veleno
11-07-2003, 19.13.07
Il cantautore romano è firmatario insieme ad altri 1300 artisti di una petizione alla Commissione europea perchè diminuisca le aliquote fiscali sulle registrazioni musicali.
ROMA - CD troppo cari, Eros Ramazzotti prende posizione. In un articolo de Il Riformista, il cantautore lancia un appello all'UE perchè si impegni ad abbassare l'Iva sulle registrazioni musicali, ancora oggi inspiegabilmente molto alta.
"Il ruolo vitale che la musica ricopre nella vita culturale europea - scrive Eros - non viene rispecchiato dalla politiche fiscali dell'UE. Mentre per altri prodotti culturali come libri, riviste o biglietti di ingresso per il teatro o per il cinema, l'Iva parte dal 4%, nel campo della musica le aliquote aumentano sensibilmente e vanno dal 15% del Lussemburgo al 25% di Danimarca e Svezia". Questo naturalmente si ripercuote sui costi finali e danneggia il consumatore che è costretto a pagare un prezzo molto alto per il cd del suo artista preferito.
Che fare? "All'interno della Commissione Europea si sta discutendo di una revisione della sesta direttiva sull'Iva - dichiara Ramazzotti - ma corrono già voci che questo non interesserà la musica". Ecco perchè molti artisti, 1300 tra compositori e autori di tutta Europa hanno fimato una petizione per la riduzione dell'Iva sulle registrazioni musicali.
"Tra i firmatari - prosegue il cantante - oltre a me ci sono grandi star, tra cui Elton John, Johnny Halliday, Patrick Bruel e Laura Pausini". Se il documento andasse a buon fine potrebbe essere l'occasione per assestare un duro colpo alla pirateria musicale, vera bestia nera del settore discografico: infatti, "sia le case discografiche che la distribuzione si sono impegnate a massimizzare i benefici ai consumatori".
"Nessuno vuole affermare che la riduzione dell'Iva possa risolvere tutti i problemi del settore, - conclude il cantante romano - ma uno studio condotto nel dicembre 2002 dalla società di ricerche Martin Hamblin GFK ha verificato che una riduzione delle aliquote fiscali sui cd porterebbe ad un incremento nelle vendite in tutta l'Europa". Un accorato appello quello di Ramazzotti che speriamo non passi inosservato.
(11 LUGLIO 2003, ORE 13:15)
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ROMA - CD troppo cari, Eros Ramazzotti prende posizione. In un articolo de Il Riformista, il cantautore lancia un appello all'UE perchè si impegni ad abbassare l'Iva sulle registrazioni musicali, ancora oggi inspiegabilmente molto alta.
"Il ruolo vitale che la musica ricopre nella vita culturale europea - scrive Eros - non viene rispecchiato dalla politiche fiscali dell'UE. Mentre per altri prodotti culturali come libri, riviste o biglietti di ingresso per il teatro o per il cinema, l'Iva parte dal 4%, nel campo della musica le aliquote aumentano sensibilmente e vanno dal 15% del Lussemburgo al 25% di Danimarca e Svezia". Questo naturalmente si ripercuote sui costi finali e danneggia il consumatore che è costretto a pagare un prezzo molto alto per il cd del suo artista preferito.
Che fare? "All'interno della Commissione Europea si sta discutendo di una revisione della sesta direttiva sull'Iva - dichiara Ramazzotti - ma corrono già voci che questo non interesserà la musica". Ecco perchè molti artisti, 1300 tra compositori e autori di tutta Europa hanno fimato una petizione per la riduzione dell'Iva sulle registrazioni musicali.
"Tra i firmatari - prosegue il cantante - oltre a me ci sono grandi star, tra cui Elton John, Johnny Halliday, Patrick Bruel e Laura Pausini". Se il documento andasse a buon fine potrebbe essere l'occasione per assestare un duro colpo alla pirateria musicale, vera bestia nera del settore discografico: infatti, "sia le case discografiche che la distribuzione si sono impegnate a massimizzare i benefici ai consumatori".
"Nessuno vuole affermare che la riduzione dell'Iva possa risolvere tutti i problemi del settore, - conclude il cantante romano - ma uno studio condotto nel dicembre 2002 dalla società di ricerche Martin Hamblin GFK ha verificato che una riduzione delle aliquote fiscali sui cd porterebbe ad un incremento nelle vendite in tutta l'Europa". Un accorato appello quello di Ramazzotti che speriamo non passi inosservato.
(11 LUGLIO 2003, ORE 13:15)
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