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#1 |
Gold Member
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Registrato: 23-10-1998
Loc.: X Regio - Venetia et Histria
Messaggi: 14.119
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Cogne
ieri mi son guardato Bruno Vespa per tutta la sera, non mi sembra possibile che una madre, (per quanto stressata) possa agire come la volevano descrivere, ragioniamo solo su di un fatto... io MADRE, uccido il mio bambino... e poi vado nel panico più totale, quasi da crisi epilettica, alla scoperta del fatto ??? inizio ad urlare, a chiamare a destra e a manca aiuto ... sia per telefono.... che a voce ???? e poi.... se c'era 'sta premeditazione e lucida follia, poteva almeno far sparire il pigiama, o toglierlo in fase di omicidio... come sempre la "ECCELLENTE magistratura ITALIOTA" ha pescato il più credibile, non l'assassino... oltretutto è molto facile dare la colpa alla madre..... non so che pensare.. sono sconcertato !!! ![]() ![]()
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___________________________________ .:: ConnectU il Social Network Italiano - Equitalia Class Action ::. Ultima modifica di Billow : 15-03-2002 alle ore 08.53.54 |
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#2 |
Hero Member
Registrato: 18-01-2002
Loc.: Pordenone
Messaggi: 595
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Anche io ieri sera, nel fare zapping poi mi sono ritrovato su Porta a Porta.
Una storia veramente incredibile... ![]() Non sò proprio cosa dire.. ![]() Il lasco di tempo che l'omicida ha compiuto il fatto è veramente breve... con molte probabilità, che sia stata lei è vero... Il pigiama e le ciabatte, per me non sono la vera prova, ma da quello che ho sentito, prima di accompagnare Davide a scuola lei è ritornata in casa per calmare Samuele e poi è scesa per accompagnare in definitiva Davide. Secondo me è lì che è accaduto il tutto.. ![]() |
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#3 |
Newbie
Registrato: 24-08-2001
Loc.: Sarda..
Messaggi: 31
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Sono d'accordo con te..
..non si sta pensando a scoprire il vero assassino ma a trovare un capro espiatorio che tolga la " patata bollente" dalle mani degli inquirenti. La pressione dei media si sta facendo tale da costringere chi di dovere ad affrettare le cose. Senza contare poi che mancano sia l'arma del delitto che il movente. Mi fa ribrezzo pensare che viviamo in un mondo condizionato dai media, dove un magistrato che si senta col fiato sul collo ordini l'arresto di una persona senza prima un'avviso di garanzia. Lui si difende dicendo che si avevano prove a sufficienza per saltare questa procedura.. ..ma secondo me si aveva solo fretta di trovare un colpevole. Ciao Tony.
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Il denaro fa l'uomo ricco, l'educazione lo fa signore. Moderator Off Topic of the nVItalia Forum :::MAZZA CHIODATA GROUP::: |
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#4 |
Gold Member
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Registrato: 23-10-1998
Loc.: X Regio - Venetia et Histria
Messaggi: 14.119
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non prove ti correggo...
sono indizi,.,,,, cito Bruno VESPA.... e quel magistrato che si sente molto taricone... negli atteggiamenti... L'assassino aveva addosso il pigiama...... la madre aveva addosso il pigiama ergo la madre è l'assassino... MA DAIIIII....
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#5 |
Newbie
Registrato: 24-08-2001
Loc.: Sarda..
Messaggi: 31
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Infatti...senza l'arma e le relative impronte..
..senza testimoni... ..senza un movente.. ..si hanno solo prove indizziarie.. ..come ho gia detto..hanno solo voglia di chiudere il caso al piu presto e scaricarsi sta pressione di dosso... ...UN'INDECENZA...
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Il denaro fa l'uomo ricco, l'educazione lo fa signore. Moderator Off Topic of the nVItalia Forum :::MAZZA CHIODATA GROUP::: |
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#6 |
Forum supporter
Registrato: 06-03-2002
Loc.: out of sight . . Status: renaissance
Messaggi: 1.982
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Bravo, proprio la pressione è il problema. Ormai sono parecchie settimane che c'è un continuo tamtam su questa storia, ed è orribile vedere come i giornalisti stiano strumentalizzando tutto per riempire di pagine e pagine i loro giornali o telegiornali...
