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Vecchio 29-11-2004, 16.13.08   #1
Flying Luka
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Flying Luka è nella strada per il successo
Arriva il caro-programmi

I produttori di software stanno cercando di mettere una «tassa» sull’evoluzione tecnologica: far pagare le licenze dei programmi in funzione della potenza dei computer e nel mirino vi sono soprattutto i server di nuovissima generazione equipaggiati con i chip multi-core, ovvero con due o più microprocessori inseriti nello stesso involucro (package).
A lanciare l’allarme è la società di analisi Gartner. Secondo uno studio condotto dall’analista Alexa Bona, entro il 2006 il costo delle licenze software aumenterà almeno del 50% a causa di una combinazione di fattori, nello sviluppo dell’hardware, che faranno impennare i prezzi. E fra questi elementi "rialzisti" la diffusione di server multi-core è il principale
Molte società intendono, infatti, rendere più costose le licenze quando il software è destinato a girare su architetture multi-core. La maggioranza dei produttori di software, interpellati da Gartner sostiene di voler far pagare una licenza per ogni core presente su ogni singolo chip.
L’approccio multi-core, dual-core in molti casi (cioè due cuori logici della Cpu),è un metodo per incrementare le prestazioni senza ricorrere a frequenze (clock) sempre più elevate, difficili da raggiungere e tali da creare enormi problemi di dissipazione termica a causa del calore sviluppato. Questa tecnologia è in fase avanzata di sviluppo e i due principali costruttori di semiconduttori per computer, Intel e Amd, stanno pianificando la commercializzazione su vastissima scala.
«Aumentare i prezzi in funzione dell’utilizzo di chip multi-core – dice Alexa Bona – è come far pagare la benzina in base alla potenza del motore di un’auto o in funzione del numero di cilindri del motore. Si tratta una sorta di "tassa" sull’innovazione che comporterà forti esborsi per le aziende. Inoltre, l’architettura dual-core non offre un raddoppio delle prestazioni, ma soltanto un teorico incremento del cinquanta per cento rispetto allo schema classico: un raddoppio del prezzo della licenza è dunque ulteriormente ingiustificato e le imprese si troverebbero a pagare molto di più in cambio di benefici limitati».


Il comportamento delle aziende

Ibm e Oracle sono tra le aziende che intendono far lievitare i costi del software, raddoppiando le licenze nel caso di chip dual-core. Microsoft, invece, afferma che continuerà a far pagare i programmi in base al numero di Cpu e non in funzione di quanti cuori logici vi sono all’interno dei chi, mentre altre multinazionali, come Bea, per esempio intende imporre un aumento del 25% per i programmi destinati ai dual-core: un atteggiamento rialzista ma comunque più moderato rispetto a chi sta pianificando incrementi fino al 100 per cento, scommettendo su un ingente incremento di fatturato per i prossimi anni.
Infatti, secondo Gartner la produzione di chip a singolo core cesserà entro un paio d’anni e se passasse la linea del raddoppio dei prezzi delle licenze, l’industria del software, in sostanza, salterebbe un gradino, spostando irreversibilmente verso l’alto i costi dell’informatica, in contro-tendenza con i prezzi dell’hardware che continuano a scendere in picchiata.


Le macchine virtuali

Il «caro-software» ipotizzato da Gartner entro i prossimi due anni non è però solo conseguenza dell’introduzione della architetture multi-core, ma l’incremento di almeno il 50 per cento originerebbe da altri tre fattore connessi all’evoluzione dell’hardware: virtualizzazione delle risorse hardware in sostituzione di server fisici, aumento della disponibilità di capacità di calcolo erogata in affitto come se fosse il servizio di una utility al pari di energia o di telecomunicazioni e, infine, la diffusione di soluzioni per far migrare (rapid provisioning) i programmi da un server all’altro (di maggiore o minore potenza) in base al carico di lavorio richiesto
«In particolare, l'impiego di macchine virtuali, ottenute partizionando e condividendo risorse fisiche da una parte abbatte i costi dell’hardware ma dall’altra - spiega Alexa Bona - farà incrementare i costi del software, vanificando i benefici poiché i fornitori punteranno and aumentare le tariffe per le licenze puntando a far pagare alle aziende i software in funzione della capacità complessiva dei server».
La cosiddetta capacità a richiesta (Capacity on demand – Cod) permette di far fronte a picchi temporanei di carico di lavoro delle macchine accendendo o spegnendo gli elaboratori di scorta e senza dover dimensionare l’intero sistema informativo in funzione della massima capacità ipotizzabile e quasi mai utilizzata. In questo modo si riducono gli investimenti nell’hardware, ma i fornitori di software fanno resistenza e puntando a politiche di prezzo per le licenze del tutto svincolate dal reale utilizzo o dall’approccio verso l’informatica come servizio erogabile e basate, invece, sulla disponibilità totale dei server installati.
Analogamente, i sistemi di rapid provioning rischiano di far crescere i costi del software perché i produttori continueranno a mantenere un modello di business basato sul pagamento di licenze per ciascun server
I listini dei software

Le nuove politiche di prezzo dei software per i computer con chip multi-core impatteranno anche sulle piccole e medie aziende e porteranno grande disappunto nelle società di grandi dimensioni che potrebbero anche rivedere i propri programmi di adeguamento tecnologico.
«Le imprese – afferma Bona – devono prendere immediatamente coscienza di questa tendenza in atto e iniziare a contrattare con i propri fornitori onde evitare di subire un raddoppio dei listini dei software. Dovranno tentare di negoziare un incremento massimo del 25% nel caso di utilizzo di architetture dual-core e dovranno fare in modo che i produttori di software riconoscano la partizionabilità dei server e attuino una strategia nella determinazione dei prezzi basati sul concetto di servizio software erogabile. Inoltre, dovranno accordarsi con le software house per investigare la possibilità di studiare nuovi metodi di determinazione del prezzo del software in linea con le attuali tendenze tecnologiche».

[FONTE] IL SOLE 24 ORE

http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=ar...rticolo&back=0
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