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Vecchio 15-10-2005, 13.57.39   #630
exion
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Originariamente inviato da Gigi75
Spiego.
Come è cambiata la figura del comunista e del liberale OGGI?

Perchè si fa riferimento al comunismo "storico" parlando del comunismo di PRC?
Allora vorrei capire come voi vedete i vari spicchi del parlamento, delle linee politiche (non relativamente agli uomini e alle simpatie e antipatie che possono ispirare).

Molti pro DS lo sono fondamentalmente perchè anti Berlusconi.
Ma vorrei capire come scegliere il tipo di politica a prescindere dagli uomini.
Perchè DS e non FI?
Perchè DS e non PRC?

Quali sono in pratica le affermazioni di programma che convincono a votare l'uno invece dell'altro?

E quindi: come sono i comunisti oggi? e come sono i moderati di sinistra? e i margheritiani? e quello dello sdi? e quelli dell'udc? e quelli di FI?e quelli di AN? (la lega la tralasciamo.. perchè lo sappiamo come sono... )
Ah ecco... Così è più chiaro...

Vediamo

DS e non PRC per il semplice fatto che la vita è anche compromesso, e il partito di Bertinotti è poco incline al compromesso. Inoltre RC, come molti partiti comunisti sopravvissuti in Europa, sta cercando di riconvertirsi a paladino dei movimenti no global, vedendo in questi movimenti la prosecuzione delle lotte operaie. Per me questo è sbagliatissimo, perché il mondialismo non è più solo una lotte di classe, ma è una lotta tra poveri. Quindi serve una visione diversa da quella comunista. Questo sicuramente Bertinotti lo sa benissimo, ma per motivi di opportunismo si comporta come se i movimenti di oggi fossero la prosecuzione dei movimenti degli anni '70. Quindi... Out!

DS e non Margherita/Udeur per un semplice fatto di morale. Ancora non mi vanno giù certe decisioni prese dai governi Prodi/D'Alema, dettate dalla Margherita rutelliana.
Aborto, divorzio, eutanasia, liberalizzazione delle droghe leggere, etc... sono questioni che fanno parte delle scelte morali e private dell'individuo, ed è mia ferma convizione che mai e poi mai lo Stato debba intromettersi nelle scelte private dei cittadini. Questo per altro è un concetto non solo socialista riformista, ma profondamente liberale, solo che in Italia non deve saperlo nessuno.
Affrancare anche la politica italiana dal peso del Vaticano per me sarebbe importantissimo. La mia posizione rispetto a ora di religione, crocefisso nelle aule, etc... è nota. Non perché io sia un anticlericale mangia preti, ma per il semplice motivo che in nessuna altra democrazia occidentale e moderna si tollera una tale ingerenza di una fede religiosa, qualsiasi essa sia, nella vita pubblica di uno stato sovrano. L'unico partito che mi dà una minima speranza di dialogo franco con la chiesa per affrancarsi da essa e vedere riconosciuta l'assoluta indipendenza della Repubblica dalla Chiesa è appunto DS.



DS e non UDC per gli stessi motivi di cui sopra.


DS e non Radicali perché... Perché Pannella
Altrimenti... forse
Credo che i Radicali in Italia rappresentino oggi l'unico vero partito liberale. Perché non prendono più voti allora? Probabilmente perché rappresentano troppo poco i "poteri forti". Dicono un sacco di verità, ma di verità scomodissime, per cui è un gioco al massacro per tenerli più lontani possibile dal potere. Secondo il ragionamento che facevo ieri, ci sono in Italia secondo me non meno di 7 o 8 milioni di elettori che aspettano una sola cosa: gabbare il fisco, gabbare l'INPS, condonare tutto il condonabile, farsi i fatti propri insomma. E rispetto a questo i Radicali rappresentano sicuramente l'antitesi del farabuttismo italico.



DS e non Forza Italia perché... E che te lo dico a fare? Forza Italia è un partito opportunista, senza storia, inventato di sana pianta, e la cui storia di successo è la storia di successo di un marketing aziendale, non quella di una lotta politica. E' un partito nato per volere di un uomo che un giorno a deciso di cambiare l'Italia a suo favore, di prendersi una parte di Stato e farla sua. poi la pubblicità, i lustrini, il fiume di denaro e le promesse di maggior libertà nel fare le porcate che tangentopoli aveva spazzato via hanno fatto il resto.
Un partito formalmente liberale, ma che di veramente liberale, in 10 anni, non ha mai fatto nulla. Niente di niente. Anzi. Certe posizioni, ad esempio sul referendum sulla procreazione assistita, ne fanno il braccio armato dei moralisti di ogni estrazione culturale e politica, altro che liberali.
Indefinibile se non come il marciume assoluto del parlamento italiano, che attira a sé come un buco nero nello spazio tutti gli ex di altri partiti, espulsi o rinnegati perché troppo ladri, troppo polemici, o semplicemente troppo scemi.



DS e non AN... e beh... Perché gli ideali di destra non mi corrispondono neanche un pò. A parte che il partito di Fini è incosistente, praticamente non esiste, vive solo all'ombra di Don Silvio... Di che iniziativa importante si è fatta promotrice AN in questi anni? Così a naso, non mi sovviene nulla... Come se non esistessero, se non per portare voti a FI... Mah



Ah quasi dimenticavo la Lega: della Lega posso dire solo che fa leva su istinti primordiali e bestiali. Il suo programma non esiste, è un'accozzaglia di rivendicazioni regionalistiche che non hanno nulla a che spartire coi lander tedeschi o i cantoni svizzeri. Solo una lotta tribale degna dei longobardi post-impero.



In definitiva cosa rimane?

I DS. Perché? Perché è l'unico partito che tenta di difendere, un minimo, non tanto ma un minimo almeno, i diritti individuali della persona, il cui programma dovrebbe essere rivolto a beneficio prima di tutto dei lavoratori attraverso il compromesso e l'accordo con i poteri economici, e non con il loro sovvertimento. L'unico partito in Italia, penso, che considera la cultura non come un inutile orpello o una vacca da mungere (eccetto Rifondazione, ma la loro concezione di cultura è decisamente troppo "underground" per i miei gusti )

L'unico partito infine che a livello locale presenta persone che conosco da sempre, di cui mi fido, che mi fanno buona impressione. E questo penso che sia la cosa più importante: quando vedo a Sanremo, a Ventimiglia, in Liguria in generale chi sono i rappresentanti del Polo, mi sento male. Affaristi di provincia, ex maneggioni DC, massoni di ogni risma, ex delinquenti in odore di 'ndrangheta... Persone laide che solo a pensarci adesso mi viene la nausea. Un male che purtroppo, lo riconosco, affligge anche parte della sinistra, perché affligge tutta la politica italiana.

Ma tra i DS vedo soprattutto persone come me. Normalissime persone che cercano di sbarcare come meglio possono il lunario, che vanno in giro con la Punto o la Fiesta e non col Mercedes pur facendo lavori considerati "nobili" (medici, insegnanti, liberi professionisti) e soprattutto sulla cui onestà posso giurare solennemente perché le conosco sin da quando ero bambino.
Questo per me fa tutta la differenza.

Credo che le peculiarità dei partiti italiani oggi le facciano i loro elettori, molto più che in passato in cui era l'elettore a conformarsi al partito, e soprattutto la differenza la fa il modo che questi elettori hanno di concepire e di partecipare alla vita politica.