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Visualizza versione completa : Vietare Halloween nelle parrocchie?


exion
27-10-2004, 21.11.43
Notizia del TG3 lombardia di stasera: una circolare (immagino emessa dalla diocesi bresciana) vieta alle parrocchie del bresciano di affittare i locali o di organizzare feste all'insegna di Halloween e di "dolcetto o scherzetto?".


Che ne pensate?


Personalmente ritengo che la festa di ognissanti sia una festa importante e molto bella, che ci ricollega coi nostri avi e con le nostre radici. Certo dalle origini sempre pagane, ma cristianizzata da secoli, e per questo diventata un momento fondamentale nel percorso di crescita dell'individuo cristiano.

Quindi, giustamente, siamo in un paese libero e laico, ognuno si festeggi Halloween e tutte le feste pagano-commerciali che vuole, ma non in parrocchia...

Thor
27-10-2004, 21.47.32
da ateo, quoto quel che hai detto. se un luogo è di culto, non ci si può mettere a piangere se vi vietano manifestazioni "non corrispondenti".

ci sono appunto altri luoghi che si possono affittare.

Frequency
27-10-2004, 22.09.55
Originariamente inviato da Thor

ci sono appunto altri luoghi che si possono affittare.

:) (Y)

Dav82
27-10-2004, 22.58.48
Oh, uno sarà pur libero di affittare i propri locali a chi e per chi vuole! :)

Se mi viene Feanor sottocasa per chiedermi di affittare la cantina per festeggiare lo scudetto "da' maggica" vinto con un punto di vantaggio all'ultima giornata sulla Juve... cor cacchio che gli dico di sì!! (e intanto te l'ho mandata, Feanor :D :p)

Hoc decretum est :o

Eccomi
27-10-2004, 23.16.08
Originariamente inviato da Thor
se un luogo è di culto, non ci si può mettere a piangere se vi vietano manifestazioni "non corrispondenti".


Oh, finalmente! I credenti facciano i credenti, rispettando le regole, e i non credenti siano liberi di fare quel che gli pare, ma non nei luoghi di culto altrui...

(Y):)

Giorgio Drudi
28-10-2004, 00.16.02
Non capisco cosa ci sia di male o di contrario alla fede cristiana nella festa per bambini di halloween: forse che nelle sale parrocchiali non si guardano film più o meno nello stile di quella festa, o non si fanno tornei di calcetto, o non si festeggia il carnevale...cosa dovrebbero fare i bambini...dire il rosario tutto il giorno e poi fare catechismo per distrarsi?
Si può fare la festa di Halloween e comportarsi da cristiani, come il torneo di calcetto o le feste di carnevale e tutte le altra cose che fanno i bambini.... Non mettiamo il burka ai bambini perchè Cristo non lo ha fatto.

Albachiara
28-10-2004, 00.24.35
Originariamente inviato da Eccomi


Oh, finalmente! I credenti facciano i credenti, rispettando le regole, e i non credenti siano liberi di fare quel che gli pare, ma non nei luoghi di culto altrui...

(Y):)

Si ma tutte le regole. Non solo quelle che fanno comodo a seconda del momento.
Dei bambini giocano e si divertono in un modo sano e tranquillo.
Non riesco a vedere il problema.. Cmq.. Basta semplicemente andare altrove.

Eccomi
28-10-2004, 00.56.49
Originariamente inviato da Albachiara


Si ma tutte le regole. Non solo quelle che fanno comodo a seconda del momento.


Intendevo proprio questo. Chi sceglie una strada, deve camminarci secondo le regole, ma chi non la sceglie non deve essere obbligato a percorrerla. Lo dissi già una volta: quando ci fu il referendum sul divorzio, votai No all'abrogazione. Perchè avrei dovuto imporre ad altri le mie scelte? :rolleyes:

Gigi75
28-10-2004, 01.12.03
a me sembra stupido festeggiare halloween perchè non è una nostra festa, moltissimi non sanno neppure cosa significhi (me compreso).
In ogni caso, se uno vuole un pretesto per far baldoria (che fa sempre bene) non vedo perchè qlcuno debba vietarlo, se è fatto nel rispetto degli altri.

bYe:)

Flying Luka
28-10-2004, 02.14.31
Piccola precisazione: Halloween ha radici piuttosto antiche in quanto era una festa celebrata dalla CATTOLICISSIMA Irlanda, ovvero la festa di Ognisanti.
Negli anni ha subito qualche trasformazione, ma sostanzialmente il travestimento dei bimbi rimane con un significato/messaggio ben preciso: la "speranza di vita" e "l'antidoto alla morte".

Sbaglio o il Carnevale cade porprio in un periodo contiguo a quello di alcune tra le più importanti ricorrenze cristiane?

Concludendo, nulla di male, anzi!

Ma la diocesi bresciana, con tutti i problemi che ci sono, non ha altro a cui pensare?

:confused: :confused: :confused:

nana_d
28-10-2004, 09.28.37
Probabilmente ha confuso un pò l'argomento, in quest'epoca di radicalismo estremista, si è fatta confondere un pò dalla parte "Commerciale e di facciata" che ci presentano i Media: sempre!

Forse sanno che come qualsiasi cosa umana, sarebbe prevalsa proprio quest'ultima, a discapito della voglia di fede dei fedeli..

Pensandoci un pò di più avrebbero trovato una soluzione migliore.

Giorgio Drudi
28-10-2004, 09.32.37
Originariamente inviato da Gigi75
a me sembra stupido festeggiare halloween perchè non è una nostra festa, moltissimi non sanno neppure cosa significhi (me compreso).
In ogni caso, se uno vuole un pretesto per far baldoria (che fa sempre bene) non vedo perchè qlcuno debba vietarlo, se è fatto nel rispetto degli altri.

bYe:)


Il protezionismo delle feste? :D

Non è che al fondo ci sia un pò di antiamericanismo che si sta trasformando in strisciante razzismo?

Giorgio Drudi
28-10-2004, 09.40.17
Originariamente inviato da Eccomi


Chi sceglie una strada, deve camminarci secondo le regole, ma chi non la sceglie non deve essere obbligato a percorrerla.

Il cristianesimo "delle regole" che si debbono osservare, quando si tratta di faccende di quest'ordine , si chiama ipocrisia farisaica.
I farisei osservavano ogni minuzia "religiosa" esteriore... poi la gran parte di loro si schierò contro Gesù...perchè dichiarò risibili le loro "regole" pseudo-religiose.

exion
28-10-2004, 11.30.39
Originariamente inviato da Giorgio Drudi



Il protezionismo delle feste? :D

Non è che al fondo ci sia un pò di antiamericanismo che si sta trasformando in strisciante razzismo?


e daje con l'anti-americanismo :rolleyes:


Ognissanti è una festa in cui mi è stato insegnato che si rende omaggio ai propri defunti. Li si va a trovare, anche quando le loro sepolture siano molto lontane, per onorarli, ricordarli e in questo modo conservarli ancora "vivi" nei nostri cuori.

Festa profondamente religiosa, e quindi strettamente legata alla chiesa, quella stessa chiesa che gestisce le parrocchie.

Quindi la funzione primaria delle parrocchie qual'è? Affittare i propri locali banalmente come potrebbe fare un comune o un'associazione qualsiasi, fregandosene che la baldoria gioiosa di Halloween contrasti con il momento di riflessione imposto da Ognissanti? Oppure vigilare che nelle parrocchie si insegni quel senso di rispetto e meditazione di cui sopra?

D'altra parte, per tutte le altre feste a doppia valenza, pagano-commerciale e cristiana, il concetto della seprazione è stato pienamente accettato. Chi mai si sognerebbe di mettere in chiesa un albero di Natale al posto del presepe? Il momento cruciale della settimana santa sono il Crisma, la Via Crucis e la veglia pasquale, oppure l'apertura delle uova di cioccolato? Una messa in memoria del 14 Luglio francese, a parte il sindaco pazzo e il curato imbelle del paese dove vivo, chi avrebbe il coraggio di celebrarla?

Da questo punto di vista, mi trovo anche abbastanza sconcertato dal mercanteggio assurdo dei fiori in questo periodo. La settimana scorsa ero in un vivaio a Boves, Cuneo. C'erano centinaia, forse migliaia di vasi di crisantemi, ognuno col suo bel cartellino con un nome, ad indicare che tutti, e con grande anticipo, erano stati prenotati a suon di euroni da gente che poi li porterà domenica sulle tombe dei cari. Assolvo il mio dovere comprando, due o tre settimane prima, un vaso di crisantemi, che poi frettolosamente andrò a depositare su una tomba?


