afterhours
30-03-2003, 04.22.59
tratto da tgcom.it
E-mail nigeriane:bolognese truffato
Risponde all'invito e perde 20.000 euro
Il miraggio di un facile arricchimento ha fatto l'ennesima vittima: un bolognese ha risposto ad una richiesta d'aiuto giunta via e-mail dalla Nigeria e ci ha rimesso 20.000 euro. Accortosi dell' inganno, l' uomo ha denunciato tutto e ora toccherà alla Procura tentare di scoprire il truffatore. La truffa comincia con una e-mail con la quale si chiede il prestito di una certa somma per poterne recuperare una più grande, celata in qualche banca.
La tecnica ricalca sempre lo stesso schema. Quasi sempre viene spedito un messaggio di posta elettronica firmato da personaggi diversi, a volte un avvocato nigeriano, altre il figlio dell' ultimo presidente di un Paese africano. E sempre, con scuse diverse, si chiede il prestito di una certa somma per poterne recuperare una maggiore, finita per le ragioni più diverse nei caveau di qualche banca: ovviamente nella e-mail si promette che l' aiuto verrà ricompensato con la restituzione della somma prestata e il pagamento di un cospicuo interesse.
Uno zio d'Africa
Qualche tempo fa una e-mail firmata da un avvocato nigeriano avvisava che un lontanissimo parente della potenziale vittima, nonchè suo assistito, era deceduto in un incidente stradale lungo la Sagbama Express Road. Il legale contattava l' uomo perchè nel conto bancario del defunto c' erano 10 milioni di dollari, dei quali il 60% spettava all' avvocato e il 40% al destinatario della mail. Serviva però una certa somma per avviare la pratica legale.
In un altro caso il messaggio mail era firmato dal figlio dell' ultimo presidente della Tanzania deceduto tre anni prima, che aveva scoperto alcuni milioni di dollari messi da parte dal padre e depositati in una banca di Lomè, capitale del Togo (Africa). Anche in questo caso pero' il destinatario della mail doveva mandare una certa somma per le pratiche necessarie al recupero dei soldi, con la promessa di un cospicuo compenso.
E-mail nigeriane:bolognese truffato
Risponde all'invito e perde 20.000 euro
Il miraggio di un facile arricchimento ha fatto l'ennesima vittima: un bolognese ha risposto ad una richiesta d'aiuto giunta via e-mail dalla Nigeria e ci ha rimesso 20.000 euro. Accortosi dell' inganno, l' uomo ha denunciato tutto e ora toccherà alla Procura tentare di scoprire il truffatore. La truffa comincia con una e-mail con la quale si chiede il prestito di una certa somma per poterne recuperare una più grande, celata in qualche banca.
La tecnica ricalca sempre lo stesso schema. Quasi sempre viene spedito un messaggio di posta elettronica firmato da personaggi diversi, a volte un avvocato nigeriano, altre il figlio dell' ultimo presidente di un Paese africano. E sempre, con scuse diverse, si chiede il prestito di una certa somma per poterne recuperare una maggiore, finita per le ragioni più diverse nei caveau di qualche banca: ovviamente nella e-mail si promette che l' aiuto verrà ricompensato con la restituzione della somma prestata e il pagamento di un cospicuo interesse.
Uno zio d'Africa
Qualche tempo fa una e-mail firmata da un avvocato nigeriano avvisava che un lontanissimo parente della potenziale vittima, nonchè suo assistito, era deceduto in un incidente stradale lungo la Sagbama Express Road. Il legale contattava l' uomo perchè nel conto bancario del defunto c' erano 10 milioni di dollari, dei quali il 60% spettava all' avvocato e il 40% al destinatario della mail. Serviva però una certa somma per avviare la pratica legale.
In un altro caso il messaggio mail era firmato dal figlio dell' ultimo presidente della Tanzania deceduto tre anni prima, che aveva scoperto alcuni milioni di dollari messi da parte dal padre e depositati in una banca di Lomè, capitale del Togo (Africa). Anche in questo caso pero' il destinatario della mail doveva mandare una certa somma per le pratiche necessarie al recupero dei soldi, con la promessa di un cospicuo compenso.