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Visualizza versione completa : Siamo sull'orlo di un altro '29 ???


Stalker
11-11-2002, 20.51.35
Leggete qua:

http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=4961

Io non me ne intendo di economia. Ma anche secondo me siamo un po' sul filo del rasoio.... :(

T_WIN
11-11-2002, 21.07.00
Gli americani ... inguaribili egocentrici.
Pur di non ammettere l'imminente sorpasso dell'economia UE (€ ha già raggiunto la parità col $) paventano una spaventosa crisi economica mondiale e la fine dell'Universo Tutto.
A risollevare l'economia Usa ci ha tentato bin laden ed ultimamente le armi di distruzioni di massa di S.H. stanno facendo il possibile, ma ... picche :(

p.s.: "BananaNews" farebbe meglio a rivolgersi agli americani per questo genere di profezie apocalittiche; questo stampo allarmistico assicura ottimi risultati da quelle parti :rolleyes:

IrONia
11-11-2002, 21.23.23
vi diro' in italia come al solito va bene...anzi va di lusso in questi periodi di recessione a chi a i soldi...e fa il timido poverello...vedi agnelli berlusconi e quant'altri...


a noi poveri consumetori non sia mai dato atto se mostriamo che la frutta la paghiamo 200 lire al kilo + di prima...

forsa avanti globalizzazione.....quando poi saremo a piangere.....bisogna tagliare le tasse aumentare gli stipendi...ma non quelli di chi porta a casa 30.000 € all'anno....

mi fa ridere..perchè il berlusca amico nostro taglia un fuscello al poverello...al ricco percentualment equel fuscello sapete quant'e'?????


alza la pensione minima.....ma il medicinale è a pagamente....


io mi sento preso per il culo..perchè sinceramente cosi' a tagliar le tasse ci riesco pure io....


ciao:D:D:D

Stalker
11-11-2002, 21.32.48
(Y) Come dicevo appunto su Berluska & Co. ci credono o ci vogliono far diventare con le loro veline & Co. una massa di rinco.... :mad:

exion
12-11-2002, 02.05.28
Se siamo o meno sull'orlo di un altro '29 è difficile dirlo. Teoricamente un altro 29 è impossibile che si ripeta, perché i mercati finanziari da allora hanno per fortuna imparato la lezione, ed esistono meccanismi che dovrebbero, sempre teoricamente, evitare un crack a 360° come fu quello del '29. :o

Cio' detto, va tenuto presente che questi meccanismi prevengono un crack totale, ma non gli alti e bassi fisiologici. Inoltre è anche vero che questi meccanismi di autobilanciamento si basano su due presupposti nati proprio all'alba del dopo '29: crescita costante del PIL e economia incentrata principalmente sull'energia. Se questi due presupposti entrano in crisi, allora è tutto il sistema che entra in crisi, comprese le sue difese "anti-collasso". (W)

La crescita costante del PIL è gravemente in difficoltà. Il PIL dei paesi occidentali, per la prima volta da 30 anni, non cresce piu' (vedi Francia, Italia e Germania), o se cresce lo fa a ritmi troppo blandi (vedi Stati Uniti). E l'articolo citato all'inizio di questo 3d rende bene l'idea: si è fatto tutto per far ripartire i consumi, ma il PIL ancora non cresce. E allora? Che fare? :wall:

Sul piano energetico, la situazione è nera, perché è noto che le riserve petrolifere non sono una risorsa infinita, e ci avviciniamo all'esaurimento. Se consideriamo anche che nei prossimi 15 anni circa 500 milioni di cinesi (secondo stime ottimistiche) metteranno da parte la bici per comprarsi la macchina, da nera la situazione si fa tragica. :(

In sintesi, credo che i presupposti per un nuovo 29 ci siano, anche se la situazione odierna è difficilmente paragonabile a quella di allora. Per evitarlo ci vorrebbe ora, subito, una radicale inversione di rotta, un nuovo modello economico. Purtroppo la storia insegna che troppo spesso ai cambiamenti si arriva quando la crisi è già in atto, quando si è costretti a cambiare con l'acqua alla gola.... :p

Una risposta importante dovremmo averla comunque a inizio primavera. Molti analisti guardano a marzo-aprile 2003 come al termine ultimo per capire cosa potrà succedere.