Certo, la storia in sè è orribile, anche se, personalmente, credo benissimo che possa essere stata la madre, però non mi sembra giusto tormentare un intero paese per tutto questo tempo. E se il colpevole fosse, che ne so, il maggiordomo, tanto per dirne una? La famiglia di Samuele è già rovinata, ormai, lo sputtanamento sarebbe comunque globale, e, per la gente, la madre rimarrebbe comunque "una grossa indiziata per l'omicidio del figlio". Detesto l'accanimento giornalistico... capisco il diritto di cronaca, ma non il diritto di massacrare la gente. ciao
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Non farti più amici di quanti non possa tenerne il cuore. J. De Valckenaere Per raro che sia il vero amore, è meno raro della vera amicizia. F. de La Rochefoucauld Non chiedere a me il perchè, chiedi a te stessa cosa hai fatto e come hai rovinato tutto. |
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#7 | |
Junior Member
Registrato: 08-02-2001
Loc.: Torino
Messaggi: 129
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Re: Cogne
Quota:
![]() Se ben ricordo, il Gip ha riassunto in 83 pagine tutto ciò che é successo in quella casa (sulla base di tutte le perizie fatte dal Ris di Parma e le indagini interne alla casa), nel lasso temporale di pochi minuti, arrivando alla definizione di omicidio volontario ... Secondo me, questa donna ha realmente avuto (come hanno ipotizzato gli psicologi) uno sdoppiamento della personalità ... altrimenti, in condizioni mentali normali, una madre non potrebbe mai arrivare a pensare di compiere un atto così feroce nei confronti del proprio figlio ... figuriamoci a compierlo. E, purtroppo, ho il sospetto che la sua vicina di casa (la psicologa) l'abbia aiutata a nascondere qualcosa ... inoltre, mi ha molto sorpreso sapere che, a detta dei medici, i suoi primi interventi per rianimare quel povero bimbo siano stati definiti quantomeno "strani" e non adatti a quell'urgenza. Questa psicologa ha, poi, ritrattato, due volte le sue dichiarazioni ... insomma,IMHO, esistono parecchi elementi che non mi convincono e queste mie riflessioni, fatte su alcuni stralci dell'ordinanza letta ieri sera, non vogliono certo essere dei giudizi. Però, vorrei tanto capire ... Ciao. |
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#8 |
Guest
Messaggi: n/a
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boh ..
non mi convince l'idea del "maniaco" che in 8 minuti ha confezionato un delitto alla hitckok .. tutto nei minimi particolari .. e senza lasciare tracce (nessun indiziato se escludiamo la madre, il fratello e il padre) nn credo neppure che il pm sia una testina ... un raptus di follia imho è la tesi più convincente ... ne succedono di queste cose ... |
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#9 |
Gold Member
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Registrato: 23-10-1998
Loc.: X Regio - Venetia et Histria
Messaggi: 14.119
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A me non convince molto ..
il comportamento della dottoressa.... oppure il fatto... che possa essere stato il fratellino (ipotesi che nessuno ha perso in considerazione) ma conosciamo gli odii che si instaurano tra fratelli ![]() e che la madre lo copra...
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#10 |
Guest
Messaggi: n/a
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sono confuso
![]() se è stata lei è oribbile.... bisogna trovare il colpevole..ma non un innnocente ![]() ciaooooooo ![]() ![]() ![]() |
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#11 | |
Guest
Messaggi: n/a
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Quota:
che la madre lo copra dovrebbe essere conseguenziale a ciò ... cioè .. il pigiama intriso di sangue è il suo .. ed il fatto che l'hanno trovato candidamente ripiegato nell'armadio potrebbe far pensare cke la mamma lo abbia fatto apposta appunto per coprire e farsi incolpare (cuore di mamma) ... credo comunque che presto qualcuno canterà |
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#12 |
Junior Member
Registrato: 08-02-2001
Loc.: Torino
Messaggi: 129
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Proprio ieri sera, dopo la trasmissione, mio marito ha pensato al fatto che, forse, il fratello maggiore potesse essere (in qualche modo) parte in causa ...
