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#3901 | |
Hero Member
Registrato: 28-04-2001
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#3902 |
Guest
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Questa legge è lodevole nelle intenzioni, alcune parti sono assolutamente inattaccabili, altre palesemente incostituzionali.
Non voglio entrare nelle questioni di principio, non me la sento ancora perchè voglio approfondire, ma...parliamo di Costituzione nuda e cruda. Scusate l'accostamento brutale: in un locale pubblico posso vietare l'ingresso ai cani. Uno potrebbe dire che discrimino tra possessori di cani e non. In realtà il divieto è rivolto al cane, non a chi lo porta con sè. E siccome la Costituzione recita che tutti i cittadini devono godere di pari diritti, e non menziona i cani, allora ok, il divieto è in linea. Se però il divieto specifica: è vietato l'ingresso ai cani, ma solo a quelli il cui proprietario non sia munito dei seguenti requisiti: razza bianca, fede cattolica, certificazione comprovante la sana e robusta costituzione fisica e l'abluzione quotidiana etc. etc...allora le cose cambiano, infatti per mettere in pratica l'osservanza di tale divieto dovrei quanto meno violare l'art. 13: "Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale..." Tralascio gli altri 25 (occhio e croce) articoli con i quali la legge non è in linea. Tra l'altro mi fà pure un pò sorridere il fatto che la coppia debba essere in età "potenzialmente fertile" ( ! ) ... Non me la sento di esprimermi riguardo alla liceità o meno del desiderio di procreare con ogni mezzo la scienza metta a disposizione. Conosco coppie sterili che hanno lottato tutta la vita per concretizzarlo e coppie non sterili che non hanno mai desiderato avere figli. Però non ci trovo niente di "insano" nel ricorrere a procedure più o meno artificiali per portare a termine un atto che appartiene alla natura stessa dell'essere umano. L'embrione è vita (affermare il contrario è un pò azzardato, anche perchè comporterebbe delle conseguenze di portata catastrofica)...agli uomini spetta semplicemente l'onere, indicibilmente sovrumano, di decidere se, quando, come e perchè negargliela. |
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#3903 |
Guest
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Non voglio entrare nel merito (non amo le discussioni che non portano da nessuna parte), ma vorrei fare un'osservazione...
Il mondo esiste da milioni di anni, no? I rischi di estinzione della vita sul pianeta sono legati a quanto si è fatto negli ultimi duecento anni, giusto? Per me questo dovrebbe farci capire che le leggi di natura vanno rispettate... ![]() Badate che non ho parlato nè di etica, nè di religione... ![]() |
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#3904 | |
Junior Member
Registrato: 30-01-2004
Loc.: piggì
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#3905 | |
Guest
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#3906 | |
Hero Member
Registrato: 28-04-2001
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#3907 |
Guest
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[QUOTE]Originariamente inviato da davlak
[B]Questa legge è lodevole nelle intenzioni, alcune parti sono assolutamente inattaccabili, altre palesemente incostituzionali. Non voglio entrare nelle questioni di principio, non me la sento ancora perchè voglio approfondire, ma...parliamo di Costituzione nuda e cruda. Scusate l'accostamento brutale: in un locale pubblico posso vietare l'ingresso ai cani. Uno potrebbe dire che discrimino tra possessori di cani e non. In realtà il divieto è rivolto al cane, non a chi lo porta con sè. E siccome la Costituzione recita che tutti i cittadini devono godere di pari diritti, e non menziona i cani, allora ok, il divieto è in linea. Se però il divieto specifica: è vietato l'ingresso ai cani, ma solo a quelli il cui proprietario non sia munito dei seguenti requisiti: razza bianca, fede cattolica, certificazione comprovante la sana e robusta costituzione fisica e l'abluzione quotidiana etc. etc...allora le cose cambiano, infatti per mettere in pratica l'osservanza di tale divieto dovrei quanto meno violare l'art. 13: "Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale..." Tralascio gli altri 25 (occhio e croce) articoli con i quali la legge non è in linea. Sinceramente non ho capito. PS Penso sia meglio che tu citi tutti gli articoli della costituzione. |
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#3908 | |
Guest
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![]() Scusate, signori, chi siete? Chi vi ha chiamato? E questa camicia bianca senza maniche, per chi è? ![]() PER ME??? ![]() Ma io non sono pazzo! Lasciatemi! Vi dico che non sono pazzo! ![]() |
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#3909 | |
Junior Member
Registrato: 30-01-2004
Loc.: piggì
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#3910 |
Guest
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"...le coppie formate da persone maggiorenni di sesso diverso, sposate o conviventi, in età potenzialmente fertile ed entrambe viventi."
