato che noi vogliamo ma se non sarà così non sarà finita la storia della Lega. Seguiremo altre strade abbandonando l' alleanza e proseguendo sulla nostra via”. Difficile spiegare questa nota dissonante in questa fase di forte recupero della CdL. Forse l’ambiente – i sostenitori della Lega a Varese – ha influito. Ma è chiaro che la Lega ha qualche mal di pancia. Rutelli divaga. In una fase così aspra della campagna elettorale, Rutelli ha rilanciato “in tempi non storici ma politici”, subito dopo la vittoria elettorale del 9 aprile, il progetto del Partito democratico e ha lanciato una frecciata ai Ds, dicendo che è solo grazie alla Margherita che i Ds potranno costruire un grande partito dei riformisti che non sia l'ennesima edizione della ''Cosa'' dalemiana, cioè una semplice annessione di partiti minori da parte della Quercia. Una frecciata mortale al cuore dei Ds, che significa che se l’unione perderà, Rutelli farà il Partito democratico e i Ds staranno fuori della porta, con la cenere in capo, a chiedere di essere ammessi senza condizioni. Per Franco Marini, che pensa a una carica istituzionale, non bisogna rompere con i Ds e sottolinea che “nel dibattito do questi giorni ci siamo dette anche alcune parole ruvide con Fassino e D'Alema, ma questo fa vedere che l'alleanza regge”. Anche per Paolo Gentiloni il Partito democratico si farà solo “superando lo schema del grande partito socialista che annette dei partiti minori”, secondo il modulo della ''Cosa'' di dalemiana memoria. Rutelli non evita di polemizzare con gli alleati: “Scempiaggini come la requisizione della terza casa, scempiaggini come la patrimoniale, o scempiaggini sulla famiglia, finché ci siamo noi, finche c'è l'Ulivo, finché c'è Prodi hanno la possibilità di uscire sui giornali ma hanno la garanzia di non essere approvati in Parlamento”. E a Pannella che ha proposto le primarie per designare il candidato al Quirinale, ha risposto che si deve osservare la procedura prevista dalla Costituzione. Al che Pannella ha risposto che Rutelli esprime la solita logica oligarchica. Mastella ha paura. Dopo la scelta di restare nell’unione, Clemente Mastella ha paura di fronte alla rimonta della CdL. Non si spiegano altrimenti le sue parole così aspre e così diverse dal suo solito tono: “Berlusconi chiede un altro mandato? Ci è bastato il primo, figuriamoci il secondo. Di danni in questi cinque anni ne ha fatti anche troppi”. Oppure: “Il Paese, anche per colpa di questo Governo, è in ginocchio e chiede solo di non sprofondare”. E sulla presenza mediatica di Berlusconi conclude: “Forse, più degli strateghi di Bush, lo stanno consigliando gli amici di Putin”. ![]() |
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#725 | |
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E siamo già nel 2006! |
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#726 |
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Meno tasse per gli altri redditi, dimenticata la lotta all'evasione
Irpef, stangata per i dipendenti gli altri pagano il 25% in meno Lo studio si riferisce agli ultimi 5 anni Un bilancio salato per le tasche delle famiglie e dei pensionati italiani, le categorie più bersagliate dal fisco negli ultimi cinque anni: hanno pagato il 14% in più di Irpef, mentre le imposte sono scese del 25% per gli altri redditi. .............................. |
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#727 | |
Guest
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Re: Re: Il Partito Pensionati abbandona la CDL per l'Unione
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#728 | |
Guest
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Verbale parlamento docet. Per cui mi ritengo libero, anzi liberissimo, di credere ai documenti parlamentari. Luka cosa mi combini! ![]() Vuoi farti odiare dalle casalinghe? E' un bravo ragazzo però. un bravo ragazzo ![]() Ultima modifica di mariolino : 07-02-2006 alle ore 01.48.18 |