Come già detto nei vari tg, era stato chiamato a rispondere ad alcune domande ... se fosse implicato (in qualche modo) gli inquirenti se ne sarebbero accorti: insomma, come si riesce alla età di 7 anni, a nascondere queste emozioni devastanti? Non so, mi sembra incredibile ... e, poi, hanno detto che i colpi sono stati inferti da un adulto in posizione eretta ... Un' altra cosa che mi ha fatto pensare: le pantofole (o zoccoletti)insanguinati sono della misura 38 mentre la madre ha il 36 ... per quale motivo lei avrebbe dovuto calzare pantofole di 2 numeri più grandi? Non trovava più le sue oppure era abituata a mettersi quelle di ... CHI??? Del marito o del figlio maggiore? Insomma, il discorso anche qui, IMHO, non fila liscio ... E, poi, perché non vengono alla luce i reali problemi depressivi o di stress che aveva questa donna nei tempi precedenti? Forse, nessuno ne era a conoscenza ... forse, lo sapeva solo la sua amica psicologa/vicina di casa ... cosa nasconde questa dottoressa ma, soprattutto, perché? |
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#13 |
Junior Member
Registrato: 09-03-2002
Loc.: Piemonte - Torino
Messaggi: 60
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Cogne è uno dei posti più tristi e terribili della terra!
![]() ![]() Sono stato in quel posto orribile per quasi un anno.. A mio parere la madre si Samuele non essendo del posto è impazzita..come vi posso garantire chiunque impazzirebbe.. In quel posto dimenticato o ci nasci o se provi a viverci sicuramente finisci in un manicomio. Al di la questo come fate a scandalizzarvi dopo che avete sentito storie come quella di Erika e Omar di Novi Ligure? Dove una ragazza ha ucciso Madre e Fratellino con non so quante coltellate? La pazzia umana non ha limite..non è spiegabile..le menti dissociate credo possano fare questo ed altro. E penso che la mente umana sia anche in grado di dimenticare quello che ha fatto..di rimuovere certi avvenimenti..magari come forma di autoprotezione. Quindi non mi stupisce per niente questa storia e sono convinto al 100% che l'unica colpevole o meglio esecutrice del delitto sia LA MADRE! Gli INDIZI possono essere indizi solo se ci sono altre soluzioni possibili...ma in questo caso gli indizi sono PROVE! D'altronde di fronte ad una continua negazione dei fatti e degli eventi ci si deve per forza muovere sulla base di deduzioni derivanti da giorni e giorni di analisi. Credo a mio modesto parere che abbiano pure aspettato troppo! 40 gg non sono pochi.E visto che forse ci troviamo di fronte ad una persona totalmente instabile la reiterazione delle proprie azioni era una cosa probabile e non così strana. I giudici in passato hanno spesso commessi errori..io sono il primo a non tollerare la carcerazione preventiva..la pena di morte..ecc ma ripeto che di fronte a tutti gli elementi raccolti non si possa che essere d'accordo con l'operato della magistratura. 40 gg di indagini, 40 gg durante i quali penso che chi dovesse decidere se arrestare o meno la madre del bambino non abbia dormito sonni tranquilli. Privare della libertà altrui un altro essere umano è un'azione forte,dura e penso che chi finalmente l'ha presa non l'ha fatto a cuor leggere ma dopo giorni e giorni di deduzioni,interrogatori e magari notti insonni. Stefania Cuge fu la prima a dire che anche lei è una Madre e che quindi poteva immaginare come si possa sentire un'altra madre che perde un figlio. Ma quando la stessa vittima è il carnefice mi dite come si può agire senza FERIRE gli animi di tutti ma mettendo al riparo chi è ancora vivo da chi può fargli selvaggiamente del male senza magari rendersene neanche conto? Oppure vogliamo chiamare jessica Fletcher per risolvere il caso? Credo che quello che oggi viviamo e vediamo sia la cosa giusta. Se mi sbaglio sarò il primo a pentirmene ma se io fossi stato il giudice che doveva prendere la decisione in merito all'arresto non avrei potuto fare altro che fare quello che è stato fatto.(Scusate il giro di parole). Vi auguro una buona notte..sperando che eventi del genere ne succedano sempre di meno..e magari grazie ad una crescita culturale della società. Notte |
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#14 |
Gold Member
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Registrato: 23-10-1998
Loc.: X Regio - Venetia et Histria
Messaggi: 14.119
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un paio di obiezioni ...