No, insomma, ai single, ai gay, alle "mamme-nonne" e alla fecondazione post mortem. Cosa c'è che non va? |
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#3911 |
Newbie
Registrato: 04-09-2003
Messaggi: 8
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Il testo di questa legge è sicuramente di difficile lettura e di altrettanto ardua comprensione.
Mi è chiaro solo in parte ciò che consente o che non consente di fare e tantomeno non comprendo del tutto le implicazioni e le complicazioni che si porta appresso. Non mi piace questa legge, come non mi è piaciuto il dibattito che si è sviluppato, in ambiente politico e giornalistico, sulla questione. Però tutte le volte che sento parlare di fecondazione artificiale o assistita, embrioni, clonazione ecc. ecc. sento un rivolo di sudore freddo lungo la schiena. Premetto che le mie posizioni non sono condizionate ne’ da ideologie religiose (ateo? agnostico? boh, fate voi), ne’ da ideologie politiche definite (‘chè Carletto Marx aveva altri cazzi a cui pensare). Parto da una considerazione semplice semplice? Perché una donna vuole avere figli? Perché è nella sua natura. E se la natura (stronza!) le nega questa possibilità? E’ necessario essere madri a tutti i costi? E’ necessario per una coppia, a tutti i costi, avere un figlio proprio (cioè con legame di sangue)? La filosofia che non accetto di questa società è proprio il voler qualsiasi cosa, a qualunque prezzo. Avete presente quella pubblicità che recita, più o meno, “io voglio perché io posso”? Ributtante, molto più di qualche culo nudo o qualche parolaccia in tv. Mi pare che questa voglia di figlio proprio sia assolutamente allineata alla delirante filosofia del voglio-posso comunque e sempre. Non l’accetto! Non riesco ad accettarla. Mi pare poi che esista una evidente contraddizione: siamo tutti, o quasi, convinti che tra le priorità nel mondo ci sia la salvaguardia dell’ambiente, dalla protezione della selvaggina di passo al no alla cementificazione delle coste, dall’intervento di salvaguardia per prevenire il dissesto idrogeologico al no ai cibi geneticamente modificati, sino alla salvaguardia delle biodiversità e delle sementi rare (peraltro lautamente finanziata da apposito regolamento della Comunità Europea). Siamo perplessi di fronte alla pecora clonata e non la faremo mai arrosto, però il figlio a tutti i costi sì, lo vogliamo. Vuoi un figlio a 60 anni? Se trovi qualcuno che ti @@@@@ e riesci a rimenere incita bene; altrimenti se la natura ti nega questo piacere iscriviti all’università della terza età. Vuoi avere un figlio attraverso il seme congelato del tuo compagno deceduto? Capperi, mi dispiace per quello che ti è successo. Ma, cazzo, prova a rifarti una vita invece che vivere nella nostalgia del passato. Coppia gay? Affari tuoi. E’ giusto che voi abbiate pari dignità nel mondo. E’ giusto anche che possiate in qualche modo istituzionalizzare la vostra situazione (almeno per avere pari diritti in caso di malattia, reversibilità della pensione, diritti ereditari). Ma avete scelto una formula di coppia che non prevede la possibilità di riproduzione, quindi lasciate perdere. Può essere considerato semplicistico il mio modo di pensare; però ritengo che “fare un figlio” o scegliere di “avere un figlio” dovrebbe essere un atto di amore verso di lui, non la soddisfazione di una esigenza o di un desiderio del genitore che è un atto d’amore verso se’ stessi. Sono contrario ai piselli OGM nel piatto; sono contrario alla bistecca sintetica; non voglio un figlio OGM nella culla. ![]() ![]() ![]() |
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#3912 | ||
Guest
