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Vecchio 15-10-2005, 12.27.38   #616
exion
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La decisione annunciata con un duro discorso in direzione
"Serviva un'altra legge elettorale, dialogando con l'opposizione"
Follini lascia la segreteria dell'Udc
"Non sono per tutte le stagioni"
Attacco al premier: "La politica non è interesse"
Critiche ai ministri del suo partito: "Opachi e remissivi"




ROMA - Un discorso breve, solo tre cartelle. Ma durissimo nel contestare il "cambio di rotta" del suo partito. Un discorso dall'esito ormai scontato: dimissioniu. Marco Follini lascia dunque la segreteria dell'Udc. E lo annuncia in apertura della direzione che si è aperta questa mattina a Roma.

"Si apre una stagione nuova - ha detto Follini - e non esistono uomini per tutte le stagioni. Questa, almeno, è la mia opinione, e questa opinione ha una conseguenza inevitabile: le mie dimissioni da segretario del partito".

Per Follini il passaggio che ha visto approvare a Montecitorio il proporzionale è stato pessimo: "Serviva un'altra legge in un altro modo. Si doveva fare di più per coinvolgere l'opposizione in questo tentativo". E ancora: "Presto faremo i conti con la contraddittorietà di due leggi fondamentali: una legge elettorale che fa del premier la conseguenza dei partiti e l'istituzione di un premierato che ne vorrebbe fare il perno del sistema politico".

Poi, l'attacco a Berlusconi: "Il presidente del Consiglio ha spiegato agli italiani l'altra sera alla tv che io avrei una sola passione, la politica. Personalmente ho qualche passione in più, ma politicamente gli do ragione. La politica è passione fredda, lucida e composta. Ma è passione, non è interesse". Pur dicendo di non sentirsi in duello con il Cavaliere, e riconoscendo al premier "doti politiche e convinzione" nel mettere a punto un suo disegno, l'ormai ex leader Udc aggiunge che "i prossimi anni costringeranno la politica a scendere dal pulpito delle promesse a buon mercato e magari delle promesse fallaci, a dismettere l'abito dell'imbonimento e a farsi carico di un passaggio difficile nella vita europea e italiana".



Per poi concludere rivolgendosi al suo partito con un avvertimento: "I troppi sì detti dall'Udc negli anni di governo della Cdl determinano un oggettivo rischio di appannamento del nostro partito rispetto alle sue aspettative". Troppi sì pronunciati anche dai suoi ministri. Che Follini nel suo discorso accusa di aver "amministrato le loro possibilità di influenza in modo opaco e in qualche tratto non dirò ossequioso, ma almeno ripiegato".

(15 ottobre 2005)

http://www.repubblica.it/2005/i/sezi...follidimi.html



Oggesù.....


La politica è passione non interesse".... Adesso te ne accorgi, democristo del cavolo???


Io non ci credo... Non riesco a capacitarmi.... Ma com'è possibile????