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Visualizza versione completa : Banca d'Italia - Scalate - Ministri - Chi ne sa qualcosa? [era: Fazio Indagato]


mariuzz
26-09-2005, 19.18.08
Nella mia più profonda ignoranza volevo chiedere chiarimenti su quanto in oggetto..

..Ogni giorno tutti i Tg parlano del presidente della banca d'italia che si dovrebbe o no dimettere, del ministro dell'economia che si è dimesso, delle scalate all'acquisizione delle banche..

..Ma per chi non sa niente di economia e da un giorno all'altro si sente bersagliare su tutti i media da queste cose c'è qualche buon anima che è in grado in parole semplici di fare un po' di chiarezza?

Non mi interessano pareri personali, ma solo al semplice e pura esposizione dei fatti solo cos'è successo, non per colpa di chi?

Grazie

Gigi75
26-09-2005, 19.22.25
(ANSA) - ROMA, 2 set - Ecco una cronologia delle vicende Antonveneta e Bnl dal lancio delle offerte di Bbva e Abn all'intervento della magistratura e alle polemiche sul ruolo del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio dopo la pubblicazione delle intercettazioni dei suoi colloqui con Gianpiero Fiorani.
- 18 MARZO 2005: il Bbva annuncia l'ops su Bnl che già controlla con insieme a Generali e Della Valle.
- 24 MARZO: il ministro dell'Economia Siniscalco definisce l'italianità delle banche un tema indifendibile in sede Ue.
- 30 MARZO: Abn Amro lancia l'opa su Antonveneta, della quale è il primo azionista.
- 29 APRILE: Bpl lancia una controfferta su Antonveneta.
- 30 APRILE: l'assemblea di Antonveneta elegge un cda formato dai candidati della Lodi, Abn annuncia che impugnerà il risultato.
- 11 MAGGIO: la Consob denuncia un patto nascosto tra Fiorani, i Lonati, Coppola e Gnutti e obbliga Bpl ad un'opa obbligatoria su Antonveneta.
- 13 MAGGIO: Bankitalia da il via libera all' ops del Bbva su Bnl.
- 16 MAGGIO: Unipol entra nella partita per Bnl e chiede a Bankitalia di aumentare la sua quota.
- 17 MAGGIO: La procura di Milano iscrive nel registro degli indagati Fiorani, Gnutti ed altri per la scalata ad Antonveneta.
- 21 MAGGIO: il tribunale di Padova accoglie la richiesta di Abn e sospende il cda di Antonveneta.
- 24 MAGGIO: la Procura di Roma chiede documenti a Bankitalia e Consob sulle quote del contropatto di Bnl che raccoglie alcuni dei protagonisti della scalata ad Antonveneta.
- 15 GIUGNO: i presidenti di Bnl e Unipol Luigi Abete e Giovanni Consorte vengono ascoltati in Procura a Roma.
- 4 LUGLIO: nell'inchiesta su Antonveneta la Procura di Roma iscrive nel registro degli indagati Francesco Frasca, capo della Vigilanza di Bankitalia.
- 12 LUGLIO: via libera della Banca d'Italia all'opa ed opas di Bpl, appena rinominata Banca Popolare Italiana. Anche la Procura di Roma iscrive Fiorani nel registro degli indagati.
- 14 LUGLIO: I commissari Ue alla concorrenza ed al mercato interno chiedono formalmente spiegazioni alla Banca d Italia sulla sua posizione nelle scalate Antonveneta e Bnl.
- 18 LUGLIO: Unipol acquista le azioni del contropatto e annuncia l'opa su Bnl.
- 19 LUGLIO: Il Tar del Lazio rigetta il ricorso di Abn per l'annullamento delle autorizzazioni date da Fazio a Bpl per scalare Antonveneta.
- 19 LUGLIO: si riunisce il Cicr e Siniscalco ritiene non sufficienti le spiegazioni fornite da Fazio.
- 22 LUGLIO: si chiude con un nulla di fatto l'offerta di Abn Amro su Antonveneta. Lo stesso giorno il Bbva rinuncia alla sua offerta su Bnl.
- 25 LUGLIO: la procura di Milano sequestra le azioni di Bpi, Coppola, Gnutti, Ricucci ed i fratelli Lonati, si tratta di quasi il 40% del capitale di Antonveneta.
- 25 LUGLIO: cominciano ad apparire sui quotidiani le intercettazioni telefoniche che mettono sotto accusa Fazio per i suoi rapporti con Fiorani e il suo ruolo nelle due scalate.
- 27 LUGLIO: la Consob sospende in via cautelare le offerte lanciate da Bpi su Antonveneta.
- 29 LUGLIO: il Bbva chiede al Tar l'annullamento delle autorizzazioni a Unipol a salire in Bnl.
- 30 LUGLIO: Bankitalia decide la sospensione temporanea dell'autorizzazione concessa all opa e all opas di Bpl su Antonveneta.
- 2 AGOSTO: il gip di Milano, Clementina Forleo, interdice Fiorani, Ricucci e Gnutti, convalida il sequestro del 40% delle azioni di Antonveneta e dispone il sequestro delle plusvalenze.
Giorgio Olmo è nominato ad al posto di Fiorani.
- 3 AGOSTO: Siniscalco fa una relazione al cdm sulle opa bancarie, mettendo in evidenza che le vicende Bnl ed Antonveneta pongono un problema di credibilità per il Paese; è convocata la riunione del Cicr del 26 agosto per chiedere spiegazioni a Fazio.
- 17 AGOSTO: Luca Montezemolo afferma che Fazio avrebbe dovuto dimettersi "perché ha minato la credibilità e l'imparzialità del sistema".
- 26 AGOSTO: si riunisce il Cicr. Fazio rivendica il rispetto delle leggi italiane ed europee, mentre Siniscalco accusa la perdita di credibilità italiana. - 31 AGOSTO: Siniscalco presenta a Berlusconi, Fini e Follini il progetto di riforma della Banca d'Italia.
- 1 SETTEMBRE: il caso arriva alla Bce, a cena i governatori chiedono a Fazio spiegazioni sul suo atteggiamento nelle scalate Antonveneta e Bnl e nella conferenza stampa Trichet annuncia che la Banca centrale europea seguirà la vicenda, anche se per ora non ci sono procedimenti contro Fazio. - 2 SETTEMBRE: il consiglio dei ministri esamina la riforma della Banca d'Italia.(ANSA).

