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18-11-2002, 19.31.49 | #1186 | |
Don Chisciotte
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1) Non si tratta di partigianeria, proprio stavolta no, tant'è che, oltre che nel paese, il 90% del mondo politico la pensa così stando alle reazioni trasversali alla notizia. 2) Il problema come al solito è mal posto, la colpevolezza deve essere provata, non è l'imputato a dover dimostrare la propria innocenza. Ciao |
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18-11-2002, 19.50.12 | #1187 | ||
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Che poi i politici siano così prudenti non mi sorprende: Andreotti è potentissimo ex dc, se qualcuno sia a destra che a sinistra prova a dire di non essere così meravigliato di questa sentenza saltano completamente i rapporti con gli ex dc. Questo significherebbe crisi di governo da una parte e sfaldamento totale dell'Ulivo dall'altra. Non credo che convenga a nessuno. Secondo me di Andreotti non gliene importa un accidenti a nessuno. Quota:
Il PM prova la colpevolezza, i difensori l'innocenza. Mi pare palese. Ma se hai avuto a che fare con la giurisprudenza ciò a prescindere dalla verità storica dei fatti che non potrebbe mai venire fuori in certi casi. Sta tutto nella bravura, e quindi ahimè, nella disponibilità patrimoniale di chi paga l'avvocato difensore. La verità è che il PM è sempre lo stesso mentre il difensore è un luminare della Sapienza per Andreotti mentre è un onesto neoavvocato per la maggioranza dell'altra gente. O anche in questo caso il problema è mal posto ? |
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18-11-2002, 21.21.46 | #1188 |
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Che poi, a dirla tutta, solidarietà umana quanto si vuole. Ma, per lo stato italiano, Andreotti è a tutt'oggi un assassino con sentenza passata in giudicato.
Anche Sofri, se è per quello, ma almeno lui non ha tenuto le fila del paese per decenni. Delle due l'una: o abbiamo dei giudici incompetenti o siamo stati governati da un assassino per anni. A me non stupirebbe nessuna delle due ipotesi anche se la seconda è ben triste... Perchè venne ucciso Vitalone ??? |
18-11-2002, 22.08.54 | #1189 | |
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Che pena
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Gente che come tutti gli italiani ha gioito quando vi sono stati quei bellissimi momenti di consapevolezza, nel lontanissimo ormai 1991... ora tutti garantisti, per Andreotti quei fremiti di legalità sono diventati rigurgiti di giustizialismo... peccato Berlusconi ha comprato la loro coscienza... non la sparo grossa... li ha sdoganati ma gli ha chiesto un patto con il diavolo. E il silenzio! Per non dimenticare. Grazie, piccoli, mai ringraziati abbastanza, martiri italiani
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Fermiamo la Guerra Globale: PACE |
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18-11-2002, 22.14.38 | #1190 | |
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Re: Che pena
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18-11-2002, 22.33.12 | #1191 | |
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Purtroppo sì
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Oggi si chiama Raiset, con tutto il supporto di nani e ballerine integrati... Le cose dette dal Massone-Guzzanti sono illuminanti
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Fermiamo la Guerra Globale: PACE |
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18-11-2002, 22.43.44 | #1192 | |
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Re: Purtroppo sì
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18-11-2002, 22.53.40 | #1193 | |
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Libertà e Giustizia - ha concluso Eco con una battuta - non è una lobby ma piuttosto una mafia". Fra i garanti del movimento ci sono anche il giurista Guido Rossi, l'economista Innocenzo Cipolletta, l'ex direttore de Il Sole 24 Ore, Gianni Locatelli. E, ancora l'architetto Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Simona Peverelli, quest'ultima fra gli organizzatori del primo girotondo contro la riforma della giustizia, lo scorso 23 febbraio, al Palavobis di Milano. E poi Enzo Biagi, Claudio Magris, Franco Grande Stevens, Alessandro Garante Garrone, Giovanni Sartori. Fra il pubblico altri personaggi del mondo imprenditoriale e culturale fra cui Carlo De Benedetti, Lucio Caracciolo, Leopoldo Pirelli e Giancarlo Lombardi. |
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19-11-2002, 17.45.38 | #1194 |
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Le sue colpe
