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Torna indietro   WinTricks Forum > Off Topic > Chiacchiere in libertà

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Vecchio 15-01-2003, 22.30.51   #2101
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...perchè l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, invischiato fino al collo nello scandalo dei fondi neri nell’Unione cristiano democratica...credi che abbia qualcosa da invidiare a Berlusconi...??


Kohl è un ex...
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Vecchio 15-01-2003, 22.46.48   #2102
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...perchè l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, invischiato fino al collo nello scandalo dei fondi neri nell’Unione cristiano democratica...credi che abbia qualcosa da invidiare a Berlusconi...??

Secondo me non deve invidiargli nulla
in fatto di dignità Kohl è un campione...
si è dimesso...

ed è stato un grande statista...
ha riunito, con tutti i problemi e le disparità economiche un paese spezzato,
ha risollevato la Germania post 89 da una crisi sociale profondissima...

ne avessimo uno così in Italia...

Berlusconi è un cumenda del "ghe pensi mi"...
imbonitore e populista...
ricco quanto basta per comprarsi i lcervelli dei suoi comprimari..

Ora è presidente dela comm. editoria...
che paese allegro...
a quando Pres. della Repubblica e papa...?
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Fermiamo la Guerra Globale: PACE
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Vecchio 15-01-2003, 22.47.55   #2103
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Correggimi Lello ma mi pare che la CGIL sia contraria al referendum di Bertinotti come buona parte del cs. Per quale motivo ?

PS. Non vi ho mai abbandonato.


Il referendum è stato voluto anche dalla Fiom Cgil, dai Verdi e da altre forze sociali, insieme a referendum sulla scuola e l'ambiente...

Non si ritiene da parte del centro sinistra e dalla CGIL abrogare una norma senza i necessari cuscinetti per le aziende medio piccole...

questo come principio...
è facile raccogliere firme...
più difficile è gestire il patrimonio di fiducia che l'apporre tale firma da ai promotori..
davanti al fatto compiuto il ragionamento principale per me resta quello di estendere le tutele a tutto il mondo del lavoro...

di fronte ad una scelta,
tra sì e no,
preferisco quella che amplia i diritti,
"costringendo" il Parlamento tutto a seguire la volontà popolare...
e scelgo sì

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Fermiamo la Guerra Globale: PACE

Ultima modifica di Lello : 15-01-2003 alle ore 22.58.06
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Vecchio 15-01-2003, 23.32.15   #2104
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Area Bacheca...

Richiamo del Parlamento di Strasburgo sulla giustizia lenta
le violenze delle giornate di Genova e concentrazione dei media


Processi e conflitto di interessi
L'Europarlamento striglia l'Italia



STRASBURGO - Lentezza dei processi, conflitto di interessi e diritti umani: su questi tre temi il Parlamento europeo richiama l'Italia nella sua relazione annuale sui diritti umani nell'Unione. Il documento, contro il quale si erano pronunciati il gruppo del Partito popolare europeo e i gruppi della destra, è stato approvato dal Parlamento di Strasburgo con 5 voti di scarto: 274 sì, 269 no e 14 astensioni. Nella relazione, che riguarda tutti i Paesi dell'Unione, si critica l'Italia in quattro punti.

L'articolo 28 della risoluzione "deplora le sospensioni dei diritti umani avvenute durante le manifestazioni pubbliche e in particolare in occasione della riunione del G8 a Genova". In un emendamento adottato per iniziativa del Pse inoltre l'Europarlamento afferma che "per quanto riguarda i disordini di Genova, continuerà ad accordare particolare attenzione al seguito delle indagini amministrative avviate in Italia per capire se in tale occasione si sia ricorsi a trattamenti o punizioni disumane o degradanti".



Sul conflitto di interessi, il Parlamento europeo nel comma 39 bis del documento (adottato per iniziativa del Pse) si dichiara "preoccupato per la situazione in Italia dove gran parte dei media e del mercato della pubblicità è controllato - in forme diverse - dalla stessa persona" e "ricorda che una tale situazione potrebbe costituire una grave violazione dei diritti fondamentali a norma dell'articolo 7 del trattato Ue modificato dal trattato di Nizza".