Gigi75
26-09-2005, 19.25.10
Studi e carriera

Laureatosi in Economia a Roma nel 1960 con una tesi sui rapporti tra evoluzione demografica e sviluppo economico, vince subito una borsa di studio per specializzazione presso il servizio studi di Bankitalia, dove lavora anche come docente.

Dal 1962 segue corsi di specializzazione in Macroeconomia e in teoria dello sviluppo economico e monetario presso il Massachusetts Institute of Technology, sotto la guida del premio Nobel Franco Modigliani.

Nel 1963, torna in Bankitalia come esperto all'ufficio ricerche econometriche, dove collabora a mettere a punto il primo modello econometrico.

Nel 1966 viene assunto di ruolo e comincia un nuovo ciclo di specializzazione presso il MIT, sotto la guida di grandi economisti del calibro di Paul A. Samuelson, Kenneth Arrow, Alban W.H. Phillips.

La sua carriera prosegue: diventa capo dell'ufficio ricerche econometriche e poi dell'ufficio mercato monetario del servizio studi. Nel 1972 viene nominato vicedirettore del servizio studi, l'anno seguente ne diventa prima direttore e poi capo. Nel 1976 assume il grado di condirettore centrale di Bankitalia, continuando a dirigere il servizio studi sino al dicembre 1979. Nel 1980 viene nominato direttore centrale, fino al 1982, in cui viene nominato vicedirettore generale.

Quando nel 1993, Carlo Azeglio Ciampi presenta le dimissioni per assumere la carica di Presidente del Consiglio, Fazio viene nominato governatore della Banca Centrale Italiana e presidente dell'Ufficio Italiano Cambi, cariche che tuttora ricopre.
[modifica]

Operato da governatore

La tappa più significativa del suo mandato come governatore è sicuramente quella del passaggio dalla Lira all'Euro, avvenuto tra l'1 gennaio 1999 ed l'1 marzo 2002. Fazio è riconosciuto come uno dei principali fautori in Italia della stabilità economica necessaria per il passaggio alla moneta unica europea. Si fregia del titolo di ultimo governatore la cui firma è stata posta sulle banconote in lira.

