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Vecchio 23-06-2004, 00.18.25   #588
Dav82
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Sempre dal Corriere:

Castagnetti: «Il premier è andato fuori di testa»
Berlusconi e brogli elettorali: infuria la polemica
Scontri sulle dichiarazioni del premier su presunte falsificazioni del voto. L'opposizione: Pisanu riferisca in Parlamento
ROMA - Scontri e battute. Il giorno dopo le clamorose dichiarazioni del premier su presunti brogli elettorali alle ultime elezioni europee e amministrative unfuria la polemica politica.
MARGHERITA - «Mi sembra che Berlusconi o è andato fuori di testa o sta preparando il clima per portare l’esercito ai seggi». Così Pier Luigi Castagnetti, capogruppo della Margherita alla Camera, ha commentato le dichiarazioni del presidente del Consiglio su presunti brogli elettorali.


Il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu (Emblema)
A chi gli domanda se sia necessario un intervento del ministro dell’Interno in Parlamento per chiarire l’accaduto, Castagnetti risponde: «Pisanu dovrebbe intervenire in giornata per smentire il sospetto dei brogli. Mi sembra che le affermazioni di Berlusconi siano un attacco proprio al ministro dell’Interno perché viene intaccata una delle sue prerogative».
FORZA ITALIA - A Castagnetti replica Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia: «Il capo del governo dice la verità e, come al solito, l'Ulivo perde il controllo, passando al solito vergognoso repertorio di insulti». Per la Bertolini il premier «ha fatto benissimo a denunciare uno scandalo che ha radici lontane. le falangi militarizzate della sinistra occupano da decenni i seggi elettorali. questa è una realtà oggettiva. come è altrettanto vero- insiste l'esponente azzurra- che la loro unica missione oggi è quella di danneggiare la cdl, usando ogni mezzo». l'ulivo, chiede bertolini, «vorrebbe forse togliere la libertà di parola al premier? preferirebbe che certe verità scomode rimanessero in ombra. noi pensiamo invece, come il presidente berlusconi, che gli italiani debbano sapere. soprattutto- conclude- quando si attacca al cuore la democrazia, alterando la libera volontà dei cittadini».
LEGA - A dar manforte a Berlusconi interviene anche la Lega Nord. «Sulla storia dei brogli sono d'accordo con Berlusconi; solo a Brescia hanno annullato 10.000 schede alla Lega». È quanto ha detto Alessandro Cè, capogruppo della Lega alla Camera, commentando con i giornalisti le parole del premier. «Il problema - ha detto Cè a Montecitorio - è che i presidenti dei seggi molto spesso sono militanti di partito, spesso fanno politica attiva». Quindi «la questione si risolverebbe scegliendo Presidenti di seggio che non sono iscritti a partiti: se invece i presidenti sono militanti di partito le conseguenze si riscontrano chiaramente al momento dello scrutinio».

SCONTRO AL SENATO - In precedenza un vero e proprio scontro sulle dichiarazioni di Berlusconi è avvenuto in Senato. Per il capogruppo DS Gavino Angius che boccia le parole di Berlusconi ricordando che sono state pronunciate dal Capo del Governo «di una delle più grandi democrazie del mondo. Noi stiamo parlando di una democrazia economica tra le più potenti esistenti sulla faccia della terra». Premesso ciò Angius dice che «è evidente, quindi, che queste affermazioni costituiscono l'ennesimo nuovo colpo alla credibilità internazionale del nostro Paese. Noi stiamo prendendo una china oltremodo pericolosa. Noi veniamo additati - non nasconde Angius - come un Paese guidato da un barzellettiere, da un imbroglione abituale che normalmente mente di fronte al Paese esercitando una facoltà politica che è del tutto impropria». Angius diagnostica nel Premier «stress grave ed acuto» di natura elettorale« e, consiglia, «il riposo«. . E, proprio per tranquilizzare tutti, Angius chiede che a far luce venga in Senato il ministro dell'Interno Beppe Pisanu.
PAROLE OFFENSIVE - Il senatore di Forza Italia, Mario Greco valuta il peso specifico delle offese. «Credo - dice il senatore forzista - che le parole di Angius siano molto più offensive nei confronti del Premier di quelle che il Presidente del Consiglio ha adoperato per denunciare brogli elettorali, non per mettere in dubbio la democrazia del nostro Paese». Greco ha affermato poi che le cose affermate da Berlusconi sono state dette in »un intervento completamente privato e non istituzionale». »Come privato? Parlava in una manifestazione», l'informa Gavino Angius. «Non ho sentito - prosegue Greco - mai adoperare da Berlusconi la parola "fessi", "brogli". Ha adoperato il termine "professionisti", questo si è vero, ma sul vocabolario la parola professionisti è una qualifica che esalta il ruolo di chi viene definito tale e non lo mortifica.


Ma per favore, impalate quella donna e anche quel tipo della lega: già non sanno parlare italiano, se poi dicono anche ste cose sono semplicemente da sopprimere.
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