i rettiliani? roba da principianti!

[dave4mame]

questo si che la sa lunga...

http://web.tiscali.it/Rapito_dagli_alieni/


















(100% bonsaikitten-ware, spero...)

[Alhazred]

Eh si, la sa davvero lunga, peccato che non la sappia raccontare... la pagina mi resta completamente bianca...

[dave4mame]

prova un F5 è lento ma va

[P8257 WebMaster]

Idem come Alh,
pagina bianca, svariati f5 ma nulla...

Non è che per caso gli alieni hanno rapito il server ?

Bye

[Alhazred]

Originariamente inviato da P8257 WebMaster
Idem come Alh,
pagina bianca, svariati f5 ma nulla...

Non è che per caso gli alieni hanno rapito il server ?

Bye

[Flying Luka]

Ci sono riuscito, basta avere pazienza e riprovare....
comunque, brutto effetto i grappini di prima mattina!

[Alhazred]

Siiiiiiiiiii, mi si è aperto!!!!
E' fantastico!!!!

Ma dai, i disegni li ha fatti un bambino bendato
Da apprezzare l'accuratezza delle mappe stellari
E che dire poi di Billy?

[Nothatkind]

Ragà, in tempi di mobilità si vede che avrà il cervello in aspettativa...

[Frequency]

li facevo il primo anno d'asilo sti disegni....

[LoryOne]

Secondo me 'sto qui più che dagli alieni è stato rapito dagli allucinoggggeni

[handyman]

Ho visto anch'io quell'alieno... in prov. di Verona,però si faceva chiamare alby

[Kjow]

I medici ormai avevano smesso di rianimarmi e stavano per scrivere l'ora del mio decesso, quando uno di essi non si diede per vinto e, nonostante l'obiezione dei colleghi che nessuno avrebbe potuto soopravvivere per tre minuti senza danni permanenti al cervello, tento' un ultima volta con una scarica elettrica e con iniezioni di adrenalina...

...quei colleghi medici avevano ragione.

Penso che i tempi siano maturi... Potete ora conoscere la Verità, o almeno parte di essa.

Sono stato incaricato da entità superiori di rivelarvi la vera origine del genere umano.

Tutto è scritto nelle nostre Sacre Scritture, l'occhio attento e iniziato può percepirne tutti gli elementi...


E' scritto:

"[1]In principio Dio creò il cielo e la terra. [2]Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque"

La prima frase della Genesi descrive chiaramente come il pianeta Terra fosse una massa informe priva di vita, vagante per lo spazio. I nostri lontani Avi, originari di un punto lontano nella nostra galassia, scelsero questo pezzo di terra quale base per una serie di esperimenti che doveva ricreare le stesse condizioni di vita presenti sul loro pianeta di origine. Un esperimento parallelo e del tutto analogo fu tentato su Marte e in seguito annullato, dati i migliori risultati ottenuti su Terra e alcuni "errori di sviluppo" di Marte (questo spiega le "facce" e i segni evidenti di tracce di civiltà scomparse sul pianeta rossa)
Questi esperimenti erano alla base di un progetto volto a garantire la continuità della specie, qualora un evento catastrofico avesse obbligato i nostri Avi ad abbandonare il loro pianeta di origine.

"[3]Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. [4]Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre [5]e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno."

Chiaro riferimento al momento in cui i nostri Avi impressero un movimento rotatorio al nostro pianeta. In effetti in origine, benché la sua posizione rispetto al sole fosse ideale per sviluppare la vita, Terra era priva di un movimento rotatorio proprio, condannandola ad avere una faccia bollente e vulcanica perennemente esposta al sole, e l'altra glaciale, perennemente al buio. Il movimento impresso al pianeta permise la nascita della vita, nonché la separazione tra giorno e notte in ogni punto del pianeta a seconda dell'esposizione rispetto al sole. Ciò ovviamente diede luogo all'alternanza tra giorno e notte ("separò la luce dalle tenebre") e permise l'inizio del conteggio del tempo ("E fu sera e fu mattina: primo giorno")


[6]Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». [7]Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. [8]Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

Dato l'immobilismo iniziale, l'acqua nella sua forma liquida, essenziale alla vita, era totalmente assente dal pianeta: ghiaccio solido sul lato freddo, vapore acqueo in costante sospensione nell'atmosfera nel lato caldo.
L'inizio della rotazione terrestre introdotto dai nostri Avi ("il firmamento", inteso come intervento dallo spazio) mise fine a questa situazione, rendendo liquidi i ghiacci (gli oceani, "sotto il firmamento") e condensando i vapori (la pioggia dal cielo, "sopra il firmamento").
Quelle che nelle Scritture viene chiamato "il firmamento", è un reticolato di fasci energetici che venne steso su tutta la superficie del pianeta, a circa 8km di distanza dal suolo, e che servì a imprimere il primo movimento al pianeta. Per la sua stesura, furono utilizzate 64 grandi astronavi da trasporto, che piazzate nei punti strategici del pianeta creavano i nodi fondamentali di questo reticolo.
Del reticolo dei nostri Avi rimane ancora oggi traccia grazie al campo magnetico terrestre, che rimase in modo permanente anche dopo la partenza delle 64 astronavi.