GIUSEPPE DI LELLO Si dice sempre che le sentenze si commentano solo dopo aver letto le motivazioni, ma l'urgenza di una riflessione e un po' di senso pratico possono farci azzardare, con il beneficio d'inventario, anche un commento del dispositivo. Giulio Andreotti dunque è stato condannato quale mandante dell'omicidio di Mino Pecorelli e con lui è stato condannato il vecchio boss mafioso Tano Badalamenti. I giudici d'appello di Perugia, peró, hanno confermato l'assoluzione di primo grado per tutti gli altri imputati, Vitalone, Caló, La Barbera e Carminati e ció rende alquanto problematica la condanna dei due «superstiti». La struttura dell'accusa aveva una sua logica se riusciva ad incastrare tutte le tessere del puzzle Pecorelli, con il senatore a vita ricattato dal giornalista fastidioso, con Vitalone che suggeriva una soluzione definitiva, con Badalamenti e Caló che si incaricavano del «favore» affidandolo per l'esecuzione a La Barbera e a Carminati e, cioè a Cosa nostra e alla banda della Magliana. Le varie dichiarazioni dei pentiti di mafia e di mala, combinandosi e scombinandosi tra di loro, non erano però risultate convincenti in primo grado. Con la condanna di domenica sono ancor meno convincenti proprio perché, come suggerisce il dispositivo, sembrano essersi ridotte essenzialmente alle confidenze fatte da Badalamenti a Buscetta: l'omicidio come favore fatto dalla mafia ad Andreotti. Eliminati sia gli intermediari tra Andreotti e Badalamenti sia quelli tra Badalamenti e gli ignoti esecutori, resta solo la parola di Buscetta: insufficiente per una condanna. E non credo che varrebbe a rinforzarla nemmeno la «regola» mafiosa secondo cui questi criminali, quando parlano tra di loro, hanno l'obbligo di dire la verità. Le guerre di mafia insegnano che l'inganno, il tradimento, l'agguato favorito sempre con la collaborazione dell'amico più caro della vittima, sono sí la regola, mentre la sincerità è l'eccezione. Non vorremmo insomma poter dire, alla lettura della motivazione, che Buscetta sta ad Andreotti come Marino sta a Sofri, entrambe le accuse essendo sostenute dalla parola di un pentito senza riscontri. Condanna che dunque lascia perplessi, ma è una perplessità solo tecnica: come al tempo delle assoluzioni, cosí ora il nostro giudizio politico su Andreotti rimane immutato. Lo scempio di vite umane e di democrazia consumatosi in Sicilia nel corso di decenni è stato possibile «grazie» anche al cinismo politico-criminale con il quale la Dc, e la famiglia politica di Andreotti-Lima-Salvo in particolare, hanno accettato la mafia come componente essenziale del loro blocco di potere: non sarà una decisione assolutoria di un organo giudiziario ad indebolire questo giudizio, né sarà una condanna a rafforzarlo. Ovviamente Berlusconi si affretterà (anzi, si è già affrettato) a strumentalizzare questa sentenza per tentare di dare la spallata definitiva all'indipendenza della magistratura. Appare peró sempre più scopertamente fasullo un teorema che reputa «giusti» i giudici che assolvono o scarcerano e «comunisti» quelli che arrestano o condannano, ulteriormente smentito dalla retata dei giudici cosentini a danno dei giovani disubbidienti. Attenzione, perché anche da destra, e proprio sull'onda dei fatti di Cosenza, qualcuno potrebbe tentare di recuperarci all'interno di una santa alleanza contro la magistratura presentata sempre più inaffidabile, dai processi a Berlusconi all'arresto dei no global, passando per la condanna di Andreotti. Ma l'indipendenza della magistratura è un valore essenziale per la tenuta della democrazia e le nostre critiche delle singole sentenze o dei singoli provvedimenti servono a difenderla e ad accrescerla, senza lasciarsi sconfiggere dal timore di poter cosí contribuire a delegittimare l'ordine giudiziario. Le critiche della destra servono, invece, solo a ridurla o eliminarla per avere una magistratura ancella del potere e pronta a dare una mano al suo disegno politico-sociale. A Cosenza è stato fatto un errore di ortografia giudiziaria e per correggerlo il centrodestra potrebbe strumentalmente cercare a sinistra alleati contro l'indipendenza della magistratura. E' più probabile, peró, che lo schema cosentino - con meno errori maldestri - venga ritenuto «idoneo» a contrastare il movimento, anche se per attuarlo su larga scala ci vorrà l'aiuto di un pubblico ministero sottoposto all'esecutivo e di una magistratura meno indipendente. Chissa se il vecchio Andreotti non sia capace, con la sua condanna, di offrire un ulteriore contributo alla nobile causa del cavaliere erede del Caf? |
19-11-2002, 19.01.29 | #1195 |
Don Chisciotte
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Ecco, il mio precedente lapidario giudizio non si discosta dalla analisi di G. Di Lello, almeno nella parte tecnica.