Dal 2001, in occasione della consueta lettura delle considerazioni finali del 31 maggio, appoggia le scelte economiche del futuro governo Berlusconi, parlando di un possibile nuovo miracolo economico. Nel 2003 si anima però un aspro dibattito tra il governatore e l'allora Ministro del Tesoro Giulio Tremonti, a partire da alcuni punti della manovra finanziaria varata nel 2003 dal governo non condivisi e pubblicamente contestati da Fazio, per culminare con il caso Parmalat a cavallo tra il 2003 ed il 2004, in cui il governatore accusa il ministro di non aver fatto nulla per evitare casi analoghi ed in generale di aver portato il Paese al declino economico, difendendo l'operato della Banca Centrale nell'emissione dei bond. La vicenda si conclude con le dimissioni di Giulio Tremonti dal governo e la rappacificazione del governatore con il Parlamento Italiano.

Nel luglio 2005 il gov. Fazio rimane implicato nel c.d. Faziogate, che scoppia quando Il Giornale pubblica alcune intercettazioni telefoniche ad opera dei magistrati milanesi che lo accusano di aver diretto la Banca Centrale affinché approvasse una offerta pubblica d'acquisto per la Banca Antonveneta da parte della Banca Popolare di Lodi diretta da Gianpiero Fiorani, nonostante l'operazione fosse stata considerata non legittima dai funzionari di vigilanza Claudio Clemente e Giovanni Castaldi. Tali intercettazioni suggeriscono che alla base dell'approvazione forzata dal governatore ci sarebbero rapporti non ufficiali tra il governatore ed un gruppo di imprenditori di cui Gianpiero Fiorani farebbe parte. Nel caso appaiono i nomi di altri imprenditori di primo piano e di molti politici, oltre che la stessa moglie del governatore. Sono state aperte inchieste giudiziarie a Milano e Roma, ma ad oggi nessun provvedimento è stato varato nei confronti di alcun protagonista della vicenda, eccettuato il blocco della OPA da parte della Consob. Il gov. Fazio ha disposto un'inchiesta interna alla Banca d'Italia per verificare l'operato del reparto di vigilanza. La vicenda ha screditato il governatore Fazio agli occhi dell'opinione pubblica nazionale ed internazionale, nonostante egli si sia sempre difeso sostenendo di non aver compiuto personalmente alcun illecito e che Bankitalia ha approvato la OPA dopo il responso favorevole dei suoi collaboratori esterni.
http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Fazio

Gigi75
26-09-2005, 19.26.26
Saltimbanchi girovaghi che si esibivano nelle piazze dei paesi per divertire i villani, uomini,donne, ragazzi, bambini di campagna. Il governo dei saltimbanchi di Berlusconi, saltimbanchi dei partiti della coalizione del centro destra.Fini, Follini, Casini, Bossi, Calderoli, Maroni, Castelli e via via tutti gli altri, più o meno rilevanti di cui si ha traccia nei giornali e nelle televisioni.Saltimbanchi della politica e della finanza. Si esibiscono nelle piazze italiane, europee, d'oltre Atlantico.Due di loro, Tremonti e Fazio, a New York hanno dato spettacolo riscotendo un grande successo davanti ad una platea internazionale, dopo l'anteprima in Italia seguitissima da un vasto pubblico di appassionati di pochade. Fazio? Il banchiere di Dio? Ce ne è stato un altro prima di lui, o forse erano due. Sindona, Calvi.

