Flying Luka
01-09-2005, 12.42.46
<p align="center"><img src="http://ployer.com/archives/psp-value-pack.jpg"></p><p align="center"><div class="p"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif"><font size="2"><span class="span" id="U1101980235914wRH" style="FONT-WEIGHT: bold">MILANO</span> - Prima c’era il walkman. Poi arrivò il cd portatile. Qualcuno lo condensò nell’iPod. Ma pur sempre di musica in movimento si trattava. Ora a spasso si guarderanno anche i film: è questa la promessa della Psp, la Playstation portatile di Sony che oggi debutta nel nostro Paese dopo aver venduto 5 milioni di pezzi tra Giappone e Stati Uniti. Annunciata come semplice “console” per videogame da passeggio, nata per contrastrare il dominio del Game Boy Nintendo, ha ben presto rivelato le sue potenzialità multimediali. </font></font></div><div class="p"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif" size="2"></font></div><div class="p"><div class="p"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif"><font size="2"><span class="span" id="U1101980235914p8H" style="FONT-WEIGHT: bold">FUNZIONI</span> - Non serve solo a giocare, ma anche a riprodurre musica - proprio come un iPod - e a sfogliare l’album di foto digitali. Ma nello schermo ad alta definizione da 4,3 pollici (una decina di centimetri) Sony spera che a milioni si divertano anche a guardare film. Creando di fatto un nuovo segmento nel mercato affollatissimo dell’intrattenimento digitale: quello dei “player” video portatili. Per la sua macchina, la casa giapponese ha creato un nuovo formato, simile all’ormai diffussisimo Dvd ma diverso: si chiama Umd, è più piccolo (circa la metà di diametro) e capiente quanto tre cdrom. Una capacità sufficiente a contenere video e audio in una qualità analoga ai Dvd. </font></font></div><div class="p"><font face="Verdana" size="2"></font></div><div class="p"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif"><font size="2"><span class="span" id="U1101980235914RmB" style="FONT-WEIGHT: bold">SUCCESSO</span> - E nonostante lo scetticismo di molti esperti, che immaginavano una fine simile a un’altra esclusiva Sony, il minidisc (mai decollato davvero), i film Umd negli Stati Uniti hanno fatto il botto. Anche per il suo costo (249 euro), la Psp negli Usa non è finita tra le mani di bimbi o teenager, ma soprattutto in quelle dei giovani tra i 20 e i 30 anni. Ragazzi appena entrati sul mondo del lavoro, con dollari fruscianti in tasca e pronti a spenderli per guardare sulla loro Psp film spettacolari e d’azione come “<span class="span" id="U1101980235914BlD" style="FONT-WEIGHT: normal; FONT-STYLE: italic">La casa dei pugnali volanti</span>”, “<span class="span" id="U1101980235914XrH" style="FONT-WEIGHT: normal; FONT-STYLE: italic">Resident Evil: Apocalypse</span>” o “Sin City”. Il tutto favorito da un parco giochi ancora ristretto e con pochi titoli di grande richiamo. “E’ una sfida al concetto tradizoneal ceh vedeva i videogame e i film legati soldatanto ai lettori da salotto”, ha spiegato Corrado Bonanno, presidente di Sony Entertainment Italia. “Abbiamo pensato soprattutto a quando si vive fuori dalle mura domestiche”, ha aggiunto il direttore marketing Giovanna Todini. </font></font></div><div class="p"></div><div class="p"><font face="verdana,arial,helvetica,sans-serif"><font size="2"><span class="span" id="U1101980235914IRD" style="FONT-WEIGHT: bold">DEBUTTO A VENEZIA</span> - Da un paio d’anni altre case produttrici, da Creative a iRiver, da Samsung ad Archos, hanno lanciato dei riproduttori di film da passeggio. L’impatto sul pubblico è stato modesto. Il decollo del nuovo gadget sembra però cosa fatta. L’interesse del pubblico per l’Umd e la forza commerciale di Sony ha fatto rizzare le antenne alle major di Hollywood: entro fine anno circa 90 titoli saranno disponibili per Psp negli Stati Uniti. E anche Italia, al momento del lancio, su Internet e nei negozi sono disponibili una ventina di titoli con prezzi intorno ai 20 euro. La casa giapponese crede così tanto nella sua macchina come mini-televisore portatile da presentarla in pompa magna a Venezia, all’interno della Mostra del cinema, legata allo Short Film Contest, un concorso di cortometraggi per giovani autori: mini-produzioni che hanno coinvolto anche attori italiani ben noti al pubblico come Valerio Mastandrea, Leo Gullotta e Oreste Lionello. La sfida per portare il grande schermo nel mondo dei videogame è lanciata. </font></font></div></div><br><br><a href="../framer.php?url= http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/08_Agosto/31/psp.shtml" target="_blank"> Fonte </a><br><br><br><br>