Telefonino.net network
 
| HOMEPAGE | INDICE FORUM | REGOLAMENTO | ::. NEI PREFERITI .:: | RSS Forum | RSS News | NEWS web | NEWS software |
| PUBBLICITA' | | ARTICOLI | WIN XP | VISTA | WIN 7 | REGISTRI | SOFTWARE | MANUALI | RECENSIONI | LINUX | HUMOR | HARDWARE | DOWNLOAD | | CERCA nel FORUM » |

Torna indietro   WinTricks Forum > Off Topic > Chiacchiere in libertà

Notices

Chiudi discussione
 
Strumenti discussione
Vecchio 13-12-2002, 21.16.46   #1456
Lello
Senior Member
 
L'avatar di Lello
 
Registrato: 20-07-2002
Loc.: Melfi (PZ)
Messaggi: 237
Lello promette bene
Enzo Biagi lascia definitivamente la Rai

Il giornalista rifiuta l'offerta di spostare "Il fatto" da RaiUno
Santoro: "Un danno per l'azienda, la colpa è di Berlusconi"


Biagi rinuncia a RaiTre
"Lascio per motivi personali"


ROMA - Enzo Biagi lascia definitivamente la Rai. Il giornalista non ha accettato la proposta della direzione generale della Rai di condurre il programma quotidiano di approfondimento "Il fatto" su RaiTre alle 18,53. Biagi lo ha fatto sapere tramite il suo avvocato, Salvatore Trifirò. "Con riferimento alla proposta della Rai - si legge in una nota del legale - di ospitare il programma 'Il fatto' su RaiTre, ho comunicato al direttore dottor Saccà che il dottor Biagi, per motivi personali, ha ritenuto di non accettare la suddetta proposta".

Poche righe per chiudere una vicenda durata 19 mesi e che raggiunse il culmine il 19 aprile, quando prese corpo la spaccatura insanabile tra il giornalista e Silvio Berlusconi. Quel giorno Biagi incominciò la puntata con queste parole: "Cari telespettatori, questa potrebbe essere l'ultima puntata del Fatto". Era la risposta alle accuse che il presidente del Consiglio aveva rivolto da Sofia a lui, a Michele Santoro e a Daniele Luttazzi.

E proprio Santoro è stato tra i primi a commentare la decisione di Biagi: "Un danno di immagine e al marchio della Rai che perde moltissimo. Sono dispiaciuto perché 'Il fatto' non andrà più in onda ma non ho mai capito perché Biagi dovesse lasciare RaiUno. E' ovvio che quel che è successo in questi mesi - aggiunge il conduttore di "Sciuscià' - è la conseguenza di quel che ha detto Berlusconi a Sofia".

E infatti tutto cominciò il 18 aprile durante una visita nella capitale bulgara di Berlusconi. Ecco le parole pronunciate dal premier in quell'occasione: "Ho già avuto modo di dire che Santoro, Biagi e Luttazzi hanno fatto un uso della televisione pubblica, pagata coni soldi di tutti, criminoso. Credo sia un preciso dovere della nuova dirigenza Rai di non permettere più che questo avvenga".

Il preambolo era stato a maggio dell'anno prima. In piena campagna elettorale, Biagi ospita Roberto Benigni che si presenta dicendo di non voler parlare di politica ma di Berlusconi. "Voglio essere equidistante - afferma il premio Oscar - Berlusconi non mi piace, Rutelli sì...". L'intervista ottiene un record di ascolti ma anche di polemiche. Il Polo accusa Biagi di parzialità, di violazione della par condicio, contro Biagi si schiera anche il senatore Giulio Andreotti che definisce "incauta" l'intervista a Benigni.

Dopo le dichiarazioni "bulgare", il neopresidente della Rai, Antonio Baldassarre, tiene a precisare che "Enzo Biagi non sarà cacciato" in quanto "patrimonio essenziale per la nostra azienda". Ma intanto "Il Fatto" non trova posto nei palinsesti dell'autunno. Per un breve periodo sembra che si raggiunga un accordo. Un incontro a Milano tra Agostino Saccà, Fabrizio Del Noce e Biagi, stabilisce che Biagi tornerà in autunno con un'inchiesta di argomento internazionale e curerà prime serate legate all'attualità.

Non se ne fa nulla. Al posto della striscia di Biagi arriva il disastroso "Max & Tux", pochi minuti di gag mute in cui Tullio Solenghi e Massimo Lopez non riescono a decollare. Biagi si dice amareggiato per la vaghezza delle proposte fatte dalla Rai e ipotizza un interessamento per il circuito tv di Sandro Parenzo.

Ma poi a settembre il giornalista dichiara di sentirsi ormai "fuori dall'azienda con un piede, anzi, con un piede e mezzo. Voglio fare 'Il fatto', questa è l'unica proposta di lavoro che mi sento di accettare".

A ottobre il direttore di RaiTre, Paolo Ruffini, annuncia che "Il fatto" andrà in onda su RaiTre e che, dunque, il caso Biagi è risolto. Ma lo stesso giorno il consigliere Rai in quota Lega Ettore Albertoni frena: "Ruffini ha sbagliato, il Cda non ha preso alcuna decisione". Ma Ruffini trova l'appoggio di Saccà e si fissa addirittura un orario per la striscia: 18,53, prima del tg. Niente da fare, questa mattina è lo stesso Biagi a chiudere la trattativa rifiutando l'offerta.