1) CHI è Stafania Cuge... ?? 2) la storia di novi ligure è nettamente differente... il mondo è pieno di ragazzine bionde in conflitto con la famiglia e la società stessa, che non sanno stare al mondo... Erika era uno di queste, ed ha trovato (per sfiga o per amore - uno che le ha dato corda - MAURO) che da adolescente innamorato avrebbe fatto di tutto per lei... a confutazione di questo.... chi di voi non ha pensato di scappare di casa a 17 anni ?? io sono persino sparito per 3 gg. - con i miei che stavano impazzando a cercarmi.... (ed ero semplicemente in barca a vela con amici + grandi) ![]() 3) In merito a Cogne non ne ho idea.. ma mi richiama molto i paesini della NS. Carnia (in Friuli) che sono suppergiù come l'ameno villaggio valdostano... 4) si dice che i colpi siano stati inferti da un ADULTO... avete mai provato la forza di un ragazzino incazzato nero di 8/10 anni ??? non riuscivamo a tenerlo in 2 .... 2 manzi da 85/90 Kg.... quindi ... proprio sul fratellino... andrebbero girate le indagini... (non me ne vogliano i sostenitori dell'infanzia infelice) ... in questo forum le donne non mancano.. vorrei proprio vedere quale di loro ..... da 18 ai 98 anni.... troverebbe il coraggio di far del male al prioprio figlio ..... vieppiù di 3 anni
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#15 | |
Senior Member
Registrato: 09-03-2001
Loc.: Urbino
Messaggi: 286
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Ho letto alcuni stralci dei verbali processuali (tra l'altro sono in giro su internet se a qualcuno interessano)....da profano....il tribunale minorile ha emesso una sentenza esemplare, il massimo della pena comminabile. Ma queste sono cose tecniche per cui lasciamo perdere. Ciò che è agghiacciante è quello che emerge dall'analisi dell'ambiente familiare, sono verbali molto duri (ahimè) sia sulla povera Susy Cassini che sull'ancor più povero Francesco De Nardo (dico povero perchè sono vicino al suo dolore). Sono analisi da esperti...molto complesse, difficili da comprendere pur avendo un grado d'istruzione elevato...molto elevato.... figuriamoci per generazioni parentali che nel dopoguerra purtroppo (certo non per colpa loro) non hanno mai affrontato relazioni familiari in modo approfondito. Vi consiglio di leggerle. Mesi di relazioni degli psichiatri che hanno studiato i due ragazzi. E' un viaggio nella parte buia della mente. Cose che forse l'evoluzione della nostra specie ancora non può cogliere pienamente. Vedi Billow, quando tu dici..."quante ragazzine ci sono con conflitti familiari incapaci di stare al mondo..." è proprio questo il punto.....è una sottovalutazione del problema.....ma più che sottovalutato è visione parzialmente cieca...... conta tantissimo ciò che ti è stato passato non solo consciamente, ma anche inconsciamente.......velatamente si parla d'incapacità nello svolgere il ruolo di genitore...come modello equilibrato. E' una cosa difficilissima da realizzare....ecco perchè credo ci voglia solo rispetto e tanto tanto silenzio verso ciò che ancora sta molto lontano da noi..... Per quanto riguarda Cogne.....beh nessuno è colpevole fino alla cassazione e lungi da me il giudicare...ma se per un solo istante aveste avuto il dubbio (come lo avuto io) che questa donna possa essere colpevole e vi siate chiesti il perchè di questo gesto.....provate a leggere qui.....forse in queste poche righe c'è qualcosa di quella parte buia che ancora non riusciamo a decifrare (Del 16/3/2002 Sezione: Cronache italiane Pag. 6) LA STAMPA IN CELLA, LONTANA DAI SOSTEGNI CUI SI E´ SEMPRE AFFIDATA Le due certezze di una donna sola Il marito e la dottoressa Satragni, unici modelli di «perfezione» Inviato a COGNE «Nessuno è un mostro», diceva pochi giorni fa alla «Stampa» il vescovo di Aosta, monsignor Giuseppe Anfossi. E adesso gli fa eco la gente di qua, anche quella che aspettava questo arresto e, ora che l´ha visto, è colpita dalla fragilità di Anna Maria. Adesso, pensando alla cella e al ripetere «Non sono stata io», rivedono meglio la fragilità non soltanto delle ultime