[Politica & co.] Il miracolo e' gia' finito?

[infinitopiuuno]

Sull'etica dei grandi imprenditori mi ero già espresso con giudizi negativi.

Io volo basso e vedo piccole realtà che ora soffrono più di prima: tutto qua.

Poi ci sono gli italiani...non diamo tutta la colpa al Governo.

Inviato da infinitopiuuno

Poi ci sono gli italiani...non diamo tutta la colpa al Governo.

Concordo... ma non diamo tutta la colpa nè a questo nè ad altri governi.

[Silence]

Io la colpa non la dò al governo...ma a quelli che governano, ora, ieri e forse domani.

L'ho sempre detto e continuerò a ripeterlo, non c'è mai, almeno sui grandi temi, grande discordanza fra i due schieramenti!

[zen67]

Girando per il web e nello specifico sul sito di travaglio dopo la performance ad anno zero ecco che mi ritorna sotto gli occhi....LEGGI QUA le sentenze scaricabili su questi personaggi.....
Sti c@..
da restar senza parole.... e bisogna pensare anche a che stanno facendo ora sti tizi...

[Robbi]

Unita discussione al thread istituzionale

Inviato da infinitopiuuno

Sull'etica dei grandi imprenditori mi ero già espresso con giudizi negativi.

Io volo basso e vedo piccole realtà che ora soffrono più di prima: tutto qua.

Poi ci sono gli italiani...non diamo tutta la colpa al Governo.

Le piccole realtà borghesi imprenditoriali hanno abbattuto la feodalità francese spodestando i contadini della loro rivoluzione e trasformandola in rivoluzione borghese.

Le piccole realtà borghesi inglesi hanno cambiato il mondo per sempre finanziando e sviluppando la rivoluzione industriale.

Le piccole realtà borghesi piemontesi, tramite un effetto virtuoso che ha "contagiato" via via le regioni limitrofe e poi gran parte dello "stivale", hanno preparato il terreno all'allargamento del potere sabaudo, hanno "fatto" l'unità d'Italia.



Le piccole realtà imprenditoriai italiane, oggi, che progetto hanno? Che contribuzione danno alle sorti del paese?

Capisco perfettamente il ragionamento di base: se un imprenditore viene messo alle strette da un regime fiscale troppo complesso e troppo pesante, rischia di dover mettere la chiave sotto la serranda, licenziando i suoi dipendenti. Ma d'altra parte, constatato che in una data situazione l'imprenditore, datogli carta bianca, non ridistribuisce equamente la sua ricchezza, non investe adeguatamente, non partecipa quanto dovrebbe alla vita civica del suo paese, ossia se la ricchezza delle aziende del paese non corrispondono più alla ricchezza globale del paese, allora è un dovere morale dello stato di intervenire a difesa del potere di acquisto dei singoli cittadini.

Dovrebbe essere un principio di do ut des... Le aziende italiane (e penso la maggior parte degli imprenditori europei) chiedono carta bianca per le loro imprese, meno fiscalità, meno controlli, meno regole. Ma in cambio non propongono più nulla, se non la speranza, vaghissima, che valga il teorema (sempre più smentito) del liberalismo assoluto, per cui il benessere delle aziende genera automaticamente benessere per la società intera.

Mi stupisce che, globalmente, sia opinione diffusa che la classe politica, italiana, francese, europea, manchi di progetti di largo respiro, di profondità di pensiero, di capacità di immaginare nuovi orizzonti e nuove conquiste, mentre viene globalmente accetata la tesi che le aziende e gli imprenditori che le guidano dovrebbero godere di maggiore libertà legale, di meno tasse, di meno regole per portare benefici alla società in cui viviamo.

Mi stupisce profondamente, perché in realtà le classi imprenditoriali occidentali versano nella stessa identica apatia di idee delle classi politiche di loro referenza, e dopotutto ciò e normale visto che i politici sono la loro immagine, la loro proiezione nella vita pubblica.



Tengo comunque a precisare una cosa: parlo in termini del tutto generali, senza riferimenti specifici alla situazione italiana dalle ultime elezioni. Non posso purtroppo seguire come vorrei le cose italiane e non sono al corrente nei dettagli della politica economica del governo attuale.

