Raccontiamo una storia..FANTASY

Originariamente inviato da nikzeno
(scusate, ma sto Ioria è morto o no? E se è morto, passi che c'ha il conato post mortem, ma addirittura farlo parlare mi sembra eccessivo... )

sono le sue ultime parole....vicino alla morte è entrato in uno stato di ubiquità e ha voluto avvertire il suo amico...

[nikzeno]

Ah, ok. Cmq adesso ci penso io...

[nikzeno]

Quando arrivai in quel vecchio sobborgo, immerso nelle nebbie mattutine, mi resi conto che aveva un aspetto innaturale; il mio sesto senso mi disse di stare lontano da quel maniero. Qualcosa di sinistro persino nell'aria che respiravo...
Poteva davvero essere reale? L'avrei scoperto solo entrando...Senza indugio mi avvicinai al possente arco di nanica fattura, che era stato eretto come baluardo e mònito contro l'antico nemico di sempre, il Demone Turel.
L'immenso portale sembrava socchiuso, un silenzio ancestrale avvolgeva e opprimeva quell'attesa quasi secolare...
Impugnai lentamente l'elsa d'acciaio e vidi che del fumo saliva dalla soglia... Acre e venefico rendeva difficoltoso vedere oltre, tuttavia scorsi nella penombra una figura decisamente familiare! Il capitano Ioria, riverso al mio fianco con sul viso i segni indelebili della morte. Mi rivolse un flebile conato. Con voce roca disse: "Non entrare, non...", chiuse gli occhi per sempre.

(Tiè )

Quando arrivai in quel vecchio sobborgo, immerso nelle nebbie mattutine, mi resi conto che aveva un aspetto innaturale; il mio sesto senso mi disse di stare lontano da quel maniero. Qualcosa di sinistro persino nell'aria che respiravo...
Poteva davvero essere reale? L'avrei scoperto solo entrando...Senza indugio mi avvicinai al possente arco di nanica fattura, che era stato eretto come baluardo e mònito contro l'antico nemico di sempre, il Demone Turel.
L'immenso portale sembrava socchiuso, un silenzio ancestrale avvolgeva e opprimeva quell'attesa quasi secolare...
Impugnai lentamente l'elsa d'acciaio e vidi che del fumo saliva dalla soglia... Acre e venefico rendeva difficoltoso vedere oltre, tuttavia scorsi nella penombra una figura decisamente familiare! Il capitano Ioria, riverso al mio fianco con sul viso i segni indelebili della morte. Mi rivolse un flebile conato. Con voce roca disse: "Non entrare, non...", chiuse gli occhi per sempre.
Superai allora

Originariamente inviato da nikzeno
chiuse gli occhi per sempre.

(Tiè ) [/B]

[nikzeno]

(no no, spetta un secondo, questo riconosce il corpo di un amico (?) che esala il suo ultimo respiro proprio di fronte a lui...! E tu mi ricominci la frase con "Superai allora"!? Della serie "nun me ne può fregà de meno"... )

Originariamente inviato da nikzeno
(no no, spetta un secondo, questo riconosce il corpo di un amico (?) che esala il suo ultimo respiro proprio di fronte a lui...! E tu mi ricominci la frase con "Superai allora"!? Della serie "nun me ne può fregà de meno"... )

è un bastian contrario

[nikzeno]

No dai, edita che proviamo a farla seria...

Originariamente inviato da nikzeno
No dai, edita che proviamo a farla seria...

è seria ...mi aspetto che uno dica varcò la soglia ...senno facciamo notte e lui non entra mai

[nikzeno]

Mmm... io speravo di scrivere il romanzo del secolo, a decine di mani... entrerebbe nella storia! vabbè và...