(13 dicembre 2002)

http://www.repubblica.it/online/poli...agi/biagi.html
___________________________________

Fermiamo la Guerra Globale: PACE
Lello non è collegato  
Vecchio 13-12-2002, 22.33.07   #1457
Giorgio Drudi
Guest
 
Messaggi: n/a
Quota:
Originariamente inviato da Lello

Scontro tra titani


Ma non eri tu quello dei "titanici sforzi"?...grazie per avermi fatto entrare nel club.
Ciao Lello (Y)
 
Vecchio 14-12-2002, 11.47.22   #1458
Lello
Senior Member
 
L'avatar di Lello
 
Registrato: 20-07-2002
Loc.: Melfi (PZ)
Messaggi: 237
Lello promette bene
Il Giubileo degli evasori

Sconfitta umiliante dello Stato
e una oscenità per l'etica pubblica


Il Giubileo
degli evasori


di Michele Serra

UN VERO e proprio diadema di condoni fiscali sotto l'albero di Natale: è il regalo del governo Berlusconi agli italiani disonesti e/o distratti, impacchettato in un maxi emendamento alla legge finanziaria. Ce n'è per tutti i gusti e disgusti: dalle contravvenzioni stradali non pagate alla tassa sui rifiuti, non dimenticando l'affissione abusiva di manifesti elettorali, passando per la classiche e popolarissime Irpef, Irap e Invim e arrivando alla sanatoria per le imprese costituite illegalmente all'estero. Si immagina che esperti contabili avranno calcolato, euro più euro meno, quanti quattrini potranno essere raschiati dal fondo del barile.

Quello che non è quantificabile, tralasciando i danni morali inferti a chi le tasse le ha regolarmente pagate, è il potente incentivo a evadere il fisco che ogni condono porta con sé. Il medium è il messaggio: ogni condono comunica ai cittadini che fare il proprio dovere non è conveniente, perché si possono rimandare i propri conti con lo Stato, con la collettività e con le leggi a occasioni più propizie. Quanti italiani dalla coscienza lasca, di fronte alla puntuale benevolenza dei colpi di spugna, si sentiranno confermati nella loro impunità e nella loro furbizia? E quanti italiani perbene, puntuali pagatori della ridda di tasse e tributi, si sentiranno gabbati da un potere che di fatto avvantaggia i morosi e gli imboscati, e si chiederanno se non valga la pena ingrassare le fila degli evasori? Da qualunque parte lo si rigiri, un condono è un'oscenità dal punto di vista dell'etica pubblica ed è una sconfitta umiliante per lo Stato, che pur di rastrellare, come elemosina postuma, quanto non è riuscito a riscuotere a tempo debito, e secondo norma, stringe la mano a chi lo ha frodato.

Questo condono, poi, è da record: una specie di Giubileo dei furbi e dei distratti. E ha il sommo torto, non ultimo per un governo che si definisce riformatore un giorno sì e l'altro pure, di essere un espediente bacucco, già visto e stravisto, già bollato come immorale e inefficace, vecchia pratica assistenziale e paternalista. Era la peggiore Dc che per rinsaldare i suoi rapporti con l'elettorato alimentava l'equivoco di uno Stato compare, concessivo sul terreno dei doveri dei cittadini in cambio di una uguale concessività sul terreno dei diritti. Se vi accontentate di servizi mediocri, saremo mediocri esattori delle tasse, mediocri educatori civici, mediocri applicatori delle leggi. Una mano lava l'altra. Sul certezza del condono è stato edificato mezzo Sud, sul condonismo come metodo, come emergenza eletta a pratica ordinaria, frana e continua a franare il già friabile spirito di comunità di una società abituata (o rassegnata) ad arrangiarsi, a rattoppare con le scartoffie il vuoto di certezze legali.

Il fine giustifica i mezzucci, come cercheranno di spiegarci i condonisti di Tremonti? E la sparata elettorale "meno tasse per tutti", già ridotta alla limatura di qualche spicciolo e spacciata per "promessa mantenuta", come si concilia con un provvedimento che, gratificando gli evasori, continua a scaricare sul groppone dei cittadini solventi una soma fiscale resa iniqua soprattutto dall'evasione medesima?

(14 dicembre 2002)

http://www.repubblica.it/online/econ...rra/serra.html
___________________________________

Fermiamo la Guerra Globale: PACE
Lello non è collegato  
Vecchio 14-12-2002, 16.07.11   #1459
Lello
Senior Member
 
L'avatar di Lello
 
Registrato: 20-07-2002
Loc.: Melfi (PZ)
Messaggi: 237
Lello promette bene
Rispediti in Siria verso la pena di morte grazie alla Bossi-Fini

Li hanno fatti salire sull’aereo per Damasco con la forza, dopo averli trattenuti per cinque giorni a Malpensa, senza ascoltare o verificare in qualche modo il loro disperato grido di dolore, la loro terribile storia di perseguitati politici tale da essere costretti a fugggire dalla Siria ed andare in esilio in Iraq.

Ma l’Italia di B. li ha rispediti in patria violando le più banali convenzioni internazionali sui diritti umani. Parlava solo arabo la famiglia Muhammad Sa’id Al-Sahri - padre, madre e quattro bambini piccoli di cui uno bisognoso di cure -, la polizia di frontiera dello scalo milanese, pur non capendo la loro lingua, le avrebbe negato anche il più basilare dei diritti, quello di esprimersi attraverso un interprete. E li ha rimpatriati immediatamente, in quanto clandestini. Come prevede la legge della destra, la Bossi-Fini.

