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Visualizza versione completa : La normalità non esiste


Stalker
26-06-2003, 20.43.34
A me sembra una concetto banale... eppure...
In giro la parola "normale" è utilizzatissima:

"Si comportava da persona normale.."
"Si vestiva da persona normale"
"Come stava ? Mi sembrava normale"

Ma cosa è la normalità ?
Non esiste.

Siamo tutti anormali. In quanto singoli con le nostre caratteristiche uniche.
Parlare di normalità mi sembra quasi un concetto volgare, riduttivo, teso a zittire le differenze, a creare un "homo normalis" che si deve assuefare al modello imposto che da noi, in occidente, è il consumatore.

Io non mi sento normale. Per niente... Alle volte ciò spaventa un po'. :)
La normalità è rassicurante ma è un po' mortifera....

TyDany
26-06-2003, 21.05.12
Normale è colui che rispetta i canoni dettati dalla società... e in fondo la società siamo noi ;)

Stalker
26-06-2003, 21.13.54
Originariamente inviato da TyDany
Normale è colui che rispetta i canoni dettati dalla società... e in fondo la società siamo noi ;)

Ma il rispetto dei canoni è un "vestito". A parer mio non si può definire la normalità come ciò che corrisponde al pensare comune, ciò che "noi" definiamo tale.
E' un pensiero comodo, quasi un pre-giudizio. Un luogo comune insomma.
Nessuno di noi è in grado di penetrare la singolarità di ciascuno, di comprenderla. E perciò preferiamo non concepirla e pensare alla normalità.
Ma reprimere questa singolarità per uniformarsi alla normalità che la società impone, ecco questo è da vigliacchi.
Per quanto faticoso sia bisognerebbe sempre far venire fuori e poi coltivare la propria "pazzia". :)

Skorpios
26-06-2003, 21.15.11
La normalità è una statistica... che costituisce una "norma" percentuale... e lo fa d'ufficio... senza alcun intervento razionale, irrazionale o istituzionale... se non successivamente, e senza condizioni...
C'è di mezzo anche il riconoscersi accettati...
La "norma" alla quale tentiamo di adeguarci, quando non tendiamo deliberatamente in un'altra direzione... e alla quale ci adeguiamo impulsivamente e nemmeno tanto inconsciamente, per "riconoscerci"...

E' un pò come la ragione... spesso mi chiedo per quale ragione (:p) debba prevalere d'ufficio... per quale ragione se ne dia per scontata la superiorità rispetto a qualsiasi altro "strumento di analisi"... e ne si accettino le "conseguenze"... senza condizioni... senza opporre il minimo dubbio... scontatamente...



Siamo come ci vedono gli altri, forse...

Ma ancora non lo sappiamo...



Ci riteniamo migliori di ciò che realmente siamo...

Ma... cos'è la realtà...? ;)

Stalker
26-06-2003, 21.26.49
Originariamente inviato da Skorpios
E' un pò come la ragione... spesso mi chiedo per quale ragione (:p) debba prevalere d'ufficio... per quale ragione se ne dia per scontata la superiorità rispetto a qualsiasi altro "strumento di analisi"... e ne si accettino le "conseguenze"... senza condizioni... senza opporre il minimo dubbio... scontatamente...
Perchè la ragione è il pensare. Sono inscindibili. E come noi diamo senso al nostro esserci perchè pensiamo così siamo tutt'uno con la ragione.
Attenzione: una cosa è la ragione intesa come raziocinio, un'altra è il riduttivismo materialista.
Ragionare non significa non essere capaci di "esperire" l'esistente e di ritradurlo in modo alternativo.
Insomma se penso ragiono. Se sento non ho bisogno di pensare.
Altri strumenti di analisi più strutturati (occultismo, ecc.. ecc...) sono organizzazioni di pensiero e quindi suscettibili di ragionamento. E di critica. :)




Ci riteniamo migliori di ciò che realmente siamo...

O peggiori. Per insicurezza.
Le critiche come le lodi ci sorprendono sempre. E' l'effetto che noi produciamo negli altri che ci stupisce e fa riflettere.

Ma... cos'è la realtà...? ;)

Bella domanda. Se ti sapessi rispondere... :)

P8257 WebMaster
26-06-2003, 21.29.01
La parola "normale" è eufemistica per sua natura.

Bye :cool:

totore
26-06-2003, 21.39.47
Originariamente inviato da Stalker
.onlynx.it/txt/virtualeste.html
Bella domanda. Se ti sapessi rispondere... :)

Prima di tutto cosa intendiamo per realtà?
Tradizionalmente, alla base del concetto di realtà si pone una duplice determinazione: del soggetto sul mondo e del mondo sul soggetto, dunque l'azione e la percezione. È reale ciò su cui agisco e insieme ciò che percepisco. Un'azione senza oggetto è un mimo, una percezione senza oggetto è un'allucinazione.
Questa sembra una definizione immediata e certa, razionale e indubitabile. Ma , forse, è troppo semplicistica, e non è certo quella che operativamente usiamo ogni giorno?