Se per allora l'economia darà segni di ripresa, allora probabilmente saremo fuori da quella che è solo una brutta ma momentanea recessione. Se invece l'encefalogramma dei mercati sarà ancora piatto, potrebbe davvero configurarsi la crisi sistemica di cui sopra. E a quel punto Berluska, che sta già faticando a giostrare su di una finanziaria che punta tutto sulla ripresa, potrebbe cominciare a perdere il sonno... :rolleyes:

PCinceppato
12-11-2002, 02.16.32
Certo che siamo in un altro '29! Basta guardare il valore dell'EURO (cara bella moneta); Vi sembra normale che per fare 1 EURO ci vogliano 1,01 DOLLARI?!!!!!!!!! E' un record da parte della nostra moneta che ci avverte dell'imminente catastrofe borsistica!

leila
12-11-2002, 03.54.57
Se vi è possibile, recuperate la Repubblica di venerdì scorso.
In prima pagina c'è un articolo di Rampini uno dei sui migliori giornalisti economici, secondo me. Descrive esattamente paure di questo genere da parte della Federal Reserve e di prove in atto su banconote che messe da parte si svalutino un po' alla volta.
Prevedendo proprio un nuovo 29 con la gente che tesaurizza invece di consumare, stanno facendo prove per creare un'inflazione artificiale.

Billow
12-11-2002, 09.25.53
cmnq il periodo di crisi mondiale....
è innegabile...

succhione
12-11-2002, 09.58.04
..siamo proprio dove dovremmo trovarci...:rolleyes: ...

..l'economia così come la politica, hanno raggiunto dimensioni macroscopiche...tali da far assomigliare il mondo, ad un enorme condominio....con sull'attico...il proprietario + danaroso, man mano che si scende, troviamo i gregari....ed in portineria, chi non è riuscito a trovare una collocazione....

..il passato è solo un ricordo sbiadito, in cui grandi/piccoli uomini si cimentavano con il giocattolo nuovo...

..quando l'equilibrio inizierà a scricchiolare....i grandi/piccoli uomini, faranno una grande/piccola riunione....si adiverrà ad un nuovo modo di fare economia/politica....e si aprirà un nuovo ciclo....

Cecco
12-11-2002, 19.47.40
La crisi borsistica che stiamo vivendo non ha precedenti che io personalmente ricordi. Non so di preciso quella del 1929, ma le altre, magari anche più violente, hanno avuto una più rapida ripresa. Stiamo cadendo da tre anni ma non si vede spiraglio.
A mio parere non si tratta di motivazioni legate interamente alle economie, v'è molta sfiducia anche per i crack fraudolenti ed inaspettati di alcune società americane, v'è pessimismo generalizzato anche legato alle vicende in mediooriente ed al terrorismo internazionale che va destabilizzando.

Cecco
12-11-2002, 19.49.13
Pardon: dimenticavo la speculazione da porre forse in primis.

exion
12-11-2002, 23.40.21
Originariamente inviato da Cecco
La crisi borsistica che stiamo vivendo non ha precedenti che io personalmente ricordi.

Io sì, quella a cavallo tra il 1992 e il 1993. Si facevano esattamente gli stessi discorsi di adesso. Gli indicatori economici di oggi sono molto diversi rispetto ad allora, ma la situazione, per pesantezza e lunghezza della crisi, è del tutto paragonabile.

Cecco
13-11-2002, 11.29.30
Originariamente inviato da exion


Io sì, quella a cavallo tra il 1992 e il 1993. Si facevano esattamente gli stessi discorsi di adesso. Gli indicatori economici di oggi sono molto diversi rispetto ad allora, ma la situazione, per pesantezza e lunghezza della crisi, è del tutto paragonabile.

Oltre 3 anni, mah non lo ricordavo. Ciao

leila
13-11-2002, 12.03.16
Ho riletto l'articolo di cui vi dicevo. Siccome mi sembre molto pertinente e senz'altro non è facile recuperarlo l'ho trascritto.
come dattilografa non sono un gran che.
Se troverete errori di battitura per lo meno apprezzate il tempo che ho impiegato nel riscriverlo.
Ciao. Leila

sarahkerrigan
13-11-2002, 12.20.30
Originariamente inviato da leila
Ho riletto l'articolo di cui vi dicevo. Siccome mi sembre molto pertinente e senz'altro non è facile recuperarlo l'ho trascritto.
come dattilografa non sono un gran che.
Se troverete errori di battitura per lo meno apprezzate il tempo che ho impiegato nel riscriverlo.
Ciao. Leila


E' riportata fedelmente fino all'ultima riga...brava Leila.