Quattro giorni “prigionieri” in aeroporto nel silenzio più totale. Senza che nessuno pensasse di allertare l’ufficio del Consiglio italiano per i rifugiati (Cir) presente a Malpensa. E negando «per motivi di sicurezza» anche l’”incontro” con Murhaf Labididi, fratello della moglie del capofamiglia condannato a morte in Siria, che si era precipitato in Italia da Londra in loro soccorso. «È uno scandalo, un disonore per l’Italia - ha detto Giovanni Conso, presidente del Cir e presidente emerito della Corte Costituzionale -.
La vicenda della famiglia siriana bloccata per cinque giorni a Malpensa nel silenzio generale è un reato. Un delitto gravissimo. Non sono stati rispediti in Iraq, ma in Siria - sottolinea Conso -: i responsabili sono complici di un’esecuzione e condannabili per concorso in omicidio».

Già. Un esilio lungo vent’anni in Iraq per essere rimpatriati in Siria. Amnesty International, il Cir e Medici senza frontiere hanno denunciato il caso al Viminale e al ministro degli Esteri. Non una risposta è arrivata finora dalle nostre istituzioni. Mentre Murhaf con la voce roca di pianto da Londra dice: «Non so più niente di loro ma sono sicuro che sono in prigione. Tutti, anche i bambini. Tutta la nostra famiglia, come anche quella del marito di mia sorella - spiega -, è accusata di far parte dell’opposizione al regime di Bashare el Assad. Da qui la sentenza di morte».

Muhammad, 44 anni, ingegnere ed ex oppositore politico del governo di Damasco è arrivato con la sua famiglia a Malpensa il 23 novembre scorso, proveniente da Baghdad (via Amman), dove la coppia - con i loro quattro bimbi, un maschietto e tre femminucce di età compresa tra i 2 e gli 11 anni - ha presentato richiesta d’asilo, sottolinea Amnesty International, che denuncia: «le autorità italiane hanno respinto la richiesta in modo del tutto sommario» e il 28 novembre li hanno imbarcati con la forza sull’aereo per Damasco. Ora si teme che si possano trovare in stato di detenzione in uno dei centri d’interrogatorio dei servizi segreti, nella capitale siriana, «dove la tortura è praticata regolarmente».

Diversa la versione della polizia di frontiera dello scalo milanese, che si difende così: la famiglia siriana non ci ha chiesto il diritto d’asilo. Eppure Murhaf racconta che dopo il divieto di incontrare i familiari ha contattato un avvocato: «Sono andato al Tribunale di Milano per cercare un difensore. Era il mattino del 28 novembre scorso. Ho trovato un legale d’ufficio, Antonella Bisgan, le ho esposto il caso e mi ha dato un appuntamento per l’indomani alle 16, assicurandomi che avrebbe chiamato l’aeroporto. Ma quando ha telefonato i miei nipotini, mia sorella e mio cognato erano già stati rimpatriati».

Giovanni Conso, con estrema indignazione, ieri ha aperto il convegno «Mai più violazioni, mai più impunità» - organizzato dal comitato per la promozione e la protezione dei diritti umani -, denunciando l’inutile tentativo di Muhammad Sa’id Al-Sahri di spiegare la sua posizione e quella della sua famiglia. E ha colpito duro, anche contro l’inefficienza del difesore d’ufficio. «Sarebbe bastato chiedere una sospensiva alla Corte di Strasburgo che, in queste circostanze, interviene tempestivamente a bloccare il procedimento in atto».

Secondo il presidente emerito della Corte Costituzionale, fa riflettere che un uomo che aveva trovato tutela in Iraq, abbia visto lesi tutti i diritti umani, quelli dei rifugiati, delle donne, dei bambini, proprio in Italia. «Il nostro Paese - ha concluso - ha concesso a questa famiglia una scorta della nostra polizia fino all’autorità locale siriana. Attualmente sappiamo solo che l’uomo è finito in prigione, probabilmente è stato torturato. Speriamo soltanto che non sia stato giustiziato. Della moglie e dei bambini, nell’era della tecnologia, non riusciamo a sapere nulla».

L’ultima volta che Murhaf ha sentito sua sorella erano circa le cinque del pomeriggio del 28 novembre. Da allora, è calato il silenzio. «Ho chiesto notizie ad una mia zia in Siria. Ma mia sorella e la sua famiglia è come se fossero scomparsi. Nel nulla».

http://www.unita.it/index.asp?SEZION...TOPIC_ID=21695
___________________________________

Fermiamo la Guerra Globale: PACE
Lello non è collegato  
Vecchio 14-12-2002, 16.09.59   #1460
Lello
Senior Member
 
L'avatar di Lello
 
Registrato: 20-07-2002
Loc.: Melfi (PZ)
Messaggi: 237
Lello promette bene
Scuola, dietrofront. In una direttiva Moratti torna il crocifisso

Sogna la messa comunitaria in tutte le scuole d’Italia Letizia Moratti. Intanto, si accontenta di mandare avanti con una direttiva ministeriale la crociata perché il simbolo cristiano per eccellenza ritorni in tutte le aule della penisola.

Eppure, dopo aver scatenato sul crocefisso un vero e proprio putiferio, sembrava intenzionata a rallentare la marcia. «Il ministro non intende emanare nuovi atti in tal senso», aveva proclamato solennemente a suo nome, il sottosegretario Valentina Aprea, rispondendo in Commissione Cultura del Senato a un’interrogazione parlamentare. Era il 26 settembre.