Skorpios
26-06-2003, 21.44.51
Stalker, stiamo ragionando... le circostanze sono le "solite"... il bisogno di ripetersi la lezione, pure... e gli oggetti della nostra attenzione quelli "di sempre"... e l'intimo "desiderio" di quadrare (finalmente) il cerchio...

Il pensiero senza controllo, o troppo sotto controllo... il desiderio fremente di rompere il guscio, o di renderlo infrangibile... la ginnastica intellettuale, per esercitare i muscoli della comunicazione... elemento indispensabile nella vita di ognuno... esigenza primaria, non materiale, di qualsiasi uomo... gli uomini parlano e si parlano... e ragionano... e col ragionamento possono costruire un mondo intero... alleviare le sofferenze... ottimizzare le proprie risorse... rafforzare il proprio "potere"... perfezionare le proprie difese...

C'è una cosa che non si può raggiungere col ragionamento...

L'Illuminazione...

E come sempre diventa una questione di priorità...

E di scelte... anche "pericolose"... sento la prossimità del bilico...

Macao
26-06-2003, 21.45.54
Originariamente inviato da TyDany
Normale è colui che rispetta i canoni dettati dalla società... e in fondo la società siamo noi ;)

Daccordo con te....ma noi chi ????.....
sinceramente a volte mi guardo attorno e mi rendo conto che non ho nulla da spartiche con chi mi circonda......

mah....farò parte di quelli strani....ma alla fine se essere normale significare essere un qualcosa che non mi fa stare in pace con me stesso.....preferisco essere strano......e spero che mai qualche mio conoscente si ritrovi in tv a dire "era un bravo ragzzo, una persona normale, come tante....."

Stalker
26-06-2003, 21.51.38
Originariamente inviato da totore


Prima di tutto cosa intendiamo per realtà?
Tradizionalmente, alla base del concetto di realtà si pone una duplice determinazione: del soggetto sul mondo e del mondo sul soggetto, dunque l'azione e la percezione. È reale ciò su cui agisco e insieme ciò che percepisco. Un'azione senza oggetto è un mimo, una percezione senza oggetto è un'allucinazione.
Questa sembra una definizione immediata e certa, razionale e indubitabile. Ma , forse, è troppo semplicistica, e non è certo quella che operativamente usiamo ogni giorno?

Citiamo le fonti ????

http://www.onlynx.it/txt/virtualeste.html

:p

Stalker
26-06-2003, 21.58.29
Originariamente inviato da Skorpios

C'è una cosa che non si può raggiungere col ragionamento...

L'Illuminazione...



Infatti, secondo me, appartiene al campo del "sentire" (in senso lato ovviamente) l'illuminazione.
Il ragionamento è uno strumento.
L'illuminazione è tutto ciò che sta intorno....

Ma anche questo è un ragionamento...
Non si può spiegare. Ed è per questo che, secondo me , lo zen attua una forma di comunicazione a-logica e perciò più efficace. :)

Ciao Skorpios. :)

exion
26-06-2003, 22.01.27
la normalità è una situazione alla quale si tende, ma non si giunge per fortuna mai.

Anzi: chi raggiunge davvero la normalità, viene egli stesso definito come malato, affetto di normopatia.

La "normalità" è una condizione che ci siamo imposti noi stessi per permetterci di avere relazioi sociali. Senza "normalità", niente relazioni, ma solo comportamenti animaleschi dettati dall'opportunità del momento (vabbé, spesso è così lo stesso :p).

Se vogliamo la "normalità" è un pò il "protocollo di rete" dell'umanità. Ci permette di stare insieme, di dialogare tra di noi, pur mantenendo ciascuno le proprie diversità, le proprie distinzioni, le proprie "anormalità".
Con quelli che invece si scostano troppo dal protocollo comune infatti non c'è dialogo, ma solo emarginazione (ma ciò non toglie che un emarginato in un certo ambiente possa essere perfettamente integrato e a suo agio in un altro ambiente)

TyDany
26-06-2003, 22.09.32
Originariamente inviato da Stalker


Ma il rispetto dei canoni è un "vestito". A parer mio non si può definire la normalità come ciò che corrisponde al pensare comune, ciò che "noi" definiamo tale.
E' un pensiero comodo, quasi un pre-giudizio. Un luogo comune insomma.
Nessuno di noi è in grado di penetrare la singolarità di ciascuno, di comprenderla. E perciò preferiamo non concepirla e pensare alla normalità.
Ma reprimere questa singolarità per uniformarsi alla normalità che la società impone, ecco questo è da vigliacchi.
Per quanto faticoso sia bisognerebbe sempre far venire fuori e poi coltivare la propria "pazzia". :)

