Aggiungo una riflessione sull'"election day" (ma non si può dire "giornata elettorale"?).
Probabilmente Berlusconi vuole scorporare politiche e amministrative perché spera di raccogliere più voti alle politiche "pure".
Questo però comporta una spesa decisamente più alta per l'organizzazione delle doppie elezioni (cioè in tutto 3 fine settimana: uno per le politiche, uno per le amministrative e uno per i ballottaggi dei sindaci), d'altra parte però credo che ne risulterà anche un vantaggio per le operazioni di voto. Io nel 2001 ho fatto lo scrutatore per quella fatidica tre-giorni elettorale, e vi assicuro che è stato veramente un gran casino; figuratevi che a Roma si votava contemporaneamente per:
1. Camera maggioritario
2. Camera proporzionale
3. Senato maggioritario+proporzionale
4. Sindaco
5. Consiglio comunale
6. Presidente e consiglio del municipio (non mi ricordo se una o due schede, mi pare una sola).
Del resto immagino che vi ricorderete i bordelli scoppiati un po' dappertutto: gente che ha votato fino all'1 di notte, risse nei seggi, e amenità varie in giro per il Paese.
io personalmente, da esperto presidente/segretario/scrutatore (mi è capitato praticamente a ogni elezione da quando ho compiuto 18 anni) direi addio all'election day senza rimpianti, finché non cambia il metodo con cui si vota.
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............Mo' mme 'ššcrivo ai terrorišti............ (Magnotta)
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