Rif: Decriptare file XLM
Sono in pensione da 4 anni, ma questi giochetti quando lavoravo li ho fatti per 20 anni.
Per avere l'implementazione di nuovi report personalizzati dal sistema informativo aziendale tramite l'IT "ufficiale" occorrevano fior di quattrini e tempi biblici.
Essendo finalmente venuto in possesso di una chiave di accesso ai file del database (per intercessione di un capo che non capiva una mazza di informatica, ma che aveva creduto alle mie argomentazioni) in formato nativo, potei finalmente scaricare sequenze di caratteri alfanumerici apparentemente senza senso, ma che, opportunamente interpretati, contenevano tutte le informazioni di base sulle quali potei finalmente fare report e aggregazioni estremamente più attendibili che permisero di smentire i risultati di alcuni report "ufficiali" palesemente errati.
Scusate per il preambolo, veniamo al sodo.
I campi criptati dell'immagine allegata sono composti da una sequenza di cifre da interpretare in questo modo:
- iniziano tutti col numero 3 (da ignorare)
- ogni gruppo di 3 cifre seguenti il 3 iniziale, opportunamente manipolato, corrisponde al codice ASCII di un carattere in chiaro.
- la manipolazione consiste nella sottrazione di una serie di dedendum che sono ripetitivi ogni 5 gruppi di 3 cifre con questa sequenza:
112
109
105
110
107
con Excel è possibile decrittare ciascun gruppo di 3 cifre con queste formule:
1° gruppo: =CODICE.CARATT(gruppodi 3 cifre-112)
2° gruppo: =CODICE.CARATT(gruppodi 3 cifre-109)
3° gruppo: =CODICE.CARATT(gruppodi 3 cifre-105)
4° gruppo: =CODICE.CARATT(gruppodi 3 cifre-110)
5° gruppo: =CODICE.CARATT(gruppodi 3 cifre-107)
poi la sequenza dei dedendum ricomincia
6° gruppo: =CODICE.CARATT(gruppodi 3 cifre-112)
7° gruppo: =CODICE.CARATT(gruppodi 3 cifre-109)
8° gruppo: =CODICE.CARATT(gruppodi 3 cifre-105)
9° gruppo: =CODICE.CARATT(gruppodi 3 cifre-110)
10° gruppo: =CODICE.CARATT(gruppodi 3 cifre-107)
poi la sequenza dei dedendum ricomincia
... fino alla fine dei gruppi di 3 cifre.
Nel file allegato la decrittazione dei dati visibili nell'immagine.
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Luigi Cartello
http://web.tiscali.it/lcartello/
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