«Esprimo grande soddisfazione per il ripensamento del ministro Moratti», disse allora il senatore Monticone, firmatario dell’interrogazione. E invece viale Trastevere si preparava a passare dalle dichiarazioni d’intenti ai fatti.
È datata 3 ottobre la direttiva ministeriale n. 2666 che dispone che «sia assicurata da parte dei dirigenti scolastici l’esposizione del Crocifisso nelle aule scolastiche».

Con una piccola aggiunta rispetto a quanto il ministro aveva dichiarato in parlamento (il tempo porta sempre nuove idee), la direttiva suggerisce poi di ricavare nelle scuole anche una sorta di cappellina, riservata alla preghiera. Anzi, più correttamente: «un apposito ambiente da riservare a momenti di raccoglimento e di meditazione dei componenti della comunità scolastica che lo desiderino» (non si capisce ancora se anche lì il crocifisso sarà obbligatorio).

«Mi stupisco che sia stata emanata questa direttiva pochi giorni dopo l’impegno preciso assunto a non intraprendere iniziative sulla questione del crocefisso», osserva Alberto Monticone, che, dopo l’exploit della Moratti («Mi sembra doveroso assicurare che il crocefisso venga esposto nelle aule scolastiche», aveva proclamato il ministro alla Camera il 19 settembre), aveva chiesto chiarimenti al governo e si era poi detto «rassicurato» dalle parole della Aprea.

E invece con tanto di rimando ai decreti regi del 1924 e del 1928, qualche giorno dopo era pronta la direttiva: «l’immagine del Crocifisso fa parte dell’ordinario arredamento delle aule scolastiche - recita - e spetta al capo di istituto assicurare la completezza e la buona conservazione di tutti gli arredi occorrenti».

E così la parola crocefisso ricompare negli atti ministeriali. Era sparita con discrezione, a metà degli anni Ottanta, da quelle circolari che ogni anno scrupolosamente elencano gli oggetti d’arredo scolastico. «Mi ricordo che quando ero preside - racconta la senatrice Ds, Chiara Acciarini -, trasferimmo una parte delle aule in una ex scuola elementare. Dovevamo cambiare gli arredi e insieme ai banchetti riconsegnai anche il crocefisso, che da un po’ non era più elencato tra gli oggetti in dotazione delle nuove aule».

«Questa direttiva rompe un atteggiamento ministeriale di lunga data», aggiunge la senatrice, che invita i presidi a una «serena disobbedienza»: «Ormai c’è una lunga prassi alle spalle». Una prassi intrapresa in piena epoca democristiana, quando lo scudo crociato campeggiava su Viale Trastevere.

Ma Letizia Moratti è più realista del re. «È incredibile che il ministro si attardi su questioni marginali rispetto ad una scuola lasciata senza risorse, con un'edilizia fatiscente ed i cui insegnanti attendono il contratto», accusa Alba Sasso (Ds). E le iniziative del ministro scontentano tutti dagli studenti ai presidi: «La scuola è sede per la riflessione critica», fa notare il presidente dell’Anp, Giorgio Rembado «Il che vuol dire che ha bisogno di edifici a norma, aule, biblioteche e spazi adeguati e non di luoghi di raccoglimento per la preghiera».

http://www.unita.it/index.asp?SEZION...TOPIC_ID=21691
___________________________________

Fermiamo la Guerra Globale: PACE
Lello non è collegato  
Vecchio 14-12-2002, 22.01.33   #1461
Paco
Hero Member
 
L'avatar di Paco
 
Registrato: 28-04-2001
Messaggi: 670
Paco promette bene
Lello,
le notizie che ci segnali sono tristissime
ciao
Paco non è collegato  
Vecchio 15-12-2002, 04.39.07   #1462
leila
Junior Member
 
Registrato: 06-06-2002
Messaggi: 87
leila promette bene
Per tirar su il morale: Tremonti nel frullatore

Quota:
Originariamente inviato da Paco
Approfondimento sulla "Banda del Buco":

Punti fermi sui conti pubblici
di Piero Garbero

Piero Garbero, ordinario di Politica Economica all'Università di Torino ripercorre, con ironia e molta amarezza, la successione delle dichiarazioni fatte dal ministro Tremonti sulla situazione dei conti pubblici. Dimostra, con l'evidenza dei dati, che il "buco di bilancio" attribuito dal ministro al governo Amato, è un falso propagandistico, ma mette soprattutto in evidenza come gli errori di previsione e di valutazione nascondano una preoccupante inettitudine a valutare nella loro portata i dati reali dell'economia e una propensione incorreggibile a ritenere che atteggiamenti ottimistici abbiano la possibilità di incidere su un andamento congiunturale sfavorevole. Leggerezza o incapacità di guidare l'economia di un grande paese?