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#729 | |
Hero Member
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Loc.: Trieste
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Allora i casi sono due : Il mio ufficio personale ha sbagliato tutti i conti, oppure sono l'unico caso di lavoratore dipendente senza altri redditi, che è anche evasore fiscale. Ciao ![]()
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Non potrei mai essere ateo, neppure se Dio esistesse. |
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#730 | |
Gold Member
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![]() Addentrarmi in questi meandri numerici non e' nelle mie corde.. so soltanto che pago un pacco di soldi di tasse. Avendo un redditto discretamente alto, pago qualcosa meno, quanto pero' non saprei! Una mia amica salariata a 1.200 euro/mese dalla riduzione o rimodulazione dell'irper che dir si voglia si e' trovata in busta paga la mirabolante cifra di 8 euro in piu'! Ecco, trovo che una ripartizione piu' equa verso il basso, sarebbe stata piu' corretta! Esempio: redditti medio/alti nessun o minimo beneficio, redditi bassi massimizzazione dei benefici, che in un certo senso e' stato fatto con il contributo di solidarieta' sui redditi alla massima aliquota, ma in termini di gettito assoluto, portano poco o nulla, essendo il monte complessivo Irpef percentualmente rilevante sui redditti medio/bassi, secondo me, li' andava spinto di piu'! ![]() |
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#731 | |
Hero Member
Registrato: 20-07-2001
Loc.: Trieste
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Ho trovato questo link: http://spazioinwind.libero.it/cobas/..._irpef2001.htm Converti gli importi da lire in euro ed applica le percentuali degli scaglioni fiscali, e fai il confronto con il totale dell'ultimo CUD. Ciao ![]()
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#732 | |
Junior Member
Registrato: 01-05-2005
Loc.: Roma
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Prodi promise a chiare lettere la restituzione dell'Eurotassa, pagata nel 1997, e fin'ora agli italiani è stato dato solo il 60%. Aggiungo: IL "RIMBORSO" del 60% dell'EUROTASSA è stato una BEFFA perchè a fine '98 i lavoratori, oltre alla solita stangata del conguaglio, hanno dovuto pagare la tassa regionale dello 0,5 %. E a fine '99 -senza più "rimborsi" di eurotasse, c'è stato pure una ulteriore tassa comunale dello 0,2 % ,oltre la regionale. Informati meglio, va.... ![]() ![]() ![]() |
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#733 |
Junior Member
Registrato: 21-09-2004
Loc.: La parte soleggiata della terra
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ROMA (Reuters) - Silvio Berlusconi annuncia che nel caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni, il governo aumenterà le pensioni a 800 euro già nei primi 100 giorni.
"Mi sono intrattenuto più volte in profondità con il ministro [dell'Economia] Giulio Tremonti e, per quanto riguarda il traguardo degli 800 euro per i pensionati, ho la coscienza di poter dire che è possibile che lo faremo, probabilmente, addirittura nei primi cento giorni di governo", ha detto Berlusconi a Radio anch'io. A una ascoltatrice che chiedeva dove saranno reperite le risorse, il presidente del consiglio ha risposto: "Li prenderemo da un contenimento di costi dello Stato che abbiamo già avviato". In Yahoo notizie |
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#734 |
Junior Member
Registrato: 21-09-2004
Loc.: La parte soleggiata della terra
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MILANO (Reuters) - Per gli osservatori della situazione italiana una vittoria della coalizione guidata da Romano Prodi favorirebbe riforme strutturali più di un successo elettorale di Silvio Berlusconi . Lo afferma oggi l'agenzia Moody's, in un rapporto secondo cui il rating dell'Italia è stabile, ma esistono fattori di rischio nel medio-lungo termine.