Al comma 132 invece l'aula esprime "apprensione per il grandissimo numero di casi in cui la corte europea dei diritti umani ha constatato la violazione da parte dell'Italia del diritto a un termine ragionevole" nello svolgimento dei processi. "Questa tendenza nuoce alla fiducia nello Stato di diritto" afferma l'Europarlamento che ha chiesto "all'Italia di adottare tutte le misure necessarie per garantire procedimenti attuati per tempo e equamente".

Nel paragrafo successivo l'Italia viene criticata con Ausria, Belgio, Francia, Portogallo, Svezia e Regno Unito per il comportamento delle forze dell'ordine. L'Europarlamento esprime "grande preoccupazione per il clima di impunità che sta sorgendo in alcuni stati membri dell'Ue" - e qui cita questi sette paesi - in cui gli atti illeciti e l'abuso della violenza da parte degli agenti di polizia e del personale carcerario, soprattutto nei confronti dei richiedenti l'asilo, dei profughi e delle persone aderenti a minoranze etniche, non vengono adeguatamente sanzionati".

Un altro punto della relazione che ha creato scalpore - ma che non riguarda in particolare l'Italia - è il riconoscimento delle coppie omosessuali. L'europarlamento ha approvato il punto che raccomanda agli Stati di riconoscere le relazioni non matrimoniali anche tra persone dello stesso sesso mentre ha bocciato il punto successivo che invitava gli Stati a consentire il matrimonio degli omosessuali.

Una risoluzione negativa per l'Italia e, non a caso, si sono subito scatenate le polemiche. Il capo degli europarlamentari di Forza Italia, Antonio Tajani, ha osservato come abbia ottenuto solo una maggioranza risicata frutto delle assenze tra gli europopolari e ha comunque sottolineato che il rapporto non avrà "effetti legislativi, nè alcuna influenza di tipo politico".

Dall'altra parte dello schieramento politico, soddisfatta invece Elena Paciotti, della delegazione italiana del gruppo Pse, anche per l'approvazione di due emendamenti che sulla questione di Genova e della concentrazione dei media hanno rafforzato il testo originale. Di grande rilievo a suo giudizio la decisione di tenere sott'occhio anche i "monopoli di fatto" nei media con eventuale ricorso all'articolo 7 del Trattato di Nizza, quello usato per le sanzioni all'Austria.

(15 gennaio 2003)

http://www.repubblica.it/online/este...ustiziaue.html
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Vecchio 15-01-2003, 23.41.52   #2105
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Referendum art. 18

Articolo 18, via libera al referendum

Una decisione della Corte Costituzionale catapulta di nuovo l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sul ring della politica. E subito torna la frantumazione tra le diverse anime della sinistra.

I giudici costituzionali hanno dichiarato ammissibile il referendum che chiede il reintegro dei lavoratori ingiustamente licenziati anche nelle aziende con meno di 15 dipendenti. Si tratta in sostanza dell’estensione dell’articolo 18 dello Statuto a tutti i lavoratori dipendenti.

Giudicata inammissibile, invece, la proposta di estendere alle aziende più piccole anche i diritti sindacali fondamentali (titolo terzo dello Statuto), come lo svolgimento di assemblee nei luoghi di lavoro o l’elezione di rappresentanti. Semaforo rosso anche alla richiesta di cancellare i contributi e le agevolazioni statali alle scuole private.



La Corte ha passato al setaccio altre tre proposte di referendum. Inammissibili quella sulla sicurezza alimentare (divieto generalizzato di residui di prodotti tossici negli alimenti) e quella sull’utilizzazione del combustibile derivato dai rifiuti per la produzione di energia. Disco verde invece al quesito sugli elettrodotti (cancellazione dell’obbligo di un proprietario di un fondo di rendere attraversabile il proprio territorio da un elettrodotto).

Le decisioni sui sei referendum sono state prese oralmente e saranno rese note ufficialmente dalla Consulta al momento del deposito delle motivazioni scritte, presumibilmente all fine del mese.

