Giorgius
12-09-2001, 22.42.58
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Ecco il testo integrale della dichiarazione approvata dal Consiglio Atlantico
"Il 12 settembre, il Consiglio Atlantico si è riunito nuovamente in risposta agli orrendi attacchi perpetrati contro gli Stati Uniti. Il Consiglio ha deciso che, se viene stabilito che questo attacco è stato diretto dall'estero contro gli Usa, esso sarà ritenuto come un'azione rientrante nell' ambito dell' articolo 5 del Trattato di Washington, secondo il quale un attacco armato contro uno o più paesi alleati in Europa o in Nord America sarà considerato come un attacco diretto contro tutti gli alleati.
L'impegno alla autodifesa colletiva inserito nel Trattato di Washington fu concepito in circostanze molto differenti da quelle attuali, ma resta non meno valido ed essenziale oggi, in un mondo soggetto alla minaccia del terrorismo internazionale.
Quando i capi di stato e di governo della Nato si riunirono a Washington nel 1999, essi tributarono un omaggio al successo dell'Alleanza nell'assicurare la libertà dei propri membri durante la Guerra Fredda e nel rendere possibile un'Europa unita e libera. Ma essi riconobbero anche l'esistenza di un'ampia varietà di rischi alla sicurezza, alcuni dei quali piuttosto diversi da quelli che avevano indotto la nascita della Nato. Più specificamente, i capi di stato e di governo condannarono il terrorismo come una seria minaccia alla pace ed alla stabilità e riaffermarono la loro determinazione a combatterlo in coerenza con i loro obblighi reciproci, i loro impegni internazionali e la legislazione nazionale.
L'articolo 5 del Trattato di Washington stabilisce che, in caso di attacco che giustifichi la sua applicazione, ogni alleato assisterà la parte attaccata prendendo le misure che giudicherà necessarie. Di conseguenza gli alleati degli Stati Uniti in seno alla Nato si tengono pronti a fornire loro l'assistenza che potrebbe essere necessarie a seguito di tali atti barbarici".
Fonte: TGcom.it
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Ecco il testo integrale della dichiarazione approvata dal Consiglio Atlantico
"Il 12 settembre, il Consiglio Atlantico si è riunito nuovamente in risposta agli orrendi attacchi perpetrati contro gli Stati Uniti. Il Consiglio ha deciso che, se viene stabilito che questo attacco è stato diretto dall'estero contro gli Usa, esso sarà ritenuto come un'azione rientrante nell' ambito dell' articolo 5 del Trattato di Washington, secondo il quale un attacco armato contro uno o più paesi alleati in Europa o in Nord America sarà considerato come un attacco diretto contro tutti gli alleati.
L'impegno alla autodifesa colletiva inserito nel Trattato di Washington fu concepito in circostanze molto differenti da quelle attuali, ma resta non meno valido ed essenziale oggi, in un mondo soggetto alla minaccia del terrorismo internazionale.
Quando i capi di stato e di governo della Nato si riunirono a Washington nel 1999, essi tributarono un omaggio al successo dell'Alleanza nell'assicurare la libertà dei propri membri durante la Guerra Fredda e nel rendere possibile un'Europa unita e libera. Ma essi riconobbero anche l'esistenza di un'ampia varietà di rischi alla sicurezza, alcuni dei quali piuttosto diversi da quelli che avevano indotto la nascita della Nato. Più specificamente, i capi di stato e di governo condannarono il terrorismo come una seria minaccia alla pace ed alla stabilità e riaffermarono la loro determinazione a combatterlo in coerenza con i loro obblighi reciproci, i loro impegni internazionali e la legislazione nazionale.
L'articolo 5 del Trattato di Washington stabilisce che, in caso di attacco che giustifichi la sua applicazione, ogni alleato assisterà la parte attaccata prendendo le misure che giudicherà necessarie. Di conseguenza gli alleati degli Stati Uniti in seno alla Nato si tengono pronti a fornire loro l'assistenza che potrebbe essere necessarie a seguito di tali atti barbarici".
Fonte: TGcom.it
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