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Visualizza versione completa : Per la donna... ma non solo...


Skorpios
01-10-2003, 23.05.54
Recentemente, c'era un thread sulle donne a cui avevo partecipato definendo l'Universo femminile... ma invece di postare ancora lì preferisco aprirne uno nuovo... che potesse quasi essere un(F)omaggio... per le creature più meravigliose che abitano questo nostro meraviglioso pianeta e i nostri cuori... e non solo per loro...

Qualche giorno fa, per puro caso (io non credo affatto al "caso"), mi è capitata tra le mani una rivista di ben quattro anni fa :eek:... e per puro caso, sfogliandola distrattissimamente (io non sfoglio praticamente mai riviste datate), mi sono imbattuto in quest'articolo che ho trovato davvero molto interessante, ancorchè perfettamente e incredibilmente in topic rispetto al thread a cui accennavo prima... :cool: :)

Ne riporto integralmente il testo nei due post successivi...

E mi piace continuare a pensare alla donna... (L) (F)

Skorpios
01-10-2003, 23.08.25
PRENDETE CENTO UOMINI E CENTO DONNE. METTETELI IN UN PARCHEGGIO E CHIEDETE LORO DI TROVARE, IN UN TEMPO PRESTABILITO, L'AUTO CHE HANNO POSTEGGIATO UN'ORA PRIMA.

Non stupitevi se a vincere saranno le femmine, e se poi verrete a sapere che quasi tutte quelle che sono riuscite a trovare la macchina prima dei maschi erano nel loro periodo mestruale o in menopausa.
Tutto merito del corpo femminile.
In quei due momenti il livello degli estrogeni scende, quello del testosterone sale e si diventa più forti, più attive.
La menopausa, insomma, non è più un problema, anzi.
Gli attacchi di caldo improvviso, quelli che in gergo familiare vengono chiamati "scalmane", non sono più un segno di debolezza e di invecchiamento ma di nuova forza, di potere.
Il compito di teorizzare questa volta non tocca alle femministe storiche.
A scendere in campo sono stati gli scienziati, donne ovviamente, che hanno lanciato un nuovo corso della medicina, tutta al femminile.
L'obiettivo è dare un nuovo valore all'essere donna.
E strada facendo, si è scoperto che diversi studi condotti sul corpo umano non sono del tutto validi.
«Molte, se non tutte le ricerche mediche e psicologiche svolte fino a qualche anno fa, sono state effettuate su uomini, applicandone poi le conclusioni alle donne.
Ora la scienza sta scoprendo che ogni genere ha una propria individualità fisica, che richiede studi specifici».
A parlare è Diane Hales, giornalista e autrice di Just Like a Woman: How Gen-der Science Is Redefining What Make Us Female, un libro che racconta le donne con dettaglio scientifico, storico e letterario e che spiega, senza nessun richiamo femminista, in che cosa consiste la differenza tra i sessi.
«La donna è potente quanto l'uomo, ma in un altro senso.
La sua forza ha nomi come intuito, adattabilità, resistenza, sensitività, sensualità.
Il suo cervello è più piccolo ma più denso di neuroni, l'olfatto e l'udito sono più sviluppati, la temperatura del corpo è più alta.
Sente il dolore e prova emozioni in modo diverso rispetto all'uomo, il suo corpo reagisce con un'altra intensità alle medicine.
Le donne hanno più ìmmunoglobulìne nel sangue, gli uomini hanno più emoglobine; gli uomini hanno corpi più grandi ma le donne sono molto più resistenti alla fatica».
E allora? «Allora bisogna semplicemente prendere atto di queste differenze e sfruttarle per i! bene della società», dice la giornalista del New York Times e vincitrice di un premio
Pulitzer Natalie Angier, autrice dì Woman: An Intimate Geography, che in Italia sta per essere pubblicato da Longanesi con il titolo Donna, una geografia intima.
È una sorta di mappa, o meglio «una celebrazione del corpo femminile» come Angier scrive nell'introduzione.
Una celebrazione «della sua anatomia, della sua chimica, della sua evoluzione e delle sue debolezze».
Ma perché questa necessità improvvisa di scrivere libri sulle donne in una chiave tutta nuova?
Questa volta a rispondere è l'antropologa Helen Fisher, autrice dì The First Sex: The Naturai Talent of Women and How They Will Change the World.
«Quando ho iniziato a scrivere questo libro, tre anni fa, non avevo alcun obiettivo specifico.
Sulle donne sapevo solo due cose: che il loro numero stava aumentando sempre più in ogni settore del mondo del lavoro, e che donne e uomini non sono uguali.
Molti vorrebbero poter dire che lo sono, ma non è così.
Ci sono numerosi ambiti e momenti in cui donne e uomini sono uguali, e altri in cui non lo sono affatto.
Sapevo anche che molte di queste differenze cambiano con l'evoluzione, perché sono un'antropologa.
Quando ho iniziato questa ricerca, la mia curiosità era: "quali delle loro qualità le donne porteranno nei mondo del lavoro, e come lo cambieranno?"».

