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07-09-2004, 20.50.23 | #61 | |
Junior Member
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07-09-2004, 21.16.06 | #62 | |
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Guarda i miei occhi . . Trinity . . Intorno a me c'è il buio,ma se il buio c'è e il buio fa parte della foresta allora il buio dev'essere buono. come what may... |
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07-09-2004, 21.22.06 | #63 |
Senior Member
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Loc.: Melfi (PZ)
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Italiane rapite in Iraq, la nostra ricostruzione Simona Torretta, 27 anni, e Simona Pari, 29 anni, operatrici umanitarie di Un Ponte per storica ong nata proprio come Un ponte per Baghdad ai tempi dell'embargo, sono state rapite oggi nei loro uffici nella capitale irachena. Con loro un ingegnere iracheno che con la ong collaborava e Nahnanz Bassan una giovane irachena di 29 anni che collaborava con Intersos, altra ong italiana. La sede che ha visto l'irruzione dei rapitori è la sede delle uniche ong italiane che hanno deciso di mantenere personale espatriato a Baghdad, si tratta di "Un ponte per...", Intersos e ICS. Altri operatori umanitari se la sono cavata scappando dai tetti. Ce lo racconta Nino Sergi, presidente di Intersos. Chiediamo ma non avete sottovalutato la granata arrivata vicino al vostro ufficio lo scorso 3 settembre? Sergi: Di granate a Bagdad ne cadono decine e decine, nelle ultime 24 ore ci sono stati almeno 40 morti e 200 feriti. Il problema è che nessuno lo racconta. Quella granata, piuttosto, ha attirato l'attenzione, molto probabilmente. Vita: Cosa cambia adesso? Sergi: Da Baldoni in poi sta cambiando tutto. Da quel momento chi uccide e chi rapisce non fa più nessun distinguo. Prima nei loro, sia pur demenziali comunicati, dicevano 'State collaborando con con gli occupanti'. Perciò, ora, ripeto, chi vuole la destabilizzazione e il caso, la guerra totale, ha alzato il tiro. Vita: Cosa farete adesso? Sergi: Decideremo insieme alle altre ong (Un ponte per... e ICS), di sicuro da domani saremo a Bassora dove abbiamo altri progetti in corso e li vedremo il da farsi. Vita: Qualcuno vi dirà: "Alla fine avete visto che il terrorismo non guarda in faccia nessuno? Sergi: Noi gli risponderemo, forti della condivisione che abbiamo con la vita degli iracheni, che questo terrorismo non rappresenta l'Iraq e non si capisce bene chi rappresenti questo terrorismo crudele. Con Nino Sergi c'è Marco Buono, responsabili dei progetti di Intersos in Iraq, è rientrato da due giorni per un po' di ferie e pensa a Nahnaz, la giovane irachena in mano ai rapitori. Che progetti stava seguendo, chiediamo. Marco Buono: Seguiva progetti per bambini ma soprattutto corsi di formazione per le costituende ong locali. Si tratta di cicli formativi che attrezzano personale locale a mettr su un ufficio, a tenere la contabilità, a scrivere progetti, a cercare donatori. http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=47380
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Fermiamo la Guerra Globale: PACE |
07-09-2004, 23.58.49 | #64 | |
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Lo abbiamo armato l'uomo nero per colpa di un altro uomo nero di nome COMUNISMO. Talmente semplice da capire che... Io ammiro quelle persone perchè rischiano la loro vita, ma io sono anche dalla parte dei civili iracheni e sono anche dalla parte dei soldati americani, inglesi, italiani, e così via...sono contro i nazisti islamici e basta. Non tiriamo fuori il capitalismo, ecc ecc che diamo ossigeno ai terroristi, questo vogliono. |
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08-09-2004, 00.01.03 | #65 | |
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08-09-2004, 00.03.18 | #66 | |
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08-09-2004, 00.06.12 | #67 | |
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Ti piace il cioccolato e gli orologi a cucù? Lo sai che gli svizzeri vivono in pace grazie al resto del mondo che lo circonda che si è fatto un mazzo così? Il terrorismo islamico è stato già troppo sottovalutato, adesso va combattuto, ora o sarà davvero la fine. |
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08-09-2004, 00.15.09 | #68 | ||
Guest
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Credo che se anche i nostri militari non ce li avessimo mandati, le avrebbero rapite ugualmente, il caso dei giornalisti francesi lo dimostra. Quota:
Una strategia così contorta onestamente non l'avevo mai messa in conto, a dire il vero, anzi, mi pare che conferisca una connotazione negativa alla popolazione civile irachena. |
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08-09-2004, 04.48.48 | #69 | |
Junior Member
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08-09-2004, 06.50.01 | #70 | |
Senior Member
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Loc.: Melfi (PZ)
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Non posseggo orologi a cucù e il mazzo così ce lo facciamo tutti caro Paco, contro i padroni di quest'Italia che toglie ai poveri e regala ai ricchi... contro i padroni di questo mondo che ne lascia i 3/4 di esso nella guerra e nella povertà, ne fa carne da macello, prostituzione e pezzi di ricambio... e manda i poveracci in guerra... ma questo è un altro discorso... Se non dimentico la tua passione cinefila ti segnalo due film che parlano di come l'odio venga coltivato nel mondo I film sono stati presentati a Venezia Due ritratti di società in guerra, in preda alla violenza assassina. Dove i bambini e le bambine sono i primi ad essere strumentalizzati, scarnificati, immolati. Due opere da vedere e far vedere. Per capire meglio la necessità di far tacere le armi. Ovunque.
