Stalker
05-05-2003, 22.14.06
Seguiamo tutti delle regole sintattiche e logiche nello scrivere. Ci danno sicurezza. E' il nostro vestito.
Vi invito per una volta a scrivere senza pensare. Di getto. Le parole come vi vengono alle dita e al cervello. Senza collegarle ma collegandole in un senso più ampio. Io ci provo. E' una specie di scrittura automatica. Secondo me molto divertente e rilassante.
Non è possibile non si può uffa divieti e ancora quanti non che mi esconoo negazioni frustrazioni deficienze millanterie angustie dell'essere qualunqe indifferentemente cordialmente incostituzionalmente le dita sono legate alla tastiera in un fruscio di uffici e di gatti che non si possono ottenere per partito p reso in un contesto intrinseco di sufficiente imm0oralità che non si sta sbagliando in cui non si può affatto negazioni ancora si può e si deve inveire contro la moralità che ci costringe a frullare in stretto rapporto echi di frasi sentite e ripetute fino allo spasimo che restano nella testa e risuonano fino alla malavoglia malattia malasanità che fregnacce bestiali.sempre concetti inveiti e sentiti e contriti e irresponsabili nel pensare alle mie angherie e debolezze per esterno ed interno ed ancora controvoglia che si fa in qua e là di su e di giù dentro e fuori gnorri e gnorri apparentemente ci stiamo comportando come si potrebbe anche se nono ci sono ancora divinità che possono usufruire della nostra contrarietà non vi pare che tutto ciò sia alqualnto devoto e frivolo e antiquato e destrutturato e feroce e greco nella sua interezza e complessità permanenete come i tuoi capelli che non si possono identificare nella mia prsonalità despota
Basta. :eek:
PS. Più o meno un senso ha... una specie di poesia... :)
Vi invito per una volta a scrivere senza pensare. Di getto. Le parole come vi vengono alle dita e al cervello. Senza collegarle ma collegandole in un senso più ampio. Io ci provo. E' una specie di scrittura automatica. Secondo me molto divertente e rilassante.
Non è possibile non si può uffa divieti e ancora quanti non che mi esconoo negazioni frustrazioni deficienze millanterie angustie dell'essere qualunqe indifferentemente cordialmente incostituzionalmente le dita sono legate alla tastiera in un fruscio di uffici e di gatti che non si possono ottenere per partito p reso in un contesto intrinseco di sufficiente imm0oralità che non si sta sbagliando in cui non si può affatto negazioni ancora si può e si deve inveire contro la moralità che ci costringe a frullare in stretto rapporto echi di frasi sentite e ripetute fino allo spasimo che restano nella testa e risuonano fino alla malavoglia malattia malasanità che fregnacce bestiali.sempre concetti inveiti e sentiti e contriti e irresponsabili nel pensare alle mie angherie e debolezze per esterno ed interno ed ancora controvoglia che si fa in qua e là di su e di giù dentro e fuori gnorri e gnorri apparentemente ci stiamo comportando come si potrebbe anche se nono ci sono ancora divinità che possono usufruire della nostra contrarietà non vi pare che tutto ciò sia alqualnto devoto e frivolo e antiquato e destrutturato e feroce e greco nella sua interezza e complessità permanenete come i tuoi capelli che non si possono identificare nella mia prsonalità despota
Basta. :eek:
PS. Più o meno un senso ha... una specie di poesia... :)