Discussione: Linux a quota 1,02
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Vecchio 06-05-2009, 01.10.34   #9
gsmet
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gsmet promette bene
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bene, allora sarò un folle -.-'
cavolo, perchè sono così idiota e masochista da usare linux? boh..
No perchè mai, puoi sempre far parte del gruppo utenti consenzienti.

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comunque, ubuntu 9.04 da me funziona bene sul serio, e non ho alcun bisogno di ricominciare ad usare windows. Ammetto che con le vecchie versioni di ubuntu ho usato linux per 3 settimane, poi ho smesso, adesso è da 2 mesi che uso ubuntu senza nessun problema.. tanto ormai me ne frega abbastanza poco dei giochi, e tutto quello di cui ho bisogno si installa facilmente e senza problemi..

in effetti mi sento molto masochista ad andare in aggiungi/rimuovi ed installare un programma in 2 click :/
Sappiamo benissimo che la bontà di un OS giudicata in base ad una certa situazione non si può ne valutare su un solo caso ne su una sola sua peculiarità.

Per dirla tutta, se Linux non avesse i repository a pacchetti disponibili da dentro l'os avrebbe un market share ancora peggiore, altro che in salita.

Che poi ubuntu stia migliorando, non ci sono dubbi, ma tanto finchè il kernel è fatto così non salirà mai.

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Ad ogni modo, NetApplication si riferisce ai pc venduti preinstallati con l'OS, non al totale dei pc che usano linux/windows/mac/ecc: ergo, i pc con linux potrebbero essere molti di più (o di meno).

Sicuramente i server alzerebbero di molto la media
Oddio, a giudicare dal tipo di azienda a me sembra che i dati NetApplications si riferiscano alle "net applications" cioè sono dati statistici basati su browser et similia.

La percentuale server sarebbe irrisoria e non contribuirebbe minimamente. Il rapporto server/workstation è sempre a favore di queste ultime.

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e questo per quale motivo, scusa?
Perchè il mondo PC che piaccia e non piaccia gira attorno a Windows. Ci sono aziende che nel peggiore dei casi stanno ancora su msdos e nel migliore dei peggiori su console grafica. Una cosa che penso trenitalia si stia martellando le palle andare e tornare è non aver adottato windows per i suoi pos quella volta (leggasi.. os2 warp, ma non dovevi essere l'anticristo?).

Di conseguenza per Linux ci vorrebbe un supporto 100% nativo tramite wine et similia di qualsiasi applicativo win32 (almeno) e anche così farebbe fatica vedere in un anno un x2 sul market share perchè cmq ci sarebbe una refratterietà naturale alla sua adozione, senza parlare che a quel punto Microsoft riducerebbe i costi di licenza di Windows drasticamente al punto che adottare Linux diventerebbe controproducente per tutte le spese congenite.

Il problema è semplice: i cambiamenti nel mondo informatico sono talmente rapidi che la velocità dell'evoluzione del market share di Linux tende a zero. L'esempio di paragone è Firefox, che nel suo ambito ha ormai raggiunto il 20% e in pochi anni. Tutt'altra storia. Se un cambiamento, con tutti i benefici che avrebbe, come l'adozione mondiale di Linux (perchè si tratta solo di benefici) stenta ad accadere è probabile che non accadrà mai. Quindi ormai bisogna aspettare il prossimo kernel, o il prossimo derivato di Linux o comunque qualcosa che sia "il prossimo". (e se rimane quel kernel, fatto a quel modo, aspetteremo anche il seguente, il dopo, e "colui che mai arriverà"). E ringraziate Stallman per tutto ciò.
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-- Tommaso, Programmatore R&D

Ex-Microsoft Student Partner - Università degli Studi di Padova (non si può essere studenti tutta una vita)
Ex-prof (non si può essere precari tutta una vita)

"Non li fanno più i virus di una volta"
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