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Vecchio 20-03-2007, 08.24.59   #1
Robbi
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Robbi promette bene
<p align="center"><img height="273" hspace="0" src="http://www.giustizia.it/newsonline/data/multimedia/432.jpg" width="467" align="baseline" border="0"></p><p>L’Italia entro l’anno disporrà della più grande infrastruttura telematica pubblica in banda larga d’Europa, destinata a collegare tutta la Pubblica Amministrazione, comprese 450 sedi italiane sparse in 120 Paesi del mondo.</p><p>Il “debutto” ha avuto luogo ieri 19 marzo, nel corso di un convegno nel Complesso Monumentale del Santo Spirito, dove Livio Zoffoli, presidente del CNIPA-Centro Nazionale per l’Informatica nella PA, ha illustrato le caratteristiche e le opportunità offerte dall’“SPC”, il Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione, che lo stesso CNIPA ha progettato, associando i nuovi strumenti della telematica e dell’innovazione digitale, per dare concreto supporto infrastrutturale alle norme del Codice dell’Amministrazione Digitale, le quali prevedono l’obbligo del “dialogo” e della cooperazione tra tutte le amministrazioni pubbliche. </p><p>Non solo per fornire nuovi servizi on-line, ma per evitare a cittadini ed imprese duplicazioni e sovrapposizioni burocratiche, come le ripetute file per sbrigare una pratica.</p><p><br>L’SPC, oltre a migliorare i servizi e rendere più efficienti e sicure le connessioni, innescherà una serie di rilevanti opportunità, come il risparmio dei costi (dai 140 milioni di € spesi per la sola PA centrale nel 2005 ai 65 milioni di € del 2007), la videoconferenza, la trasmissione wireless (WiFi e WiMax) e l’integrazione con la telefonia mobile.<br>Sono quasi 2 mila le persone - rappresentanti della Pubblica amministrazione e dell’imprenditoria tecnologica e dell’innovazione - che hanno chiesto di partecipare al convegno, tanto da costringere il CNIPA a triplicare il numero dei posti a disposizione.</p><p><br>Sono state prospettate le opportunità industriali che possono derivare per il Paese da tali iniziative nella PA, in termini di impiego di nuove tecnologie, come pure sono state verificate con le amministrazioni i modelli di governance previsti e i loro riflessi sui processi e sull’erogazione dei servizi a cittadini ed imprese. </p><p><br></p><br /><br />
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