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Fermiamo la Guerra Globale: PACE |
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08-09-2004, 07.24.52 | #71 |
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Ma chi mette in dubbio le atrocità della guerra? Nessuno in questo forum.
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08-09-2004, 09.03.14 | #72 |
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Messaggi: 5.505
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Il problema di fondo sta nel fatto che i terroristi si confondono tra la povera gente e le organizzazioni umanitarie non sono in grado di fare distinzioni.
Nessuno, credo, sia sfavorevole all'invio di aiuti ma è ovvio che in questo modo si aiutino anche i terroristi. Il secondo problema di fondo sta nel fatto che i terroristi hanno avuto tutto il tempo per creare le proprie basi in tutto il mondo e quindi nessun paese può ritenersi al sicuro. Il terzo problema di fondo sta nel fatto che con gli immigrati il terrorismo sposta le sue pedine da un paese ad un altro nella più totale tranquillità. I centri di accoglienza sono solo un rifugio temporaneo dal quale poi evadere indisturbati con la complicità di qualcuno... Il quarto problema di fondo sta nel fatto che il terrorismo si è insinuato profondamente fra le persone di spicco in tutti i governi di tutte le nazionalità del mondo. Se così non fosse mi stupirei del perchè questa piaga non sia stata ancora debellata. Il quinto problema di fondo sta nel fatto che l'assenza di atti terroristici nel proprio paese non significa assolutamente che il terrorismo non sia presente, anzi, agisce indisturbato nella più totale tranquillità. Il clima di tensione instauratosi contribuisce, invece, a tener alta la guardia. Il sesto problema di fondo sta nel fatto che , contrariamente a quanto accade qui in Italia e nel resto del mondo dove la religione non ha alun potere, basta gridare alla guerra santa ed in mondo islamico risponde in massa. Il settimo problema di fondo sta nel fatto che le comunità islamiche nel nostro paese come nel resto del mondo condannano solo a parole gli atti terroristici al fine di non destare sospetti. Le parole non servono, servono i fatti. L'ottavo problema di fondo è che non si può fare di tutta l'erba un fascio e quindi l'intero prato sta li dov'è. Il nono problema di fondo sta nel fatto che c'è gente che in nome dell'altruismo sfegatato si permette di recarsi in Iraq senza scorta armata e nella più totale clandestinità per costituire oggetto di ricatto da parte dei terroristi ed impone al proprio governo di adoperarsi per aver salva la vita. Io mi chiedo: L'hai fatto apposta ? Sei scemo ? Ci sei voluto andare e mo son c@zzi tuoi. bla bla bla.... |
08-09-2004, 09.56.26 | #73 |
Guest
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Rete no global sotto shock
"È strategia della tensione" di GIOVANNI MARIA BELLU Il sit-in per le italiane rapite a palazzo Chigi ROMA - E' sgomento il mondo pacifista. Non perché sia rimasto sorpreso da quel che è accaduto ieri a Baghdad. La tragedia di Enzo Baldoni, il rapimento dei due reporter francesi avevano chiarito che il solo fatto d'essere occidentali in Iraq espone a rischi enormi. E' sgomento perché il sequestro di Simona Pari e Simona Torretta ripropone tutte assieme, nel modo più brutale, le ragioni fondamentali e le difficoltà dell'agire per la pace. Così la richiesta del ritiro delle truppe s'accompagna al dubbio che alla fine saranno le organizzazioni non governative a doversi ritirare da quell'inferno come, del resto, già hanno fatto altre Ong straniere e, nel più 'tranquillò Afghanistan, persino "Médicine sans Frontierès". Anche se, dice Sergio Marelli, direttore della Focsiv, Volontari nel mondo: "Dobbiamo andare avanti, non dobbiamo farci intimidire". Il fatto è che mentre le preoccupazioni per la sicurezza degli operatori insinuano questo dubbio, l'analisi dei fatti conferma l'assurdità della guerra. I pacifisti non sono sorpresi, ma la memoria del tempo in cui gli operatori godevano d'una sorta di immunità non è poi tanto lontana. "Siamo smarriti e angosciati - dice Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola per la pace - per anni abbiamo lavorato senza problemi". Se le cose sono cambiate è per la natura di questa specifica