[infinitopiuuno]

Inviato da exion

cut

Le piccole realtà imprenditoriai italiane, oggi, che progetto hanno? Che contribuzione danno alle sorti del paese?

MA CUT

Elenchiamoli un po': giornalai, tabaccai, elettricisti, officine meccaniche, agenti di commercio. assicuratori, edili, programmatori, bar, trattorie, agenzia di pratiche automobilistiche, traduttori, spogliarellisti, imprese di pulizia ecc.

Quale progetto hanno in mente?

1) non fallire
2) non aver paura di andare in banca quando il conto è in rosso
3) se si arricchiscono, i più intelligenti reinvestono o se subodorano aria di fritto, vendono e cambiano attività.

Nel contempo comprano una casa e mantengono una famiglia.

Se il loro risparmio, in un periodo nero come questo, viene eroso da uno STATO che non li rappresenta e perlomeno che offre servizi indecenti, essi si incazzano e molto pure.

Quindi per i piccoli imprenditori, salvo rari casi non c'è nessun progetto se non quello di tirare la carretta.

[biologist1972]

condivido in toto il tuo pensiero, non ho capito solo questa affermazione:

Inviato da infinitopiuuno

.... viene eroso da uno STATO che non li rappresenta e perlomeno che offre servizi indecenti...

in che senso lo Stato non li rappresenta? Nel senso che non attua politiche economiche e fiscali che diano un beneficio anche a questa categoria?

[infinitopiuuno]

Inviato da biologist1972

condivido in toto il tuo pensiero, non ho capito solo questa affermazione:

in che senso lo Stato non li rappresenta? Nel senso che non attua politiche economiche e fiscali che diano un beneficio anche a questa categoria?

L'attuale Governo non ha fatto altro che aumentare le tasse e i contributi. L'aumento tutto sommato non è molto evidente ma il Visco e il Bersani cosa hanno fatto? Hanno perversamente allargato la base imponibile a tutto il popolo delle partite IVA.

Per es: se nel 2005 io ho dichiarato 40.000 Euro, quest'anno, a parità di elementi(ricavi e costi) dichiarerò di più poichè appunto non mi vengono più riconosciuti fiscalmente determinati e sacrosanti costi.

Non mi rappresenta uno stato che mi spolpa...se poi non l'ho votato...

[biologist1972]

Inviato da infinitopiuuno

L'attuale Governo non ha fatto altro che aumentare le tasse e i contributi. L'aumento tutto sommato non è molto evidente ma il Visco e il Bersani cosa hanno fatto? Hanno perversamente allargato la base imponibile a tutto il popolo delle partite IVA.

Per es: se nel 2005 io ho dichiarato 40.000 Euro, quest'anno, a parità di elementi(ricavi e costi) dichiarerò di più poichè appunto non mi vengono più riconosciuti fiscalmente determinati e sacrosanti costi.

Non mi rappresenta uno stato che mi spolpa...se poi non l'ho votato...

chiarissimo (Y)(Y)(Y)

[invernomuto]

Inviato da infinitopiuuno

L'attuale Governo non ha fatto altro che aumentare le tasse e i contributi. L'aumento tutto sommato non è molto evidente ma il Visco e il Bersani cosa hanno fatto? Hanno perversamente allargato la base imponibile a tutto il popolo delle partite IVA.

Per es: se nel 2005 io ho dichiarato 40.000 Euro, quest'anno, a parità di elementi(ricavi e costi) dichiarerò di più poichè appunto non mi vengono più riconosciuti fiscalmente determinati e sacrosanti costi.

Non mi rappresenta uno stato che mi spolpa...se poi non l'ho votato...

