Variac
24-12-2005, 02.16.25
Bene o male tutti noi sappiamo cosa sono "i periodi bui", solo al sentirlo dire ad alcuni sale un brivido breve ma intenso.
...poi ci sono i periodi bui e quelli proprio neri...
C'è chi li ha vissuti in anticipo, chi ad un'età che permette di affrontarli meglio... e secondo me c'è anche chi non li affronterà nemmeno, vivrà la sua vita beata e magari anche felice, ma a mio giudizio vuota perchè non si apprezza la cima della montagna se prima non si è vista la valle.
Personalmente li ho vissuti in anticipo, e mio fratello ancor prima di me dato che è più giovane. Il culmine del periodo nero: io avevo 14 anni e mio fratello 11, da poco compiuti. Non sono qua per raccontare che mi è succcesso, e non pensiate che siano frivolezze, ho letteralmente visto l'inferno e tuttoggi ci entro ed esco come potrei entrare in un qualsiasi bar.
Quello che oggi mi ha spinto a scrivere sono stati dei SMS che mi sono arrivati poco fa.
Passati i periodi bui so come è la valle, ma non riesco ad arrivare più alla cima della montagna. E dopo 11 anni inizio a perdere le speranze.
A settembre è venuto a mancare il padre ad un mio amico all'improvviso, mi ha turbato molto. E' riemerso tutto quello che avevo sepolto in anni. Sono stato male per settimane al punto di cercare a volte di procurarmi del dolore fisico per non sentire quello spirituale.
Una mia amica mi ha aiutato... non ha fatto niente di speciale, non è una santa nè ha poteri soprannaturali; mi è stata semplicemente vicina in quel periodo e mi ha detto che se le volevo dire qualunque cosa lei mi ascoltava. Alla fine gli ho riversato tutto addosso, ho raccontato a lei la mia storia che non racconto mai a nessuno e mi sono sentito più leggero. La vita non mi sorride ma sicuramente sto molto meglio.
E' bastato così poco...
O forse è tanto? Al giorno d'oggi sembra sia tanto. 11 anni per trovare una persona che sentivo di potergli dire tutto, che sentivo mi potesse capire. Provai una volta con un'altra amica... gli dissi una goccia di tutto il mare che avrei voluto dire, gli dissi che mi ci trovavo bene con lei... risultato? Non mi ha più parlato di persona perchè lei non voleva, pensava che ci volessi "provare". Invece quelli che c'hanno provato davvero, che l'hanno fatta stare male, l'hanno usata o tradita... quelli si, ci parliamo.
Venendo al punto, questa amica che mi ha ascoltato ha la sua vita, un ragazzo (che conosco bene e per me è un grande str....), studia, si diverte etc... ma anche lei ha avuto e ha i suoi problemi gravi.
Per Natale le ho regalato una stupidità... una fata su di una palla di vetro che si può accendere, e dalla palla escono luci di diversi colori che si alternano. Nulla di che, una cosa simbolica per dire "grazie". E volevo che la cosa servisse per allietargli di più il Natale.
Oggi scendeva a casa... è arrivata da poco a casa e ha trovato un altro problema. Piccolo, ma che nel complesso in cui stà è molto pesante.
Mi sono sentito male per lei... e non ho saputo esprimerlo a parole, e non ci riesco tuttora.
E non posso fare niente per lei. Odio questo sentimento di impotenza di fronte agli eventi. Ditemi, c'è qualcosa che si possa fare, una macchina del tempo che ne so... un qualcosa come si vede nei film? O Siamo condannati a subire impassibili?
Odio questo sentimento di impotenza... vorrei avere un qualcosa in più per cambiare le cose.
E questo gli succede a 2 (quasi 1) giorni da Natale...
Io prendo spunto da lei, da come ha fatto con me, proverò a stare vicino alle persone che ne hanno bisogno e che vogliono il mio aiuto, e le ascolterò se vorranno dirmi qualcosa. E' troppo poco per i miei gusti, anzi è nulla, ma magari è tanto per chi mi è davanti.
Spero per lei che si aggiusti tutto e che non abbia bisogno di me o di qualcunaltro... ma se dovesse succedere spero di ricambiargli il favore e di riuscire a farla stare meglio.
Il mondo mi fa schifo, e penso: il mondo di oggi mi fa schifo. Vedo sempre gente egoista, che tira dritto, non ascolta, pensa solo a raggiungere la propria felicità calpestando quella altrui. Gli tendi una mano chiedendo aiuto e loro ci ridono sù.
Quello che vi consiglio, forse con troppa presunzione, è di ascoltare chi accanto a voi chiede aiuto. Se qualcuno, anche scherzando, vi fa intendere di volere una mano, ascoltatelo, dategli supporto. Sono sicuro che lo sapete fare... ognuno ha il suo modo ma penso tutti possano raggiungere l'obiettivo.
Ascoltate anche voi stessi e tutto quello che vi sta intorno. Arrivati a casa non correte ad accendere il PC, non mangiate per forza con la TV accesa con il TG o lo sport... non andate da casa a lavoro in bici e con l'ipod a palla per sentire musica in quello che per voi è un "tempo morto". Non vestitevi con la musica a tutto volume. Non andate per forza al pub con gli amici... a volte con il silenzio davanti al mare o su un muretto si parla di più e si sente di più. Rendetevi conto di cosa e chi vi sta attorno.
Nella vostra vita di sempre, inserite dei piccoli momenti per ascoltare gli altri. E' probabile che facciate loro un regalo che vale 10.000 Natale.
Spero che quello che ho scritto non siano solo bit che viaggiano sui cavi, ma spunti di riflessione che possano svegliare e/o aiutare molte persone... che possa far capire ad altri quello che ho capito io.