Non fa una piega quello che dici, ma purtroppo spesso è così, basta guardare le mode... ne so qualcosa xchè a me non frega niente, me ne sbatto e finisce che spesso mi fanno sentire "diverso" ... IMHO ognuno di noi dovrebbe seguire il proprio istinto, ovvio, senza calpestare gli altri ;)

TyDany
26-06-2003, 22.13.10
Originariamente inviato da macao


Daccordo con te....ma noi chi ????.....
sinceramente a volte mi guardo attorno e mi rendo conto che non ho nulla da spartiche con chi mi circonda......

mah....farò parte di quelli strani....ma alla fine se essere normale significare essere un qualcosa che non mi fa stare in pace con me stesso.....preferisco essere strano......e spero che mai qualche mio conoscente si ritrovi in tv a dire "era un bravo ragzzo, una persona normale, come tante....."

Perfettamente daccordo (Y)... con noi volevo rimarcare che troppo spesso si da la colpa alla società, ma la società siamo noi, se esistono le mode è xchè ce chi le segue e chi le segue siamo noi, ok, magari nel caso specifico non io e te ma cmq la maggioranza lo fa... e anch'io che in un qualche modo spesso vado controcorrente mi rendo conto che per alcune cose finisco per adeguarmi...;)

Stalker
26-06-2003, 22.18.16
Originariamente inviato da TyDany


Perfettamente daccordo (Y)... con noi volevo rimarcare che troppo spesso si da la colpa alla società, ma la società siamo noi, se esistono le mode è xchè ce chi le segue e chi le segue siamo noi, ok, magari nel caso specifico non io e te ma cmq la maggioranza lo fa... e anch'io che in un qualche modo spesso vado controcorrente mi rendo conto che per alcune cose finisco per adeguarmi...;)

Secondo me le mode vengono create a bella posta.
Un anno per le donne vanno di moda le scarpe a punta quadra e quello dopo a punta sottile e lunghissima.... e tutti a buttare via le scarpe per essere alla moda...
E' assurdo. Il mercato ha bisogno che le persone si sentano normali (uniformate, non diverse, alla moda). :)

TyDany
26-06-2003, 22.31.22
é vero che le mode vengono create ad hoc... ma se nessuno le seguisse...;) Ognuno dovrebbe solo seguire il proprio io :)

E poi io odio le mode... quest'anno vanno di moda quella c@zzo di scarpe con la punta per schiacciare le formiche e il tacchettino basso :mad:... a me piacioni i piedi e le ragazze non mettono le scarpe aperte per seguire la moda :crying:

Per la cronaca... d'inverno giro ancora con il bomber e mi è stato detto almeno un milione di volte che è fuori mode... ecchissenefrega, a me piace ed è comodo :o

Stalker
26-06-2003, 22.53.22
Originariamente inviato da TyDany
é vero che le mode vengono create ad hoc... ma se nessuno le seguisse...;) Ognuno dovrebbe solo seguire il proprio io :)
Appunto. :)

E poi io odio le mode... quest'anno vanno di moda quella c@zzo di scarpe con la punta per schiacciare le formiche e il tacchettino basso :mad:... a me piacioni i piedi e le ragazze non mettono le scarpe aperte per seguire la moda :crying:

A me risulta che vadano di moda pure gli infradito rasoterra.... :)

Per la cronaca... d'inverno giro ancora con il bomber e mi è stato detto almeno un milione di volte che è fuori mode... ecchissenefrega, a me piace ed è comodo :o
Tienilo ancora. Tornerà di moda. :rolleyes: :)

Paco
26-06-2003, 23.38.48
In chiesa come ti vesti?

In un tribunale?

Come ti esprimi quando parli con un dottore? e con gli amici?

TyDany
27-06-2003, 00.09.35
Originariamente inviato da Paco
In chiesa come ti vesti?

In un tribunale?

Come ti esprimi quando parli con un dottore? e con gli amici?

Non ci vado...

Mi è capitato una volta, jeans e maglietta..

Mi esprimo come mi sento e mi capita, ovviamente a secondo della confidenza con la persona che è quello che conta, non contano i "gradi" ma la confidenza ;)

http://www.statgfx.com/statgfx/ud/?&userid=TyDany&teamid=WinTricks.it%20Italian%20Team&border=255,255,0&custom=255,128,0&label=64,0,128&header=255,128,0&trans=yes&.jpg (http://windows.zdnet.it/folding.html)

Nothatkind
27-06-2003, 00.36.52
Originariamente inviato da TyDany

E poi io odio le mode... quest'anno vanno di moda quella c@zzo di scarpe con la punta per schiacciare le formiche e il tacchettino basso :mad:...

