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10-11-2005, 10.20.15 | #16 |
Senior Member
Registrato: 03-09-2002
Loc.: Osimo (AN)
Messaggi: 489
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Un ramo della mia famiglia è originario di Castellavazzo, 2 km a nord di Longarone. Questo paese ha all'epoca subito pochi danni dato che la valle del Vajont "guarda" verso sud, per cui c'è arrivata "solo" un'ondata laterale. Ma anche nella nostra famiglia si piangono alcuni morti .... Nell'ottobre 1963 avevo quasi due anni e non mi ricordo nulla di "quei" giorni, ma mi ricordo benissimo delle tante estati dell'infanzia passate a casa di mia nonna con i ponti provvisori sul Piave e tanto da ricostruire. Oggi Longarone è un paese moderno con pochissimi edifici "vecchi" e molti ricordi del tempo che fu ... E' da qualche anno che, per vicissitudini varie, che non ritorno da quelle parti, ma sono luoghi e storie che fanno parte integrante di me e porto sempre nel mio cuore. E' impressionante andare dove c'era il lago (dove Paolini ha recitato qualche tempo fa il suo monologo), vedere quanta terra è scesa ed i ferri contorti sulla sommità della diga, ma è forse ancora più "forte" vedere la diga da sotto (dalla strada lungo il Piave) ... questo "muro" alto circa 200 m a chiudere una strettissima valle a "V" (fattore che ha tra l'altro contribuito ad accelerare il fiume d'acqua che precipitava dall'alto)..... La vista da Longarone mi ha sempre ricordato la sensazione (mai provata direttamente, ma l'idea è quella) di trovarsi davanti a qualcuno che ti punti un'arma addosso ..... posso immaginare come si sentissero gli abitanti di Longarone nei primi anni '60 quando l'acqua c'era davvero .... Non dimentichiamoci però di Erto e Casso, le due frazioni a monte della diga e dall'altra parte del lago rispetto al Toc. Anche lì danni e vittime ... così come a Codissago, subito sotto la diga..... Un ed un pensiero per tutti loro. Byez Stefano
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Le persone più felici, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino. Paulo Coelho (special thanks to Kyra) |
10-11-2005, 10.50.43 | #18 | |
Gold Member
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Registrato: 04-01-2001
Messaggi: 5.227
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Ha ancora bottega a Erto... se non e' per boschi o ad arrampicarsi da qualche parte, lo si puo' anche vedere in giro... e' probabile che se lo saluti, ti manda pure affan@@@o.. oppure ti offre mezzo litro di nero in osteria... dipende! http://www.dispersoneiboschi.it/ |
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10-11-2005, 10.56.56 | #19 | |
Hero Member
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Loc.: Portogruaro (VE) - Roma
Messaggi: 513
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Quota:
...e che nero... (Come sottolinea Paolini) Comunque lo si vede spettatore nello spettacolo e protagonista nella figura di suo papà nel film. |
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10-11-2005, 11.14.39 | #20 |
Gold Member
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Messaggi: 5.227
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Vero!
Lo si vede anche in giro nel triveneto... fa conferenze (affollatissime)e parla di queste cose, e' capace di spiegare per 2 ore cos'e' il carpino, quando si taglia, come si scolpisce, il suo profumo ecc... E' straordinario! |
10-11-2005, 15.38.06 | #21 |
Senior Member
Registrato: 03-09-2002
Loc.: Osimo (AN)
Messaggi: 489
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(Y)
non lo conosco personalmente, ma è certamente un personaggio .... BTW non so se avete notato (io me ne sono reso conto per la prima volta ieri sera) che il giudice (chiedo venia se non sto usando un termine corretto...) del Tribunale di Milano, quello che legge la sentenza di assoluzione della Merlin, è interpretato nel film da Valerio Massimo Manfredi, lo scrittore/archeologo di StarGate (La7)... Byez Stefano
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10-11-2005, 16.12.26 | #22 |
Newbie
Registrato: 08-09-2005
Loc.: Dolomiti it's my World
Messaggi: 44
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Una tragedia che si poteva evitare .....
La responsabilità di quanto accadde risiede nelle coscienze di chi non volle ascoltare la montagna e la voce di coloro che la seppero interpretare.
Mio nonno mi diceva sempre: noi abbiamo un privilegio assoluto se siamo capaci di ascoltare la montagna essa avrà sempre qualcosa da dirci. |
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