È chiaro che la sfida più «calda» si gioca sull’articolo 18, tema che ha arroventato il clima politico per un anno e mezzo, facendo lievitare le ore di sciopero e la conflittualità. L’esito finale di un anno barricadero è stato, nel luglio scorso, il Patto per l’Italia, senza la firma della Cgil, con la sospensione della norma sul reintegro per le aziende che, assumendo, superano la soglia dei 15 lavoratori. Poche settimane più tardi erano pronte le firme che proponevano il referendum di segno contrario: estensione della tutela a tutti. Oggi la partita si riapre.

In casa Cgil è il segretario generale Guglielmo Epifani ad indicare la strada. «Con la stessa forza che abbiamo messo per allargare i diritti dei lavoratori parasubordinati e atipici noi sosteniamo l'idea di un rafforzamento dei diritti dei lavoratori che operano in aziende sotto i 15 dipendenti - dichiara - Ma per la Cgil, come è avvenuto per l'articolo 18, i parasubordinati e gli ammortizzatori sociali la strada maestra per realizzare questa estensione e qualificazione dei diritti è quella di una legge».

La proposta arriverà presto - assicura il leader - ne discuterà un comitato direttivo che formulerà anche l’orientamento della confederazione sul referendum. «Non commento la decisione della consulta se non dopo aver riunito i miei organismi e la mia segreteria», dichiara tranchant il leader Cisl Savino Pezzotta. Per Luigi Angeletti il referendum non è «né utile, né efficace» a risolvere il problema delle tutele da estendere a tutti i lavoratori, a cui servirebbe una nuova legge. Quanto a Confindustria, il vicepresidente Gianmarco Moratti, agita il rischio del lavoro nero e ripete la formula della «flessibilità» necessaria ad allargare l’occupazione.

Levata di scudi dai rappresentanti del governo. «Se il quesito referendario dovesse malauguratamente essere approvato - dichiara il titolare del Welfare Roberto Maroni - allontanerebbe definitivamente l'Italia dall'Europa e renderebbe ancora più arduo l'obiettivo di aumentare il tasso di occupazione». «Ci rimettiamo alla decisione della Consulta», aggiunge Rocco Buttiglione, mentre l’europarlamentare di FI Renato Brunetta annuncia la costituzione di comitati per il no.

Anche il vicepremier Gianfranco Fini non mostra tentennamenti. «Come cittadino so perfettamente come votare e come leader politico inviterò il mio partito a riflettere sulla assoluta necessità di fare in modo che questo referendum non passi».

http://www.unita.it/index.asp?SEZION...TOPIC_ID=22436
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Vecchio 15-01-2003, 23.45.27   #2106
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Damiano, DS: «No la strada da seguire non è quella del referendum»

Damiano, DS: «No la strada da seguire non è quella del referendum»

La corte costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum che chiede che i benefici dell'art. 18 dello statuto dei lavoratori (il reintegro dei lavoratori ingiustamente licenziati) vengano estesi anche alle aziende con meno di 15 dipendenti. Rifondazione comunista, Cambiare rotta (Cgil), Fiom, Verdi e sinistra Ds, promotori del referendum esultano.

La Cgil cauta, la Cisl scettica. E la Uil commenta: «né utile, né efficace».

Questo il commento di Cesare Damiano, responsabile Lavoro della Segreteria dei Ds.

“Contro la modifica dell’articolo 18, le lotte sociali e l’iniziativa politica del centro sinistra hanno costretto Berlusconi a fare marcia indietro, e dimostrato la giustezza di una battaglia per difendere i diritti dei lavoratori come strumento di modernizzazione del paese. Adesso la via da seguire non è quella di un referendum che estenda automaticamente l’articolo 18 alle imprese sotto i 16 dipendenti.” A conferma che probabilmente sul tema si aprirà una nuova stagione di polemiche a sinistra, c'è il commento di Cesare Damiano, responsabile Lavoro della Segreteria dei Ds.