Il Ministro Tremonti ha nuovamente fatto fruttare il suo consistente investimento in comunicazione risalente a poco più di sedici mesi fa, quando, in una scomposta quanto inattesa apparizione televisiva sugli schermi di un telegiornale della sera, aveva fatto sapere agli italiani che il centrosinistra aveva falsificato i conti, lasciando in eredità una finanza pubblica in disordine. In particolare, per il 2001, l'"extradeficit" previsto era di 25.000 miliardi di vecchie lire e forse più. Non ho assistito alla nuova performance, ma ho appreso dai giornali che il Ministro Tremonti, dagli schermi televisivi, ha nuovamente accusato il centrosinistra - questa volta non più inaspettatamente, perché era ormai diventato un ritornello - di essere "la banda del buco". Negli ultimi tempi le cause delle visibili difficoltà del governo erano state sempre più spesso attribuite dagli esponenti della maggioranza al "catastrofismo della sinistra". Ciò aveva fatto credere che il riferimento al buco fosse stato definitivamente accantonato, ma probabilmente qualche sondaggio avrà indicato che raccontare la storiella dell'extradeficit è più pregnante e redditizio.
Vorrei proporre alcune puntualizzazioni. [...]

http://www.libertaegiustizia.it/economia/econom01.htm#

cliccate in alto a sinistra


Oggetto: giulio tremonti nel frullatore

Sul bambino prodigio un po' ritardato GIULIO TREMONTI (GUITTO MINORILE) che ha ridotto le finanze ad un c@@@o la tentazione di anagrammarlo è grande. Viene fuori di tutto. Vi ricordate quando con l'aria da primo della classe ci rovinava il pranzo in tivù (GIULIO TORMENTI) e noi, buttando giù il brodo a forchettate per farlo
durare di più, guardando le sue guance rosa pensavamo subito ad un paio di GLUTEI MONITORI. E quando con Bossi intrecciava LOGORI MINUETTI. E le promesse: MIGLIORO UTENTI anche se, con qualche taglio alla sanità, a volte MUTILO GENITORI. Adesso butta male per il fiscalista coccodè: è GIUNTO IL TIMORE e quando il Berluska lo chiama al telefono lui prende la cornucopia (cornetta dei benestanti) agitato da UN LIGIO TREMITO. Il suo destino è segnato, il Capo prevede per lui un ITER MOLTO IN GIU'. Ed a fine discesa lo aspetta il soave Vincenzo Visco per la vendetta: IN GIU' ME LO TRITO, ha promesso. Ma tutto questo è ancora troppo poco: il suo stupido sogno di passare alla storia come statista sta per avverarsi, ma nel peggiore dei modi. Le sue velleità autoritarie lo porteranno ad un triste e crudele epilogo: come Nicolae Ceaucescu farà la fine di un
GIOLITTI RUMENO.

Ciao e ...Buona finanziaria a tutti
Leila

p.s. viena da un newsgoup ovviamente filogovernativo

Ultima modifica di leila : 15-12-2002 alle ore 04.44.34
leila non è collegato  
Vecchio 15-12-2002, 14.46.34   #1463
Cecco
Don Chisciotte
Top Poster
 
L'avatar di Cecco
 
Registrato: 02-06-2000
Loc.: Napoli-Italy
Messaggi: 3.011
Cecco promette bene
Ove un ministro delle finanze si preoccupasse solo di far cassa ed inventare nuovi balzelli, credo che anche su questo forum molti potrebbero occupare degnamente quel posto.
Quando in una situazione internazionale molto difficile un ministro delle finanze, anche di fronte a problemi seri, cerca comunque di venir incontro al cittadino ed all'economia del paese tentando addirittura di ridurre il fardello impositivo, beh io sarò sempre con quel ministro seppure alla fine le cose non dovessero migliorare.
Quindi scherzate pure con Tremonti (tra l'altro umanamente non mi è molto simpatico) ma certo io preferisco cento volte lui al lugubre Visco, incubo degli italiani, una sorta di Dracula nostrano che le ha tentate tutte per dissanguarci.
Cecco non è collegato  
Vecchio 15-12-2002, 16.48.45   #1464
leila
Junior Member
 
Registrato: 06-06-2002
Messaggi: 87
leila promette bene
Qualcosa di più serio, Cecco? Se lo preferisci.......

Vuoi un paio di esempi di finanza ALLEGRA?

Da "La Repubblica" del 14.12
Nella delibera Cipe i fondi stanziati
ELENA POLIDORI
ROMA -Si taglia la spesa pubblica ma si trovano i soldi per Padre Pio. A Pietrelcina (Benevento), città natale del frate cappuccino da poco diventato santo, sorgerà un «polo turistico religioso».
E´ chiamato proprio così sulla Gazzetta Ufficiale che specifica le caratteristiche pratico-economiche dell´iniziativa: una casa d´accoglienza, un albergo, un auditorium, due agenzie di viaggio. Investimento totale: circa 76 milioni di euro. L´onere a carico della finanza pubblica è di 35 milioni, divisi tra lo Stato e la Regione Campania; il resto sarà pagato dalla Cit, Compagnia italiana turismo. E´ un granello, nel bilancio dello Stato, alle prese con i parametri di Maastricht e per questo sottoposto all´attenzione costante della Ue. Ma è pur sempre qualcosa.
Ora, dal linguaggio tecnico della Gazzetta viene fuori solo che i finanziamenti saranno erogati in tre annualità a partire dal 2002; che gli investimenti dovranno essere realizzati entro il 2004; che, a regime, si dovrà concretizzare «un´occupazione incrementale non inferiore a n. 256 addetti diretti»; che eventuali variazioni dell´importo degli investimenti non potranno in nessun modo comportare «aumenti degli oneri a carico dello Stato». Ma conversando con il sindaco di Pietrelcina, Domenico Masone, emergono altri particolari.
Per esempio: le nuove strutture faranno parte di una «cittadella» progettata dall´architetto svizzero Mario Botta e dallo scultore Mimmo Paladino. L´insiediamento sorgerà ai margini di Piana Romana, non lontano dalla chiesa che ricorda il luogo dove il frate - si chiamava Francesco Forgione - ricevette le prime stigmate. E ancora: si pensa ad edifici con torri, porticati e fontane; marrone e dorato saranno i colori prevalenti, come il terreno e i campi di grano della zona. «Nessuna colata di cemento né forme di nuovo paganesimo», assicura Masone. «Puntiamo ad una operazione culturale, per tirare fuori la vocazione del luogo». Il sindaco fa un calcolo: a lavori ultimati, per Padre Pio ci saranno 1200 posti letto, tra la casa di accoglienza e l´hotel a 4 stelle; il paese ospita in tutto 3 mila abitanti.
La delibera del Cipe, che prevede anche il recupero e la riqualificazione dei luoghi di culto di Pietra
lcina, è apparsa sulla Gazzetta ufficiale qualche giorno fa ed è firmata dal ministro dell´economia, Giulio Tremonti. Il nuovo insediamento, destinato secondo gli addetti ai lavori a diventare un importante snodo del turismo religioso internazionale, sarà realizzato attraverso un «contratto di programma» tra il ministero delle Attività produttive e la Cit. Per la firma ci sono sei mesi di tempo.