[24]Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: [25]Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. [26]E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra»

Tramite opera di ingegeria genetica, i nostri Avi introdussero sul nostro pianeta specie animali e floreali simili o migliorate di quelle presenti sul loro pianete di origine. Partendo dal loro proprio DNA, crearono l'uomo.


[8]Il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. [9]Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. [10]

Questo passaggio riassume tutta l'operazione scientifica condotta dai nostri Avi: creazione di un mondo abitabile simile al loro, creazione di una specie animale senziente in tutto e per tutto simile a loro per custodire in loro vece il pianeta, creazione di una flora e di una fauna per il loro sostentamento e sviluppo.
I due alberi, sono una chiara rappresentazione del DNA, in cui è custodito tutto il sapere dei nostri Avi. Esso non solo contiene le informazioni basilari e meccaniche sullo sviluppo delle forme di vita, ma contiene la memoria di ciò che siamo e delle nostre origini extra-planetarie, oltre che un messaggio prezioso per le generazioni future.
Non a caso, il serpente sull'albero di vita è sempre rappresentato avvolto su sé stesso, esattamente come il nostro DNA.


[15]Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.

Palese riferimento al nostro ruolo su questo pianeta: dobbiamo svilupparne il più possibile le risorse e custodirlo, nell'eventualità che un evento catastrofico obblighi i discendenti diretti dei nostri Avi ad abbandonare il loro pianeta di origine per trasferirsi su uno dei loro tanti "pianeti-laboratorio" sparsi nella galassia, tra cui Terra.


---continua---

---continua---


[21]Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. [22]Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo.

Le tecniche genetiche dei nostri Avi avevano un ostacolo pratico. Replicare il DNA di un esemplare maschio e di un esemplare femmina partendo da esemplari maschi e femmina degli Avi, per poi introdurli sul nostro pianeta, avrebbe portato in realtà alla creazione di due specie umane distinte, una di soli maschi, una di sole femmine, incapaci di riprodursi tra di loro.
Per questo fu necessario replicare un esemplare umano già introdotto su Terra, per poi modificarne ad arte il DNA e replicare in questo modo un esemplare femmina perfettamente compatibile con gli esemplari maschi. Per questo è scritto che la donna non fu creata direttamente a immagine e somiglianza di Dio (cioé i nostri Avi) come l'uomo, dal momento che essa fu creata replicando il DNA di esemplari maschi umani e terrestri, derivati dal DNA dei nostri Avi.

Il "torpore" che calò sul primo uomo, su Adamo, è chiaramente l'anestesia che fu praticata all'esemplare di uomo che fu scelto per dare nascita alla donna. In effetti il processo di clonazione che portò alla creazione della prima donna era molto più complesso e delicato della semplice replicazione per DNA (quest'ultima può essere effettuata semplicemente estraendo il DNA da una cellula qualsiasi). Fu necessario estrarre alcune singole cellule da ogni organo, per poi in seguito reinserirli in altre cellule "vergini", per poi ricombinare insieme i vari organi ottenuti "post-clonazione". Per la natura particolarmente invasiva, fu necessaria l'anestesia. Tecnica ancora oggi praticata da alcune missione dei nostri Avi (ciò che noi interpretiamo come "rapimenti dagli alieni") per verificare lo stato dell'evoluzione della nostra specie.


7 giorni terrestri era il tempo allora necessario al procedimento di replicazione tramite clonazione e modifica del DNA dei nostri Avi. Per questo è scritto che l'uomo fu creato il settimo giorno, e per questo il sette mantenne tanta importanza nella religione ebraica, come in molte civiltà primitive europee
Non a caso i Celti, ma anche alcune civiltà precolombiane, furono nel nostro passato coloro che più si avvicinarono alla scoperta
delle nostre origina extra-planetarie.