:)

The_Prof
13-11-2002, 12.43.04
Vorrei fare alcune considerazioni prendendo anche spunto dall'articolo postato da Leila.

La moneta circolante rappresenta soltanto una minima parte del circolante.
Non bisogna dimenticarsi della moneta scritturale, rappresentata per esempio da un pagamento con carta di credito a fronte di un acquisto di un prodotto.

Negli anni con l'aumento dei conti correnti, e con il diffondersi di sistemi di pagamento che escludono moneta cartacea, il totale del circolante (Moneta reale + Moneta scritturale) ha raggiunto cifre spaventose.

Altro luogo comune da sfatare e' che soltanto la Banca d'Italia possa emettere moneta.

In effetti l'aumento e la diminuizione del circolante, viene fatto dai grossi gruppi bancari, attraverso le aperture di credito, le quali in seguito fanno crescere i depositi, esattamente il contrario di quanto viene detto nell'insegnamento elementare.

La crisi borsistica attuale non puo' essere paragonata a quella del '29, essendi i tempi e le situazioni profondamente diverse.

La Borsa Italiana sta scontando un lungo periodo di speculazioni che avevano portato le quotazioni a livelli assurdi.

Supponiamo che la Wintricks.srl voglia trasformarsi in S.P.A. e quotarsi nel Nuovo Mercato.

Supponiamo che gli advisor abbiano stabilito che la nuova societa'
valga 1.000.000 di Euro, e che vengano emesse 1.000.000 di azioni del valore nominale di 1 Euro.

Come dovrebbe comportasi un investitore non istituzionale...?

Acquisire tutte le informazioni sulla Societa', sia in termini di solidita' attuale, di prospettive future, di dividendi.

Se decide di acquistare un pacchetto azionario dopo la fase di prima collocazione, deve valutare attentamente il prezzo.

Se un'azione valesse 10 Euro dovrebbe assolutamente astenersi dall'acquisto in quanto vorrebbe dire che la Sociaeta' vale a questo punto 10.000.000 di Euro.

Questo purtroppo e' successo in Italia con i titoli del nuovo mercato, ed in misura minore con i titoli guida.

Se prendiamo ad esempio il titolo Generali l'attuale quotazione di 17 Euro rappresenta un valore corretto.
Quando quotava 33 36 Euro il titolo era sicuramente sopravvalutato.

Quindi non credo che in Italia si possa parlare di crisi della Borsa.
Sempicemente la maggior parte dei titoli si sono stabilizzati verso un valore reale.

Ciao :)

Cecco
13-11-2002, 13.01.26
D'accordo con l'analisi del Prof. salvo su due punti:
1) la speculazione e dunque la sopravvalutazione dei titoli, sopratutto del nuovo mercato, ha riguardato tutte le borse.

2) Corretta l'analisi che spiega come dovrebbesi valutare un titolo
ma questo sicuramente vale per l'eventuale acquirente della azienda, non per la borsa ove le oscillazioni dei prezzi attengono
tantissimi fattori, per lo più speculativi, quasi mai reali.

Onde dovrei concludere che non bisognerebbe mai giocare in borsa, ma io purtroppo non sono coerente.

sarahkerrigan
13-11-2002, 13.07.34
Originariamente inviato da exion


Io sì, quella a cavallo tra il 1992 e il 1993. Si facevano esattamente gli stessi discorsi di adesso. Gli indicatori economici di oggi sono molto diversi rispetto ad allora, ma la situazione, per pesantezza e lunghezza della crisi, è del tutto paragonabile.


Anch'io me lo ricordo bene... perchè in quel periodo c'è stato il forte rialzo del marco tedesco e l'azienda per la quale lavoravo monitorava tutti i giorni i listini ed io, di conseguenza dovevo aggiornare i prezzi relativi agli articoli d'importazione tedesca...la lira è stata buttata fuori dallo Sme, le importazioni erano al collasso mentre (fortunatamente) le esportazioni italiane godevano di qualche vantaggio...me lo ricordo anche perchè :( quel periodo era molto complesso, non solo italiano ma mondiale...anche perchè un giorno il mio ex-capo mi ha chiamato e mi ha fatto un brutto discorso sul contratto di lavoro (relativamente alla contingenza) ma, questo è OT...
E mi ricordo che i giapponesi hanno approfittato molto bene della situazione perchè hanno, se non sbaglio, cominciato ad allargarsi alla grande in Europa. (ho le idee un pò confuse perchè è passato tanto tempo, correggetemi se sbaglio)



:)