LA PRIMA VOLTA CHE HELEN FISHER HA PRESENTATO IL SUO LIBRO, HA DOVUTO FARLO DI FRONTE A 45 UOMINI «MOLTO POTENTI».
Alla fine questi uomini sono andati a ringraziarla: l'autrice aveva dato loro un mezzo per poter comprendere meglio le donne con cui lavorano ogni giorno.
A rispondere in modo negativo a questo nuovo corso di studi, a questa rivoluzione che è stata chiamata da alcuni giornali americani "femminilismo", sono state invece proprio le donne.
«Mentre stavo scrivendo il testo», racconta Diane Hales, «ho spesso incontrato donne che mi chiedevano di abbandonare il lavoro, perché sostenevano che l'ultima cosa di cui avevamo bisogno era di un altro libro che spiegasse come e perché siamo diverse dagli uomini.
"Lo useranno come un'arma", mi ammonivano, "per sostenere la superiorità maschile"».
Ma per loro, per queste scrittrici, è esattamente il contrario.
Riuscire a dimostrare che donne e uomini sono diversi può solo aiutare a riconoscere la forza specifica di entrambi.
La diversità non è una debolezza ma una forza: comprenderla può solo aiutare i rapporti tra i due sessi.
Helen Fisher la spiega così.
Una donna entra in una stanza dove trova un uomo che sta leggendo un giornale e gli dice: «Dove vuoi andare a mangiare stasera?».
Lui non risponde.
Lei esce dalla stanza seccata.
Una donna e un uomo entrano in un ristorante cinese.
Improvvisamente lei cambia idea e decide che non ha più voglia di mangiare cinese: preferisce la cucina indiana.
Situazioni tipiche, che accadono quotidianamente a migliaia di persone e che non hanno nulla a che vedere, come molti credono, con gli umori della coppia.
Dipendono solo dal funzionamento del cervello.
L'uomo non risponde alla donna non perché sia arrabbiato con lei, ma semplicemente perché in quel momento il suo cervello è localizzato sulla lettura.
La donna cambia idea non perché è capricciosa, ma semplicemente perché il suo cervello è portato a pensieri multipli in uno stesso momento, e questo facilita il ricambio di umori e di pensieri.
«Le femmine tendono a collezionare dati», spiega Fisher.
«Il loro pensiero può essere paragonato a una ragnatela (web-thinking).
I maschi, invece, tendono a compattare i dati che raccolgono: il loro modo di ragionare è più lineare (step-thinking)».
Nulla di cui vergognarsi, perché l'origine di questi modi diversi di pensare nasce dalla struttura stessa del cervello.
Nelle donne i due emisferi cerebrali sono collegati meglio, il che permette loro di compiere più azioni contemporaneamente, di essere più abili nei test verbali e di percezione.
Gli uomini tendono a usare l'uno o l'altro emisfero in momenti separati.
Il che li rende in grado dì focalizzarsi su un solo problema e di prevalere, ad esempio, nei test logici-matematici.
«In realtà», spiega Diane Hales, «gli studi sul cervello sono ancora a uno stadio iniziale. Quello che è certo è che nel cervello femminile circola più sangue e che la donna, rispetto all'uomo, è in grado di attivare più neuroni in entrambi gli emisferi nello stesso momento».