In tutto questo, l'America checcavolo c'entra?

Giorgio Drudi
28-10-2004, 11.30.56
Originariamente inviato da Flying Luka
Piccola precisazione: Halloween ha radici piuttosto antiche in quanto era una festa celebrata dalla CATTOLICISSIMA Irlanda, ovvero la festa di Ognisanti.
Negli anni ha subito qualche trasformazione, ma sostanzialmente il travestimento dei bimbi rimane con un significato/messaggio ben preciso: la "speranza di vita" e "l'antidoto alla morte".

Sbaglio o il Carnevale cade porprio in un periodo contiguo a quello di alcune tra le più importanti ricorrenze cristiane?

Concludendo, nulla di male, anzi!

Ma la diocesi bresciana, con tutti i problemi che ci sono, non ha altro a cui pensare?

:confused: :confused: :confused:

E ancor prima era una festa celtica di interessante valore religioso.

Sono d'accordo sul tuo commento riguardo alla diocesi di Brescia.

exion
28-10-2004, 11.44.21
Originariamente inviato da Flying Luka
Piccola precisazione: Halloween ha radici piuttosto antiche in quanto era una festa celebrata dalla CATTOLICISSIMA Irlanda, ovvero la festa di Ognisanti.
Negli anni ha subito qualche trasformazione, ma sostanzialmente il travestimento dei bimbi rimane con un significato/messaggio ben preciso: la "speranza di vita" e "l'antidoto alla morte".

Sbaglio o il Carnevale cade porprio in un periodo contiguo a quello di alcune tra le più importanti ricorrenze cristiane?

Concludendo, nulla di male, anzi!

Ma la diocesi bresciana, con tutti i problemi che ci sono, non ha altro a cui pensare?

:confused: :confused: :confused:

E secondo te un bimbo che festeggia Halloween impara la speranza della vita e l'antidoto alla morte?
Io questo l'ho imparato da bambino quando con mio padre partivo da casa mia per andare a trovare i miei nonni a Milano, e i treni erano pieni zeppi di gente che viaggiava su e giù per l'Italia per ricongiungersi coi proprio cari e per andare a rendere omaggio ai defunti.

Poi crescendo, quando i miei nonni materni sono morti creando il mio primo lutto in famiglia, ho capito ancora meglio l'importanza di questa festa. Quando per pigrizia, lavoro, impegni della "massima importanza" non riesco a recar loro visita al cimitero, mi sento in colpa, ed è giusto che sia così perché nulla giustifica che io antenponga i miei piccoli interessi terreni al ricordo dei miei cari scomparsi.

"Dolcetto o scherzetto" tutte queste cose riesce a insegnarle o no?
Se la risposta è no, allora che si festeggi pure tutti gli Halloween che si vuole nella case, per strada, nelle sinagoghe o anche in cima a un minareto, ma per favore fuori dalle parrocchie.

infinitopiuuno
28-10-2004, 11.49.12
Originariamente inviato da Gigi75
a me sembra stupido festeggiare halloween perchè non è una nostra festa, moltissimi non sanno neppure cosa significhi (me compreso).

bYe:)

Mitico quel me compreso...ti eleggo (un voto solo) il piu' simpatico dell'OT.

Eccomi
28-10-2004, 11.52.05
Originariamente inviato da Giorgio Drudi


Il cristianesimo "delle regole" che si debbono osservare, quando si tratta di faccende di quest'ordine , si chiama ipocrisia farisaica.
I farisei osservavano ogni minuzia "religiosa" esteriore... poi la gran parte di loro si schierò contro Gesù...perchè dichiarò risibili le loro "regole" pseudo-religiose.

Giorgio, non fare il demagogo, per favore...:)
Quando parlo di regole, mi riferisco sempre e soltanto alle Parole di Gesù riportate dai Vangeli. Di quelle stabilite dagli uomini me ne frego come e più ti te. ;)

infinitopiuuno
28-10-2004, 11.59.44
Originariamente inviato da Giorgio Drudi
Non capisco cosa ci sia di male o di contrario alla fede cristiana nella festa per bambini di halloween: forse che nelle sale parrocchiali non si guardano film più o meno nello stile di quella festa, o non si fanno tornei di calcetto, o non si festeggia il carnevale...cosa dovrebbero fare i bambini...dire il rosario tutto il giorno e poi fare catechismo per distrarsi?
Si può fare la festa di Halloween e comportarsi da cristiani, come il torneo di calcetto o le feste di carnevale e tutte le altra cose che fanno i bambini.... Non mettiamo il burka ai bambini perchè Cristo non lo ha fatto.

Premettendo che non so nulla ha riguardo, mi stavo chiedendo il perche', da ateo, inizialmente ero a favore del primo post di Exion e successivamente ho riscontrato che alcuni "religiosi" sono a favore di una manifestazione probabilmente "chiassosa e poco cristiana" , da manifestarsi in luoghi "sacri".

Sembra che gli atei corrano in soccorso ai cattolici e viceversa i cattolici mostrino accodiscendenza verso cose e comportamenti generalmente non considerati "ortodossi".
Se vuoi cestina pure Giorgio:)

Flying Luka
28-10-2004, 12.04.37
Originariamente inviato da exion


E secondo te un bimbo che festeggia Halloween impara la speranza della vita e l'antidoto alla morte?
Io questo l'ho imparato da bambino quando con mio padre partivo da casa mia per andare a trovare i miei nonni a Milano, e i treni erano pieni zeppi di gente che viaggiava su e giù per l'Italia per ricongiungersi coi proprio cari e per andare a rendere omaggio ai defunti.

Poi crescendo, quando i miei nonni materni sono morti creando il mio primo lutto in famiglia, ho capito ancora meglio l'importanza di questa festa. Quando per pigrizia, lavoro, impegni della "massima importanza" non riesco a recar loro visita al cimitero, mi sento in colpa, ed è giusto che sia così perché nulla giustifica che io antenponga i miei piccoli interessi terreni al ricordo dei miei cari scomparsi.

"Dolcetto o scherzetto" tutte queste cose riesce a insegnarle o no?
Se la risposta è no, allora che si festeggi pure tutti gli Halloween che si vuole nella case, per strada, nelle sinagoghe o anche in cima a un minareto, ma per favore fuori dalle parrocchie.

Evidentemente sì dal momento che, come tu stesso asserisci, hai imparato fin da piccolo il dolore della morte aprrezzando, di conseguenza, il valore della vita.

Per i bimbi, invece, il cui "dolcetto o scherzetto" rimane una cosa fine a sé stessa, non vedo che male ci sia, quale contrasto etico religioso ci sia o quale istituzione/principio venga violato.
Certe "pagliacciate" organizzate dalla chiesa cattolica i cui partecipanti sono "adulti" e che si definiscono "credenti", sono molto più carnevaleschi e deprimenti di un bimbo con una zucca in testa che ti chiede un bignè.

Giorgio Drudi
28-10-2004, 12.06.24
Originariamente inviato da exion



e daje con l'anti-americanismo :rolleyes:


Ognissanti è una festa in cui mi è stato insegnato che si rende omaggio ai propri defunti. Li si va a trovare, anche quando le loro sepolture siano molto lontane, per onorarli, ricordarli e in questo modo conservarli ancora "vivi" nei nostri cuori.

Festa profondamente religiosa, e quindi strettamente legata alla chiesa, quella stessa chiesa che gestisce le parrocchie.

Quindi la funzione primaria delle parrocchie qual'è? Affittare i propri locali banalmente come potrebbe fare un comune o un'associazione qualsiasi, fregandosene che la baldoria gioiosa di Halloween contrasti con il momento di riflessione imposto da Ognissanti? Oppure vigilare che nelle parrocchie si insegni quel senso di rispetto e meditazione di cui sopra?

R

D'altra parte, per tutte le altre feste a doppia valenza, pagano-commerciale e cristiana, il concetto della seprazione è stato pienamente accettato. Chi mai si sognerebbe di mettere in chiesa un albero di Natale al posto del presepe? Il momento cruciale della settimana santa sono il Crisma, la Via Crucis e la veglia pasquale, oppure l'apertura delle uova di cioccolato? Una messa in memoria del 14 Luglio francese, a parte il sindaco pazzo e il curato imbelle del paese dove vivo, chi avrebbe il coraggio di celebrarla?

Da questo punto di vista, mi trovo anche abbastanza sconcertato dal mercanteggio assurdo dei fiori in questo periodo. La settimana scorsa ero in un vivaio a Boves, Cuneo. C'erano centinaia, forse migliaia di vasi di crisantemi, ognuno col suo bel cartellino con un nome, ad indicare che tutti, e con grande anticipo, erano stati prenotati a suon di euroni da gente che poi li porterà domenica sulle tombe dei cari. Assolvo il mio dovere comprando, due o tre settimane prima, un vaso di crisantemi, che poi frettolosamente andrò a depositare su una tomba?


