L'assunto (
) di Skorpios mi pare questo: parlare di certi argomenti può portare a crearsi delle barriere mentali, ad etichettare le persone in base a schemi "primitivi".
Tu, Skorpios, però poni l'accento solo su religione e politica.
Secondo me qualsiasi argomento può diventare fonte di incasellamenti.
Ad esempio: stai dicendo ad un utente del forum che sabato sei andato a sentire un concerto di Chopin e per due ore sei rimasto come incantato. Lui ti risponde che sabato è andato a farsi una partita di calcetto.
Il rischio è quello di pensare: "guarda questo, rispondendomi così tende quasi a disprezzare il mio momento "contemplativo" volendo sottolineare che lui, il tempo, lo impiega "agendo".
E ci si crea tutta una serie di pensieri.
E si incasella la persona per un tipo superficiale.
Magari ci si azzecca pure.
Ma magari no. Magari poi si viene a scoprire dopo mesi che quella stessa persona è molto impeganata nel sociale e che magari, nel tempo libero, scrive poesie.
E di esempi ce ne sono tanti.
Difficile e nobile è l'esercizio di rimanere tabule rase.
Come dissi in un altro thread è impossibile per noi comunicare noi stessi. E ancora di più concepire l'altro con mente libera.
Credo che non sopportiamo troppe variabili. Abbiamo bisogno di appigli.
L'appiglio religioso e politico sono sinceramente i primi dell'umanità. Quelli che hanno fatto nascere le civiltà e.... le guerre.