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Vecchio 17-09-2008, 19.56.24   #76
exion
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Sembra un ostaggio liberato da una prigionia di almeno tre anni

E invece è il profeta del software libero.
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Vecchio 17-09-2008, 22.30.25   #77
UG0_BOSS
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La sua filippica semantica, prolissa e ridondante sulla questione del nome GNU/Linux, che fa completamente astrazione del clamoroso successo di marketing spontaneo incarnato dal nome Linux (anzi, tra le righe si legge pure una malcelata gelosia), è significativa di cosa Stallman ritenga debba essere GNU/Linux: una sola per 4 programmatori anarchici (per riprendere l'iperbole di RunDLL, esagerata ma non priva di fondamenti).
http://www.gnu.org/gnu/gnu-linux-faq.html#why
Ho assistito giusto una settimana fa al seminario di Stallman all'Università di Genova che aveva proprio come argomento "Copyright vs community in the age of computer networks" e all'inizio ha fatto un cenno sul discorso GNU/linux.

Beh, ascoltandolo ho avuto l'impressione che non abbia tutti i torti: del resto dal suo punto linux è solo uno dei tanti programmi del progetto GNU, e come tale continua a vederlo nonostante lo sviluppo che sta avendo. Quindi, se il progetto è partito con l'intento di avere un sistema operativo totalmente libero, sarebbe un peccato continuare in un'altra direzione. Senza contare il fatto che se linux non fosse stato GNU sarebbe rimasto poco più di un progettino universitario, uno sfizio personale (qua parlo per sentito dire, io all'epoca non seguivo la vicenda essendo ancora parecchio giovane ).

D'altra parte è vero che la visione di Stallman può risultare un po' anacronistica, ma del resto è grazie alla libertà che molti scelgono le distribuzioni linux. Secondo me la libertà della licenza poi si rispecchia nel risultato finale del sistema: se perdesse la sua caratteristica libertà, perderebbe quella enorme massa di utenti che lo mantengono vivo. Feedback, correzioni, segnalazioni di bug... è grazie noi, che collaboriamo come in una enorme comunità, che GNU/linux può essere considerato un sistema operativo veramente differente. Non come il mac, che potrà essere performante quanto vuole ma è pur sempre un sistema commerciale che ha come unico obiettivo quello di ciucciare i soldi dell'utente e funzionare come decide il produttore.
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Vecchio 18-09-2008, 10.26.56   #78
exion
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Ho assistito giusto una settimana fa al seminario di Stallman all'Università di Genova che aveva proprio come argomento "Copyright vs community in the age of computer networks" e all'inizio ha fatto un cenno sul discorso GNU/linux.

Beh, ascoltandolo ho avuto l'impressione che non abbia tutti i torti: del resto dal suo punto linux è solo uno dei tanti programmi del progetto GNU, e come tale continua a vederlo nonostante lo sviluppo che sta avendo. Quindi, se il progetto è partito con l'intento di avere un sistema operativo totalmente libero, sarebbe un peccato continuare in un'altra direzione. Senza contare il fatto che se linux non fosse stato GNU sarebbe rimasto poco più di un progettino universitario, uno sfizio personale (qua parlo per sentito dire, io all'epoca non seguivo la vicenda essendo ancora parecchio giovane ).

D'altra parte è vero che la visione di Stallman può risultare un po' anacronistica, ma del resto è grazie alla libertà che molti scelgono le distribuzioni linux. Secondo me la libertà della licenza poi si rispecchia nel risultato finale del sistema: se perdesse la sua caratteristica libertà, perderebbe quella enorme massa di utenti che lo mantengono vivo. Feedback, correzioni, segnalazioni di bug... è grazie noi, che collaboriamo come in una enorme comunità, che GNU/linux può essere considerato un sistema operativo veramente differente. Non come il mac, che potrà essere performante quanto vuole ma è pur sempre un sistema commerciale che ha come unico obiettivo quello di ciucciare i soldi dell'utente e funzionare come decide il produttore.
Le questioni rispetto a quanto dici sono due.

1) E' vero che se Linux non fosse GNU sarebbe solo un progettino universitario, ma è anche vero il contrario. Un giorno nei primi anni '90 Stallman e il suo gruppo si stanno arrovellando il cervello per dare al proprio progetto un kernel, compito non facile, quando arriva un ragazzino finlandese che gli dice "hey, ho un kernel che integra POSIX, compatibile con GNU, e la licenza GPL mi interessa". La proposta di collaborazione di allora che Stallman fece a Torvalds non mi pare fosse niente di disisnteressato.
D'altra parte chi su questo forum ha mai visto Hurd in funzione? Quanti tra di noi sarebbero in grado di installarlo e farlo funzionare?