Aggiungerei poi, lo si dimentica spesso, che Buscetta confessa di aver saputo da Badalamenti che l'omicidio sarebbe stato commissionato nell'interesse di Andreotti (non da Andreotti), la qual cosa viene precisata in più occasioni, perchè si era prestata a diverse interpretazioni. Per quanto attiene la valutazione politica, certamente Andreotti ha fatto parte e con ruolo importantissimo di un'epoca discutibile, con le sue ombre, ma anche con meriti indiscutibili. Ovviamente in disaccordo con la parte finale che vede un Berlusconi strumentalizzare la vicenda in uno a quella di Cosenza per avallare le sue tesi contro la parte schierata della Magistratura. A parte il fatto che nulla ci sarebbe di male poichè questi due fatti non lo riguardano in prima persona e dunque se possono servire a rafforzare il suo pensiero, tanto meglio. E però il Di Lello dimentica che sulla sentenza Andreotti sono quasi unanimi trasversalmente i giudizi, e ricordiamo sopratutto la presa di posizione di Ciampi, se si vuol fare eccezione per Bossi e la parte più a sinistra del cs e, per quanto riguarda la questione degli arresti no global, v'è stato un intervento tempestivissimo di Pisanu apprezzato dall'intero mondo politico. Quindi la parte finale è palesemente partigiana e , come tale, è legittima ma nulla ha a che vedere con il caso. E' un pò come mettere le mani avanti. Ciao |
21-11-2002, 22.44.37 | #1196 |
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Non riesco a vedere Exalibur. Tremonti parla senza pensare. Ancora con questo buco. Abbiamo ormai capito che la sinistra non ha fatto nessun buco, deve smetterla di scaricare le colpe a noi. "La banda del buco" ha sanato i conti pubblici. I dati non mentono. Fra meno di un anno questo post diventerà una verità, verità non assoluta, ma condivisa da una buona parte degli italiani.
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21-11-2002, 22.52.20 | #1197 |
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Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte bale. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte bale. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte bale. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte bale. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte bale. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte bale. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte balle. Sono tutte bale. Tremonti sa dire solo questo?
"Centro Sociale" "Altra roba simile" "Noi non vogliamo prenderci questa responsabile" Sono arrabbiato, quindi non fate caso a quel che scrivo. |
21-11-2002, 23.04.32 | #1198 |
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nooo, le interviste agli anziani che hanno ricevuto l'aumento della pensione...perchè non hanno intervistato mia nonna?
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21-11-2002, 23.09.25 | #1199 |
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"Gente cattiva" "Abbiamo fatto ciò che la coscienza..." in risposta al presentatore che diceva che avevano promesso a tutti pensionati l'aumento perchè mia nonna è sempre povera?
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21-11-2002, 23.10.28 | #1200 |
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il filmato degli anziano è un premio al suo lavoro? hanno intervistato due anziani e lui è felice del suo lavoro?
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