Personaggi legati alla Chiesa, allo Ior, Istituto opere religiose, e per l'appunto definiti banchieri di Dio. Monsignor Marcinkus, l'eminenza grigia, buon giocatore di baseball...continua (http://www.corsera.it/modules.php?name=News&file=article&sid=20040409158344)

succhione
26-09-2005, 20.35.08
...dettagliato il dipinto...se non fosse che nel quadro ci siamo anche Noi..verrebbe voglia di dargli "fuoco"....http://www.world-of-smilies.com/html/images/smilies/teufel/030.gif

handyman
26-09-2005, 20.38.59
In questo momento su La7 c'è una trasmissione (otto e mezzo) proprio su questo argomento ;)

succhione
26-09-2005, 20.43.57
Originariamente inviato da handyman
In questo momento su La7 c'� una trasmissione (otto e mezzo) proprio su questo argomento ;)

...siccome stasera non mi va'..:o..di agitarmi...http://freeweb.supereva.com/esorciccio2002/smilies/censored.gif ..facciamo che domani mi dici le parti salienti ?
..:p

handyman
26-09-2005, 21.16.05
Originariamente inviato da succhione


...siccome stasera non mi va'..:o..di agitarmi...http://freeweb.supereva.com/esorciccio2002/smilies/censored.gif ..facciamo che domani mi dici le parti salienti ?
..:p

Però devi prima dirmi per quale dei due conduttori simpatizzi: Ferrara o Lerner?
La risposta nessuno dei due non è ammessa :o :D

succhione
26-09-2005, 21.18.30
Originariamente inviato da handyman


Per� devi prima dirmi per quale dei due conduttori simpatizzi: Ferrara o Lerner?
La risposta nessuno dei due non � ammessa :o :D

...:o..non c'e' una domanda di riserva...http://img115.exs.cx/img115/8895/signquestion3xd.gif

....:p

The_Prof
27-09-2005, 11.25.28
Originariamente inviato da mariuzz
Nella mia più profonda ignoranza volevo chiedere chiarimenti su quanto in oggetto..

..Ogni giorno tutti i Tg parlano del presidente della banca d'italia che si dovrebbe o no dimettere, del ministro dell'economia che si è dimesso, delle scalate all'acquisizione delle banche..

..Ma per chi non sa niente di economia e da un giorno all'altro si sente bersagliare su tutti i media da queste cose c'è qualche buon anima che è in grado in parole semplici di fare un po' di chiarezza?

Non mi interessano pareri personali, ma solo al semplice e pura esposizione dei fatti solo cos'è successo, non per colpa di chi?

Grazie

Gigi ti ha fatto un riassunto delle vicende.
Se vuoi capire di cosa si tratta, puoi leggere qui

http://www.performancetrading.it/Documents/Mercato/Mrc_Opa.htm

Dal momento che non desideri opinioni personali, mi astengo :D

Fletcher_Christian
29-09-2005, 17.42.45
Il Governatore della banca d'Italia indagato dal mese di agosto dalla Procura di Roma

Fonte radio24

Dav82
29-09-2005, 17.48.35
Fonte: http://www.corriere.it/tools/includes/testate/images/logo_interno.gif (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/09_Settembre/29/fazio.shtml)



I pm: «L'atto secretato per mantenere il riserbo»
Il governatore Fazio indagato da agosto
Pronto l'invito a comparire per il caso Antonveneta. L'accusa: abuso d'ufficio. Intanto il Consiglio superiore gli rinnova la fiducia

http://www.corriere.it/Hermes%20Foto/2005/09/29/0INGZOGM--180x140.jpg
Antonio Fazio (Emblema)

ROMA - Dopo un rincorrersi di voci ora è ufficiale: per Fazio è pronto anche l'invito a comparire. Il governatore è indagato dai primi di agosto per abuso di ufficio. È questa l'ipotesi di reato fatta dalla Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sui risvolti romani della vicenda della scalata Bpi su Antonveneta. Per il medesimo reato è iscritto nel registro degli indagati anche il responsabile dell'area vigilanza di Palazzo Koch, Francesco Frasca. La notizia, secretata per quasi due mesi perché, spiegano i pm, si è voluto garantire il massimo del riserbo, arriva nel giorno in cui il Consiglio superiore dell'istituto di via Nazionale rinnova, a maggioranza, la fiducia al governatore.

NIENTE REVOCA - La decisione del consiglio non è di secondaria importanza, visto che in base alle regole vigenti è l'unico organismo competente per «licenziare» l'inquilino di Palazzo Koch. Ma la procedura per la revoca, che deve essere avviata con una richiesta firmata da 9 membri su 13, non è partita e forse non partirà mai.