2) Se tu sviluppassi un software particolarmente interessante per il mercato e una grande azienda (un nome a caso, Google) venisse a proporti un contratto di lavoro che preveda sorgenti liberi e binari protetti (alla Chrome per intenderci) cosa faresti? Rifiuteresti in nome della libertà della comunità? E' una posizione da hippie: rispettabile a livello etica personale, ma non particolarmente utile alla società né alle persone intorno a te.


Per me tutto si riassume bene in questa altra affermazione delle GNU/Linux FAQ della FSF:

Linus Torvalds is the “posterboy” (other people's choice of word, not ours) for his goals, not ours. His goal is to make the system more popular, and he believes its value to society lies merely in the practical advantages it offers: its power, reliability and easy availability. He has never advocated freedom to cooperate as an ethical principle, which is why the public does not connect the name “Linux” with that principle.

Linus publicly states his disagreement with the free software movement's ideals. He developed non-free software in his job for many years (and said so to a large audience at a “Linux”World show), and publicly invited fellow developers of Linux, the kernel, to use non-free software to work on it with him.



Se Stallman pensa che l'obbiettivo di rendere Linux popolare, semplice, robusto e altamente disponibile non sia affatto prioritario... Beh, che altro c'è da dire?
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Vecchio 19-09-2008, 00.06.56   #79
UG0_BOSS
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La proposta di collaborazione di allora che Stallman fece a Torvalds non mi pare fosse niente di disisnteressato.
D'altra parte chi su questo forum ha mai visto Hurd in funzione? Quanti tra di noi sarebbero in grado di installarlo e farlo funzionare?
Anche questo è vero: nonostante trovi Hurd un progetto estremamente affascinante il suo sviluppo è ancora ovviamente immaturo. Quest'inverno l'ho provato con Debian GNU/Hurd sul piccì vecchio per sfizio ed effettivamente c'è ancora parecchio da fare, ma la cosa interessante è che le differenze non sono notevoli: alla fine è sempre una debian, quindi gli applicativi sono gli stessi, ma girano solamente su un kernel diverso

C'è da dire che se il progetto GNU non avesse avuto l'occasione-linux avrebbe concentrato tutti i suoi sforzi su Hurd ma difficilmente avrebbe riscosso un successo tale da attirare molti programmatori e quindi forza lavoro: l'idea di scrivere un kernel da zero spaventerebbe tutti.


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2) [cut]
Se Stallman pensa che l'obbiettivo di rendere Linux popolare, semplice, robusto e altamente disponibile non sia affatto prioritario... Beh, che altro c'è da dire?
Ecco: questa è una differenza di punti di vista.
Se si pensa che la vera differenza tra linux e gli altri sistemi operativi sia la licenza libera, sorge spontaneo pensare come prima cosa a preservare questa libertà ed in secondo piano porre gli altri problemi, come fa Stallman.
Se invece pensi che linux debba competere con gli altri sistemi anche a costo di perdere parte della libertà, allora il tuo punto di vista penso sia lo stesso di Torvalds e saresti disposto a trascurare la filosofia GNU per stringere accordi con qualche sviluppatore/azienda in più. O sbaglio?

Beh, io penso che senza libertà linux non sarebbe la stessa cosa. Avvicinarsi al mondo commerciale cambierebbe il rapporto con l'utenza: da utenti-collaboratori che fanno parte del progetto e della comunità diventerebbero semplici utenti che richiedono un servizio. Forse è una proiezione troppo pessimistica ma non riesco a vederla in altro modo.
È per questo, quindi, che io sono ovviamente favorevole a renderlo un sistema semplice, sicuro e robusto ma senza mai dimenticare il punto fondamentale: linux è e dovrebbe restare libero.
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Vecchio 19-09-2008, 01.28.52   #80
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Mo mi andrò a leggere di sto Hurd, sperando che non sia kernelisticamente schifoso come il kernel Linux.

Altrimenti anche quello non si diffonderà mai.

Per ribattere a qualcuno più su: il trucco non è rendere i driver open source come sta facendo Via, ma rendere il kernel inerte alla presenza di un driver closed. Fare in modo che sia richiesta una copatibilità con la versione 2.6 del kernel e non 2.6.1.18.24.16 build 102938129381209. Fare in modo che non debba SPECIFICARE quali sono i moduli che voglio, ma che qualsiasi modulo venga caricato, anche se lo scarico da internet e il mio kernel potrebbe non sapere nulla della sua esistenza.

Non so se intendiate.

Se io per avere uno stramaledetto modulo integrato nel kernel devo averlo nella maggior parte dei casi specifico per quella versione e propbabilmente pure compilarmelo allora già qua la diffusione si ferma.

Grandi aziende non vorranno rilascire i sorgenti, si spaccheranno le balle del fatto che LINUX è tutto meno che uno standard, di dover fare le build per 912031230 versioni del kernel (senza contare le patch del kernel che non entrano nel kernel).