In tutto questo, l'America checcavolo c'entra?


Ti ricordo che l'albero di Natale viene solennemente posto in piazza S.Pietro.


La parocchia (con una r sola) è la Chiesa, una porzione della Chiesa Universale... "la Chiesa che gestisce la parocchia" non ha alcun senso.

Nella parocchia non si svolge solo la vita liturgica anche se questa è il suo nucleo essenziale...ma i giovani possono fare dello sport, giocare, attività sociali, cinematografo , feste, pranzi e cene. Si prestano spesso i locali per varie attività ecc.

La "baldoria giocosa" non si dovrebbe fare e perchè? La vita cristiana dovrebbe essere limitata alla sola liturgia, e per il resto essere una tetra esistenza senza i giochi e le grida di festa dei bambini...come il peggior calvinismo?

Dopo la liturgia pasquale non c'è proprio nulla di scandaloso nell'aprire un uovo di pasqua nella parocchia e neanche due...infatti lo si fa senza che nessuno si sia mai sdegnato, perchè poi dovrebbe?

La Pasqua del Signore è stata una cena di addio fra amici e se la convivialità, si affianca, in un secondo momento alla cena liturgica non è affatto sconveniente anzi si addice.

Mi piace che i bambini durante la messa, quando capita, la "turbino" con le loro ingenue e "innopportune" manifestazioni.


Riguardo ad Halloween sono contento di sentirti dire "cosa c'entra l'America" perchè mi era venuto il dubbio che c'entrasse.

Ciao

exion
28-10-2004, 12.31.32
Originariamente inviato da Giorgio Drudi



Ti ricordo che l'albero di Natale viene solennemente posto in piazza S.Pietro.


La parocchia (con una r sola) è la Chiesa, una porzione della Chiesa Universale... "la Chiesa che gestisce la parocchia" non ha alcun senso.

Nella parocchia non si svolge solo la vita liturgica anche se questa è il suo nucleo essenziale...ma i giovani possono fare dello sport, giocare, attività sociali, cinematografo , feste, pranzi e cene. Si prestano spesso i locali per varie attività ecc.

La "baldoria giocosa" non si dovrebbe fare e perchè? La vita cristiana dovrebbe essere limitata alla sola liturgia, e per il resto essere una tetra esistenza senza i giochi e le grida di festa dei bambini...come il peggior calvinismo?

Dopo la liturgia pasquale non c'è proprio nulla di scandaloso nell'aprire un uovo di pasqua nella parocchia e neanche due...infatti lo si fa senza che nessuno si sia mai sdegnato, perchè poi dovrebbe?

La Pasqua del Signore è stata una cena di addio fra amici e se la convivialità, si affianca, in un secondo momento alla cena liturgica non è affatto sconveniente anzi si addice.

Mi piace che i bambini durante la messa, quando capita; la "turbino" con le loro ingenue e "innopportune" manifestazioni.


Riguardo ad Halloween sono contento di sentirti dire "cosa c'entra l'America" perchè mi era venuto il dubbio che c'entrasse.

Ciao

Il garzanti mi dice con due "r"... E a quello continuerò ad attenermi :p

Non vedo nulla di male nella giocosità e nella baldoria parrocchiale. Ne ho lungamente aproffittato io stesso negli anni della mia adolescenza, ed è proprio questo essere parte di una comunità accogliente che ha smussato, forse anche azzerato, quello che in origine era una ripulsione viscerale e totale contro la gerarchia ecclesiastica.

Però durante la ricorrenza di Ognissanti no, non sono d'accordo. E' l'unico momento di vero silenzio e di vero ricongiungimento medidativo coi propri cari di tutto l'anno. Se poi uno se ne frega, fatti suoi, faccia quello che vuole.
Ma se questo sentimento non lo insegnano negli oratori, almeno una volta l'anno, chi lo farà?


Dal terzo capitolo dell'Ecclesiaste:

[1]Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.

[2]C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
[3]Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
[4]Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
....

Giorgio Drudi
28-10-2004, 12.45.31
Originariamente inviato da exion


Il garzanti mi dice con due "r"... E a quello continuerò ad attenermi :p

Non vedo nulla di male nella giocosità e nella baldoria parrocchiale. Ne ho lungamente aproffittato io stesso negli anni della mia adolescenza, ed è proprio questo essere parte di una comunità accogliente che ha smussato, forse anche azzerato, quello che in origine era una ripulsione viscerale e totale contro la gerarchia ecclesiastica.

Però durante la ricorrenza di Ognissanti no, non sono d'accordo. E' l'unico momento di vero silenzio e di vero ricongiungimento medidativo coi propri cari di tutto l'anno. Se poi uno se ne frega, fatti suoi, faccia quello che vuole.
Ma se questo sentimento non lo insegnano negli oratori, almeno una volta l'anno, chi lo farà?


Dal terzo capitolo dell'Ecclesiaste:

[1]Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.

[2]C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
[3]Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
[4]Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
....

La festa di Ognissanti nello spirito cristiano è una festa e tutte le feste cristiane sono improntate alla gioia, in primo luogo la festa di Pasqua, di cui la festa di Ognissanti è un corollario.
La festa, e si chiama così per questo, è un sempre un tempo in cui manifestare la gioia.
Il tempo "per piangere" è solo la quaresima, per i cristiani.
Ciao.

exion
28-10-2004, 12.55.26
Originariamente inviato da Giorgio Drudi


La festa di Ognissanti nello spirito cristiano è una festa e tutte le feste cristiane sono improntate alla gioia, in primo luogo la festa di Pasqua, di cui la festa di Ognissanti è un corollario.
La festa, e si chiama così per questo, è un sempre un tempo in cui manifestare la gioia.
Il tempo "per piangere" è solo la quaresima, per i cristiani.
Ciao.

Per i latini, "dies festus" poteva significare anche un giorno solenne, il momento di una commemorazione importante, non necessariamente gioiosa o caciaresca.

infinitopiuuno
28-10-2004, 12.56.09
Originariamente inviato da Giorgio Drudi


La festa di Ognissanti nello spirito cristiano è una festa e tutte le feste cristiane sono improntate alla gioia, in primo luogo la festa di Pasqua, di cui la festa di Ognissanti è un corollario.
La festa, e si chiama così per questo, è un sempre un tempo in cui manifestare la gioia.
Il tempo "per piangere" è solo la quaresima, per i cristiani.
Ciao.

Per Giorgio, Exion ed Eccomi: voi tre, non lo sapete ma purtroppo (per voi) siete nella mia buddy list, dovete trovare un punto di incontro, una questione sulla quale siete d'accordo e vi spiego il perche'.
1) Siete 3 persone "religiose" con punti di vista diversi;
dato che siete nella mia buddy list mi spice non trovare posts nei quali si evinca un semplice "sono d'accordo con te".....e perche' a mio avviso e' importante cio'?
Perche' in Italia come in Europa c'e' un problema gigantesco di comunicazione fra "cattolici" e "islamici" e credo che sara' un lungo percorso forse (speriamo di no) bagnato col sangue.
2) Secondo ma non ultimo per importanza, se non trovate una questione sulla quale siete d'accordo, farete piangere un ateo! E questo, non so in quali testi sacri sia scritto, non e' bello!:mad

Giorgio Drudi
28-10-2004, 13.20.33
Originariamente inviato da exion


Per i latini, "dies festus" poteva significare anche un giorno solenne, il momento di una commemorazione importante, non necessariamente gioiosa o caciaresca.

Solennità.

Il cavillo è solo formale, perchè non toglie che nei giorni solenni cioè i giorni con un significato che durava "per tutto l'anno" si facesse "caciara" e baldoria ... ma soprattutto non toglie che il significato di festa per i cristiani sia sempre manifestazione di gioia... perchè tutte le feste discendono dalla festa per eccellenza, la Pasqua, festa della risurrezione di Cristo...e questo è senz'altro un buon motivo per festeggiare.