[nikzeno]

Quando arrivai in quel vecchio sobborgo, immerso nelle nebbie mattutine, mi resi conto che aveva un aspetto innaturale; il mio sesto senso mi disse di stare lontano da quel maniero. Qualcosa di sinistro persino nell'aria che respiravo...
Poteva davvero essere reale? L'avrei scoperto solo entrando...Senza indugio mi avvicinai al possente arco di nanica fattura, che era stato eretto come baluardo e mònito contro l'antico nemico di sempre, il Demone Turel.
L'immenso portale sembrava socchiuso, un silenzio ancestrale avvolgeva e opprimeva quell'attesa quasi secolare...
Impugnai lentamente l'elsa d'acciaio e vidi che del fumo saliva dalla soglia... Acre e venefico rendeva difficoltoso vedere oltre, tuttavia scorsi nella penombra una figura decisamente familiare! Il capitano Ioria, riverso al mio fianco con sul viso i segni indelebili della morte. Mi rivolse un flebile conato. Con voce roca disse: "Non entrare, non...", chiuse gli occhi per sempre.
Superai allora l'angoscia

Quando arrivai in quel vecchio sobborgo, immerso nelle nebbie mattutine, mi resi conto che aveva un aspetto innaturale; il mio sesto senso mi disse di stare lontano da quel maniero. Qualcosa di sinistro persino nell'aria che respiravo...
Poteva davvero essere reale? L'avrei scoperto solo entrando...Senza indugio mi avvicinai al possente arco di nanica fattura, che era stato eretto come baluardo e mònito contro l'antico nemico di sempre, il Demone Turel.
L'immenso portale sembrava socchiuso, un silenzio ancestrale avvolgeva e opprimeva quell'attesa quasi secolare...
Impugnai lentamente l'elsa d'acciaio e vidi che del fumo saliva dalla soglia... Acre e venefico rendeva difficoltoso vedere oltre, tuttavia scorsi nella penombra una figura decisamente familiare! Il capitano Ioria, riverso al mio fianco con sul viso i segni indelebili della morte. Mi rivolse un flebile conato. Con voce roca disse: "Non entrare, non...", chiuse gli occhi per sempre.
Superai allora l'angoscia e varcai

[Fëanor]

Quando arrivai in quel vecchio sobborgo, immerso nelle nebbie mattutine, mi resi conto che aveva un aspetto innaturale; il mio sesto senso mi disse di stare lontano da quel maniero. Qualcosa di sinistro persino nell'aria che respiravo...
Poteva davvero essere reale? L'avrei scoperto solo entrando...Senza indugio mi avvicinai al possente arco di nanica fattura, che era stato eretto come baluardo e mònito contro l'antico nemico di sempre, il Demone Turel.
L'immenso portale sembrava socchiuso, un silenzio ancestrale avvolgeva e opprimeva quell'attesa quasi secolare...
Impugnai lentamente l'elsa d'acciaio e vidi che del fumo saliva dalla soglia... Acre e venefico rendeva difficoltoso vedere oltre, tuttavia scorsi nella penombra una figura decisamente familiare! Il capitano Ioria, riverso al mio fianco con sul viso i segni indelebili della morte. Mi rivolse un flebile conato. Con voce roca disse: "Non entrare, non...", chiuse gli occhi per sempre.
Superai allora l'angoscia e varcai la soglia

Quando arrivai in quel vecchio sobborgo, immerso nelle nebbie mattutine, mi resi conto che aveva un aspetto innaturale; il mio sesto senso mi disse di stare lontano da quel maniero. Qualcosa di sinistro persino nell'aria che respiravo...
Poteva davvero essere reale? L'avrei scoperto solo entrando...Senza indugio mi avvicinai al possente arco di nanica fattura, che era stato eretto come baluardo e mònito contro l'antico nemico di sempre, il Demone Turel.
L'immenso portale sembrava socchiuso, un silenzio ancestrale avvolgeva e opprimeva quell'attesa quasi secolare...
Impugnai lentamente l'elsa d'acciaio e vidi che del fumo saliva dalla soglia... Acre e venefico rendeva difficoltoso vedere oltre, tuttavia scorsi nella penombra una figura decisamente familiare! Il capitano Ioria, riverso al mio fianco con sul viso i segni indelebili della morte. Mi rivolse un flebile conato. Con voce roca disse: "Non entrare, non...", chiuse gli occhi per sempre.
Superai allora l'angoscia e varcai la soglia. Avvenne allora

[Fëanor]

(fagli fare qualcosa prima Giorgio, sennò finisce la storia )