IL CONSIGLIO - La pronuncia non giunge comunque inattesa, tenuto conto della composizione del Consiglio stesso. Nella nota si precisa che la fiducia nei confronti di Fazio è stata infatti espressa «dalla gran parte dei consiglieri». Che in tutto, come detto, sono tredici. I super-consiglieri vengono eletti dalle assemblee regionali di Banca d'Italia. L'indicazione dei nomi, secondo quanto denunciano i sindacati, arriva però direttamente dal governatore. L' organismo - sempre secondo i sindacati autonomi - è stato ridotto a un ufficio per la ratifica delle decisioni prese da Fazio. «La fiducia a Antonio Fazio da parte del Consiglio Superiore della Banca d'Italia corrisponde alla richiesta rivolta all'oste se il vino è buono», commenta a caldo Bruno Tabacci dell'Udc.

IL DECANO - Ciò nonostante Paolo Emilio Ferreri, decano del consiglio e uno tra i più fedeli alleati del governatore, chiarisce che «sentiti tutti i consiglieri, nessuno di essi ritiene la ricorrenza di motivi che richiedano la convocazione del Consiglio in seduta straordinaria». Ferreri non potrebbe essere più esplicito: «Per noi a questo punto è un capitolo chiuso, quel che si è detto è scritto e non c'é nulla da aggiungere».

IL SINDACATO - Una buona notizia per l'uomo di Alvito che segna un altro punto a suo favore grazie alla Fabi. Il principale sindacato del settore bancario ha diffuso un comunicato nel quale si dichiara contraria alla richiesta di dimissioni, reputando «pericoloso ed inopportuno» insistere sull'argomento.

CHI SONO I CONSIGLIERI - Ecco, infine, i nomi dei membri del Consiglio superiore di Bankitalia: Paolo Blasi, docente di fisica a Firenze, Paolo Laterza editore, Giampaolo De Ferra, presidente dell'Aida, Stefano Possati presidente Marposs, Nicolò Schiavone docente di giurisprudenza, Massimo Montanari docente di giurisprudenza, Paolo De Feo industriale, Giordano Zucchi industriale, Cesare Mirabelli presidente emerito della Consulta, Paolo E. Ferreri giurista, Rinaldo Marsano imprenditore, Gavino Pirri tributarista, Ignazio Musu docente di economia politica a Venezia.

handyman
29-09-2005, 22.44.21
Non è la prima volta che i vertici della Banca d'Italia sono nell'occhio del ciclone politico e giudiziario. I precedenti più clamorosi risalgono ai due immediati predecessori dell'attuale Governatore. Il 26 marzo 1979 la Procura di Roma, diretta da Claudio Vitalone, spiccò un ordine d'arresto nei confronti del Governatore della Banca d'Italia, Paolo Baffi, e del direttore generale, Mario Sarcinelli, per interesse privato in atti d'ufficio e favoreggiamento nell'ambito del caso Imi-Sir. Nel giro di breve tempo entrambi diedero le dimissioni dai loro incarichi. Le successive indagini confermarono quanto già era apparso chiaro fin da subito: Baffi e Sarcinelli furono vittima di un complotto, architettato nei palazzi del potere romano, per vendicare il loro rifiuto nei confronti della revoca del fallimento di Sindona e per aver promosso indagini su due istituti di credito divenuti tristemente noti, Italcasse e Banco Ambrosiano. Baffi e Sarcinelli vennero definitivamente prosciolti con formula piena l'11 giugno 1981, ma non riassunsero più i loro incarichi.


Se Fazio avesse un pizzico d'onore si sarebbe già dimesso :rolleyes:
La sua situazione è molto più grave di quella dei suoi predecessori :(

Thor
29-09-2005, 23.20.58
Originariamente inviato da handyman
Se Fazio avesse un pizzico d'onore si sarebbe già dimesso :rolleyes:
La sua situazione è molto più grave di quella dei suoi predecessori :( (Y)

quanto mi fa schifo.. :mad: attaccato alla poltrona finché può!

Gigi75
30-09-2005, 00.54.39
c'è già una discussione sulla questione.
Unite :)

The_Prof
30-09-2005, 09.43.02
Originariamente inviato da Thor
(Y)

quanto mi fa schifo.. :mad: attaccato alla poltrona finché può!