Il resto, è storia nostra e della nostra evoluzione, che si è comunque sempre fatta sotto l'ala protettrice dei nostri Avi, che vegliano su di noi inviandoci di tanto in tanto un Supervisore, che introduce nella nostra civiltà nuovi elementi e nuove indicazioni
Infatti la nostra civiltà cresce e si sviluppa autonomamente (da qui la nozione del libero arbitrio) ma sempre stando entro le linee guida, abbastanza ampie, impartiteci dai nostri Avi (predestinazione divina)

Tra i tanti Supervisori mandati a "correggere la rotta" della nostra civiltà: Gesù, Sant'Agostino, Cristoforo Colombo, Marco Polo, Einstein, Padre Pio, etc...
Gli angeli sono, nella loro totalità, supervisore degli Avi.

Tanto più la nostra civiltà era primitiva, priva di mezzi di comunicazione e di linguaggi complessi che permettessero scambi culturali, tanto più l'invio su Terra di questi supervisori era frequente e consistente (ciò spiega perché quasi tutte le prime civiltà terrestri furono politeiste: infatti scambiavano gli emissari dei nostri Avi, progreditissimi rispetto alle popolazioni visitate, come veri e propri Dei)

In seguito col crescere degli scambi e della complessità delle civiltà, un singolo sporadico Supervisore, con sapiente uso delle proprie conoscenze e della propria tecnologia per impressionare le masse (pensate al vino cambiato in acqua, alle guarigioni, alle risurrezioni) era sufficiente a influenzare l'andamento di intere civiltà (da qui la nascita dei monoteismi).


Alcuni Supervisori sono meno noti, ed agiscono nell'ombra. Ad esempio alcuni di essi furono inviati ad influenzare le scelte di singoli individui, considerati pericolosi per la nostra specie dai nostri Avi, invece che di interi popoli.
L'intento era quello di fornire suggerimenti errati, portando questi personaggi, e i sistemi di potere da loro creati, al fallimento. La realizzazione dei loro progetti sarebbe stata in contrasto con i progetti di sviluppo dei nostri Avi. E stato il caso ad esempio di:
Giulio Cesare (la congiura che portò alla sua morte fu fomentata da un Supervisore degli Avi)
Carlo Magno (fu un Supervisore a consigliargli di separare l'Impero tra i suoi figli, sapendo benissimo che questo avrebbe portato alla fine stessa dell'Impero)
Napoleone (diversi Supervisori si applicarono nel consigliare gli avversari di Napoleone sulla giusta strategia da condurre per sconfiggere l'Imperatore francese)
Hitler (un Supervisore fu incaricato di fornirgli visioni, sogni notturni e suggestioni che lo spingessero ad agire più avventatamente di quanto avrebbe fatto, portandolo al crollo prematuro del Reich menhre egli rimase convinto fino all'ultimo di godere di una sorta di protezione divina)


In genere, i nostri Avi si oppongo alla costituzione di Imperi troppo grandi, o di grandi civiltà dominanti per due motivi:

1) il contrasto continuo tra diverse civiltà crea un meccanismo di competizione reciproca, accelerando l'evoluzione. Il dominio imperiale di una sola civiltà su tutte le altre al contrario rallenterebbe lo sviluppo. E' per questo motivo che nella manipolazione del DNA che ha portato alla creazione dell'umanità è stato deciso in laboratorio che saremmo stati una specie bellicosa (queste spiega perché dalla sua creazione ad oggi l'uomo non ha mai smesso di uccidere l'uomo e di combattere delle guerre)

2) strategicamente un'unica civiltà imperiale e forte potrebbe un domani rivelarsi un errore fondamentale per i nostri Avi. In effetti il processo evolutivo pensato per noi dai nostri Avi porta inevitabilmente un giorno o l'altro alla conoscenza delle arti della navigazione spaziale e della conquista della Galassia, com'è scritto nel più profondo del DNA dei nostri Avi di cui il nostro DNA è una derivazione. Un Impero terrestre forte, e a suo agio nel cosmo, potrebbe finire col rivoltarsi contro i suoi propri creatori per sete di conqusita e di potere.
E' quanto purtroppo accaduto con Marte: i nostri Avi furono dapprima obbligati a ingaggiare una sanguinosa guerra con i nostri "cugini" marziani, facendoli ripiombare in età preistorica, per poi infine abbandonare il progetto e concentrare tutti gli sforzi su Terra.


Ora conoscete una parte di Verità. Sappiate però che la Verità, unica e tutta intera, è sempre stata davanti ai nosti occhi, agli occhi di tutti. Nulla ci è nascosto, nessuno ci tiene all'oscuro sulle nostre origini e sul nostro destino.
Tutto sta ad imparare come riconoscere e interpetare i Segni che i nostri Avi ci hanno lasciato per la compresione di noi stessi.