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Vecchio 18-01-2018, 04.08.11   #15
retalv
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retalv è un gioiello raroretalv è un gioiello raroretalv è un gioiello raroretalv è un gioiello raro
Rif: Meltdown, Spectre e perché Microsoft mi ha convinto a desistere.

Non voglio per forza trovarci un complotto, ma la tempesta sembra proprio perfetta...

Non sono a conoscenza dello stato delle vendite sia lato consumer sia sul versante professionale/server ma a quello che ricordo (e credo di aver capito) negli ultimi 48-36 mesi i tempi di upgrade dell'hardware in generale si dovrebbero essere dilatati in modo sensibile. Se anche questo non fosse, quale modo migliore per incrementare le vendite è creare un bisogno, un'esigenza?

Quale modo migliore obbligare all'uppgrade miliardi di macchine per bugs più o meno difficilmente arginabili via software?
Se sono un datacenter, una banca o una semplice ditta con sever aperti verso l'esterno, il costo maggiore è aggiornare le macchine o il seppur remoto costo di una azione legale o perdita di guadagno per danni causa furto dati?

Ma non c'è poi bisogno di tralasciare il mondo consumer: preferiresti essere oppresso dal dubbio di lasciar leggere le tue PW del conto corrente ad un potenziale malintenzionato, scegli la strada di smettere di visitare i soliti siti porno e quelli non conosciuti per salvaguardare la sicurezza della macchina, o cerchi di cambiare macchina per continuare come sempre hai fatto?

Volendo raccontare una possibile evoluzione della faccenda... da quello che ho potuto capire il produttore è da c.a. 20 anni che "sforna" CPU contenenti un errore concettuale di architettura relativo alla previsione non lineare delle operazioni di pipe (non sono un tecnico, quindi probabilmente mi esprimo ad capocchiam).

Ipotizziamo che nel 2008 si siano accorti dell'errore e siano corsi ai ripari avviando la riprogettazione dell'architettura della CPU: 9-10 anni sono sufficienti per farlo? Sei-dodici mesi sono sufficienti per riadattare le linee di produzione?

Oggi hanno bisogno di incrementare le vendite: fanno "trapelare" il problema alla più grossa impresa di comunicazione mondiale: dopo che è stato reso pubblico con plauso del mondo a chi lo ha rivelato, possono affermare in tutta tranquillità di non averne saputo nulla fino a quel momento lasciando l'utente finale con una mano davanti e una dietro . Aggiungi a questo il blando interesse dei produttori di sistemi operativi e OEM e il gioco è fatto.

Le macchine "fresche" risultano quantomeno "pachabili" per quanto abbiamo avuto modo di leggere in varie parti, ma quelle destinate all'obsolescenza con buon tornaconto per il produttore di CPU, i produttori di matherboard, i produttori di chipset, i produttori di memorie RAM ecc. ecc. dovranno essere sostituite, se non altro per poter dire in sede legale di aver fatto tutto il possibile per arginare il problema e far dormire un poco più tranquillo il mondo consumer.

"Come ... fa scoprire ad altri un problema che potrebbe affossarla aiutando il concorrente diretto?"

Non rimarresti fedele a una azienda multinazionale che dopo sei mesi dalla scoperta di un problema "reagisce" mettendo a disposizione dei propri clienti un nuovo prodotto (magari a prezzo maggiorato, vista l'urgenza) che risolve il problema e magari ha "qualcosa in più"?

Ovviamente tutto questo riguarda una ipotesi, possibile, ma sempre di ipotesi si tratta.

Ai posteri...
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L'uomo ha attraversato un'evoluzione complessa, dal DOS a Windows 7.
Poi ... tutto è vago.
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