immagini televisive, ma anche quelle dei giorni lontani del funerale, quando la sorreggevano il marito Stefano e la dottoressa Ada Satragni, le due figure forti, significative, di questa storia, i due che disperatamente voleva in casa di fronte al corpo di Samuele. Anna Maria, figlia di una famiglia grande, a far da mamma ad altri dieci, destinata senza scelta a un ruolo che ricoprirà anche nel futuro: dedicarsi agli altri, aspettarli, accudirli, senza una sua vita di relazione. Anche quassù, tra i monti che ha scelto, la sua giornata torna ad essere debole, scandita da appuntamenti del dovere casalingo: l´arredo che a lui farà piacere, i bambini che reclamano attenzione, che la riportano indietro, un inserimento che - dicono soltanto adesso qui - è soltanto formale, di conoscenze e non di amicizie, salvo casi rarissimi, di cene e non di tempo suo, tempo di cui appropriarsi. Ha una prima figura cui chiedere certezze. Ed è questo marito giovane, di bella presenza, soprattutto sicuro di sé. Tosto nel lavoro, aperto alle frequentazioni e capace di farsi ben volere fino al punto di entrare in consiglio comunale. Elettricista, guida alpina, uomo politico: Stefano ha successo e lei ne è fiera nella sua routine solitaria. Tanto fiera da aprire casa, fare inviti che risuonano su un modello che ha visto o sentito citare. E´ il modello del bon ton, della eleganza minuziosa, esasperatamente rigorosa della dottoressa Ada Satragni, vicina di casa, con una figlia di sette anni che la mattina incontra alla fermata del tram: elegante, educatissima, sempre linda e garbata. Anna Maria cerca queste due figure forti, ma intanto ci si misura, percepisce il proprio vuoto, seppure ossessionata dal tempo da dedicare al mansueto e chiuso Davide e al piccolo e vivacissimo Samuele. La gente che ci ripensa ora, riscopre come fosse più allegra e aperta quando abitava nell´alloggio affittato dal parroco, come quel meraviglioso isolamento con la stessa montagna sempre davanti la lasciasse carina e gentile di fuori, forse meno dentro. Eccola qui l´ansia, l´ansia che cresce, la paura della solitudine, quando devi affrontare un malessere da sola. Quando pensi che, dopo una notte difficile, non soltanto chi hai vicino ma persino i camici bianchi del 118 non ti capiscano. «Telefona a Ada, telefona a Ada», grida alla vicina di casa quando vede il corpo di Samuele. E Ada arriva, guarda per un momento il corpo, poi esegue alcune manovre e lei la segue. Le si affida. Salvo poi in tv precisare, senza che nessuno glielo chieda, che non c´è amicizia, soltanto un rapporto casuale per i piccoli malori dei figli. E sono anche parole della dottoressa a entrare fra gli elementi accolti dal giudice per le indagini preliminari: sono quelle testimonianze che smentiscono alcune certezze di Anna Maria. Ma ancora nei primi giorni la vuole accanto e vediamo Ada Satragni che le regge e le cinge la schiena con il braccio. Lei, non le sorelle. E´ l´unica forza, l´unico sostegno che sente affidabile con quello che sta alla sua destra, quello del marito, che tiene duro, trattiene la commozione e, come la dottoressa, le fa forza, la incita a resistere, la coccola e la carezza. Al quale, appena arrivato alla casa, aveva detto: «Aiutami a fare un altro figlio», come a non perderlo, a non essere sgridata perché era accaduto mentre lui non c´era. I due modelli di sicurezza, di perfezione ai quali ha sempre guardato e che ora le sono lontani. Erano i giorni del sospetto, quando ripeteva «non sono stata io» e li aveva accanto a rassicurarla che non era stata lei, che forse sbagliavano a pensare a un fenomeno dissociativo. E che ora le sono lontani, dalla cella delle Vallette dove sta rinchiusa, dove la sorvegliano a vista con professionalità e comprensione, ma anche dove quella lontananza brucia più che in tutte le giornate della sorridente routine di Cogne. Marco Neirotti
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![]() ![]() Ultima modifica di cinghialozzo : 17-03-2002 alle ore 12.55.06 |
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