Discussione: WT - OT NEWS [2008]
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Vecchio 29-01-2008, 17.01.58   #12
Cricchia
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Drogati dalle e-mail? Ecco come uscirne
Un sito Usa analizza la dipendenza da posta elettronica. Ne elenca i tratti e propone come uscirne


NEW YORK (USA) - Gli esperti sostengono che la gente stia imparando a gestire le e-mail e i tanti strumenti della tecnologia, difendendosi dall'invadenza del multitasking con tutte le armi possibili. Eppure i dipendenti dalla posta virtuale continuano a esistere e presentano caratteristiche precise e inquietanti, non tanto diverse da altri tipi di drogati. Del resto le personalità che tendono a instaurare rapporti di dipendenza psicologica ed emotiva hanno tratti comuni e quasi sempre l'addiction (come la chiamano gli inglesi) nasce da un senso di vuoto e da una richiesta di attenzioni.

DIPENDENZA – Gli esperti hanno dipinto un ritratto della mail-dipendenza, individuando le caratteristiche più ricorrenti. In primis spesso si riscontra nella dipendenza psicologica da posta virtuale un'insicurezza personale accentuata, che fa sì che il «drogato» si senta oltremodo confortato dalla casella piena e si senta confermato nel proprio valore sociale. Inoltre gioca un ruolo cruciale la scarsa consapevolezza del tempo trascorso a leggere la posta e, banalmente, la noia, che porta le persone a indugiare più del dovuto davanti alle e-mail. C'è poi il conforto e la rassicurazione delle abitudini, poiché la gestione della posta è divenuta ormai una della attività che scandiscono la quotidianità di molte persone.

CONSIGLI UTILI – Come per ogni forma di addiction vale il consiglio, generico e prezioso, di iniziare a prendere atto della propria dipendenza: finché non si vuole vedere il problema, il problema rimarrà insoluto. Giova, secondo gli esperti, dare un tempo prestabilito alla lettura delle mail ogni giorno, dedicare un giorno alla settimana mail-free, rispondere subito ai messaggi più urgenti, evitando l'accumulo selvaggio, e tenere una sorta di diario della propria attività di corrispondenza virtuale affinché rimanga traccia delle abitudini e si possano rilevare le anomalie. Inoltre vi sono opzioni tecnologicamente veloci, come GmailThis, che consente una lettura diretta della posta virtuale, bypassando il sito ufficiale. Infine esiste l'outsourcing della posta elettronica, che consiste nel delegare ad altri la lettura delle e-mail. Può essere antipatico o pericoloso, anche per le persone più trasparenti, ma una quota di e-mail noiose e condivisibili esiste per tutti. Perché, potendoselo permettere, non appaltare quelle più tediose?

Fonte

l'outsourcing??? per le mail???
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