“Occorre invece avanzare – continua Damiano - proposte alternative e modulate, come ha fatto l’Ulivo, sui diritti, la formazione e gli ammortizzatori sociali, in modo tale da costruire una rete estesa ed efficace di diritti per tutto il mondo del lavoro.”
“Oggi è necessario essere in grado di tutelare, al tempo stesso, il lavoro subordinato, autonomo e coordinato continuativo, e di offrire certezze alle nuove generazioni che incrociano il lavoro discontinuo e precario. Cosi come è necessario avere un ampia gamma di ammortizzatori sociali che copra tutti i settori e le piccole dimensioni di impresa che fino ad ora sono stati esclusi. Si pensi al caso della Cassa Integrazione. Soltanto in questo modo – conclude il responsabile Lavoro Ds - si può tutelare efficacemente e realmente l’insieme del mondo del lavoro.”

http://www.unita.it/index.asp?SEZION...topic_id=22432
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Vecchio 16-01-2003, 09.20.13   #2107
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Non c'è dubbio Paco che tra i due io sono più conservatore e dunque mi piace ancora il partito classico. L'esigenza però di un partito sempre attento alle istanze della società civile è per me cosa vecchia
ed è stata sempre oggetto di discussione con funzionari di AN in specie in occasione della candidatura di mia moglie al consiglio circoscrizionale.
Ora che D'Alema sia un narcisista un pò altezzoso e molto supponente
è indubbio, per questo a volte non riscuote simpatie neppure a sinistra, eppure non possiamo disconoscergli intelligenza e mestiere politico ed anche arguzia e satira pungente. Nella fattispecie però ha ragione, il dialogo non può mica essere accettazione tacita delle richieste dei movimenti, non ti pare?
Il problema poi del dialogo col CD anch'esso è oramai vecchio di dieci
anni e non possiamo dire che le colpe siano tutte da una sola parte ed
anche qui D'Alema fa un ragionamento inattaccabile.
Cs al governo D'Alema apre al dialogo con Berlusconi, ma perchè secondo te? Poi la trattativa, perchè di trattativa s'è trattato, va male e la bicamerale fallisce.
Oggi la posizione è invertita, è il cd al governo che apre al dialogo isituzionale, ma perchè secondo te? E D'Alema non può non fingere di assentire (come fece Berlusconi) per pura opportunità politica poichè
il cd sarebbe autorizzato ad andar avanti da solo ed un eventuale referendum a questo punto avrebbe un esito davvero incerto.
La verità vera, se vuoi ascoltare, è che le riforme sono sì necessarie
per questo paese vecchio, ma ciascuno vorrebbe ritagliarsele addosso per portare acqua al proprio mulino. Ciao

Ciao


Cosa intendi per partito classico? Come erano i partiti un tempo? Allora vorrei che i partiti fossero più attenti come un tempo. Colpa anche nostra che non diamo l'incentivo giusto alle varie segreterie. Ivano Miglioli (Segretario dei DS di Modena) ieri ha aperto la segreteria anche alle minoranze, che sia un piccolo passo? Speriamo.

D'Alema, nessuno gli vuole togliere i suoi meriti, assolutamente. GLi si vuol solo far capire che il partito è un insieme di persone e di idee. Non deve accettare passivamente le proposte dei movimenti, come al solito si deve sempre portare alle estreme conseguenze ogni cosa che porta un sacrificio. Se continuano a dire Rosso e poi Nero non riusciranno mai a dialogare davvero, ma solo ad accusarsi, come sta accadendo tra opposizione e maggioranza. Intanto incominciamo ad aprire le porte nei comuni, nelle province...poi so vedrà quello che viene fuori.

Il paese è vecchio, rispetto a cosa? Parliamo di quello che è stato fatto. La legge Cirami era essenziale? La riforma delle pensioni è davvero così necessaria per risolvere i problemi del sistema pubblico? L'ART.18 è davvero un muro invalicabile che blocca la nostra economia? Tutti argomenti che nel 2002 sono stati trattati, con tante discussioni e accuse...ma alla fine la maggioranza ha avuto la meglio! E adesso il presidenzialismo, perchè non va bene la forma che c'è adesso? Cosa ha di vecchio? Che non è uguale a quella degli altri paesi? Ce lo ha forse imposto la UE? É solo una buona scusa per spostare l'attenzione su riforme non necessarie, ma altrettanto importanti perchè viene toccata la costituzione a piccoli pezzettini. Io non ho tutti gli strumenti adatti per fare proposte, lo ammetto, però mi piacerebbe conoscere le risposte a questi perchè?

