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Originariamente inviato da sbavi
Il coccodrillo no, dai! Quella è roba buona davvero.
Questo invece è gravissimo, non perchè merce contraffatta, ma bensì perchè sequestrata. Con l'aggravio di far parte delle forze dell'ordine.
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Concordo, è gravissimo.
Ma è solo un sintomo, la punta dell'iceberg di un sistema completamente marcio.
Le bancarelle che vendono merce contraffatta al mercato sono in alcuni casi a non più di 100 metri dal commissariato di polizia e dal comune.
Gli unici che vengono fatti sloggiare, a volte anche in modo molto "brusco", sono gli ambulanti africani.
Per razzismo? No affatto: semplicemente perché non pagano la licenza al comune.
Quei pochi che riescono a raccimolare abbastanza soldi per permettersi una bancarella "regolare" non vengono poi più disturbati dalla polizia. Unico problema: è più facile ottenre la licenza di tassista a Milano che la licenza di ambulante al mercato di Ventimiglia.
E' una specie di casta, le licenze si trasmettono di padre in figlio. E quando arriva uno straniero che riesce ad ottenere la tanto agognata licenza, o lavora per la "casta" (e in questa situazione si trovano moltissimi cinesi) oppure, se gli vengono velleità di "lavoro indipedente", viene costantemente aggredito e molestato dai "vecchi" del mercato.
E' una giungla totale apparentemente, ma in realtà è una giungla altamente gerarchizzata, con le sue regole non scritte ma ferree, e il suo sistema di potere e di influenza che va ben oltre il semplice momento di vendita al mercato.
Ovviamente parlo del caso specifico di Ventimiglia perché è un esempio a me molto vicino e che conosco bene da anni. Però credo che esistano diversi altri esempi dello stesso stile in tutta Italia.