...ho un amico..marmista..quindi artigiano...che non fa che dire che non ce la fa più ad andare avanti così. Che deve pagare tasse su ricavi presunti e, forse, irraggiungibili..se non, magari, in anni più fortunati.
E come dargli torto?
Ma...come hanno fatto le cose a degenerare così??? Forse perchè viviamo in un paese di 'furboni'...dove chi riesce a pagare meno del dovuto o...addirittura a non pagare le tasse è un 'dritto'? Sarà forse per colpa di questi signori che il tutto è degenerato? Come chi va in pensione senza averne titolo...come chi prende soldi dallo stato per finte invalidità...eccetera eccetera. Certo...che a pagare poi debba essere sempre magari la persona onesta fa girare le castagne. Ma...sapete cosa risponde quel mio amico marmista quando gli dico che lui..e tutti i commercianti e tutti i professionisti...hanno la possibilità..o, almeno, l'hanno avuta..di frodare il fisco..in un modo o nell'altro...mentre quelli come me...stipendiati...nemmeno lo possono sognare(e nemmeno lo vorrei)...beh..lui dice che non è la stessa cosa...perchè lui paga..mentre a me trattengono. Ma se ogni mese in busta paga vedo un lordo di 1.400 euro...e un netto di 980 euro...in un modo o nell'altro a me 'mancano' 420 euro...tutti i mesi...e 420 moltiplicato 12 fa oltre 5000 euro..tutti gli anni...

Inviato da infinitopiuuno

Elenchiamoli un po': giornalai, tabaccai, elettricisti, officine meccaniche, agenti di commercio. assicuratori, edili, programmatori, bar, trattorie, agenzia di pratiche automobilistiche, traduttori, spogliarellisti, imprese di pulizia ecc.

Quale progetto hanno in mente?

1) non fallire
2) non aver paura di andare in banca quando il conto è in rosso
3) se si arricchiscono, i più intelligenti reinvestono o se subodorano aria di fritto, vendono e cambiano attività.

Nel contempo comprano una casa e mantengono una famiglia.

Se il loro risparmio, in un periodo nero come questo, viene eroso da uno STATO che non li rappresenta e perlomeno che offre servizi indecenti, essi si incazzano e molto pure.

Quindi per i piccoli imprenditori, salvo rari casi non c'è nessun progetto se non quello di tirare la carretta.

Paoli', questo l'avevo capito perfettamente.

E' proprio questo il problema. Qual è la partecipazione alla vita del paese di queste categorie, a parte generare profitti per il mantenimento di sé stessi? Qual è il valore aggiunto offerto da giornalai, tabaccai, meccanici, edili, etc... alla "sistema paese"? "Tirare la carretta" non è un progetto di cooperazione sociale.

Se non c'è valore aggiunto e reale intenzione di proiettarsi in avanti, non può nemmeno esserci l'avallo incondizionato e totale dello stato sulle attività della sua imprenditoria. Stato che, a quel punto, passa a garantire più il potere di acquisto dei cittadini dipendenti (potere di acquisto che genera domanda, che genera produzione, di cui beneficiano le aziende) che non il profitto netto dell'azienda che non reinveste o reinveste male.

[Billow]

Infy , che dire, hai centrato il problema

prenderesti come cliente una aziendina del NORD EST a livello familiare ???

[infinitopiuuno]

D'accordo. Ma tu Stato non puoi nemmeno mortificarmi l'azienda che non ha saputo investire...lasciala al sua destino..non condannarla.

Prendiamo un esempio felice di imprenditoria pigra: gli hotel della riviera ligure.

Da decenni non investono poichè hanno i clienti fuori dalla porta anche a Natale e le ricchezze prodotte non reivestite non hanno dato molto all'Italia.

Vogliamo condannarli a pagare di più tarpando loro le ali in un ipotetico tentativo di allargamento, ammodernamento ecc. oppure li incentiviamo?

Io direi nessuno dei due: alcuni pensano invece a castigarli...altri a dar loro una mano poichè questo paese senza turismo sarebbe veramente da terzo mondo.

Ma andiamo un po' dentro....chi gestisce questi hotel a 2-3 stelle? Sono famiglie o perlopiù 3 o 4 persone che sicuramente non hanno 20 anni e idee rivoluzionarie.

Poi parli dei "dipendenti" come un gruppo sociale pronto a rivoluzionare il paese.

Molti dipendenti sono come molti imprenditori...tirano a campare.

Cosa deve fare quel ristorante dove siamo andati io e te a mangiare la carne a Sanremo, gestito da marito taciturno, moglie analfabeta e figlia??

[infinitopiuuno]

Inviato da Billow

Infy , che dire, hai centrato il problema

prenderesti come cliente una aziendina del NORD EST a livello familiare ???

Se mi paghi le trasferte in alcuni hotel che dico io in Slovenia(tutto compreso!), perchè no?