Ciao
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Vecchio 16-01-2003, 10.05.20   #2108
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Però ho capito questo : Dalema vuol farli diventare un partito,cioè "addomesticarli" altrimenti non servono...al partito.
Cofferati, sa che non entreranno nel partito, ma che lui potrebbe utilizzarli quale leader non-domestico, OPPOSITORE DEL NO-assoluto . Dalema sa che gli altri partiti non accetteranno mai la leadership di un leader della piazza, sarebbe la loro eclissi ed anche quella del gruppo dirigente del pds, la fine dell'ulivo.
Cofferati però pensa che con i movimenti + la sinistra-sinistra + il partito costretto a far buon gioco a cattiva sorte + Prodi a garantire che non sono "cattivi" e lui che fa LULA, finalmente Berlusconi sarà battuto.
Però sbagliano: la maggioranza silenziosa, e sono tanti, darà il voto al centro-destra...a loro non piacciono quelli a volto coperto che gli bruciano i cassonetti e gli disturbano le passeggiate,
i girotondi si separeranno in tanti colori perchè ognuno vorra essere leader ..e per molti è l'ultima occasione.... e tutto rientrerà nella logica dei partiti...
Ciao Lello


Ma di chi stai parlando? Dei Terroristi?

P.S. Non sono Lello, ma Paco
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Vecchio 16-01-2003, 11.57.49   #2109
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IL 3d ha purtroppo lo spessore che riusciamo a dargli, con le nostre debolezze ed ignoranze,
quelle di tutti noi messi insieme...

ma soprattutto con i nostri slanci...

Mi dispiace per la conclusione a cui arrivi,
io sono dell'opinione, espressa in altri 3d,
che non si può far a meno di nessuno,
mai...
ma non mi sento di forzare alcuna scelta...
tanto più in una libera agorà si può scegliere di intervenire o di restare in silenzio...
l'importante in una piazza è continuare a coltivare l'amicizia per tutti i membri..
e se ti piacerà postare fallo pure, sei come chiunque il benvenuto...

Accetti di cambiare addio in arrivederci...?
comunque... un saluto




Grazie delle belle parole Lello e accetto il cambiamento

Credo che buona parte di coloro che hanno votato per il CD, si siano rifatti alle parole di Indro Montanelli nei confronti della DC.

E' chiaro che c'e' un problema grosso di conflitto d'interessi, soprattutto se Gnutti riuscira' ad entrare nel capitale FIAT, e riguarda il controllo di HDP, in pratica del Corriere della Sera.

Riguardo a Cofferati, si puo' dire che finalmente il CS ha trovato un
personaggio di grande spessore come leader della coalizione.

Il problema e' che la visione politica di Cofferati, derivante soprattutto dalla lunga militanza sindacale, e' ancora di stampo Marxista, e questo allontana il passaggio dei DS e delle forze moderate verso una socialdemocrazia europea.

Inoltre Cofferati con il suo carisma, e con il fatto di poter contare sulle masse, da' fastidio a molti personaggi del CS, che temono a ragione di perdere visibilita' o addiritura di passare nel dimenticatoio.

E' inoltre chiaro che il Governo a questo punto vuole e puo' procedere da solo nelle riforme Costituzionali.

Forse sara' Fantapolitica, ma resto del parere che si voglia arrivare al 2006 con Berlusconi aspirante Presidente della Repubblica, con poteri piu' ampi, con Casini aspirante Presidente del Consiglio, con la riaggregazione dei vari partitini verso una nuova Democrazia Cristiana, e con un CS piu' orientato su poizioni moderate.

Come successe nel '91 a Occhetto che non vide il pericolo della discesa di Berlusconi in politica, ora esiste la variabile Cofferati che puo' rimettere tutto in discussione.