Ce n'è un altro esempio che cito a memoria ma la citazione la merita tutta: a Padova vengono destinati i fondi per la costruzione di un secondo, nota bene "un secondo", museo del baco da seta.

Tutto questo mentre si usa la scure sulla sanità, sulla scuola, sulla ricerca.
Trova tu un nome adeguato a scelte di finanza di questo tipo.

Leila
leila non è collegato  
Vecchio 15-12-2002, 17.14.10   #1465
Paco
Hero Member
 
L'avatar di Paco
 
Registrato: 28-04-2001
Messaggi: 670
Paco promette bene
Quota:
Originariamente inviato da Cecco
Ove un ministro delle finanze si preoccupasse solo di far cassa ed inventare nuovi balzelli, credo che anche su questo forum molti potrebbero occupare degnamente quel posto.
Quando in una situazione internazionale molto difficile un ministro delle finanze, anche di fronte a problemi seri, cerca comunque di venir incontro al cittadino ed all'economia del paese tentando addirittura di ridurre il fardello impositivo, beh io sarò sempre con quel ministro seppure alla fine le cose non dovessero migliorare.
Quindi scherzate pure con Tremonti (tra l'altro umanamente non mi è molto simpatico) ma certo io preferisco cento volte lui al lugubre Visco, incubo degli italiani, una sorta di Dracula nostrano che le ha tentate tutte per dissanguarci.


non sono daccordo
preferisco una persona seria come Visco piuttosto di un ministro che pur di tirar su dei soldi concede condoni a destra e a manca, oppure che vende i beni dello stato
abbasso Tremonti e il suo ministero!
ciao
Paco non è collegato  
Vecchio 15-12-2002, 17.16.27   #1466
Paco
Hero Member
 
L'avatar di Paco
 
Registrato: 28-04-2001
Messaggi: 670
Paco promette bene
Re: Qualcosa di più serio, Cecco? Se lo preferisci.......

Quota:
Originariamente inviato da leila
Vuoi un paio di esempi di finanza ALLEGRA?

Da "La Repubblica" del 14.12
Nella delibera Cipe i fondi stanziati
ELENA POLIDORI
ROMA -Si taglia la spesa pubblica ma si trovano i soldi per Padre Pio. A Pietrelcina (Benevento), città natale del frate cappuccino da poco diventato santo, sorgerà un «polo turistico religioso».
E´ chiamato proprio così sulla Gazzetta Ufficiale che specifica le caratteristiche pratico-economiche dell´iniziativa: una casa d´accoglienza, un albergo, un auditorium, due agenzie di viaggio. Investimento totale: circa 76 milioni di euro. L´onere a carico della finanza pubblica è di 35 milioni, divisi tra lo Stato e la Regione Campania; il resto sarà pagato dalla Cit, Compagnia italiana turismo. E´ un granello, nel bilancio dello Stato, alle prese con i parametri di Maastricht e per questo sottoposto all´attenzione costante della Ue. Ma è pur sempre qualcosa.
Ora, dal linguaggio tecnico della Gazzetta viene fuori solo che i finanziamenti saranno erogati in tre annualità a partire dal 2002; che gli investimenti dovranno essere realizzati entro il 2004; che, a regime, si dovrà concretizzare «un´occupazione incrementale non inferiore a n. 256 addetti diretti»; che eventuali variazioni dell´importo degli investimenti non potranno in nessun modo comportare «aumenti degli oneri a carico dello Stato». Ma conversando con il sindaco di Pietrelcina, Domenico Masone, emergono altri particolari.
Per esempio: le nuove strutture faranno parte di una «cittadella» progettata dall´architetto svizzero Mario Botta e dallo scultore Mimmo Paladino. L´insiediamento sorgerà ai margini di Piana Romana, non lontano dalla chiesa che ricorda il luogo dove il frate - si chiamava Francesco Forgione - ricevette le prime stigmate. E ancora: si pensa ad edifici con torri, porticati e fontane; marrone e dorato saranno i colori prevalenti, come il terreno e i campi di grano della zona. «Nessuna colata di cemento né forme di nuovo paganesimo», assicura Masone. «Puntiamo ad una operazione culturale, per tirare fuori la vocazione del luogo». Il sindaco fa un calcolo: a lavori ultimati, per Padre Pio ci saranno 1200 posti letto, tra la casa di accoglienza e l´hotel a 4 stelle; il paese ospita in tutto 3 mila abitanti.
La delibera del Cipe, che prevede anche il recupero e la riqualificazione dei luoghi di culto di Pietra
lcina, è apparsa sulla Gazzetta ufficiale qualche giorno fa ed è firmata dal ministro dell´economia, Giulio Tremonti. Il nuovo insediamento, destinato secondo gli addetti ai lavori a diventare un importante snodo del turismo religioso internazionale, sarà realizzato attraverso un «contratto di programma» tra il ministero delle Attività produttive e la Cit. Per la firma ci sono sei mesi di tempo.