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X Giorgio:
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Non c'è bisogno che ti citi gli altri articoli perchè tu la Costituzione la conosci meglio di me. ![]() Ho iniziato il mio post con: Questa legge è lodevole nelle intenzioni, alcune parti sono assolutamente inattaccabili... Non è una critica pregiudiziale, la mia, perciò. Ma non sono un esperto in materia giuridica, perciò mi sono limitato a delle considerazione di natura generica, e ho precisato che avrei approfondito, prima di affrontare la sostanza. Da un punto di vista formale la legge NON è conforme ad alcuni elementari principi Costituzionali. Ciò non vuol dire che io non ammetta la necesssità di legiferare a riguardo, anzi. Non voglio entrare nel merito gay, non gay, single o non single. Esula dalla mia portata. ------------------------------- X gemm@: Quota:
E poi non ci trovo niente di scandaloso nel desiderare un figlio a 60 anni; tra l'altro è una distinzione che "colpisce" le femmine più che i maschi. E non vedo perchè uno possa diventare padre a quell'età ma madre invece no (esistendo i presupposti per renderlo possibile, ovviamente)...ok, questa regola è dettata da Madre Natura, ma qui discutiamo in un ambito che già di per sè è in qualche modo un passo al di là della medesima...quindi... L'unica precisazione che mi pare "istintivamente" accettabile è quella sui "viventi", so che è in contraddizione con quanto poco sopra ho affermato, ma tant'è...il cuore mi parla così. Il tutto sempre ammesso che attribuiamo pari valenza alla procreazione assistita rispetto a quella naturale...o meglio, al fatto che entrambe assolvono la stessa funzione, cioè dare la vita. |
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#3913 |
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A questo punto mi piacerebbe leggere cosa ne pensa di questa legge una donna che non può aver figli perchè correrebbe il rischio di far nascere un bimbo malato.
Perchè è facile parlarne, un altro è affrotarli i problemi. Io cerco sempre di mettermi al posto di chi verrebbe danneggiato e credo che non sia piacevole in questo caso. Non pretendo di capire i sentimenti di una donna, almeno ci provo... |
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#3914 | |
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#3915 |
Guest
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fonte : www.unita.it
Berlusconi, dopo il danno la beffa: grazie a me siete più ricchi L’uomo più ricco d’Italia (e non solo) non può governare poveri. E, quindi, siccome non riesce ad arginare la situazione economica del Paese decide che il problema non esiste. Lo cancella, lo annulla. Per il presidente del Consiglio, ospite unico nell’ospitale studio di «Porta a Porta», quando serve sede provvisoria del governo, gli italiani sono vittima di un’allucinazione collettiva. I rincari dei prezzi che taglieggiano stipendi e pensioni sono «percepiti» ma non reali. Basta parlare di impoverimento, di calo dei consumi. Non è vero niente. Anzi. «Il ceto medio sta consumando più di prima, gli stipendi e i consumi sono cresciuti mediamente più dell’inflazione» mentre può godere di una «ridotta pressione fiscale globale che si è ridotta al 7,5 per cento». È solo un’impressione, insomma, quella che provano tante famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese. L’inflazione reale, calcolata dall’Istat «è intorno al 2 per cento», quella «percepita è al 5,25 per cento». Bisogna, insomma, riuscire nel gioco di prestigio di mettere d’accordo sensazioni e realtà perchè, nessuno ci crederà ma negli ultimi tempi «c’è stato un