(F)

Skorpios
01-10-2003, 23.09.29
E LE DIFFERENZE, DICONO ANCORA LE TRE AUTRICI, SONO EVIDENTI ANCHE NELLA FORZA E NELL'USO DEI CINQUE SENSI.
Saperlo avrebbe risparmiato ai gestori dì una catena di palestre e health club del Massachusetts una grana legale.
Tutta colpa del volume della musica nelle classi di aerobica.
Troppo forte secondo Erlinda McGinty, una frequentatrice abituale di una di quelle palestre, che un giorno chiese all'istruttore, un maschio, di abbassarla.
Lui la ignorò: per lui il livello della musica era assolutamente normale.
Così, Erlinda portò tutti in tribunale.
Il fatto, anche in questo caso, è che lei e il suo istruttore di aerobica avevano ugualmente ragione: l'udito delle donne è più sensibile di quello degli uomini.
Quello che lui considera del tutto normale, per lei è eccessivo, fastidioso.
E COSÌ COME L'UDITO ANCHE LA PERCEZIONE SESSUALE È DIFFERENTE.
Per capire come e perché, ci rivolgiamo ancora una volta alle nostre scrittrici.
«Da sempre ci sentiamo dire», inizia Helen Fisher, «che gli uomini hanno un istinto sessuale più forte. Mi dispiace, ma non sono d'accordo. I due generi hanno, semplicemente, una percezione sessuale diversa.
Nel maschio è maggiormente focalizzata, così come il suo cervello; nella femmina è molto più contestuale.
Per lei i profumi, una cena elegante, le candele, tutto fa parte dell'eros, mentre per lui, in genere, il sesso coincide semplicemente con l'orgasmo.
Un'altra grande differenza è che nell'uomo l'istinto sessuale è più continuo, mentre nella donna è più intenso.
Le donne possono avere più di un orgasmo durante lo stesso rapporto, e durante ognuno di essi tutti il corpo viene utilizzato».
«Questo perché», aggiunge Natalie Angier, «nell'organo sessuale femminile arrivano circa ottomila terminazioni nervose, mentre in quello maschile ve ne sono meno della metà».
«Oggi stiamo assistendo a un recupero, un ritorno alla sessualità femminile, una sorta di cambiamento nei codici sessuali», riprende Helen Fisher.
«Non è un caso che in televisione vi siano sempre più programmi sull'amore, che vengano pubblicati sempre più libri dedicati all'argomento. Una conseguenza di tutto ciò sarà un aumento dei divorzi.
Negli Stati Uniti, si prevede che nel 2010 la percentuale di matrimoni falliti salirà al 67 per cento.
Tutti già se ne lamentano: la previsione è considerata catastrofica.
In realtà, gli studiosi affermano che oggi vi sono più matrimoni felici che cento o cinquecento anni fa.
La gente non è più disposta a vivere relazioni negative, e l'aumento dei divorzi sarà legato proprio a questa tendenza.
Alla ricerca di storie d'amore davvero soddisfacenti, anche se, magari, più brevi».
«Una volta», racconta Diane Hales, «mi trovavo su un taxi in Italia.
Dissi all'uomo che lo guidava che stavo andando a incontrare uno studioso, un professore. Tema dell'intervista era la condizione delle donne italiane.
E il tassista mi rispose: "È buona, molto buona. Forse troppo. Le donne oggi vanno all'università, hanno il loro lavoro, guidano la macchina, vanno a vivere da sole, fanno tutto quello che vogliono e, soprattutto, ci fanno paura".
È una risposta che fa sorridere.
Ma in realtà, lo scopo dì tutte queste ricerche e di questi libri è proprio di far capire che conoscersi meglio può solo aiutare gli uomini a non avere paura delle donne, e le donne a non avere paura della loro femminilità, in ogni sua forma».
«Alla televisione», interviene Helen Fisher, «ho visto questa immagine: una donna che camminava su una strada sterrata di un villaggio africano, parlando a un telefono cellulare. Penso che questa possa essere l'immagine-sìmbolo del prossimo millennio.
Un gruppo di uomini ha costruito quel telefono e la donna, oggi, lo usa per mettersi in contatto con il resto del globo.
Il mondo del lavoro ha un gran bisogno di menti femminili, e la speranza è che ci si stia muovendo in direzione di una società maggiormente collaborativa.
L'evoluzione ci porta verso un mondo sempre più tecnologico.
E i maschi sono ingegneri, meccanici più abili.
Le femmine, invece, se la cavano meglio nell'uso della parola, nelle relazioni con l'esterno.
Inoltre le donne hanno meno interesse degli uomini a raggiungere un potere evidente come quello, per esempio, di un capo di stato, mentre sono particolarmente abili a muoversi dietro le quinte, per esempio nelle organizzazioni internazionali.
E poi, non bisogna trascurare il fattore demografico.
Gli uomini muoiono a un'età inferiore rispetto alle donne.
Oggi più della metà degli individui sopra i 65 anni è femmina.
Nel 2010, negli Stati Uniti, oltre il 45 per cento della popolazione avrà più di 55 anni, e più della metà di questi individui saranno donne.
Questo è indice di due fattori: che le donne costituiranno il blocco più forte nel decidere chi andrà al potere, e che entreranno con sempre più forza nel mercato del lavoro.
E non perché avranno più tempo a disposizione ma perché, con la menopausa, diminuiscono i livelli di estrogeni e aumentano quelli di testosterone.
La conseguenza? Un aumento dell'energia».
INSOMMA IL DUEMILA SARÀ IL SECOLO DELLE "FEMMINE": CHE QUESTO PIACCIA O NO ALLE FEMMINISTE. «Ogni volta che una donna fa qualcosa di speciale», conclude Diane Hales, «le si dice: "hai agito bene, proprio come se fossi un uomo!" Nel nuovo millennio, mi auguro che finalmente potremo affermare: "mi sono comportata da donna" ed esserne fiere.
La mia biologia è fantastica, grazie mille. Sono una femmina e me ne vanto. Ma il duemila sarà anche il tempo in cui potremo liberamente accettare il fatto che gli uomini sono superiori a noi in alcuni campi, senza per questo affliggerci».




