interceptor
29-07-2005, 17.12.44
Londra, 29 luglio 2005
Dopo settimane di paura ed ansia per le bombe di Londra una dichiarazione di pace arriva da un altro fronte di crisi, l'Irlanda. L’Ira ha dichiarato ieri che opterà per la pace e la politica e si lascerà il terrorismo alle spalle. L'ex prigioniero Seana Walsh, in un comunicato registrato su Dvd, ha detto che l'Ira ha ordinato a tutti i suoi membri e volontari di deporre le armi.
"Il comando dell'Ira ha formalmente ordinato la fine della campagna armata". Una dichiarazione che potrebbe rivelarsi uno storico passo avanti per il processo di pace in Nord Irlanda, ma che per molti rappresenta l'inizio di un lungo e difficile cammino e soprattutto una sfida per gli unionisti ed i governi di Londra e di Dublino.
Il giornalista dell’Indipendent scrive oggi che il primo pensiero va alle vedove, l'"Ira ha promesso che non ce ne saranno più. Una delle più inarrestabili macchine di morte dopo 4 decenni e 3700 funerali interrompe la sua guerra".
L’Ira dichiara che i suoi membri non devono più impegnarsi in attività di qualunque genere, ad eccezione di quelle pacifiche, dicendo che ha intenzione di mettere le armi fuori uso più velocemente possibile. In quanto organizzazione che guarda a se stessa come imbattuta sul campo, ha annunciato di avviarsi ad un ritiro volontario.
Almeno che qualcosa non vada terribilmente male, questa dichiarazione ha le potenzialità per finire nei libri di storia come uno dei momenti storici più decisivi avvenuti negli ultimi dieci anni.
L'Ira ha risposto alla richiesta fatta ad aprile dal leader dello Sinn Fein, Gerry Adams, di abbandonare il conflitto armato e cercare di raggiungere i propri obbiettivi con altri mezzi. "Dai risultati delle nostre consultazioni è emerso un vasto appoggio tra i volontari dell'Ira per il processo di pace dello Sinn Fein".
La formazione radicale basca di Batasuna ha definito "molto positiva" la decisione dell'Ira di porre fine alla lotta armata e di procedere al proprio disarmo. Un portavoce di Batasuna - dichiarata illegale dalla magistratura spagnola perché ritenuta il braccio politico dell'organizzazione terroristica basca dell'Eta - ha sottolineato come il possibile dialogo con i governi spagnolo e francese "permetterà un giorno anche all'Eta di dire ai propri militanti di lottare per l'indipendenza dei Paesi Baschi con mezzi democratici".
"E' un avvenimento storico e spero che porterà definitivamente alla fine della battaglia dell'Ira", Javier Solana, alto rappresentante dell'Unione Europea per la politica estera, accoglie con favore la decisione dell'Irish Republican Army ma allo stesso tempo auspica che alle dichiarazioni seguano fatti concreti.
fonte:
www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=55809 (http://)
Dopo settimane di paura ed ansia per le bombe di Londra una dichiarazione di pace arriva da un altro fronte di crisi, l'Irlanda. L’Ira ha dichiarato ieri che opterà per la pace e la politica e si lascerà il terrorismo alle spalle. L'ex prigioniero Seana Walsh, in un comunicato registrato su Dvd, ha detto che l'Ira ha ordinato a tutti i suoi membri e volontari di deporre le armi.
"Il comando dell'Ira ha formalmente ordinato la fine della campagna armata". Una dichiarazione che potrebbe rivelarsi uno storico passo avanti per il processo di pace in Nord Irlanda, ma che per molti rappresenta l'inizio di un lungo e difficile cammino e soprattutto una sfida per gli unionisti ed i governi di Londra e di Dublino.
Il giornalista dell’Indipendent scrive oggi che il primo pensiero va alle vedove, l'"Ira ha promesso che non ce ne saranno più. Una delle più inarrestabili macchine di morte dopo 4 decenni e 3700 funerali interrompe la sua guerra".
L’Ira dichiara che i suoi membri non devono più impegnarsi in attività di qualunque genere, ad eccezione di quelle pacifiche, dicendo che ha intenzione di mettere le armi fuori uso più velocemente possibile. In quanto organizzazione che guarda a se stessa come imbattuta sul campo, ha annunciato di avviarsi ad un ritiro volontario.
Almeno che qualcosa non vada terribilmente male, questa dichiarazione ha le potenzialità per finire nei libri di storia come uno dei momenti storici più decisivi avvenuti negli ultimi dieci anni.
L'Ira ha risposto alla richiesta fatta ad aprile dal leader dello Sinn Fein, Gerry Adams, di abbandonare il conflitto armato e cercare di raggiungere i propri obbiettivi con altri mezzi. "Dai risultati delle nostre consultazioni è emerso un vasto appoggio tra i volontari dell'Ira per il processo di pace dello Sinn Fein".
La formazione radicale basca di Batasuna ha definito "molto positiva" la decisione dell'Ira di porre fine alla lotta armata e di procedere al proprio disarmo. Un portavoce di Batasuna - dichiarata illegale dalla magistratura spagnola perché ritenuta il braccio politico dell'organizzazione terroristica basca dell'Eta - ha sottolineato come il possibile dialogo con i governi spagnolo e francese "permetterà un giorno anche all'Eta di dire ai propri militanti di lottare per l'indipendenza dei Paesi Baschi con mezzi democratici".
"E' un avvenimento storico e spero che porterà definitivamente alla fine della battaglia dell'Ira", Javier Solana, alto rappresentante dell'Unione Europea per la politica estera, accoglie con favore la decisione dell'Irish Republican Army ma allo stesso tempo auspica che alle dichiarazioni seguano fatti concreti.
fonte:
www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=55809 (http://)