Strano quindi che la gente lodi un kernel che fa essenzialmente schifo, o meglio che va bene solo per quei pochi operatori del settore che non solo abbiano le conoscenze, ma soprattutto il tempo per sbattersi a farlo andare.

Io il tempo non ce l'ho e le mie conoscenze preferisco dedicarle ad altro. Ho altro da compilare che il kernel. e prefersico avere 20000 opzioni in meno e una velocità del 99% piuttosto che 20000 opzioni in + per andare al 100%.

Poi che Linux sia bello bravo e buono non discuto. Per certi lavori fa il suo sporco dovere, per altri chiudiamo entrambi gli occhi.

Poi qualcuno + su è convito che sia esente dai virus, quando la verità già ribadita è che ORA è esente dai Virus, ora che 10 persone nel mondo lo usano è esente da Virus (sta a vedere che mo 10 persone si mettono a fare virus per rovinarsi la vita fra di loro, e intanto vanno a sbandierare in giro che è esente da virus... sarebbe controproducente). Quando sarà usato da 100.000.000 di persone (mai!) staremo qui a discutere del fatto che Windows è esente da Virus. E lo era anche ai suoi inizi, quando lo usavano 10 persone, fra le quali nessuno ricco.
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Vecchio 19-09-2008, 21.57.02   #81
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Poi qualcuno + su è convito che sia esente dai virus, quando la verità già ribadita è che ORA è esente dai Virus, ora che 10 persone nel mondo lo usano è esente da Virus
... e scusa se è poco!

Secondo il tuo ragionamento, su cui a grandi linee concordo, finche linux non avrà un mercato sufficiente ampio, diciamo il 30%, nessuno si sbatterà a scrivere programmi malevoli.
Benissimo. Considerando che adesso la diffusione è quasi dell'1%, nella migliore delle impotesi raggiungerà il 30% in 10 anni, il che mi garantisce 10 anni di tranquillità.
Azz, quasi quasi mi conviene smettere di pubblicizzarlo, e rimanere uno dei pochi anarco-informatici.


Per quel che riguarda la diatriba Stallman/Torvalds, sono anche io del parere di Ugo Boss, se GNU/Linux perdesse la sua caratteristica di libertà, sarebbe solo un altro sistema operativo, e perderebbe la spinta entusiastica della comunità.

Basti vedere il casino fatto per l'introduzione dell'EULA in Firefox 3. Mozilla ha dovuto fare marcia indietro, pena ritorsioni di massa.
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Vecchio 19-09-2008, 22.52.01   #82
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Azz, quasi quasi mi conviene smettere di pubblicizzarlo, e rimanere uno dei pochi anarco-informatici.
Ottima mossa direi, a quando la messa in atto?

In effetti non è la "pubblicizazione" da evitare, ma la "falsa pubblicizzazione". Per me tu puoi andare da chiunque e pubblicizzare linux quanto vuoi. Basta che non gli dici palle come "puoi scordarti dei virus" che sono verità circostanziali e non assolute. Perchè se le date come verità assolute (e riuscite pure a nascondere tutti gli altri difetti e a far credere ai possibili futuri "clienti" che tutte le loro applicazioni gireranno senza perdita di denaro) questi passeranno di massa e con loro passeranno in massa i virus maker.

Ora, di questo passo e CON questo passo, neppure fra 50 anni Linux acquisirà una quota di mercato del 30%, soprattutto in ambito desktop SOHO.

Prima di tutto perchè Microsoft non ripeterà l'errore fatto con Firefox proprio sulla sua punta di diamante e in secondo luogo per tutti gli altri difetti congeniti derivanti dal sistema operativo linux stesso, primo fra tutti la troppa libertà.

Quando linux si chiuderà brucerà tutti. Fino ad allora, possiamo continuare a dibattere su un utopico sogno.
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Vecchio 20-09-2008, 15.59.00   #83
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Ottima mossa direi, a quando la messa in atto?
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Quando linux si chiuderà brucerà tutti. Fino ad allora, possiamo continuare a dibattere su un utopico sogno.
Per niente d'accordo. GNU/Linux viene sviluppato dal '90. Per 14 anni è stato un giocattolino per geek. Negli ultimi 4 anni ha fatto passi da gigante in termini di usabilità e semplicità. Ora è finalmente utilizzabile e user-friendly. E in molti se ne stanno accorgendo.
Utopico sogno!? Parlerei piuttosto di neonata realtà
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C'è fermento attorno all'open source, ed è solo l'inizio
Asus: Quick-boot Linux environment makes a splash
IBM pushes "Microsoft-free" desktops
HP pensa in grande: sfruttare Linux per piantare Vista
Driver grafici Linux: altri piccoli grandi passi di VIA e ATI

Le banche cinesi scelgono Linux

L'open source fa breccia nella Pubblica Amministrazione europea
Monaco partorisce il suo Linux