Giorgio Drudi
28-10-2004, 13.24.22
Originariamente inviato da infinitopiuuno


Per Giorgio, Exion ed Eccomi: voi tre, non lo sapete ma purtroppo (per voi) siete nella mia buddy list, dovete trovare un punto di incontro, una questione sulla quale siete d'accordo e vi spiego il perche'.
1) Siete 3 persone "religiose" con punti di vista diversi;
dato che siete nella mia buddy list mi spice non trovare posts nei quali si evinca un semplice "sono d'accordo con te".....e perche' a mio avviso e' importante cio'?
Perche' in Italia come in Europa c'e' un problema gigantesco di comunicazione fra "cattolici" e "islamici" e credo che sara' un lungo percorso forse (speriamo di no) bagnato col sangue.
2) Secondo ma non ultimo per importanza, se non trovate una questione sulla quale siete d'accordo, farete piangere un ateo! E questo, non so in quali testi sacri sia scritto, non e' bello!:mad

Durante il Concilio Vaticano II fu riferito a papa Giovanni che i padri conciliari litigavano su tutto. Papa Giovanni rispose: " Bene! Segno che fan sul serio."
:D

Giorgio Drudi
28-10-2004, 13.28.25
Credo che un accordo fondamentale lo possiamo trovare in questa affermazione:Gesù Cristo è il Salvatore. :)

Spero che sottoscrivano per tua soddisfazione :D

haiku
28-10-2004, 13.35.11
@ Exion
Io penso che Halloween (deformazione celtica di AllTheSaints, Ognissanti) sia una festa che possa aiutare i bambini ad esorcizzare il mistero della morte e della vita eterna, al quale noi, cristiani adulti, ci riferiamo con le ricorrenze di Ognissanti e dei Defunti.
E' impossibile far entrare i bambini in questo mistero senza parlare il loro linguaggio, fatto di gioco, di travestimento, di scherzo. Per dire loro che la Pasqua contiene una sorpresa meravigliosa, che è la Resurrezione dopo la Croce, non puoi fargli una catechesi, o meglio, gliela puoi anche fare, ma perchè rimanga loro impresso gli regali un uovo di Pasqua con dentro una bella sorpresa. ;)

infinitopiuuno
28-10-2004, 13.40.32
Originariamente inviato da Giorgio Drudi
Credo che un accordo fondamentale lo possiamo trovare in questa affermazione:Gesù Cristo è il Salvatore. :)

Spero che sottoscrivano per tua soddisfazione :D

Spero che ci siano anche altri argomenti da sottoscrivere. Comunque laico, laico credente, laicismo, Gesu' laico religioso, nozione di festa, alberi di natale...grazie grazie a tutti per avermi confuso. E' cosi' bella l'ignoranza! Avevo 4 o 5 concetti sulla religione che consideravo punti fissi. Pensavo che entrare in chiesa avendo sotto braccio un albero di natale e sgranocchiando un po' di cioccolato dell'uovo fosse blasfemo. Credevo che la parrochia non si potesse trasformare in una discoteca. Associavo la festa al vino e alle donne ed ero convinto che il prete che suonasse la batteria in chiesa era da prendere a pedate.
Ancora grazie e viva l'ignoranza:)
Un ateo confuso vaga per le strade di Bergamo...colpa vostra!:D :D :)

exion
28-10-2004, 14.13.20
Originariamente inviato da haiku
@ Exion
Io penso che Halloween (deformazione celtica di AllTheSaints, Ognissanti) sia una festa che possa aiutare i bambini ad esorcizzare il mistero della morte e della vita eterna, al quale noi, cristiani adulti, ci riferiamo con le ricorrenze di Ognissanti e dei Defunti.
E' impossibile far entrare i bambini in questo mistero senza parlare il loro linguaggio, fatto di gioco, di travestimento, di scherzo. Per dire loro che la Pasqua contiene una sorpresa meravigliosa, che è la Resurrezione dopo la Croce, non puoi fargli una catechesi, o meglio, gliela puoi anche fare, ma perchè rimanga loro impresso gli regali un uovo di Pasqua con dentro una bella sorpresa. ;)

Basta entrare in una cartoleria qualunque in questi giorni per capire che le tue parole, bellissime e giustissime, valgono solo in un mondo perfetto, in cui non esistano manager senza scrupoli il cui unico Dio è il profitto, e il cui Vangelo è qualche manuale di marketing.

Lo stesso discorso ovviamente potrei farlo, a maggior ragione, a Natale.

Se però a questo accerchiamento consumistico qualche parrocchia risponde dicendo "no", io sono con loro. (Y)

skizzo
28-10-2004, 14.13.27
Mah...io 'sta festa di Halloween non l'ho mica capita :confused:

Zolla the Dwarf
28-10-2004, 14.13.29
A mio avviso il problema non sussiste: Haloween non è una festa italiana. Punto.

Non mi venite a menare il belino con antiamericanismi vari, perchè nessuno di noi festeggia le Vacanze di Primavera eppure non siamo considerati antiolandesi.

La nostra tradizione ci insegna(va) che si doveva fare visita agli avi della nostra famiglia, per rinsaldare le radici e ricordare la propria "provenienza", non spendere soldi per mascherarsi e far casino in giro.
Per quello abbiamo già il nostro carnevale, che peraltro ha origini millenarie.

Eccomi
28-10-2004, 14.17.11
Originariamente inviato da Giorgio Drudi
Credo che un accordo fondamentale lo possiamo trovare in questa affermazione:Gesù Cristo è il Salvatore. :)

Spero che sottoscrivano per tua soddisfazione :D

Ci mancherebbe solo che non lo sottoscrivessi! :)(F)

Giorgio Drudi
28-10-2004, 14.53.48
Originariamente inviato da haiku
@ Exion
Io penso che Halloween (deformazione celtica di AllTheSaints, Ognissanti) sia una festa che possa aiutare i bambini ad esorcizzare il mistero della morte e della vita eterna, al quale noi, cristiani adulti, ci riferiamo con le ricorrenze di Ognissanti e dei Defunti.
E' impossibile far entrare i bambini in questo mistero senza parlare il loro linguaggio, fatto di gioco, di travestimento, di scherzo. Per dire loro che la Pasqua contiene una sorpresa meravigliosa, che è la Resurrezione dopo la Croce, non puoi fargli una catechesi, o meglio, gliela puoi anche fare, ma perchè rimanga loro impresso gli regali un uovo di Pasqua con dentro una bella sorpresa. ;)

Condivido il tuo giudizio, realistico e saggio. (D)

Giorgio Drudi
28-10-2004, 14.59.39
Originariamente inviato da Zolla the Dwarf
A mio avviso il problema non sussiste: Haloween non è una festa italiana. Punto.



Si, si... hai ragione quello che non è italiano va bannato. :D

L'autarchia ci vuole , autarchia culturale ed economica ...l'ho già sentita questa. :D

Giorgio Drudi
28-10-2004, 15.01.33
Originariamente inviato da skizzo
Mah...io 'sta festa di Halloween non l'ho mica capita :confused:
Se vai a " Il portale delle donne " c'è un articolo esaustivo.

Gergio
28-10-2004, 15.12.05
con il vostro aiuto vorrei cercare di capire un po' come stanno le cose, ragionando a voce alta...
Halloween dovrebbe essere la festa di tutti i Santi, giusto? E, guardando il calendario la ricorrenza e' il primo novembre. Il 2 novembre, invece, dovrebbe essere la commemorazione dei defunti. Qndi, sono 2 cose diverse, che vengono ricordate in giorni vicini, ma diversi. Per cui ritengo che vadano considerate separatamente, a meno che nn sia previsto, come per la Pasqua, un periodo particolare come la quaresima.
Ora io qsto nn lo so, ma cmq nn ci vedo niente di male se anche le parrocchie approfittano di feste (apparentemente) estranee al loro ambiente.
adesso vado a bermi un caffe' e poi torno...

Giorgio Drudi
28-10-2004, 15.24.02
Originariamente inviato da gergio
con il vostro aiuto vorrei cercare di capire un po' come stanno le cose, ragionando a voce alta...
Halloween dovrebbe essere la festa di tutti i Santi, giusto? E, guardando il calendario la ricorrenza e' il primo novembre. Il 2 novembre, invece, dovrebbe essere la commemorazione dei defunti. Qndi, sono 2 cose diverse, che vengono ricordate in giorni vicini, ma diversi. Per cui ritengo che vadano considerate separatamente, a meno che nn sia previsto, come per la Pasqua, un periodo particolare come la quaresima.
Ora io qsto nn lo so, ma cmq nn ci vedo niente di male se anche le parrocchie approfittano di feste (apparentemente) estranee al loro ambiente.
adesso vado a bermi un caffe' e poi torno...

Trovi alcune spiegazioni in questo sito:

http://www.thanatos.it/cultura/tradizioni/italia/tradizioni_it_giorno_dei_morti.htm

Gergio
28-10-2004, 15.25.54
eccomi, vi sono mancato? :p

torniamo a noi...
come qlcuno ha gia' fatto notare da sempre le parrocchie trovano dei gioiosi momenti di aggregazione anche in occassioni nn propriamente cattoliche (scusate se suona brutto, era per rendere l'idea). Perche' qsta volta si e' deciso il contrario? La Chiesa nn dovrebbe cercare di portare pecorelle all'ovile? Qle migliore occasione di un evento allegro per realizzare qsto scopo?