(F)

Eccomi
01-10-2003, 23.29.13
Veramente interessante! :)

Trinity
02-10-2003, 00.13.08
Grazie Skorpios,molto interessante ;) (F)

sarahkerrigan
03-10-2003, 20.27.59
"Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta. Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo. Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali. Aperte e senza indirizzo. Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle <<Ti aspettavo.>>
Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni -i giorni, gli istanti- che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo <<Tu sei matto.>> E per sempre lo amerà."


(L)§(L)


...come glielo dici, a una donna cosi', che tu vorresti salvarti, e ancora di piu' vorresti salvare lei con te, e non fare altro che salvarla, e salvarti, tutta una vita, ma non si puo' ognuno ha il suo viaggio, da fare, e tra le braccia di una donna si finisce facendo strade contorte, che neanche tanto capisci tu, e al momento buono non le puoi raccontare, non hai le parole per farlo, parole che ci stiano bene, li', tra quei baci e sulla pelle, parole giuste, non ce n'é, hai un bel cercarle in quel che sei e in quel che hai sentito, non le trovi, hanno sempre una musica sbagliata, é la musica che gli manca, li', tra quei baci e sulla pelle, é una questione di musica.
..

...come glielo dici, a un uomo cosi', che adesso sono io che voglio insegnargli una cosa e tra le carezze voglio fargli capire che il destino non é una catena ma, un volo...

A. Baricco - Oceano mare




Grazie Skorpy! (F)§(F)



...e ci sono desideri che accompagnano una donna con ...persistenza...

sarahkerrigan
03-10-2003, 20.54.54
Ci sono alcuni aspetti descritti più su, nei quali mi ci ritrovo ampiamente e sono, per esempio, la facilità nel cambiare idea per la molteplicità d'associazione di pensieri...
L'attitudine a collezionare dati, per me è relativa, c'è ma...dipende! :p ...e ho già parlato di quella che mi permette di fare più cose contemporaneamente...a volte è difficile ma, in genere mi diverte e mi stimola...
Per i test logici-matematici, no comment...ho appena "preso le mie"... :rolleyes:





:)

Marco Redaelli
03-10-2003, 21.45.24
troppo lunga :p

Totor@
08-03-2006, 16.14.25
Di Pietro direbbe: e ch'e' c'azzecca....invece, ora come non mai e' d'attualita' :eek:

Flying Luka
08-03-2006, 17.07.02
Mah... sarà anche vero quanto è stato scritto, ma sono e riamango MOLTO scettico.