Questa non avrebbe mai dovuto essere scritta, ma tant'è.. C'è e ce la teniamo..
Le idi di marzo
Di memorie gelide e distanti
in nebbie pervase di muto dolore
è colma la mia ormai fragile mente
nel rivivere quelle idi morenti
E di solitudo mi vesto al crepuscolo
rovente e desolato, nei palmi distesi
ad accogliere la tua sinuosa figura
sì eterea nei dolci colori cremisi
Quali le mie colpe urlanti?
somme regine del nero colore
che mi avvolge candido e sensuale
e purga lustri di sogni infranti
d!
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esticazzi
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