guerra e anche per il ruolo che l'Italia ha assunto: "E' venuta meno - dice Emergency in un comunicato - la distinzione tra milioni di italiani che hanno osteggiato la guerra e chi l'ha voluta e la conduce". Secondo Vittorio Agnoletto, c'è una coincidenza di fini tra la logica del terrorismo e quella della guerra: "Fare terra bruciata, togliere di mezzo tutti coloro che cercano di costruire un mondo di pace". Ma c'è chi si spinge oltre. Ed è qua che ricompare, dal buio degli anni Settanta, una locuzione che pareva ormai caduta in disuso: "Strategia della tensione". Scrive il Comitato nazionale per il ritiro dei militari dall'Iraq: "Occorre sottolineare la stranezza dell'episodio. Dopo un giornalista non embedded e schierato contro la guerra come Baldoni, e due reporter provenienti da un paese non belligerante come la Francia, adesso sono state rapite due esponenti del vasto mondo della solidarietà con il popolo iracheno". Ed ecco il ritorno della "strategia della tensione in versione irachena" dove gli autori del comunicato vedono all'opera "forze oscure riconducibili alle potenze occupanti o al governo iracheno indipendente". E' uno dei temi ricorrenti nel dibattito che si è subito aperto nei siti dei pacifisti e dei no global. Un confronto aspro, a tratti rabbioso. Su Indimedya è stato introdotto da un intervento-provocazione ("Con i soldi che i pacifondai mandano ai 'resistenti irachenì gli eroici tagliatori di teste rapiscono altri pacifisti... il colmo") che ha scatenato a margine una discussione sull'opportunità di bloccare l'accesso alla rete di simili nefandezze. Poi, rapidamente, la questione del complotto delle "forze oscure" è diventata il primo punto d'un implicito ordine del giorno. "Indovina indovinello - scrive "Campista" alle 17,07 di ieri - i partigiani li ammazzano, i pacifisti li sequestrano. I mercenenari li rilasciano. Chi sono?". Sulla stessa linea un altro dei partecipanti al dibattito, alias "Ma-chi-si-fida-più": "E' una strategia? Sì, è pienamente funzionale ad isolare l'Iraq e affidarlo nelle uniche mani statunitensi, allontanare le Ong che rompono troppo il c. a croci rosse e infiltrati simili". Il dramma di Simona Pari e Simona Torretta ha nuovamente fatto sanguinare alcune delle ferite aperte dalla tragedia di Baldoni. Il Rimini social forum ha diffuso un comunicato per chiedere che sia il governo a trattare, "senza alcuna intermediazione da parte di Maurizio Scelli, commissario straordinario della Croce rossa italiana". Nei minuti e nelle ore successive alla notizia del rapimento la domanda prevalente che il mondo pacifista si è posto è stata: "Come è potuto accadere?". Ma subito dopo è arrivata l'altra domanda, l'unica che nei prossimi giorni conterà: "Cosa fare?". C'è una corale esortazione che viene anche dal mondo dell'associazionismo cattolico: "Il governo deve fare tutto il possibile", dice Luigi Bobba, presidente delle Acli. Ma la richiesta del ritiro delle truppe non ha subordinate. Gino Strada: "Siamo all'ultimo stadio, alla deriva della cosiddetta guerra umanitaria. L'unica cosa sensata che si può fare è andarsene". (hanno collaborato Mauro Favale e Lucia Ritrovato) (8 settembre 2004) Fonte |
08-09-2004, 10.17.12 | #74 |
Hero Member
Registrato: 28-04-2001
Messaggi: 670
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Se si va nel sito dell'Unità in prima pagina si legge:
Non c’è stata alcuna protezione o difesa per le nostre volontarie da parte delle truppe della coalizione. Poi l'intervista a Gavino Angius che dice: «Sono state lasciate sole, perché?» L'ong ha chiesto espressamente di non essere protetta dalla coalizione. |
08-09-2004, 10.19.00 | #75 |
High King of Noldor
Er pistone dell'Urbe Registrato: 12-01-2002
Loc.: Lost
Messaggi: 349
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"Come è potuto accadere?"
che pensate? che sventolando la bandierina della pace non vi succede niente? quelli se ne sbattono di voi e della vostra bandierin. non la vogliono la pace, e quello che succede è la dimostrazione lampante. "Cosa fare?" ANDATEVENE E LASCIATELI CREPARE.
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4 - 8 - 15 - 16 - 23 - 42 Salve, sono Guybrush Threepwood, un temibile pirata. Powered by OsX Tiger Google™ santo subito. |
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