Gergio
28-10-2004, 15.26.35
grazie, adesso me lo leggo

haiku
28-10-2004, 16.00.04
Originariamente inviato da exion


Basta entrare in una cartoleria qualunque in questi giorni per capire che le tue parole, bellissime e giustissime, valgono solo in un mondo perfetto, in cui non esistano manager senza scrupoli il cui unico Dio è il profitto, e il cui Vangelo è qualche manuale di marketing.

Questo è un altro discorso, che comptrendo e condivido.

Originariamente inviato da exion

Lo stesso discorso ovviamente potrei farlo, a maggior ragione, a Natale.

Se però a questo accerchiamento consumistico qualche parrocchia risponde dicendo "no", io sono con loro. (Y)

Appunto. Dobbiamo dire no anche al Natale? Forse sì. O forse basterebbe spostarlo ad agosto, come pensavano di fare in Vaticano qualche anno fa. :)

Giorgio Drudi
28-10-2004, 18.41.10
Il consumismo non si rifiuta sacrificando le feste.
Si rifiuta vivendo sobriamente, mangiando sobriamente, vestendo sobriamente, viaggiando sobriamente...il consumismo non è invincibile nè inevitabile.

exion
28-10-2004, 20.24.22
Originariamente inviato da haiku


Questo è un altro discorso, che comptrendo e condivido.



Appunto. Dobbiamo dire no anche al Natale? Forse sì. O forse basterebbe spostarlo ad agosto, come pensavano di fare in Vaticano qualche anno fa. :)

Non sto affatto dicendo di no ad Halloween, e quindi neanche al Natale va da sé.

Dico sì invece a spazi di preservazione del vero valore di queste feste.

haiku
28-10-2004, 20.36.04
Originariamente inviato da Giorgio Drudi
Il consumismo non si rifiuta sacrificando le feste.
Si rifiuta vivendo sobriamente, mangiando sobriamente, vestendo sobriamente, viaggiando sobriamente...il consumismo non è invincibile nè inevitabile.

E' quello che credo anch'io. La mia domanda in proposito era, ovviamente, retorica. Ida Magli, durante una lezione di antropologia culturale cui assistevo disse:"Il Natale è diventata la più pagana tra le feste". L'idea di portarlo ad Agosto poteva servire a spogliare il Natale di tutti quei contenuti tipo BabboNatale, l'albero, le renne, la neve, i gingle e così via ma se guardiamo la storia della Chiesa, la strada che ha seguito di fronte alle feste pagane è stata un'altra, molto più saggia. Gesù, lo sappiamo tutti, non è nato il 25 dicembre, ma in questo giorno i popoli pagani festeggiavano il solstizio d'inverno, in cui il sole comincia a salire all'orizzonte, tramontando sempre più tardi. La Chiesa, evangelizzando questi popoli che ha fatto: ha abolito la Festa del sole? No. L'ha lasciata, perchè le feste sono importanti per il popolo. Solo, l'ha riempita di contenuti cristiani, così la gente ha continuato a festeggiare il 25 dicembre , ma non più il sole che sorgeva bensì il nuovo sole, Cristo, che illumina l'umanità.
Quindi, per tornare al Natale e ad Halloween, l'importante è far sì che la gente riceva una continua catechesi sul significato della festa, poi chi vuole viverla commercialmente, affari suoi. Per questo ritengo che Halloween in Parrocchia sia meglio, perchè almeno lì è probabile che i bambini ricevano una parola sul significato di questa festa che da pagana è stata cristianizzata.

Giorgio Drudi
28-10-2004, 21.29.43
Per i pigri una sintesi : :)


LA FESTA DI HALLOWEEN

Le origini di Halloween si fanno risalire ai Celti.
Una loro festa, che si chiamava Samain, celebrava il passaggio dall’estate all’inverno, che aveva inizio proprio il 31 ottobre, fine dell’anno, ed il 1° di novembre, inizio del nuovo anno. Samain in gaelico, che era la lingua dei Celti, significa fine dell’estate.
I frutti dei campi erano assicurati, il bestiame era stato ben nutrito, le scorte per l’inverno erano assicurate e la comunità poteva riposarsi e ringraziare Dio per la sua generosità. Lo Samain era la festa più importante e i festeggiamenti, i travestimenti carnevaleschi, i canti e i balli abbondavano.
La festa di Samain aveva anche un altro significato: si temeva che il primo novembre gli spiriti potessero venire fra i viventi provocando loro dei guai.
Con la festa speravano che gli spiriti si unissero ai vivi per festeggiare con loro.
I bambini quindi fingendosi, con il loro travestimento, spiriti, si aggiravano di casa in casa minacciando uno scherzetto se non si fosse ricevuto un dolcetto.
Il cristianesimo non cancellò Samain, poi Halloween, che vuol dire la sera di tutti i santi.
Hallow per l’inglese antico è la parola che significa santo, All Hallow significa Tutti i Santi e Eve significa vigilia; Halloween = Vigilia di tutti i santi.
Il cristianesimo istituendo il 1° novembre la festa di Ognissanti e il 2 novembre la commemorazione dei defunti assorbì la festa celtica e le diede un significato cristiano.

Giorgio Drudi
28-10-2004, 21.31.28
Originariamente inviato da haiku


E' quello che credo anch'io. La mia domanda in proposito era, ovviamente, retorica. Ida Magli, durante una lezione di antropologia culturale cui assistevo disse:"Il Natale è diventata la più pagana tra le feste". L'idea di portarlo ad Agosto poteva servire a spogliare il Natale di tutti quei contenuti tipo BabboNatale, l'albero, le renne, la neve, i gingle e così via ma se guardiamo la storia della Chiesa, la strada che ha seguito di fronte alle feste pagane è stata un'altra, molto più saggia. Gesù, lo sappiamo tutti, non è nato il 25 dicembre, ma in questo giorno i popoli pagani festeggiavano il solstizio d'inverno, in cui il sole comincia a salire all'orizzonte, tramontando sempre più tardi. La Chiesa, evangelizzando questi popoli che ha fatto: ha abolito la Festa del sole? No. L'ha lasciata, perchè le feste sono importanti per il popolo. Solo, l'ha riempita di contenuti cristiani, così la gente ha continuato a festeggiare il 25 dicembre , ma non più il sole che sorgeva bensì il nuovo sole, Cristo, che illumina l'umanità.
Quindi, per tornare al Natale e ad Halloween, l'importante è far sì che la gente riceva una continua catechesi sul significato della festa, poi chi vuole viverla commercialmente, affari suoi. Per questo ritengo che Halloween in Parrocchia sia meglio, perchè almeno lì è probabile che i bambini ricevano una parola sul significato di questa festa che da pagana è stata cristianizzata.

Concordo perfettamente.

infinitopiuuno
29-10-2004, 17.10.43
Originariamente inviato da Giorgio Drudi


Concordo perfettamente.

Sito interessante:
http://www.magnaromagna.it/leggende/halloween.php

Gigi75
29-10-2004, 17.14.26
A me halloween mi sta pure sulle palle.

Dolcetto o scherzetto?

Ma vedi d'annà a fanc*lo prima che ti tiro una cosa appresso!

:D:D:D

infinitopiuuno
29-10-2004, 17.42.33
Originariamente inviato da Gigi75
A me halloween mi sta pure sulle palle.

Dolcetto o scherzetto?

Ma vedi d'annà a fanc*lo prima che ti tiro una cosa appresso!

:D:D:D

A me nemmeno piace ma qui in ufficio mi costringono a lavorare con una zucca infilata sulla testa.
Motivazione: il boss dice che e' "in".

Gigi75
29-10-2004, 17.45.53
Originariamente inviato da infinitopiuuno


A me nemmeno piace ma qui in ufficio mi costringono a lavorare con una zucca infilata sulla testa.
Motivazione: il boss dice che e' "in".

Tristezza!:eek:

infinitopiuuno
29-10-2004, 18.37.36
Originariamente inviato da Gigi75


Tristezza!:eek:

Ma Gigi!?! Ti sembra possibile una cosa del genere! Ho visto adesso la tua risposta.....ma nemmeno Fantozzi.