In ultima analisi si puo' dire che i programmi di Governo delle varie coalizioni non possono piu' essere molto diverse come in passato, dal momento che l'Italia con l'ingresso nella zona Euro, ha molti meno spazi di manovra in materia economica, e la sua politica non puo' discostarsi di molto da quella Europea.


Ciao Lello
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Non potrei mai essere ateo, neppure se Dio esistesse.
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Vecchio 16-01-2003, 13.43.49   #2110
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Grazie delle belle parole Lello e accetto il cambiamento


e io ??? non hai letto il mio post?

dai, scherzo, bentornato Prof...
 
Vecchio 16-01-2003, 14.41.36   #2111
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e io ??? non hai letto il mio post?

dai, scherzo, bentornato Prof...


Che figura di .........

Ciao
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Vecchio 16-01-2003, 16.41.19   #2112
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Estendere l'articolo 118 alle piccole aziende è un'ottima mossa...per peggiorare le cose...e la politica degli scioperi è veramente una strategia adeguata ed intelligente ...nuova anche...
solo che tutti hanno mangiato la foglia...e reputano ingiusti gli scioperi dei mezzi pubblici e tutti gli altri che provocano disagi solo ai più poveri....poi verranno le conseguenze.... la maggioranza di coloro che veramente lavora non ha tempo per girotondare...e frequentare i festival dell'effimero...se ne ricorderà poi al momento del voto...
...intanto questa politica stolta, queste politiche stolte, destra- sinistra...passo....sinistra-destra...passo, inevitabilmente ci porteranno alla guerra...resa dei conti...e non a causa di Bush, di Saddam...
 
Vecchio 16-01-2003, 17.33.38   #2113
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Estendere l'articolo 118 alle piccole aziende è un'ottima mossa...per peggiorare le cose...e la politica degli scioperi è veramente una strategia adeguata ed intelligente ...nuova anche...
solo che tutti hanno mangiato la foglia...e reputano ingiusti gli scioperi dei mezzi pubblici e tutti gli altri che provocano disagi solo ai più poveri....poi verranno le conseguenze.... la maggioranza di coloro che veramente lavora non ha tempo per girotondare...e frequentare i festival dell'effimero...se ne ricorderà poi al momento del voto...
...intanto questa politica stolta, queste politiche stolte, destra- sinistra...passo....sinistra-destra...passo, inevitabilmente ci porteranno alla guerra...resa dei conti...e non a causa di Bush, di Saddam...


Il tutto in un'Europa che ci stigmatizza ad un mercato del lavoro più
flessibile! D'altra parte questa è la coerenza bertinottiana, ricordiamolo anche gran sostenitore di quelle famose 35 ore che hanno
messo in ginocchio la Francia.
In ogni caso, una bolla di sapone: il referendum sarà seppellito da una valanga di "NO". Ciao
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Vecchio 16-01-2003, 18.20.22   #2114
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Paco promette bene
perchè rovinerebbe il mercato del lavoro l'art.18 nelle imprese con meno di 15 dipendenti?

parto sempre dai diritti dei lavoratori, credo personalmente che sia molto strano che questi diritti li abbiano solo i lavoratori di un certo tipo di aziende. In pratica sono tutti uguali sul lavoro.

non ho ancora una presa di posizione, quindi è una domanda e basta
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Vecchio 16-01-2003, 18.29.18   #2115
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.... accetto il cambiamento ......

In ultima analisi si puo' dire che i programmi di Governo delle varie coalizioni non possono piu' essere molto diverse come in passato, dal momento che l'Italia con l'ingresso nella zona Euro, ha molti meno spazi di manovra in materia economica, e la sua politica non puo' discostarsi di molto da quella Europea.


Ciao Lello


Il tuo post mi fa molto piacere...

è bello discutere così...

quanto alle cose che dici sull'analisi di alcune di esse mi ritrovo in pieno..
su altre ho le mie convinzioni...
che confrontero con le tue e quelle degli altri...
mi ha colpito, sfavorevolmente, per me...
soprattutto lo scenario di "fantapolitica" che proponi è
ahime attuale...
un saluto...

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