...poi ci sono i periodi bui e quelli proprio neri...
C'è chi li ha vissuti in anticipo, chi ad un'età che permette di affrontarli meglio... e secondo me c'è anche chi non li affronterà nemmeno, vivrà la sua vita beata e magari anche felice, ma a mio giudizio vuota perchè non si apprezza la cima della montagna se prima non si è vista la valle.
Personalmente li ho vissuti in anticipo, e mio fratello ancor prima di me dato che è più giovane. Il culmine del periodo nero: io avevo 14 anni e mio fratello 11, da poco compiuti. Non sono qua per raccontare che mi è succcesso, e non pensiate che siano frivolezze, ho letteralmente visto l'inferno e tuttoggi ci entro ed esco come potrei entrare in un qualsiasi bar.
Quello che oggi mi ha spinto a scrivere sono stati dei SMS che mi sono arrivati poco fa.
Passati i periodi bui so come è la valle, ma non riesco ad arrivare più alla cima della montagna. E dopo 11 anni inizio a perdere le speranze.
A settembre è venuto a mancare il padre ad un mio amico all'improvviso, mi ha turbato molto. E' riemerso tutto quello che avevo sepolto in anni. Sono stato male per settimane al punto di cercare a volte di procurarmi del dolore fisico per non sentire quello spirituale.
Una mia amica mi ha aiutato... non ha fatto niente di speciale, non è una santa nè ha poteri soprannaturali; mi è stata semplicemente vicina in quel periodo e mi ha detto che se le volevo dire qualunque cosa lei mi ascoltava. Alla fine gli ho riversato tutto addosso, ho raccontato a lei la mia storia che non racconto mai a nessuno e mi sono sentito più leggero. La vita non mi sorride ma sicuramente sto molto meglio.
E' bastato così poco...
O forse è tanto? Al giorno d'oggi sembra sia tanto. 11 anni per trovare una persona che sentivo di potergli dire tutto, che sentivo mi potesse capire. Provai una volta con un'altra amica... gli dissi una goccia di tutto il mare che avrei voluto dire, gli dissi che mi ci trovavo bene con lei... risultato? Non mi ha più parlato di persona perchè lei non voleva, pensava che ci volessi "provare". Invece quelli che c'hanno provato davvero, che l'hanno fatta stare male, l'hanno usata o tradita... quelli si, ci parliamo.
Venendo al punto, questa amica che mi ha ascoltato ha la sua vita, un ragazzo (che conosco bene e per me è un grande str....), studia, si diverte etc... ma anche lei ha avuto e ha i suoi problemi gravi.
Per Natale le ho regalato una stupidità... una fata su di una palla di vetro che si può accendere, e dalla palla escono luci di diversi colori che si alternano. Nulla di che, una cosa simbolica per dire "grazie". E volevo che la cosa servisse per allietargli di più il Natale.
Oggi scendeva a casa... è arrivata da poco a casa e ha trovato un altro problema. Piccolo, ma che nel complesso in cui stà è molto pesante.
Mi sono sentito male per lei... e non ho saputo esprimerlo a parole, e non ci riesco tuttora.
E non posso fare niente per lei. Odio questo sentimento di impotenza di fronte agli eventi. Ditemi, c'è qualcosa che si possa fare, una macchina del tempo che ne so... un qualcosa come si vede nei film? O Siamo condannati a subire impassibili?
Odio questo sentimento di impotenza... vorrei avere un qualcosa in più per cambiare le cose.
E questo gli succede a 2 (quasi 1) giorni da Natale...
Io prendo spunto da lei, da come ha fatto con me, proverò a stare vicino alle persone che ne hanno bisogno e che vogliono il mio aiuto, e le ascolterò se vorranno dirmi qualcosa. E' troppo poco per i miei gusti, anzi è nulla, ma magari è tanto per chi mi è davanti.
Spero per lei che si aggiusti tutto e che non abbia bisogno di me o di qualcunaltro... ma se dovesse succedere spero di ricambiargli il favore e di riuscire a farla stare meglio.
Il mondo mi fa schifo, e penso: il mondo di oggi mi fa schifo. Vedo sempre gente egoista, che tira dritto, non ascolta, pensa solo a raggiungere la propria felicità calpestando quella altrui. Gli tendi una mano chiedendo aiuto e loro ci ridono sù.
Quello che vi consiglio, forse con troppa presunzione, è di ascoltare chi accanto a voi chiede aiuto. Se qualcuno, anche scherzando, vi fa intendere di volere una mano, ascoltatelo, dategli supporto. Sono sicuro che lo sapete fare... ognuno ha il suo modo ma penso tutti possano raggiungere l'obiettivo.
Ascoltate anche voi stessi e tutto quello che vi sta intorno. Arrivati a casa non correte ad accendere il PC, non mangiate per forza con la TV accesa con il TG o lo sport... non andate da casa a lavoro in bici e con l'ipod a palla per sentire musica in quello che per voi è un "tempo morto". Non vestitevi con la musica a tutto volume. Non andate per forza al pub con gli amici... a volte con il silenzio davanti al mare o su un muretto si parla di più e si sente di più. Rendetevi conto di cosa e chi vi sta attorno.
Nella vostra vita di sempre, inserite dei piccoli momenti per ascoltare gli altri. E' probabile che facciate loro un regalo che vale 10.000 Natale.
Spero che quello che ho scritto non siano solo bit che viaggiano sui cavi, ma spunti di riflessione che possano svegliare e/o aiutare molte persone... che possa far capire ad altri quello che ho capito io.