Quota:
Originariamente inviato da Dav82
Viste le conferme, secondo me è terribile.
Io candido chi voglio, se una donna si sente emarginata può andare da un'altra parte, farsi un suo partito, ma perchè devo essere obbligato a candidare una donna nel mio partito?! Terribile!
Allora perchè non ci deve essere, a questo punto, una quota-azzurra? Ok, in pratica non serve, perchè la maggior parte dei candidati e maschio, ma per principio perchè non ci deve essere?
Mi sembra una discriminazione coi fiocchi, buona solo a prendere qualche voto in più da parte dell'elettorato femminile...
Parità si vuole e parità sia: ti vuoi candidare? Liberissima, ma senza alcun obbligo da parte mia! Se io ritengo capaci alcune persone e non altre, nessuno mi deve obbligare a compiere certe scelte in base al sesso. E' una delle cose più ridicole che io abbia sentito!
Menomale che non se ne è fatto nulla!
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la politica, in particolare in Italia, è un ambiente particolarmente maschilista.
Le quote rosa servono a controbilanciare questa stortura.
Il fatto di imporre "quote rosa" non significa far eleggere donne incompetenti prese a casaccio per riempire gli spazi creati dalle legge. Le quote rosa servono a far eleggere donne molto competenti che non trovano posto in politica perché i posti sonp presi da uomini incompententi in fondo alla scala delle gerarchie politiche
Se prendi 100 parlamentari uomini da una parte e 100 parlamentari donne dall'altra, e se fosse possibile distribuirli per ordine di competenza, ti accorgeresti che più o meno le competenze sarebbero parimenti distribuite da una parte e dall'altra, con in fondo a entrambe le liste incompetenti donne quanti sono gli incopetenti uomini.
Solo che, se per abitudine culturale, ignoranza, o vero e proprio maschilismo, si escludono le donne, ci si priva delle buone competenze di alcune donne a favore di persone meno qualificate ma favorite dal semplice fatto di essere di sesso maschile.
E questo non va bene.