L'email compie 40 anni

[Billow]

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Con il tempo è diventato uno degli appuntamenti fissi della nostra vita quotidiana, odiato da alcuni, essenziale, irrinunciabile, anche se siamo via da casa. L'email compie 40 anni, infatti fu proprio nel mese di ottobre del lontano 1971, che venne inviato il primo messaggio di prova


Storia della nascita dell' E-mail
Come molte altre innovazioni tecnologiche, anche la posta elettronica affonda le sue radici nella tecnologia militare. Questa, più o meno, è la storia:
Alla fine del 1960, Ray Tomlinson neolaureato del MIT , stava lavorando ad un gruppo di ricerca e sviluppo per la società Bolt, Beranek e Newman. Il suo lavoro riguardava il miglioramento delle tecnologie legate ad Arpanet, la rete di comunicazione militare su cui si è poi basata la prima forma di Internet, in particolare stava lavorando su di un programma di trasferimento file per mainframe.

Il nostro si era dedicato in particolare alle modifiche di un programma denominato SNDMSG, che avrebbe dovuto premettere l'invio di messaggi tra diversi utenti dello stesso mainframe, ovvero l'invio di messaggi tra due computer diversi.

Nessuno sa quale sia stato il contenuto della prima Email spedita, ma il mito vuole che si trattasse della parola 'QWERTY' o di un'altra stringa simile, il tutto tra due computer distanti meno di un metro. Possiamo ben dirlo; si è trattato di: Un piccolo passo per un messaggio, ma un grande balzo per l'umanità.

Oltre a inventare le e-mail, il nostro Tomlinson è anche l'uomo che ha dato vita il simbolo '@' ; ovvero ha stabilito la convenzione di un 'indirizzo' e-mail, allo scopo di individuare con maggiore facilità il destinatario ed il computer o la rete cui si vuole inviare il messaggio. Per separare le due informazioni (chi e dove), ha scelto appunto la chiocciola [@ = at]. Ovvero, ho trasmesso il messaggio da "luogo" e sono "taldeitali"

Da qui alle tonnellate di spam e di mail infette, il passo è stato breve ed è durato meno di dieci anni.

Buon Compleanno Email !

[LoryOne]

Bei tempi .
Finchè si trattava di semplice testo, la cosa non era poi così complicata; Furono gli allegati di files binari la vera sfida, a causa dei caratteri interpretabili (punteggiatura, numeri, vocali e consonanti minuscole e/o maiuscole escluse) dal terminale in ricezione. Per tale motivo, il contenuto degli allegati è spesso codificato in BASE64 (es: Content-Transfer-Encoding: base64) , risultando una sequenza di caratteri stampabili e non interpretabili.

[bruno803]

ma non era stato un italiano a farlo...?