Beh??? :o Qualcosa da dire? :o
Io ce le ho beige-used, a punta, col tacco basso, saranno 4 centimetri si e no :o :D
A parte il colore, erano il modello che portava mio padre alla mia età :rolleyes:

afterhours
27-06-2003, 03.51.18
x il dizionario che ho in casa una persona normale e' colui che si attiene alla norma (con norma viene inteso il precetto generale che si deve seguire in determinati casi)
ora..tutto sta a definire cos'e' la norma...magari una cosa che x me e' la norma nn lo e' x un'altra persona e viceversa...penso sia un discorso anche di mentalita',di culture e tradizioni...

esempio stupido...se domani mi presentassi al lavoro completamente nudo...verrei giudicato un folle...xche' e' un comportamento inconsueto...anormale...nn idoneo alla circostanza...

vivere in societa' comporta anche il venire giudicati sia x i propri gesti che x il modo di porsi...anche il modo di vestire porta a giudicare il prossimo...e' inevitabile...e' il nostro biglietto di visita...

alla fine penso che normale sia colui che nn tradisce mai le aspettative degli altri..che si comporta sempre come un uomo deve fare...

ciao :)

succhione
27-06-2003, 04.36.31
..poichè è sempre la maggioranza che decreta la normalità...
...dal coro, si elevano voci "diverse"...le stesse che hanno eletto lo standard...mutano, creando presto un'altro standard...ed un'altro ancora....
..è normale...

nana_d
27-06-2003, 09.53.30
Bè allora fate come mè, dove sono nato, sin da piccolo mi hanno affibiato un soprannome, e da quello non sono più uscito per loro: Sono Matto!
Sempre in continuazione questa affermazione, sino ad oggi che ancora I Normali non capiscono perchè sono così ( ed è meglio).
Ma che scosa significherebbe allora MAtto?
Una persona x gli altri quasi indefinibile e con talmente tante sfaccettature da potersi permettere magari cose NON NOrmali.

:p

Meglio così comunque, io grazie proprio ai normali ho potuto creare quella distanza che uso tuttora come arma di difesa, delle volte quasi impenetrabile, della mia privacy.
Ben vengano le definizioni Normale e Normalità: infondo non capendoti possono anche affibiarti una nomea e dispregiarti, tanto loro rimangono al palo, e invece tu te ne puoi andare e tornare senza problem!
A mè poi piace essere matto e considerato non normale e ci gioco anche sopra divertendomi parecchio.
Sò per certo che non tutti hanno la mia forza d'animo e sicuramente si sarebbero fatti prendere dallo sconforto in più occasioni ( non posso dire il falso se mi è successo anche a mè).

Conoscendomi alcuni hanno affermato:" Ma allora poi non sei così matto...."

Concludo
IO NON VOGLIO ESSERE NORMALE
Se significa farsi le mogli degli altri e fare torti per arricchirsi, e poi in pubblico figurare come il padre di famiglia premuroso, guardate:
meglio essere MATTO, MATTO, MATTO DA LEGARE ALLA FACCIA DI TUTTI

STOP

:) :cool: :p

Paco
27-06-2003, 12.08.45
Originariamente inviato da TyDany


Non ci vado...

Mi è capitato una volta, jeans e maglietta..

Mi esprimo come mi sento e mi capita, ovviamente a secondo della confidenza con la persona che è quello che conta, non contano i "gradi" ma la confidenza ;)

http://www.statgfx.com/statgfx/ud/?&userid=TyDany&teamid=WinTricks.it%20Italian%20Team&border=255,255,0&custom=255,128,0&label=64,0,128&header=255,128,0&trans=yes&.jpg (http://windows.zdnet.it/folding.html)

Sono daccordo, non contano i gradi, ma se incontri un tuo coetaneo che non conosci gli dai del tu, è inevitabile. Se incontri un signore più anziano gli dai del Lei, è inevitabile anche questo.

Conosco un ragazzo che da del tu a chiunque, lo ammiro per questo. Io non ci riesco sempre.

Ciao

jannaz
27-06-2003, 12.14.51
NORMALE e' chi sanascondere bene i propri vizi :D

JaNnAz

Paco
27-06-2003, 12.26.18
Originariamente inviato da jannaz
NORMALE e' chi sanascondere bene i propri vizi :D

JaNnAz

:D

Questa è da mettere nelle citazioni. ;)