Gigi75
29-10-2004, 18.56.28
spero non sia vero:)

exion
29-10-2004, 20.04.04
Originariamente inviato da haiku


....
Quindi, per tornare al Natale e ad Halloween, l'importante è far sì che la gente riceva una continua catechesi sul significato della festa, poi chi vuole viverla commercialmente, affari suoi. Per questo ritengo che Halloween in Parrocchia sia meglio, perchè almeno lì è probabile che i bambini ricevano una parola sul significato di questa festa che da pagana è stata cristianizzata.

Sono d'accordo sul fatto che, in un mondo perfetto, i buoni insegnamenti e forse anche solo il buon senso renderebbero inutili i richiami alla superficialità di certe feste.

Purtroppo non è così, e quindi penso che quando la tendenza naturale (o istintiva, o animalesca, o subconscia, come vuoi) porta a comportamenti errati, ci vuole un intervento lucido e responsabile a porre un freno.

Altrimenti, applicando lo stesso concetto ad altri punti fermi nei comportamenti della chiesa, possiamo anche abolire il Papa, i cardinali, i vescovi e tutti gli altri, perché tanto è un dato di fatto che la catechesi, oggi, è un fallimento, e che la stragrande maggioranza dei fedeli lo è di nome ma poco di fatto.

Immagina di applicare il tuo concetto alla questione dei matrimoni gay. Riprendo paro paro la tua frase, ma applicandola all'argomento matrimoni gay, diventa:

"l'importante è far sì che la gente riceva una continua catechesi sul significato del matrimonio, poi chi vuole viverlo omosessualmente, affari suoi. Per questo ritengo che il matrimoni gay in Parrocchia sia meglio, perchè almeno lì è probabile che gli sposini ricevano una parola sul significato di questo sacramento che da vietato ai gay è stato alla fine accettato".

Ora, personalmente sono a favore di molte battaglie per rendere possibile il matrimonio civile tra gay e lesbiche... Però saltasse fuori un movimento popolare di massa per forzare la mano alla chiesa cattolica per celebrare matrimoni gay in chiesa, insorgerei io stesso sostenendo che una cosa simile non sta né in cielo né in terra.

Tanto varrebbe far confluire la chiesa cattolica in una delle tante correnti evangelico-protestanti a quel punto, e lasciare il fedele a un libero rapporto di coscienza direttamente con Dio.
Alzare bandiera bianca insomma...

C'è un altro fatto da aggiungere: nel caso in oggetto, non sono le parrocchie ad organizzare le feste, ma semplicemente affittano i locali dell'oratorio a chi volesse organizzarne una. Quindi che catechesi può fare la parrocchia, se non è nemmeno responsabile del contenuto di quanto viene organizzato nei suoi locali?

Eccomi
29-10-2004, 20.17.08
exion... Quoto in toto. :)

Giorgio Drudi
29-10-2004, 21.04.23
noi cristiani siamo proprio sgangherati : ...forse per questo abbiamo bisogno di un Salvatore, il Salvatore dei poveri di spirito...perchè bisogna proprio dirlo...gli altri hanno più intelligenza...più coraggio...più forza di noi.

haiku
29-10-2004, 21.36.22
Originariamente inviato da exion


Sono d'accordo sul fatto che, in un mondo perfetto, i buoni insegnamenti e forse anche solo il buon senso renderebbero inutili i richiami alla superficialità di certe feste.

Purtroppo non è così, e quindi penso che quando la tendenza naturale (o istintiva, o animalesca, o subconscia, come vuoi) porta a comportamenti errati, ci vuole un intervento lucido e responsabile a porre un freno.

Altrimenti, applicando lo stesso concetto ad altri punti fermi nei comportamenti della chiesa, possiamo anche abolire il Papa, i cardinali, i vescovi e tutti gli altri, perché tanto è un dato di fatto che la catechesi, oggi, è un fallimento, e che la stragrande maggioranza dei fedeli lo è di nome ma poco di fatto.

Immagina di applicare il tuo concetto alla questione dei matrimoni gay. Riprendo paro paro la tua frase, ma applicandola all'argomento matrimoni gay, diventa:

"l'importante è far sì che la gente riceva una continua catechesi sul significato del matrimonio, poi chi vuole viverlo omosessualmente, affari suoi. Per questo ritengo che il matrimoni gay in Parrocchia sia meglio, perchè almeno lì è probabile che gli sposini ricevano una parola sul significato di questo sacramento che da vietato ai gay è stato alla fine accettato".

Ora, personalmente sono a favore di molte battaglie per rendere possibile il matrimonio civile tra gay e lesbiche... Però saltasse fuori un movimento popolare di massa per forzare la mano alla chiesa cattolica per celebrare matrimoni gay in chiesa, insorgerei io stesso sostenendo che una cosa simile non sta né in cielo né in terra.

Tanto varrebbe far confluire la chiesa cattolica in una delle tante correnti evangelico-protestanti a quel punto, e lasciare il fedele a un libero rapporto di coscienza direttamente con Dio.
Alzare bandiera bianca insomma...

C'è un altro fatto da aggiungere: nel caso in oggetto, non sono le parrocchie ad organizzare le feste, ma semplicemente affittano i locali dell'oratorio a chi volesse organizzarne una. Quindi che catechesi può fare la parrocchia, se non è nemmeno responsabile del contenuto di quanto viene organizzato nei suoi locali?

Sul fallimento della catechesi oggi in Parrocchia non so cosa tu intenda dire; che la stragrande maggioranza dei fedeli lo è di nome ma poco di fatto è una sfida ad una Nuova Evangelizzazione, che ormai è diventato il leit motif del Papa e delle realtà ecclesiali più consapevoli. Sicuramente la Chiesa si sta trasformando, non essendo più una Chiesa di massa e sta tornando ad essere un cammino per iniziati, com'era nei primi tre secoli della Chiesa Primitiva.

Il paragone con il matrimonio gay è una tale forzatura e snaturamento di quello che io volevo significare che non ho proprio null'altro da aggiungere. :)

Gigi75
29-10-2004, 21.38.55
Originariamente inviato da exion

Tanto varrebbe far confluire la chiesa cattolica in una delle tante correnti evangelico-protestanti a quel punto, e lasciare il fedele a un libero rapporto di coscienza direttamente con Dio.


Magari!!:o

exion
29-10-2004, 21.57.57
Originariamente inviato da haiku


Sul fallimento della catechesi oggi in Parrocchia non so cosa tu intenda dire; che la stragrande maggioranza dei fedeli lo è di nome ma poco di fatto è una sfida ad una Nuova Evangelizzazione, che ormai è diventato il leit motif del Papa e delle realtà ecclesiali più consapevoli. Sicuramente la Chiesa si sta trasformando, non essendo più una Chiesa di massa e sta tornando ad essere un cammino per iniziati, com'era nei primi tre secoli della Chiesa Primitiva.

Il paragone con il matrimonio gay è una tale forzatura e snaturamento di quello che io volevo significare che non ho proprio null'altro da aggiungere. :)

Certo è una forzatura, un gioco dialettico se vuoi... Però mi sembra dimostri bene che se ci sono paletti "di qua", non è coerente che non ce ne siano "di là".

Personalmente non sono neanche un fan sfegatato della chiesa cattolica. Non sono un fan in generale delle religioni troppo gerarchiche. Però è anche vero che riconosco alla chiesa cattolica un ruolo culturale e sociale, soprattutto in Italia, fondamentale. Venir meno a questo ruolo da parte della chiesa ci renderebbe tutti più poveri.
Per questo mi preoccupano tutte quelle occasioni in cui la chiesa arretra, per paura di perdere ancora altri fedeli, davanti alle sue prerogative.

Affittare una sala dell'oratorio per Halloween è una buona occasione di cathechesi? E' un introito gradito alle casse della parrocchia? O ancora un modo un pò vile per evitare che le famiglie già poco interessate alle questioni di fede smettano definitivamente di presentarsi la domenica a messa, perché tanto la parrocchia non da loro niente in cambio?

Le risposte al calo delle presenze in chiesa non possono essere risposte patetiche (come il prete "rapper" di qualche anno fa per fare un esempio) o il calarsi le braghe davanti a feste che nulla c'entrano con la tradizione cristiana italiana. La risposta deve essere la fede, e la ricchezza che questa può portare a tutti.

Secondo me la diocesi di Brescia si è data una risposta a tutte queste domande, ed era quella giusta.

exion
29-10-2004, 22.47.14
Prendiamo un esempio ipotetico.

Una scolaresca di ragazzini milanesi fa una gita scolastica in un paese europeo qualsiasi.
Vengono ospitati in un pensionato di suore, costituito da una parte del convento in cui vivono le suore stesse.
Capita che questa scolaresca sia in gita nel periodo carnavalesco, e essendo di Milano, secondo tradizione professori e alunni decidono il giorno che per loro è il Sabato grasso di festeggiare il carnevale, truccandosi e mascherandosi e giocando schiamazzosamente.

