Flying Luka
30-09-2005, 09.27.25
<p align="center"><img src="http://www.despardes.com/Diaspora/newsbriefs/jan05/cd-keyboard200.jpg"></p><p align="center"><p align="justify"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif" size="2">Un sistema per spiare le e-mail semplicemente ascoltando il “clic clac” dei tasti premuti sulla tastiera. Necessita forse di sofisticate tecnologie alla 007? No, basta un microfono da 10 euro. A mettere in guardia dalle nuove frontiere dello spionaggio elettronico è un ricercatore dell'Università della California, Doug Tygar. </font></p><p align="justify"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif" size="2"><b>Orecchie elettroniche:</b> con un microfono - che peraltro non deve necessariamente essere collocato nella stessa stanza in cui si trova la persona spiata - e uno speciale programma informatico, Tygar è riuscito a ricreare circa il 96% di un testo scritto a computer, semplicemente registrando il suono prodotto dalla tastiera. </font></p><p align="justify"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif" size="2">Un ottimo risultato dal momento che il sistema non richiede informazioni sulla persona spiata, sul tipo di tastiera o sulla stanza in cui si trova il computer. </font></p><p align="justify"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif" size="2">Così come un tamburo colpito al centro o in prossimità dei bordi emette suoni diversi, infatti, anche le lettere al centro della tastiera “suonano” in maniera diversa rispetto a quelle più esterne. </font></p><p align="justify"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif" size="2">Certo, distinguere il suono della G e quello della H - che sono vicine - è impossibile. Per farlo Tygar ha sviluppato un software in grado di ricostruire parole e frasi in base a “supposizioni” e confronti con un vocabolario preinsallato. Un po' come fa il dizionario T9 dei cellulari. </font></p><p align="justify"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif" size="2"><b>Tecnologia al servizio degli spioni?</b> Certamente no, visto che l'intento di Tygar non è quello di vendere kit per “origliatori informatici”. Il senso è un altro: far capire che se lui e i suoi collaboratori sono riusciti a inventarsi un modo efficace ed economico per spiare le e-mail, altri potrebbero fare lo stesso. Ma con fini molto meno onesti. </font></p><br><br><a href="../framer.php?url=http://www.focus.it/notizie/21062_29_9_13.asp" target="_blank"> Fonte </a><br><br><br><br>