TyDany
18-10-2003, 03.52.57
...mi sveglio... di soprassalto... mi guardo attorno e non è la mia stanza, ma dove diavolo... una strada, mi sembra di conoscerla, è familiare. Sento freddo, leggero, è notte... una notte limpida con un cielo splendido dove si può ammirare tutto il firmamento, la luna splende e con la sua luce mi permette di vedere attorno nonostante la mancanza di illuminazione. Passato lo stupore iniziale, nonostante non capisca come faccia a trovarmi lì, riconosco quella strada, quell'incrocio che tante volte ho passato in sella alla mia bici.
Non so perchè ma sento di dover prendere quella stradina in salita che porta al centro del paese, un unica via ciottolata che lo attraversa... la percorro con passo spedito attraversando quelle quattro case che lo compongono ed esco dalla parte opposta, passato un leggero saliscendi mi fermo su una collinetta, lascio la strada e mi arrampico leggermente sul prato... sotto di me la valle con in fondo le luci delle case, sembrano stelle... sopra di me il cielo stellato, ce ne sono tantissime, sembrano luci di case... mi sdraio sul prato e resto ad osservare le lucine lampeggianti di un aereo in volo... chiudo gli occhi
... silenzio, pace... la mente vola, naviga... troppo... mi si aggrotta la fronte... sento scendere una lacrima, fino all'orecchio... si allunga... si stacca e cade sull'erba... sento ancora freddo e immancabilemente penso al mio letto, dove credevo di essere, alle coperte calde... e... a quanto vorrei addormentarmi tra le braccia della persona che amo... ma non ce n'è una... basta torturarsi, riapro gli occhi e sopra di me vedo il tetto di un auto... la mia mini... ma... come cavolo... ma smettila di farti domande stupide ed esci di qui!
Scendo dalla macchina ancora triste, con quella leggera sensazione di umido lasciata dalla lacrima... non cerco più di capire cosa mi sta succedendo, non mi importa, so solo che sono nel box... con la mini e... e... certo c'è anche lei! Sarà un sogno, o forse no?, ma almeno è fatto bene, tutto al suo posto, anzi meglio... apro la serranda e la spingo fuori... giro la chiave... tiro lo starter e premo il pulsante.
Nel silenzio della notte si alza un grido, tremila giri indica la lancetta, mentre si scalda infilo la giacca... il casco, con il rito dell'allacciatura, e i guanti... monto, tolgo il cavalletto... la frizione scende morbida sotto la pressione della mia mano, un colpo secco innesta la prima, abbasso lo starter e lascio andare la frizione.... risalgo la mia via... poi seconda... il viale è deserto, brucio lo stop e scarico tutte le marce... sento di essere vivo, una sensazione bellissima, in sella al mio mostro, lo so, non è... non può essere un sogno... eppure... eppure sento una voce, femminnile, mi chiama... una mano che mi sfiora e mi fa scrollare, giro la testa di scatto e sono in un letto... largo... matrimoniale, una stanza che non ho mai visto e di fronte a me una ragazza bellissima mi fissa "tutto bene? Devi aver fatto un brutto sogno" la fisso, sfrego gli occhi, non so che dire, per un attimo cerco di vedere le cose in modo razionale poi gli do un bacio sulla fronte rassicurandola, mi alzo e mi dirigo verso la cucina con piglio sicuro nonostante non abbia mai visto quella casa, apro il frigo e mi prendo un birra... la sorseggio piano, per un attimo chiudo gli occhi mentre l'assaporo e appena li riapro sono di nuovo all'aperto... ma questa volta non so dove... e non mi importa... passeggio bevendomi la mia birra, non so dove sono, non so cosa sto facendo o dove sto andando... ma so chi sono... guardo in alto... un sorriso quasi beffardo si dipinge sul mio viso, mi strizzo l'occhio e ... volo via.
Non so perchè ma sento di dover prendere quella stradina in salita che porta al centro del paese, un unica via ciottolata che lo attraversa... la percorro con passo spedito attraversando quelle quattro case che lo compongono ed esco dalla parte opposta, passato un leggero saliscendi mi fermo su una collinetta, lascio la strada e mi arrampico leggermente sul prato... sotto di me la valle con in fondo le luci delle case, sembrano stelle... sopra di me il cielo stellato, ce ne sono tantissime, sembrano luci di case... mi sdraio sul prato e resto ad osservare le lucine lampeggianti di un aereo in volo... chiudo gli occhi
... silenzio, pace... la mente vola, naviga... troppo... mi si aggrotta la fronte... sento scendere una lacrima, fino all'orecchio... si allunga... si stacca e cade sull'erba... sento ancora freddo e immancabilemente penso al mio letto, dove credevo di essere, alle coperte calde... e... a quanto vorrei addormentarmi tra le braccia della persona che amo... ma non ce n'è una... basta torturarsi, riapro gli occhi e sopra di me vedo il tetto di un auto... la mia mini... ma... come cavolo... ma smettila di farti domande stupide ed esci di qui!
Scendo dalla macchina ancora triste, con quella leggera sensazione di umido lasciata dalla lacrima... non cerco più di capire cosa mi sta succedendo, non mi importa, so solo che sono nel box... con la mini e... e... certo c'è anche lei! Sarà un sogno, o forse no?, ma almeno è fatto bene, tutto al suo posto, anzi meglio... apro la serranda e la spingo fuori... giro la chiave... tiro lo starter e premo il pulsante.
Nel silenzio della notte si alza un grido, tremila giri indica la lancetta, mentre si scalda infilo la giacca... il casco, con il rito dell'allacciatura, e i guanti... monto, tolgo il cavalletto... la frizione scende morbida sotto la pressione della mia mano, un colpo secco innesta la prima, abbasso lo starter e lascio andare la frizione.... risalgo la mia via... poi seconda... il viale è deserto, brucio lo stop e scarico tutte le marce... sento di essere vivo, una sensazione bellissima, in sella al mio mostro, lo so, non è... non può essere un sogno... eppure... eppure sento una voce, femminnile, mi chiama... una mano che mi sfiora e mi fa scrollare, giro la testa di scatto e sono in un letto... largo... matrimoniale, una stanza che non ho mai visto e di fronte a me una ragazza bellissima mi fissa "tutto bene? Devi aver fatto un brutto sogno" la fisso, sfrego gli occhi, non so che dire, per un attimo cerco di vedere le cose in modo razionale poi gli do un bacio sulla fronte rassicurandola, mi alzo e mi dirigo verso la cucina con piglio sicuro nonostante non abbia mai visto quella casa, apro il frigo e mi prendo un birra... la sorseggio piano, per un attimo chiudo gli occhi mentre l'assaporo e appena li riapro sono di nuovo all'aperto... ma questa volta non so dove... e non mi importa... passeggio bevendomi la mia birra, non so dove sono, non so cosa sto facendo o dove sto andando... ma so chi sono... guardo in alto... un sorriso quasi beffardo si dipinge sul mio viso, mi strizzo l'occhio e ... volo via.