A quel punto cosa deve prevalere? Lo spirito di tolleranza assoluta? Una tolleranza assoluta sottomessa alla speranza che così i ragazzini, forse, magari, "speriamo", proveranno un'improbabile riconoscenza alla chiesa per questa liberalità?

Oppure deve prevalere un fermo atteggiamento di diniego, nel rispetto della sensibilità e della celebrazione della quaresima nell'ambiente circostante? E quindi la certezza che i ragazzini si ricorderanno che esistono delle regole, e con le regole il rispetto?

Gigi75
29-10-2004, 22.48.55
Facciamoli giocare e divertire, perchè è giusto che lo facciano.
Fino ad un certo punto, in cui conosceranno il limite della regola e del rispetto.

Giorgio Drudi
30-10-2004, 08.37.44
Originariamente inviato da Gigi75
Facciamoli giocare e divertire, perchè è giusto che lo facciano.
Fino ad un certo punto, in cui conosceranno il limite della regola e del rispetto.

Hai espresso un giudizio equilibrato.

exion
30-10-2004, 10.33.29
Originariamente inviato da haiku


Sul fallimento della catechesi oggi in Parrocchia non so cosa tu intenda dire;

...

Prendi 100 coppiette di ragazzini di età compresa tra i 15 e i 20 anni. Tutti regolarmente battezzati, cresimati e crsciuti con i buoni insegnamenti del catechismo pomeridiano. Tutti "volontari" per l'ora di religione a scuola.

Secondo te quanti di questi cattolicissimi teen-ager si presentano, di propria volontà e non spinti dai genitori, la domenica a messa? E soprattutto, quanti di questi ragazzini sanno resistere alla tentazione carnale, orrore orrore, del sesso pre-matrimoniale?

Non che io trovi nulla di scandaloso nel sesso pre-matrimoniale, ma la chiesa sì.
E quindi mi chiedo: la chiesa cattolica deve alzare bandiera bianca e accettare la sconfitta culturale e morale prendendo atto della situazione così com'è? Oppure deve ribadire il proprio credo, applicandolo nei fatti come nelle parole?
O ancora deve evolversi ulteriormente per uscire dall'impasse in cui si trova, di un insegnamento teorico che è completamente sfasato rispetto a quanto succede nella pratica?

Nel caso di Brescia, si è scelta la seconda opzione: che male c'è?

haiku
30-10-2004, 12.49.01
Ho già detto prima che la risposta del Concilio Vaticano II alla scristianizzazione, al divorzio tra fede e vita nei cattolici, è stata il rilanciare una Nuova Evangelizzazione, tornado al catecumenato degli adulti, com'era nella Chiesa Primitiva.

Piuttosto, sei sicuro di aver sentito bene, al TG? :D :D :D

Flying Luka
30-10-2004, 13.58.18
Originariamente inviato da haiku
Ho già detto prima che la risposta del Concilio Vaticano II alla scristianizzazione, al divorzio tra fede e vita nei cattolici, è stata il rilanciare una Nuova Evangelizzazione, tornado al catecumenato degli adulti, com'era nella Chiesa Primitiva.

Piuttosto, sei sicuro di aver sentito bene, al TG? :D :D :D
:D :D :D

Giorgio Drudi
30-10-2004, 14.33.52
Originariamente inviato da exion


Prendi 100 coppiette di ragazzini di età compresa tra i 15 e i 20 anni. Tutti regolarmente battezzati, cresimati e crsciuti con i buoni insegnamenti del catechismo pomeridiano. Tutti "volontari" per l'ora di religione a scuola.

Secondo te quanti di questi cattolicissimi teen-ager si presentano, di propria volontà e non spinti dai genitori, la domenica a messa? E soprattutto, quanti di questi ragazzini sanno resistere alla tentazione carnale, orrore orrore, del sesso pre-matrimoniale?

Non che io trovi nulla di scandaloso nel sesso pre-matrimoniale, ma la chiesa sì.
E quindi mi chiedo: la chiesa cattolica deve alzare bandiera bianca e accettare la sconfitta culturale e morale prendendo atto della situazione così com'è? Oppure deve ribadire il proprio credo, applicandolo nei fatti come nelle parole?
O ancora deve evolversi ulteriormente per uscire dall'impasse in cui si trova, di un insegnamento teorico che è completamente sfasato rispetto a quanto succede nella pratica?

Nel caso di Brescia, si è scelta la seconda opzione: che male c'è?

Hai una visione della Chiesa Cattolica molto datata e non conosci che tipo di educazione religiosa si impartisce.

Ci sono molti teen-ager che partecipano alla Messa volontariamente e volentieri...gli scout...i focolarini...la comunità di Comunione e Liberazione ecc. ed altri che non appartengono a movimenti o non praticano una particolare spiritualità, ed altri per l'esempio e le sollecitazioni dei genitori.

Il catechismo copre tutte le fascie di età...fino agli adulti sposati

I giovani cattolici sono molto ben preparati culturalmente

La Chiesa cattolica vive dal Concilio in poi una grande stagione culturale ed ecumenica

Non si trova in nessuna impasse caso mai è l'eccesso di pluralismo culturale che preoccupa la gerarchia ma che molti, come me, vedono positivamente.

La diocesi di Brescia per quanto ne so è stata l'unica ...

exion
30-10-2004, 19.55.31
Originariamente inviato da haiku
Ho già detto prima che la risposta del Concilio Vaticano II alla scristianizzazione, al divorzio tra fede e vita nei cattolici, è stata il rilanciare una Nuova Evangelizzazione, tornado al catecumenato degli adulti, com'era nella Chiesa Primitiva.

Piuttosto, sei sicuro di aver sentito bene, al TG? :D :D :D


Mazza oh.. cosa non mi hanno combinato 'sti comunistacci del TG3, aoh! :D

infinitopiuuno
30-10-2004, 20.07.19
Originariamente inviato da exion



Mazza oh.. cosa non mi hanno combinato 'sti comunistacci del TG3, aoh! :D

No stavi guardando antenne3 e ti sei confuso..capita:D

Eccomi
30-10-2004, 22.22.07
Originariamente inviato da Giorgio Drudi

I giovani cattolici sono molto ben preparati culturalmente

La Chiesa cattolica vive dal Concilio in poi una grande stagione culturale ed ecumenica



Vero. Meglio tardi che mai, no? :)

afterhours
31-10-2004, 04.21.00
Articolo di Lia Celi

Halloween: il morbo della zucca pazza

Questione di giorni, e vedremo interi reparti dell'ipermercato riempirsi di zucche di ogni forma, dimensione e materiale, cappellacci a cono e paccottiglie stregonesche. No, non abbiamo ingerito sostanze psicotrope: di psicotropo c'è solo l'imbecillaggine che, da qualche anno, induce migliaia di italiani, specie nella fascia under-18, ad attendere con ansia la notte del 31 ottobre. Ovvero lo stramaledetto Halloween. Alle solite: ultimi a imparare l'inglese, primi a scimmiottare qualunque boiata made in Usa, meglio se supportata da tonnellate di merchandising made in China. Ma se Halloween è diventato la festa ultra-global per eccellenza è perché ormai ha fatto gli zebedei come due mappamondi a tutti gli adulti ragionevoli. Analizziamo il fenomeno nel dettaglio.

