WinTricks
19-11-2004, 23.24.52
<p align="center"><img hspace="0" src="http://www.telecomitalia.it/TIPortal/images/stampa/logo_small.gif" align="middle" border="0" /></p><p /><p align="justify"><font size="2">L'Autorità Garante della Concorrenza e Mercato ha comminato a Telecom Italia una sanzione pari a €152 milioni_per aver abusato della propria posizione dominante sui mercati dei servizi di tlc su rete fissa all'utenza affari. </font></p><p align="justify"><font size="2">In pratica, secondo quanto accertato dall'Antitrust, TI ha messo in atto una "<em>strategia unitaria, chiaramente definita a livello centrale</em>", per escludere i concorrenti dal mercato e preservare così la posizione di dominanza storicamente detenuta.<br />In particolare, i comportamenti incriminati - rileva il Garante - si riferiscono ad una condotta contrattuale e commerciale tale da precludere del tutto la possibilità degli altri operatori di offrire servizi concorrenti. <br />A ciò - sottolinea ancora l'Autorità - si è aggiunta una formulazione di condizioni economiche e tecniche offerte alla clientela non replicabili dai concorrenti.</font></p><p align="justify"><font size="2">Tali comportamenti sono stati giudicati discriminatori e lesivi della concorrenza, poichè hanno permesso a TI di offire_ai propri concorrenti condizioni tecniche ed economiche peggiorative rispetto a quelle praticate alla propria clientela, ostacolando così, non solo l'accesso dei concorrenti ai mercati dei servizi finali, ma anche <strong>influenzando negativamente i prezzi praticanti agli utenti finali.</strong></font></p><p align="justify"><font size="2">La condizione di TI - sottolinea il Garante - è ancora più grave se si pensi che su di essa grava una speciale responsabilità in funzione della sua storica dominanza. </font></p><p align="justify"><font size="2">Nel procedere alla quantificazione della sanzione, l'Autorità ha tenuto conto della particolare gravità delle infrazioni accertate e della circostanza che TI è stata più volte condannata in relazione a comportamenti sostanzialmente analoghi.</font></p><p align="justify"><font size="2">Non s'è fatta attendere la risposta dell'azienda che si è detta "certa della legittimità dei comportamenti tenuti e convinta della infondatezza della decisione adottata dall'Antitrust" e pronta a ricorrere al Tar per chiedere l'annullamento del provvedimento.</font></p><p align="justify"><br /></p><br /><br /><table cellspacing="2" cellpadding="2" border="0"><tbody><tr><td><img height="16" src="/image/icons/filesize.gif" width="16" /></td><td bgcolor="#527bb5"><font color="#ffffff" size="1"><b>Download:</b></font></td><td><font size="2"><a href="http://www.agcm.it/AGCM_ITA/DSAP/DSAP_287.NSF/0/f12b34bd89ee4df4c1256f51005cf6d2/$FILE/P13752.pdf">Testo del provvedimento</a> [ 1.1 Mb ] </font></td></tr></tbody></table><br><br><a href="../../framer.php?url=http://www.agcm.it/" target="_blank"> Fonte </a><br><br><br><br>