arricchimento generale del Paese». Se poi c’è chi non riesce a pagare le bollette è solo perchè affronta la vita con pessimismo. Ne è sicuro il premier che attacca i «soloni» che insistono sulle difficoltà economiche degli italiani. Che propinano una serie di «menzogne infinite» come fa l’Eurispes, l’istituto di statistica che ha fornito i dettagli della nuova povertà del Paese, accusato di essere di parte. Ed il cui presidente, Gian Maria Fara ribatte immediato al premier: «Le nostre menzogne sono purtroppo condivise da milioni di italiani, molti dei quali sono suoi elettori». Gli italiani devono rimboccarsi le maniche. Devono smetterla di scioperare tanto più che la gran parte scende in piazza «per motivi politici» e non per rivendicare giuste esigenze o il rinnovo di un contratto. Non lo devono fare innanzitutto i giudici perchè, il premier non ha esitazioni, «lo sciopero dei magistrati è una cosa grave, ai limiti dell’eversione perchè non è accettabile che l’ordine giudiziario intervenga con una pressione come l’astensione dalla udienze su un disegno di legge in discussione. È inaccettabile che l’ordine giudiziario si ponga contro il Parlamento». Ed alla toghe dice: «Questo governo non si farà intimidire, andremo avanti con la riforma». Campagna elettorale frontale. Per ora solo per amministrative ed europee nella speranza di poter arrivare quanto prima ad un preoccupante “elecion day” globale in cui si voti per tutto in un giorno solo in modo da non perdere tanto tempo con l’esercizio democratico della espressione della volontà popolare. L’attacco ai giudici, all’opposizione che utilizza ancora «il metodo stalinista della menzogna», ai comunisti che sono infiltarti ovunque. L’invito agli italiani a superare le «percezioni» e ad imparare a fare i conti con l’euro la cui introduzione è stata «una botta» perchè chi lo ha preparato (cioè Ciampi e anche Prodi) non aveva fatto sufficienti studi preventivi. Specialmente le donne, insiste il premier sulla parabola della massaia operosa, devono imparare a fare la spesa ispirandosi a mamma Berlusconi che «si faceva in lungo e in largo tutte le bancarelle del mercato e poi comprava dove era più conveniente» appesantendo la cesta portata dal piccolo Silvio di mele e arance acquistate al miglior prezzo. E poi l’elenco delle tante cose che il governo avrebbe fatto in questi anni (e che nessuno ha visto). Dalle grandi opere «fantastiche» alla sicurezza ritrovata nelle città fino alla riforma della scuola della signora Moratti. Certo, non tutto è stato fatto. Ma si farà. Magari abbassano le pretese e, nel caso della riforma delle pensioni, arrivando a ridurre «lo scalino». Mentre per quanto riguarda la riduzione delle tasse, si vedà. «Le due aliquote? Ci sono stati problemi» dice il presidente del Consiglio. Le questioni internazionali, due guerre, le torri gemelle, i turisti americani che non sono più venuti in Italia. Torneranno e si farà quel che si potrà: «Impossibilia nemo tenetur». Il premier è arrivato in ritardo negli studi della Rai dove lo attendevano Bruno Vespa che sfoggiava una squillante cravatta azzurro Forza Italia e i direttori del Messagero, del Sole 24 ore e della Stampa. Oltre un’ora sulla tabella di marcia nella speranza di potersi presentare sventolando il documento dell’accordo in una coalizione che va tanto d’accordo da dover sottoscrivere un documento d’intenti. Una sorta di contratto di mezzo termine con gli italiani che per il momento, ha dovuto confessare lo stesso premier, non ha ancora trovato una formulazione condivisa. «Se ne parlerà nei prossimi giorni». |
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