Non sarei cosi' drastico nel giudicae il comportamento di Fazio.
Sicuramente ha commesso un grave errore nel '99 , impedendo la fusione di grossi gruppi bancari, in primis Unicredito con Comit, non favorendo quindi la creazione di gruppi bancari italiani che potessero competere con quelli europei, e quindi piu' difficilmente scalabili.
Bisogna inoltre ricordare che non esiste una legislazione europea sull'OPA, ma ogni paese detta le proprie regole.
Ad esempio la Francia, ma non solo, dopo la privatizzazione, ha legiferato in materia rendendo tutte le imprese, possibile obiettivo di acquisizione estere, strategiche riguardo il proprio interesse nazionale.
A mio modesto parere il vero colpevole e' stato il governo, che non ha avuto il coraggio di dichiarare l'OPA olandese ostile, dal momento che la legge lo permetteva.
Il governatore, in nome dell'italianita' di Antonveneta, ha scelto come rappresentante della controofferta uno dei pochi soggetti disponibili.
Il vero problema e' stato l'assalto di Ricucci, partner di Fiorani, a RCS.
Infatti in Italia tutta la stampa parla di liberta' ma non e' possibile cambiare i poteri forti che la controllano.
Vista la situazione di stallo, la banca olandese si e' rivolta alla magistratura, la quale di fatto ha regalato Antonveneta agli Olandesi.
Bisognava insomma stoppare ad ogni costo l'assalto dei newcomer ai consolidati poteri forti della finanza ed industria.
Qualcuno potra' obiettare, rfacendosi all'OPA Unicredit su HVB.
Ma se il management di Unicredit si fosse comportato in maniera cosi' arrogante come ABN, come scrisse un autorevole giornalista, non sarebbe riuscita a comprare in Germania nemmeno un'edicola, ed aggiungo io, sarebbero ritornati a Milano da Monaco, senza bisogno dell'aereo :D

Scusate la mia solita prolissità :)

Totor@
30-09-2005, 14.50.08
non molla mica quello li :eek:

Sintetizzando il tutto:

La resistenza “fazista”

roberto45
09-10-2005, 09.33.23
Il nocciolo del problema è che Fazio ha dimostrato platealmente di non essere al di sopra delle parti. La telefonata a mezzanotte passata ne è la conferma e dimostra che il controllore delle banche ne è controllato. Chi potrebbe rimuoverlo o è stato nominato da lui o rappresenta le banche!!!
Non sopporto il doppiopesismo, dimostra solamente che qualcuno si ritiene più furbo e forte della controparte; ricordate l'anatocismo?
Le banche italiane risentono ancora dei postumi della unificazione d'Italia, sono gestite da persone di un "certo" ambiente che stranamente prestano soldi a persone ed enti non solvibili mentre il privato qualunque deve dimostrare di possedere molto di più di quanto chiede in prestito. Da qui la "SOFFERENZA" e la necessità che non falliscano o licenzino 50000 persone per ridurre le spese. La necessità di proteggere e favorire le Banche da parte del governo e del governatore; vi siete chiesti perchè, a parte poche eccezioni, il governo è tiepido sul caso? La nostra economia e finanza è drogata dalla gestione di incapaci; una Fiat che era all'avanguardia nel mondo sull'introduzione dei robot sulla catena di montaggio è semi fallita mentre delle società ben più piccole ora vanno a gonfie vele. E' stata diretta e guidata da inetti ed incapaci pagati fior di miliardi, perché? E la domanda si potrebbe replicare per troppe società; la conclusione è che il nostro mercato è protetto, vuoi per "nazionalismo", per "contiguità" o "cuginanza" e dallo stesso sindacato incapace di comprendere che sovvenzionare un'azienda decotta è sottrarre soldi a tutta la società e farci fare concorrenza anche dai "cinesi". Ormai in Italia prosperano solamente le socità di servizi e chi produce materialmente è impedito anche dalla burocrazia.
Ancora una domanda: come mai tanti imprenditori si sono fatti i soldi facendo per primi i palazzinari? Tutti noi sappiamo perchè ma l'intendenza di finanza lo ignora ancora