"Gli osservatori in generale concordano sul fatto che [riforme strutturali per aumentare la competitività e raggiungere il consolidamento fiscale] sono più probabili sotto un governo di centro-sinistra a causa dell'esperienza di Romano Prodi alla Commissione europea e come presidente del Consiglio quando l'Italia si preparava all'ingresso nella zona euro" scrive l'agenzia nel rapporto. "Questo è quello che dicono gli osservatori che abbiamo sentito" spiega l'analista Sara Bertin, sottolineando l'importanza della composizione di ogni eventuale governo. "I litigi che un tempo si svolgevano in Parlamento e portavano alla rapida caduta dei governi in Italia mi sembra che ora si siano trasferiti all'interno della coalizione di governo e dello stesso consiglio dei ministri", dice Bertin aggiungendo che la variegata composizione delle maggioranze è il vero ostacolo alle riforme. SCENARIO DI BASSA CRESCITA E RIGIDITA' DI BILANCIO Moody's torna ad affermare che il rating italiano è stabile, ma indica quali potenziali fattori di rischio nel medio-lungo termine un brusco e prolungato rialzo dei tassi d'interesse, la continua vendita di asset pubblici a fronte di una crescita stagnante e un'inefficiente attuazione del decentramento fiscale. All'attuale livello di 'Aa2', spiega l'analista di Moody's Sara Bertin, il giudizio sull'Italia incorpora già tutta una serie di problemi strutturali che portano l'agenzia a ritenere che lo scenario per il paese sia quello di una bassa crescita e di rigidità nella posizione di bilancio. "Nel lungo termine abbiamo una preoccupazione. Il nostro scenario peggiore è che il paese non cresca affatto e continui a vendere asset per mantenere il debito costante", dice Bertin durante la presentazione di un rapporto sull'Italia a Milano. L'analista specifica che l'ipotesi 'worst case' prevede un deficit che, nel corso degli anni, si mantiene attorno al 3-4% e si associa a una condizione di bassa crescita, quantificata come inferiore allo 0,5% annuo. Per il momento, tuttavia, "un deficit al 4,3% con una crescita nulla non mi sembra un cattivo risultato", dice Bertin facendo riferimento ai dati di disavanzo e Pil italiani attesi per il 2005. Inoltre per l'agenzia le dismissioni di attivi patrimoniali sono neutrali rispetto al rating se accompagnate da una corrispondente riduzione del debito. RISCHI POTENZIALI IN TASSI INTERESSE E DECENTRAMENTO FISCALE Tra i fattori di rischio non immediati Moody's cita anche un netto e prolungato aumento dei tassi d'interesse a livello globale e un inefficiente decentramento fiscale che incoraggi i governi locali ad allentare la disciplina fiscale. "Questo potrebbe mettere a rischio il consolidamento fiscale a livello del governo centrale e mettere sotto pressione il rating", si legge nell'analisi presentata oggi. "Seguiamo molto da vicino il processo di decentramento, gli effetti sul rating dipendono da come viene attuato", sottolinea Bertin. Per quanto riguarda invece l'effetto di un aumento dei tassi sui costi del servizio del debito, Bertin sottolinea come solo un incremento brusco e per un lunghissimo periodo di tempo avrebbe conseguenze negative sul bilancio dell'Italia. "Questo grazie alla scadenza [media] del debito, al fatto che l'Italia è membro dell'euro e che non c'è rischio di una crisi di liquidità grazie alle riserve e alla posizione delle partite correnti", dice Bertin. A proposito del saldo corrente, Bertin sottolinea come, nonostante la fortissima perdita di quote di mercato all'estero da parte degli esportatori italiani, "la situazione sia lontana dall'essere pericolosa". "Quando gli investitori mi parlano del deficit corrente rispondo che non ci sono preoccupazioni a riguardo in una prospettiva legata al merito di credito", sottolinea Bertin. |
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#735 | ||
Gold Member
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Ho trovato un documento semi-ufficiale di un sito a supporto dell'ulivo http://www.perlulivo.it/radici/dopop...efleggera.html Al punto E del DPEF per l'anno 99 si indica chiaramente che la tassa verra' restituita, ma non verranno indicate ne' le modalita' ne tantomeno la percentuale! Allora.. senza saper ne leggere ne scrivere, trovo questa impostazione offensiva per chi paga regolarmente le tasse, in perfetto stile politico/parac@@o. Della serie ti tengo con il fiato in sospeso sino all'ultimo Un fulgido esempio di come NON si dovrebbe fare politica, salvo poi andare in giro per i mercatini con la faccia sorridente a far finta di ascoltare la gente sotto elezioni per gli altri 4 anni e 364 giorni.. chi se ne frega! E questo vale per tutti CD/CS! Che pena! |
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