Red Hat: il Ministero della Giustizia passa a Linux
Sempre più Linux nella PA

Ci rivediamo da qui a tre anni e vedremo cosa sarà diventato quel misero 1%. Io dico che il numero di utenti sarà almeno triplicato.
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Vecchio 20-09-2008, 16.40.28   #84
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Per niente d'accordo. GNU/Linux viene sviluppato dal '90. Per 14 anni è stato un giocattolino per geek. Negli ultimi 4 anni ha fatto passi da gigante in termini di usabilità e semplicità. Ora è finalmente utilizzabile e user-friendly. E in molti se ne stanno accorgendo.
Utopico sogno!? Parlerei piuttosto di neonata realtà

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Ci rivediamo da qui a tre anni e vedremo cosa sarà diventato quel misero 1%. Io dico che il numero di utenti sarà almeno triplicato.
Sarà un 1,5 - 2%.

Per fare il passo è necessario che tutte le diverse distribuzioni svaniscano nel nulla per lasciare spazio ad una sola distribuzione standarizzata. E' necessario semplificare l'essenza stessa dell'os, cosa che non è stata ancora fatta.

E' necessario variare la natura dei moduli per trasformarli in veri e propri driver (sulla falsa riga di ndis-wrapper per esempio) nel senso che io devo poter avere una qualsiasi versione del kernel 2.6 o 2.8 compilata e devo poterci aggiungere e caricare un modulo nuovo magari scritto da me oggi senza la necessità di far sapere al kernel che l'ho fatto. Il che comporta altra standarizzazione, che non è stata ancora fatta e per ora mai sarà fatta.

E' necessario che tutti i file di configurazione testuali spariscano, sostituiti da wizard semplici ed efficienti.

E' necessario aumentare la stabilità del sistema o meglio delle sue interfacce, anche se penso che sarà automatico dopo aver creato i wizard (io sinceramente non ho mai avuoto tanti kernel panic in vita mia con Windows di quanti ne ho avuti con Linux, e da che mondo e mondo ho perso più dati con l'ext2 che con una qualsiasi fat o ntfs e immagino che tutto questo sia stato dovuto a qualche punto e virgola in meno messo da me nei file di configurazione, bello eh? vabbè so passati anche tanti anni ormai, più di 10. Ma solo l'anno scorso un semplice update di ubuntu mi ha segato la configurazione di lilo che c'avevo perso un giorno a farla per farla andare bene e come volevo io. Io come ringraziamento ho segato Ubuntu).

Potrei andare avanti per secoli aggiungendo le cose che è necessario fare per potare Linux da 1% a 10%. E sono tutte cose che con questo passo la community farà in 50 anni. Non in 10 (ce ne ha messo 10 per fare essenzialmente le cose sbagliate... vedete voi, sempre parlando della parte bassa dell'os, la parte alta si è data molto + da fare e molto + proficuamente). Se qualche svitato farà arrivare al 10% linux senza fare quelle cose... beh ragazzi era meglio andare tutti su Apple o rimanere a Windows.
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Vecchio 23-09-2008, 12.57.21   #85
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Fresca fresca: Linux Stats: + 50% in 14 mesi

Capire la reale diffusione del sistema operativo Linux non è affatto semplice, sopratutto se si parla della diffusione dell’utenza domestica, vale a dire i computer desktop. Il metodo più verosimile sembra quello del conteggio dei computer collegati ad internet, e per fare ciò ci si affida ai dati forniti da alcune società che offrono strumenti di statistiche per webmaster, come la francese Xiti Monitor che proprio oggi ha pubblicato le statistiche dei vari sistemi operativi per il periodo Maggio / Agosto 2008.

Guardando le statistiche si nota che la diffusione di Linux, nel periodo Luglio 2007 / Agosto 2008, è cresciuta dallo 0.77 al 1.16 % del totale del mercato, con un + 0.39 % come valore assoluto che corrisponde a un incremento del 50 % in 14 mesi.
Link alla tabella

Fonte
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Vecchio 13-10-2008, 16.12.47   #86
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E' necessario variare la natura dei moduli per trasformarli in veri e propri driver (sulla falsa riga di ndis-wrapper per esempio) nel senso che io devo poter avere una qualsiasi versione del kernel 2.6 o 2.8 compilata e devo poterci aggiungere e caricare un modulo nuovo magari scritto da me oggi senza la necessità di far sapere al kernel che l'ho fatto. Il che comporta altra standarizzazione, che non è stata ancora fatta e per ora mai sarà fatta.
Se non ho capito male, questo va nella direzione indicata da te.
Sarà installato di default nella prossima ubuntu, la 8.10.
E non è sviluppato da Canonical, ma da Dell, per suo profitto , ma ne beneficerà chiunque usi un kernel linux.
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