FAMILY HORROR. A pagare il prezzo più alto al Moloch zucchiforme sono le famiglie con prole. La sera fatale, i bambini insistono per travestirsi da spettri e dopo cena bussano dal vicino strillando «dolcetto o scherzetto?». In genere il buon uomo si è già provvisto all'uopo di una manciata di Chupa Chups a forma di zucca, ma ha malauguratamente dimenticato di legare il rottweiler, come spiegherà più tardi ai poliziotti accorsi dopo la disgrazia. Le teenager si mascherano da streghe (lo si capisce perché hanno un aspetto più ordinato che in altri giorni dell'anno) e organizzano festicciole casalinghe a base di film splatter e Marilyn Manson. I coetanei maschi, sanamente tetragoni alle suggestioni gotiche, abbozzano, nella speranza che fra il dolcetto e lo scherzetto ci stia anche una pomiciatina. Ai genitori, rinchiusi in camera fino a nuovo ordine, non resta che prepararsi all'imminente 2 Novembre e augurarsi che la mazzetta allungata al giardiniere del cimitero abbia salvato dalla profanazione il loculo del nonno.
IL PERICOLO GIALLO. Ci voleva Halloween per riportare in auge la cucurbitacea giustamente screditata per la scorza coriacea, il gusto scipito e il colore pacchiano. (Anche in Italia la zucca viene usata a fini intimidatori, ma solo nella Bassa Padana, dove con l'ortaggio, lessato e impastato con canditi, mostarda e grana, si imbottiscono famigerati tortelli in grado di terrorizzare Pantagruele). Chi ha provato a svuotare e intagliare una zucca cruda per confezionare l'irrinunciabile Jack-della-Lanterna può assicurarvi che è la cosa più facile del mondo: basta appaltare l'operazione all'impresa Rocksoil (info presso il ministro delle Infrastrutture Lunardi), e con una squadra di genieri e qualche carica di tritolo otterrete uno splendido mascherone da esporre sul davanzale. Nel caso vi manchino quei venti milioni di euro per finanziare l'operazione, ripiegate su una foto di Giuliano Ferrara virata in arancione.
PREMIO STREGA. Se Halloween, che in antico inglese è il nostro snobbato Ognissanti, in America è diventato la «notte delle streghe», un motivo c'è: gli yankee adorano sterminare minoranze - dai pellirossa alle fattucchiere - per poi dedicargli una festa (ai tempi dei Padri Pellegrini funzionava così: si prendeva la vecchia più sciroccata del villaggio, la si accusava di nascondere armi di distruzione di massa e la si metteva sul rogo). Noi europei siamo più coerenti, anche perché, se dovessimo istituire una festa per ogni etnia o religione bastonata nei millenni qua e là per il Vecchio Continente, dal calendario sparirebbero i giorni feriali. Qui in Italia, del resto, sui roghi, più che le streghe, ci finivano gli eretici e i liberi pensatori. Dunque, chi volesse celebrare un Halloween rispettoso della nostra tradizione, la notte del 31 ottobre dovrebbe girare travestito da fra Savonarola o da Giordano Bruno, e andare nottetempo a spaventare il vescovo. C'è da farci un pensierino.

Giorgio Drudi
31-10-2004, 07.51.10
Originariamente inviato da Eccomi


Vero. Meglio tardi che mai, no? :)

Certamente.
Non nego che la Chiesa sia a lungo rimasta su posizioni molto discutibili, mi riferisco ad un certo magistero ed a un certa gerarchia (curia romana ) ma dopo il pontificato di papa Giovanni ed il Concilio le cose sono veramente cambiate, al punto che si può parlare di una vera "rivoluzione" culturale pluralistica e del buon senso. I successi enormi di papa Giovanni Paolo II presso i giovani ne sono la conferma più eclatante.
La Chiesa è largamente costituita da laici che profondono il loro impegno a tutti i livelli.
Anche sul piano ecumenico i risultati raggiunti sono notevolissimi.
Lo studio intenso e convinto, per esempio, dei teologi riformati, anglicani ed ortodossi nè è la riprova.
Perciò ho detto a exion che la sua sua conoscenza della Chiesa attuale è datata, forse per i suoi ricordi d'infanzia.
Di sicuro la Chiesa nel suo insieme ha bisogno di altre riforme, come diceva un santo di cui non ricordo il nome, essa "è sempre da riformare".
Mi rendo conto che il consumismo guasta tutti e specialmente i nostri giovani però credo che nelle parocchie questo aspetto delle feste sia tenuto lontano.
Le istituzioni sono un male necessario, ma proprio per questa "necessità" dobbiamo fare il possibile perchè esse funzionino al meglio, con la critica ma anche con l'impegno fattivo.
Ciao (D)

exion
31-10-2004, 10.24.50
Originariamente inviato da afterhours
Articolo di Lia Celi

Halloween: il morbo della zucca pazza

Questione di giorni, e vedremo interi reparti dell'ipermercato riempirsi di zucche di ogni forma, dimensione e materiale, cappellacci a cono e paccottiglie stregonesche. No, non abbiamo ingerito sostanze psicotrope: di psicotropo c'è solo l'imbecillaggine che, da qualche anno, induce migliaia di italiani, specie nella fascia under-18, ad attendere con ansia la notte del 31 ottobre. Ovvero lo stramaledetto Halloween. Alle solite: ultimi a imparare l'inglese, primi a scimmiottare qualunque boiata made in Usa, meglio se supportata da tonnellate di merchandising made in China. Ma se Halloween è diventato la festa ultra-global per eccellenza è perché ormai ha fatto gli zebedei come due mappamondi a tutti gli adulti ragionevoli. Analizziamo il fenomeno nel dettaglio.

FAMILY HORROR. A pagare il prezzo più alto al Moloch zucchiforme sono le famiglie con prole. La sera fatale, i bambini insistono per travestirsi da spettri e dopo cena bussano dal vicino strillando «dolcetto o scherzetto?». In genere il buon uomo si è già provvisto all'uopo di una manciata di Chupa Chups a forma di zucca, ma ha malauguratamente dimenticato di legare il rottweiler, come spiegherà più tardi ai poliziotti accorsi dopo la disgrazia. Le teenager si mascherano da streghe (lo si capisce perché hanno un aspetto più ordinato che in altri giorni dell'anno) e organizzano festicciole casalinghe a base di film splatter e Marilyn Manson. I coetanei maschi, sanamente tetragoni alle suggestioni gotiche, abbozzano, nella speranza che fra il dolcetto e lo scherzetto ci stia anche una pomiciatina. Ai genitori, rinchiusi in camera fino a nuovo ordine, non resta che prepararsi all'imminente 2 Novembre e augurarsi che la mazzetta allungata al giardiniere del cimitero abbia salvato dalla profanazione il loculo del nonno.
IL PERICOLO GIALLO. Ci voleva Halloween per riportare in auge la cucurbitacea giustamente screditata per la scorza coriacea, il gusto scipito e il colore pacchiano. (Anche in Italia la zucca viene usata a fini intimidatori, ma solo nella Bassa Padana, dove con l'ortaggio, lessato e impastato con canditi, mostarda e grana, si imbottiscono famigerati tortelli in grado di terrorizzare Pantagruele). Chi ha provato a svuotare e intagliare una zucca cruda per confezionare l'irrinunciabile Jack-della-Lanterna può assicurarvi che è la cosa più facile del mondo: basta appaltare l'operazione all'impresa Rocksoil (info presso il ministro delle Infrastrutture Lunardi), e con una squadra di genieri e qualche carica di tritolo otterrete uno splendido mascherone da esporre sul davanzale. Nel caso vi manchino quei venti milioni di euro per finanziare l'operazione, ripiegate su una foto di Giuliano Ferrara virata in arancione.
PREMIO STREGA. Se Halloween, che in antico inglese è il nostro snobbato Ognissanti, in America è diventato la «notte delle streghe», un motivo c'è: gli yankee adorano sterminare minoranze - dai pellirossa alle fattucchiere - per poi dedicargli una festa (ai tempi dei Padri Pellegrini funzionava così: si prendeva la vecchia più sciroccata del villaggio, la si accusava di nascondere armi di distruzione di massa e la si metteva sul rogo). Noi europei siamo più coerenti, anche perché, se dovessimo istituire una festa per ogni etnia o religione bastonata nei millenni qua e là per il Vecchio Continente, dal calendario sparirebbero i giorni feriali. Qui in Italia, del resto, sui roghi, più che le streghe, ci finivano gli eretici e i liberi pensatori. Dunque, chi volesse celebrare un Halloween rispettoso della nostra tradizione, la notte del 31 ottobre dovrebbe girare travestito da fra Savonarola o da Giordano Bruno, e andare nottetempo a spaventare il vescovo. C'è da farci un pensierino.

Sto cercando un amico che voglia vestirsi stasera da Giordano Bruno :D
Io ho già trovato il costume da Savonarola :devil: :inn: :D

Giorgio Drudi
31-10-2004, 10.34.36
Originariamente inviato da exion


Sto cercando un amico che voglia vestirsi stasera da Giordano Bruno :D
Io ho già trovato il costume da Savonarola :devil: :inn: :D

E come fulmine
scuoti le genti:
e già già tremano
mitre e corone.
Dal chiostro brontola
la ribellione
e pugna e predica
sotto la stola
di fra Girolamo Savonarola.

G. Carducci


:D stai attento perche ci sono certe camere segrete in Vaticano dove sappiamo convincere i più riottosi :)

Dinfra
02-11-2004, 12.31.24
Originariamente inviato da Thor
da ateo, quoto quel che hai detto. se un luogo è di culto, non ci si può mettere a piangere se vi vietano manifestazioni "non corrispondenti".

ci sono appunto altri luoghi che si possono affittare.

Concordo (Y)