Ce n'è un altro esempio che cito a memoria ma la citazione la merita tutta: a Padova vengono destinati i fondi per la costruzione di un secondo, nota bene "un secondo", museo del baco da seta.

Tutto questo mentre si usa la scure sulla sanità, sulla scuola, sulla ricerca.
Trova tu un nome adeguato a scelte di finanza di questo tipo.

Leila


grazie
Paco non è collegato  
Vecchio 15-12-2002, 18.21.57   #1467
Giorgio Drudi
Guest
 
Messaggi: n/a
Re: Qualcosa di più serio, Cecco? Se lo preferisci.......

Quota:
Originariamente inviato da leila
Vuoi un paio di esempi di finanza ALLEGRA?

Da "La Repubblica" del 14.12
Nella delibera Cipe i fondi stanziati
ELENA POLIDORI
ROMA -Si taglia la spesa pubblica ma si trovano i soldi per Padre Pio. A Pietrelcina (Benevento), città natale del frate cappuccino da poco diventato santo, sorgerà un «polo turistico religioso».
E´ chiamato proprio così sulla Gazzetta Ufficiale che specifica le caratteristiche pratico-economiche dell´iniziativa: una casa d´accoglienza, un albergo, un auditorium, due agenzie di viaggio. Investimento totale: circa 76 milioni di euro. L´onere a carico della finanza pubblica è di 35 milioni, divisi tra lo Stato e la Regione Campania; il resto sarà pagato dalla Cit, Compagnia italiana turismo. E´ un granello, nel bilancio dello Stato, alle prese con i parametri di Maastricht e per questo sottoposto all´attenzione costante della Ue. Ma è pur sempre qualcosa.
Ora, dal linguaggio tecnico della Gazzetta viene fuori solo che i finanziamenti saranno erogati in tre annualità a partire dal 2002; che gli investimenti dovranno essere realizzati entro il 2004; che, a regime, si dovrà concretizzare «un´occupazione incrementale non inferiore a n. 256 addetti diretti»; che eventuali variazioni dell´importo degli investimenti non potranno in nessun modo comportare «aumenti degli oneri a carico dello Stato». Ma conversando con il sindaco di Pietrelcina, Domenico Masone, emergono altri particolari.
Per esempio: le nuove strutture faranno parte di una «cittadella» progettata dall´architetto svizzero Mario Botta e dallo scultore Mimmo Paladino. L´insiediamento sorgerà ai margini di Piana Romana, non lontano dalla chiesa che ricorda il luogo dove il frate - si chiamava Francesco Forgione - ricevette le prime stigmate. E ancora: si pensa ad edifici con torri, porticati e fontane; marrone e dorato saranno i colori prevalenti, come il terreno e i campi di grano della zona. «Nessuna colata di cemento né forme di nuovo paganesimo», assicura Masone. «Puntiamo ad una operazione culturale, per tirare fuori la vocazione del luogo». Il sindaco fa un calcolo: a lavori ultimati, per Padre Pio ci saranno 1200 posti letto, tra la casa di accoglienza e l´hotel a 4 stelle; il paese ospita in tutto 3 mila abitanti.
La delibera del Cipe, che prevede anche il recupero e la riqualificazione dei luoghi di culto di Pietra
lcina, è apparsa sulla Gazzetta ufficiale qualche giorno fa ed è firmata dal ministro dell´economia, Giulio Tremonti. Il nuovo insediamento, destinato secondo gli addetti ai lavori a diventare un importante snodo del turismo religioso internazionale, sarà realizzato attraverso un «contratto di programma» tra il ministero delle Attività produttive e la Cit. Per la firma ci sono sei mesi di tempo.

Ce n'è un altro esempio che cito a memoria ma la citazione la merita tutta: a Padova vengono destinati i fondi per la costruzione di un secondo, nota bene "un secondo", museo del baco da seta.

Tutto questo mentre si usa la scure sulla sanità, sulla scuola, sulla ricerca.
Trova tu un nome adeguato a scelte di finanza di questo tipo.

Leila

Se si parla di economia allora S.Giovanni Rotondo, riceve 2.000.000 di visitatori l’anno; se calcoliamo un solo pernottamento, due o tre pasti, caffè, merende, bibite ecc. ecc., i più parsimoniosi lasceranno 150 euro, che danno una entrata complessiva di 300.000.000 di Euro che in 5 anni (il tempo di una legislatura) ammonteranno ad 1 miliardo e 500 milioni di euro. E’ ovvio che gli abitanti di S. Giovanni rotondo e Pietralcina non producono tutto da soli, e che quindi una bella fetta finisce all’”indotto”. Il sud ha così un’entrata reale e duratura (perché la devozione ai santi non teme elezioni né partiti, né crolli in borsa). Chi, giustamente, ritiene un dovere l’impegno per il Meridione, non può che rallegrarsi di questo bene procurato da Padre Pio a quella landa che era veramente desolata. E all’infuori di Padre Pio non ci pensò nessuno a fare qualcosa…neanche i “premurosi e preoccupati” partiti di centro-sinistra…e dire che il tempo l’hanno avuto.
Dunque i 35 milioncini di euro investiti sono stati un ottimo investimento, la regione Campania ha messo una parte dei 35 e certamente avrà l’approvazione di quasi tutti i suoi amministrati, salvo quelli la cui unica preoccupazione è conquistare il potere…e beh… ognuno tira l’acqua al suo mulino.
(A proposito di sanità, a S. Giovanni Rotondo, sempre per i meriti di Forgione Francesco, è sorto il miglior ospedale d’ Italia….vedere per credere.)
Ciao Leila

Ultima modifica di Giorgio Drudi : 15-12-2002 alle ore 19.42.15
 
Vecchio 15-12-2002, 19.50.22   #1468
Paco
Hero Member
 
L'avatar di Paco
 
Registrato: 28-04-2001
Messaggi: 670
Paco promette bene
Re: Re: Qualcosa di più serio, Cecco? Se lo preferisci.......

Quota:
Originariamente inviato da Giorgio Drudi

Se si parla di economia allora S.Giovanni Rotondo, riceve 2.000.000 di visitatori l’anno; se calcoliamo un solo pernottamento, due o tre pasti, caffè, merende, bibite ecc. ecc., i più parsimoniosi lasceranno 150 euro, che danno una entrata complessiva di 300.000.000 di Euro che in 5 anni (il tempo di una legislatura) ammonteranno ad 1 miliardo e 500 milioni di euro. E’ ovvio che gli abitanti di S. Giovanni rotondo e Pietralcina non producono tutto da soli, e che quindi una bella fetta finisce all’”indotto”. Il sud ha così un’entrata reale e duratura (perché la devozione ai santi non teme elezioni né partiti, né crolli in borsa). Chi, giustamente, ritiene un dovere l’impegno per il Meridione, non può che rallegrarsi di questo bene procurato da Padre Pio a quella landa che era veramente desolata. E all’infuori di Padre Pio non ci pensò nessuno a fare qualcosa…neanche i “premurosi e preoccupati” partiti di centro-sinistra…e dire che il tempo l’hanno avuto.
Dunque i 35 milioncini di euro investiti sono stati un ottimo investimento, la regione Campania ha messo una parte dei 35 e certamente avrà l’approvazione di quasi tutti i suoi amministrati, salvo quelli la cui unica preoccupazione è conquistare il potere…e beh… ognuno tira l’acqua al suo mulino.
(A proposito di sanità, a S. Giovanni Rotondo, sempre per i meriti di Forgione Francesco, è sorto il miglior ospedale d’ Italia….vedere per credere.)
Ciao Leila


machiavellico come la maggioranza
Paco non è collegato  
Vecchio 15-12-2002, 20.05.23   #1469
Giorgio Drudi
Guest
 
Messaggi: n/a
Re: Re: Re: Qualcosa di più serio, Cecco? Se lo preferisci.......

Quota:
Originariamente inviato da Paco


machiavellico come la maggioranza

Mi viene il dubbio che tu non sappia cosa significa "machiavellico"...( lo ritengo insignificante)ed anche il dubbio che tu pensi che "economia" sia una parolaccia... ( ma lo ritengo insignificante).
Quel che mi fa piacere è che mi fai sorridere( questo è significante per me).
Ciao Pacissimo
 
Vecchio 15-12-2002, 20.35.34   #1470
Paco
Hero Member
 
L'avatar di Paco
 
Registrato: 28-04-2001
Messaggi: 670
Paco promette bene
Re: Re: Re: Re: Qualcosa di più serio, Cecco? Se lo preferisci.......

Quota:
Originariamente inviato da Giorgio Drudi

Mi viene il dubbio che tu non sappia cosa significa "machiavellico"...( lo ritengo insignificante)ed anche il dubbio che tu pensi che "economia" sia una parolaccia... ( ma lo ritengo insignificante).
Quel che mi fa piacere è che mi fai sorridere( questo è significante per me).
Ciao Pacissimo


credo di conoscere il significato e non ho bisogno di dimostrarlo al mondo intero, la parola economia non la ritengo una parolaccia, ma c'è economia e economia e quella da te descritta non è la vera economia
ti faccio ridere? no comment!
Paco non è collegato  
Chiudi discussione


Utenti attualmente attivi che stanno leggendo questa discussione: 1 (0 utenti e 1 ospiti)
 
Strumenti discussione

Regole di scrittura
You may not post new threads
You may not post replies
You may not post attachments
You may not edit your posts

BB code is ON
Gli smilies sono ON
[IMG] è ON
Il codice HTML è OFF

Vai al forum

Orario GMT +2. Ora sono le: 19.51.51.


E' vietata la riproduzione, anche solo in parte, di contenuti e grafica.
Copyright © 1999-2017 Edizioni Master S.p.A. p.iva: 02105820787 • Tutti i diritti sono riservati
L'editore NON si assume nessuna responsabilità dei contenuti pubblicati sul forum in quanto redatti direttamente dagli utenti.
Questi ultimi sono responsabili dei contenuti da loro riportati nelle discussioni del forum
Powered by vBulletin - 2010 Copyright © Jelsoft Enterprises Limited.